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Autore: icydarcystormy26    12/07/2016    3 recensioni
Erano passati ormai due mesi, ma Darcy e Stormy non avevano ancora superato per nulla la morte della sorella e, soprattutto, continuavano a portare rancore per la nipote, rancore che durerà a lungo.
Genere: Fantasy, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Trix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Menlok era ancora nella grotta. Aveva assistito, attraverso un ologramma magico, a tutto il compleanno di Celeste. In quel momento stava guardando Stormy e Derek parlare serenamente fra di loro. Un serpente nero entrò nella grotta e si avvicinò all'uomo. Gli si arrampicò addosso fino ad arrivare al braccio. Sibilò qualcosa, come a voler comunicare con Menlok. 
“Come ho intenzione di agire?” chiese Menlok all'animale. “Al momento non posso attaccare direttamente, non sono più forte come un tempo, sono stato fuori gioco per circa dodici anni mentre quelle due hanno continuato ad allenarsi, e in più si sono aggiunti quello stregone, la figlia di Icy e la mia. Ora come ora non posso fare nulla contro di loro. Per sconfiggerle ho bisogno di distruggerle prima sul piano psicologico, devono essere distrutte, per niente in vena di combattere, e sinceramente ho già qualche idea su come fare. Questo per quanto riguarda le Trix e il morellino, mentre, per quanto riguarda Celeste ed Abigail… loro sono ancora streghe alle prime armi, non saranno un problema per me, devo aspettare che siano sole e a quel punto le attaccherò. Anzi, sai cosa? Ho scoperto una cosa molto interessante su Celeste, a quanto pare c'è stata una sorta di faida familiare fra lei e le sue zie, credo di poter usare la cosa a mio vantaggio. Tu ora va, e tienimi informato su tutto ciò che scopri”. Il serpente strisciò giù dal braccio del suo padrone fino ad arrivare al suolo e a quel punto strisciò fuori la grotta. Menlok tornò a guardare l'ologramma che ora mostrava Celeste e Liam che si baciavano. 
“Godetevi questi momenti di serenità, perché saranno gli ultimi” disse Menlok per poi ridere maleficamente. 
***
Liam si avvicinò e la baciò. Egli teneva gli occhi chiusi, mentre Celeste aveva gli occhi spalancati per la sorpresa. Dopo una ventina di secondi, Liam si staccò dalla ragazza fissandola e cercando di capirne le emozioni. 
“Wow” disse Celeste un po' confusa dall'accaduto. “È stato davvero… ”
“Strano?” provò Liam. 
“Bello” disse Celeste. “Non me lo aspettavo”. 
“Beh, sono stato indeciso fino ad appena due minuti fa, ma alla fine… mi sono buttato” disse Liam. 
Tra i due calò un silenzio imbarazzante che fu rotto dal miagolio del gattino, che Celeste teneva ancora tra le braccia. 
“È proprio carino quel gattino” disse Liam facendogli una carezza. 
“Già, e il fatto che me l'abbia regalato la zia lo rende più speciale” disse la ragazza. 
“Considerando che è stata lei a regalartelo, potresti chiamarlo… Zeus!” disse il ragazzo. 
“Zeus?” chiese Celeste. 
“Si, è una divinità di un'antica popolazione terrestre, Zeus è il dio dei fulmini” disse Liam. 
“Sai, non è niente male come nome, credo che lo chiamerò così” acconsentì la ragazza. 
“Ma quindi alla fine cosa facciamo?” chiese Liam. “Ci mettiamo insieme?”
“Non lo so, da una parte mi piacerebbe provare, ma dall'altra… la tua amicizia è una delle cose più importanti per me, non vorrei rovinarla” disse Celeste. 
“Allora promettiamo che, comunque vada, la nostra amicizia non ne risentirà. Ci stai?” chiese Liam speranzoso. 
“Però chiariamo una cosa, se c'è una cosa che odio è il maschilismo, quindi…”
“Non sono un maschilista, sono più vicino al mondo delle donne più di quanto credi… non da quel punto di vista” disse il ragazzo. 
“E va bene, ci sto” disse Celeste sorridendo. 
***
Abigail aveva spiato la scena attraverso il buco della serratura della porta. 
“Beh, quant'è durato il bacio?” chiese Stormy improvvisamente facendo quasi finire Abigail per terra per lo spavento. 
“Ma tu come…” disse Abigail. 
“Cosa credi? Guarda che siamo state adolescenti anche noi” disse Darcy, che si trovava alle spalle della sorella. 
“Comunque per risponderti, non ho certo contato” disse Abigail. 
In quel momento Celeste entrò nella camera facendo allontanare le tre di colpo dalla porta. 
“Cosa stavate facendo?” chiese Celeste. 
“Nulla” dissero in coro le tre. 
“Liam è andato via, lui e suo padre devono tornare a casa” disse Celeste. 
***
Era molto tardi su Obsidia, Celeste stava per entrare nella sua stanza quando Stormy le passò davanti. 
“Ciao zia” disse Celeste vedendola. 
“Ehi” disse Stormy. “Quindi… alla fine è andato bene questo compleanno?”
“Moltissimo… grazie” disse Celeste sorridendo timidamente. “E grazie anche per questo gattino, è bellissimo”. 
“Te lo sei meritato, è il minimo che potessi fare” disse la strega. 
“Alla fine l'ho chiamato Zeus” disse l'albina portandosi il gatto davanti la faccia. 
“Davvero un bel nome” disse Stormy sorridendo, poi si fece seria. “Ehm, so che in un certo senso ti sei sforzata per non deludermi… so cosa stai pensando, l'intellettuale qui è tua zia, ma certe cose le capisco anch'io. Beh niente, volevo solo ringraziarti”. 
“Mi è piaciuto davvero zia” disse la ragazza. “Ma ora dove vai? La tua camera è dall'altra parte”. 
“Faccio una passeggiata con Derek, non andremo molto lontano, ci limiteremo ai giardini reali” disse Stormy. 
“Voi vi amate molto vero?” chiese Celeste. 
“Si, un po' come tu e Liam” rispose Stormy ridacchiando, facendo arrossire Celeste.
“Ma, insomma, com'è? Intendo, com'è avere una persona che ti ama?” chiese la ragazza. 
“È sicuramente una delle cose più belle al mondo, per i particolari dipende dal tipo di persona. Io, per esempio, con Derek mi sento al sicuro da tutto” disse la strega. Quando parlava di Derek le si illuminavano gli occhi. “Ma ora non è il momento adatto per parlarne, è tardi, va a dormire”. 
“E va bene, buonanotte” disse Celeste. 
“Buonanotte” rispose Stormy prima di allontanarsi mentre Celeste entrò nella sua camera. 
***
Celeste si sedette sul letto e fece apparire la lettera della madre. 
Cara Celeste, 
però, come sei cresciuta in fretta, o almeno immagino sia stato così, anche adesso, che hai tre mesi, cresci a vista d'occhio. È strano, è un po' che non penso ad altro che a questa lettera nonostante i grandi problemi con Menlok di cui ti avrò sicuramente parlato, ma ora che trovo il tempo per scrivertela… niente. Non ho idea su cosa scrivere, o meglio cosa lo so, il problema è come scrivertelo. E va bene, proviamo e vediamo cosa viene fuori. 
Immagino di non essere stata una madre molto presente. 

“In effetti no, anche se non come intendevi tu” pensò Celeste. 
Né affettuosa o roba così, sono però sicura che di affetto ne hai avuto molto dalle tue zie, specialmente la zia Stormy, sapessi come ti spupazzano. Ma di sicuro questo non può sostituire l'affetto di un genitore, e lo so bene. Non è che io non ti voglia bene, è solo che smancerie e sentimentalismi non sono proprio il mio forte, anche se immagino che tu col tempo l'abbia capito. Ma in realtà io ti voglio bene, non puoi nemmeno immaginare quanto. 
Ho deciso di scriverti questa lettera perché credo sia il momento giusto di parlarti di una cosa di cui non credo di averti mai parlato. Sai, l'idea iniziale non era quella di conquistare il pianeta, io e le tue zie eravamo stanche di battaglie continue, ma quella di comandare indirettamente. Il re in carica a quei tempi era Trutanius II, un uomo forte… e basta. Era facile da raggirare, non aveva un minimo di carisma, cosa che modestamente a me non manca e spero di averti trasmesso.  Ammetto che in un primo momento ne fui invaghita. Ok, fu un momento che durò mesi, lo ammetto. Le tue zie non erano per nulla d'accordo, non credevano fosse adatto a me, e in effetti ora che ci penso non lo era per nulla. Tua zia Stormy non faceva che fare commenti su di lui, del tipo “Ma come hai fatto a cadere così in basso da metterti con lui?”, “Ma il nome Trotanius non ti ricorda il nome di una certa sardina mutante?” (chissà se ti ho mai raccontato di Tritannus) o “Finirai per farti mettere incinta”. E alla fine è successo. Sai, non avevo mai pensato alla maternità, o meglio lo avevo fatto qualche volta, ma non l'avevo mai presa in considerazione. Ma ora che sapevo di te mi trovai a doverci riflettere, e stranamente l'idea non mi dispiaceva. Più ci pensavo e più l'idea mi piaceva. Ma quando lo dissi a Trotanius cambiò tutto. Lui non era affatto felice di questa gravidanza, voleva che io abortissi. Io gli risposi che lui non poteva affatto costringermi a farlo, il corpo era mio e di conseguenza anche quello, o meglio colui (che ora so essere colei, e non colui), che cresceva dentro. Litigammo animatamente e alla fine decise di andarsene. A quei tempi i problemi con Menlok erano già iniziati, e lui ebbe il coraggio di lasciarmi da sola, ad affrontare il mio incarico da regina, Menlok e la gravidanza. Proprio sola non ero. Per fortuna c'erano le mie sorelle, che mi hanno aiutata a conciliare il dovere di regina, le battaglie con Menlok e la gravidanza. Da un certo punto in poi ci sei stata anche tu a farmi compagnia con i tuoi calcetti, a volte forse esageravi un po' (non ti dico le nottate che mi facevi fare, non stavi mai ferma, per un po' ho temuto che tu avresti ereditato il potere di tua zia Stormy, ma fortunatamente gli esami medici hanno smentito questa mia ipotesi, dico fortunatamente perché non avrei sopportato un altro uragano in famiglia). Il giorno della tua nascita è stato sicuramente il giorno più bello della mia vita, ero felicissima, e lo sono anche ora, anche se non lo dimostro molto, come spesso mi dicono le mie sorelle che mi accusano di essere troppo fredda con te.
Chiudo questa lettera dicendoti che ti voglio un mondo di bene, morirei per te, anche se non so se riuscirò mai a dimostrartelo.  

                                                                                                                                                         Icy
“Questo sei riuscita a dimostrarmelo mamma” sussurrò Celeste prima di chiudere la busta ed appoggiarla al comodino. Si adagiò sul letto e si addormentò subito. 
***

Stormy e Derek erano seduti su una panchina e guardavano il cielo stellato. 
“Mi mancano le nostre lunghe passeggiate” disse Stormy. 
“Si, ma sai che non puoi camminare troppo” disse Derek. 
“Era per dire” si difese Stormy. 
“A cosa stai pensando?” chiese Derek dopo molti secondi di silenzio. 
“Domani sarà l'anniversario della sua morte” disse Stormy facendosi cupa. 
“Ti senti ancora in colpa, vero?” chiese Derek. 
“Come potrei non farlo? È stata tutta colpa mia, sono stata imprudente e superficiale” disse Stormy mentre gli occhi le si facevano lucidi. 
“Non è stata colpa tua” disse Derek accarezzandole il viso e asciugandole una lacrima. “Ora ci sono loro” disse accarezzando il ventre della compagna. “E questa volta andrà tutto bene”. 
“Hai ragione Derek, sarà così” disse Stormy abbracciandolo, subito ricambiata dal compagno. 
***
Derek e Stormy rientrarono a palazzo. 
“Vuoi qualcosa da bere?” chiese Derek. 
“Se proprio insisti…” rispose Stormy. 
“Torno subito” disse Derek allontanandosi. 
In quel momento Abigail uscì dalla cucina. 
“Ciao zia, non credevo fossi ancora sveglia” disse la ragazza avvicinandosi. 
“È tardi, sarebbe il caso che vada a dormire” disse Stormy. 
“Stavo andando infatti” disse Abigail. In quel momento notò che la zia aveva gli occhi rossi e un po' lucidi, era evidente che avesse pianto. 
“Stavi pensando a lui non è vero?” chiese Abigail. 
“Si nota così tanto?” chiese Stormy. 
“Credevo che ormai avessi superato questa cosa” disse Abigail. 
“Vedi tesoro, un aborto è una cosa difficilissima o forse impossibile da superare” disse Stormy. “Ma ora non voglio rattristirti con questi discorsi”. 
“Va bene, vado a dormire” disse Abigail. 
“Vai, o farai tardi per il bacio della buonanotte “ la prese in giro Stormy. 
“Guarda che ho detto a mia madre di essere grande per queste cose già tempo fa” disse Abigail. Stormy alzò un sopracciglio. “Beh, gliel'ho detto ieri, ma questo è irrilevante. Buonanotte”. 
“Buonanotte” rispose Stormy. 






Ehilà! *Fulmini e saette si abbattono su di lei*
Però, persino Stormy è incavolata con me… (sembra strano da dire considerando che si parla di Stormy). Bene, inizio col dire che ero indecisa se pubblicarlo oggi o no dato il lutto che ha colpito la mia Puglia, ma anche il resto d'Italia, a causa dell'orribile incidente ferroviario.  
Ok, in questo capitolo non succede praticamente nulla, a parte forse un preannuncio su ciò che farà Menlok. Ci sono state più che altro delle rivelazioni, ovvero l'identità del padre di Celeste e il fatto che Stormy ha avuto un aborto. A un certo punto la scena si stava facendo troppo triste, e ho cercato di smorzare la tensione con la battuta di Stormy, che spero non vi sia sembrata inopportuna. Spero che la lettera di Icy sia piaciuta e anche complessivamente il capitolo. Mi scuso per il ritardo, ancora peggiore di quello per il capitolo precedente. Visto che l'estate mi ha fatto entrare in uno stato di scansafaticatura impressionante, mi scoccio a cercare un titolo per il capitolo, così cambierò i nomi con Capitolo 1, Capitolo 2, ecc. 
Va bene, a presto. E passate buone vacanze. Icydarcystormy
   
 
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