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Autore: Defteros_Milo    12/07/2016    2 recensioni
Salve a tutti! Questa storia è il nostro primo esperimento di scrittura di coppia. Per chi non ci conoscesse già siamo albalau e Ale_2608 unite solo e unicamente per.....pigliare in giro i poveri goldini e company!
Milo, giovane studente, incontra per caso un piccolo scorpione. Fin lì niente di strano, a parte che il piccolo animaletto non solo parla, ma dona dei poteri bizzarri al nostro biondino con una missione. Trovare i compagni perduti e salvare il mondo.
Riuscirà Milo nell'impresa?
Troverà i compagni perduti?
I pinguini resisteranno al surriscaldamento globale? (per ulteriori informazioni sull'ultima domanda, vi lascio alla lettura)
Genere: Comico, Demenziale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Gold Saints, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattinata peggio di così non poteva cominciare per il povero eroe. Per fortuna era riuscito ad arrivare in tempo a scuola e, una volta seduto, la testa crollò di schianto sul banco. Con sua enorme speranza di prendersi un bel trauma cranico e passare i mesi successivi in ospedale.

Speranza prontamente annullata dalla botta improvvisa che gli giunse a tradimento sulla spalla...Peccato, sarebbe stato davvero bello!

-Che faccia hai! Sembri uno appena resuscitato dalla tomba!- sghignazzò una voce alle sue spalle, mentre il proprietario di tale affermazione si sedeva al suo fianco.

-Non prenderlo in giro.- intervenne in sua difesa un secondo compagno.

Milo sollevò appena il viso e guardò di sfuggita i due ragazzi.

-Uhm...- mormorò, prima di tornare nella precedente posizione.

Il primo ragazzo inarcò un sopracciglio, il secondo entrambe, per poi guardarsi e sospirare.

-Lo sapevo che quel super cervello prima o poi sarebbe esploso.-

-Per me si tratta solo di stress pre-verifica.-

-Ma dai! È lampante che sia partito! Guarda i segni, ci sono tutti. E poi lo dice anche l'oroscopo di oggi.-

-Eh no! Non parlate di quello!- esplose di colpo Milo scattando in piedi e puntandogli un'inquietante indice.-Dopo il sogno di stanotte non voglio nemmeno sentir nominare quella cosa!-

Altro scambio di sguardi prima di dire...

-EH?-

Milo si rese subito conto che quell'esternazione poteva non essere compresa e che anche il suo comportamento tanto normale non era, ma cosa lo era stato dal suo risveglio? Sospirò e ricordò anche le buone maniere. Lui che ne era quasi il padrone. Ok, se non teneva conto del lancio dei piatti in mensa solo la settimana prima...ma si poteva sorvolare, no?

-Scusate.- e dopo un colpetto di tosse riprese.- Buongiorno Death, buongiorno Phro.

-Giorno...- risposero non troppo entusiasti, anzi erano ancora attoniti.

Altro sospiro e più profondo del precedente. Ritornò seduto e decise di chiarire il perché del suo comportamento.

-Non ho dormito bene, anzi. Ho avuto un incubo che mi ha terrorizzato.-

-Milo non devi scusarti. Però potevi dircelo subito.- lo rassicurò Prho, il cui vero nome era Aphrodite. Strano per un maschio...chissà che si era bevuto suo padre quando era nato...

-Io, invece, sono proprio curioso di sapere che hai sognato. Deve essere stato davvero in stile The Ring se ti ha ridotto in queste condizioni.- disse Death, ben a ragione anche, visto che l'unica volta che lo aveva costretto a vedere que film per poco non si buttava lui stesso in un pozzo.

-Paragone migliore non avresti potuto farlo Death.- borbottò il biondo.

-Dai spara, vedrai che ti sentirai meglio.-

“ Meglio per noi...” aggiunse mentalmente il ragazzo. Era talmente divertente sfottere quel genietto, nonostante fossero amici da tempi immemorabili. E lui, ingenuo, solo poche, pochissime volte se ne accorgeva.

-Allora...- cominciò convinto dal loro vero e genuino interessamento (certo, come no!)- Ho sognato che avevo uno scorpione sul letto e mi parlava. Parlava capite? Senza contare che agitava in maniera assassina quelle sue enormi chele, erano giganti. Poi...poi non ricordo le sue parole, so solo che erano incomprensibili.-

No, lui ricordava eccome il discorso di quel Kardia-coso, ma non voleva divulgarlo. Se l'avesse fatto il manicomio non glielo toglieva nessuno e con tanto di camicia di forza!

-Senza contare che per colpa di quest'incubo, non ho sentito la sveglia e mia madre ha praticamente scardinato la porta della mia camera in stile Rambo, preso per i capelli, sbattuto i vestiti in mano intimandomi “gentilmente” di darmi una mossa pena l'evirazione e lanciato delicatamente in strada a pedate nel sedere. Sempre ricordandomi di non fare tardi a scuola altrimenti mi trasformava in un parafulmine.- terminò sconsolato quasi con le lacrime agli occhi.

-Perché proprio in un parafulmine?- e dopo questa domanda uno schiaffo raggiunse prontamente il suo coppino.

-Hai solo questo da dire? Deathy ti rendi conto del trauma che ha subito? Sei un insensibile!- lo riprese duramente Phro.

-Mi hai fatto male...- si lamento con le lacrime agli occhi, ignorando il rimprovero.

-Te lo meriti.- e guardando Milo aggiunse.- Povero caro, solo ora capisco quanta sofferenza devi aver provato.- e gli accarezzò la folta e lunga chioma bionda.

-Sì sì. Lui fa sogni strani e subito a coccolarlo. A me mai vero? - si lamentò Death, palesemente imbronciato.

-Tu sogni bare. E ti diverte pure! Che c'è da consolare, eh? Quando ti capiterà di sognare un pettirosso allora avrai la tua dose di coccole. Contento?-

-Ci conto Pho.-

Milo non aveva perso nemmeno una sillaba di quello scambio tra i suoi amici e doveva ammettere che per quanto fossero diversi, per quanto fossero strani, si volevano un gran bene. Tutti e tre se ne volevano.

-Comunque, nonostante tutte queste disavventure, qualcosa di bello mi è successo.- e gli occhi azzurri del ragazzo brillarono come non mai. Quasi quasi gli uscivano anche le stelline...

I due amici sbiancarono. Quando Milo assumeva quell'espressione era sempre per un motivo, un solo motivo. Cioè...

-L'ho visto e mi ha anche parlato! Non è meraviglioso? Ha rivolto la parola proprio a me, guardandomi negli occhi, fissandomi dall'alto!- rivelò sospirando e congiungendo le mani al petto.

-E ci risiamo...- mormorò Death portandosi una mano sugli occhi.- Sentiamo, cosa ti avrebbe detto di così celestiale mr. Sono-Più-Freddo-Di-Un-Cubetto-Di-Ghiaccio-Camus?-

-Non chiamarlo così. È solo molto distaccato.- ribatté Milo con un sibilo da far invidia ad un cobra.

-Sarà come dici, però tra lui e i suoi due amici non so chi sia peggio.- continuò l'altro.

-Intendi Sono-Superiore-A-Tutti-Mu e Gatto-Lia?- chiese Phro per conferma.

-E chi se no. Si credono i migliori della scuola e guardano tutti dall'alto in basso. Quindi se fossi in te, Milo, lo lascerei perdere.-

Entrambi erano a conoscenza della cotta incredibile che Milo aveva per Camus fin dalla prima superiore, ma quest'ultimo non l'aveva nemmeno mai considerato. Sia lui che Aphrodite avevano cercato di farlo ragionare, ma senza alcun risultato.

-Mai! Sono sicuro che riuscirò a conquistarlo un giorno o l'altro!- e a conferma di questa sua convinzione alzò un pugno verso l'alto.

-Alle calende greche allora.-

Milo stava per rispondergli per le rime, quando il professore della prima ora fece il suo ingresso. Meno male che quel giorno avevano lui, il professor Kido, un bravo insegnante, peccato che fosse leggermente sordo, molto miope e balbuzziente. Ancora si chiedevano quando l'istituto si sarebbe deciso a dargli la pensione. Però c'era un lato positivo, grazie ai suoi “piccoli” problemi, potevano tutti rilasssarsi e ripassare per la verifica della seconda ora, tanto lui non se ne sarebbe mai accorto.

Il tempo trascorse velocemente e la tanto temuta verifica arrivò. Anche i più preparati, come Milo, erano preoccupati e ben dire. La professoressa aveva deciso che le valutazioni finali sarebbero partite proprio quel mese e quindi tale compito comprendeva tutto quello studiato dal primo anni fino a quel punto. Utopia solo raggiungere la sufficienza...

La donna fece il suo ingresso in classe con il suo solito passo elegante e posò la sua borsa sulla cattedra, per poi girarsi a fissarli uno per uno negli occhi.

-Bene ragazzi, volevo informarvi...- tutti trattennero il fiato per l'interruzione che fece, sperando...

-La verifica si terrà nell'auditorium. Quindi prendete solo una penna e seguitemi.-

E che palle! Quando le interrogazioni si facevano in quel luogo era sempre paragonabile a una condanna a morte.

Riluttanti tutti la seguirono, rigorosamente in fila per due. Ci mancava solo la manina e sembravano bambini dell'asilo...

-Lo studente Milo Karos è pregato di presentarsi in segreteria.- l'altoparlante rallentò la sua agonia, ma fece sorgere un'altra domanda. Chi lo cercava?

-Sbrigati, noi intanto cominciamo. Non vorrei perdessi il meglio.- gli disse la donna, ma qualcosa nel suo sguardo lo inquietò. Ma cosa? Probabilmente non vedeva l'ora di piazzargli un bel quattro dato che non c'era mai riuscita.

Raggiunse la segreteria quasi di corsa ed entrò. Si aspettava di tutto, proprio di tutto, ma quello...

Una telefonata. Da casa. Interlocutore, il nonno.

-Che succede nonno. Qualcuno sta male? La casa è andata a fuoco? Ci sono i vampiri?- ok, l'ultima domanda era assurda, ma nella sua famiglia non si poteva mai sapere.

-No figliolo, tranquillo. Volevo solo ricordarti di comprare la carta igienica, dato che tua madre la scorda sempre.-

La cornetta scricchiolò nelle mani del ragazzo.

-E tu mi chiami solo per questo?-

-Certo! È una cosa essenziale nella vita.- si giustificò l'uomo.

A ripensarci il vecchietto non aveva tutti i torti, però poteva andarci anche lui al supermercato! Mica era invalido!

-Sì nonno, va bene. Dopo scuola ci vado, ora devo andare. Ciao.- e riagganciò senza attendere la risposta o il saluto dell'avo.

Tornò sempre di corsa indietro, aveva perso ben cinque minuti e potevano essere vitali. Oppure no?

E quella domanda sorse spontanea quando, affacciandosi all'oblò dell'auditorium, vide quello che stava accadendo.

Era impossibile!


 

“Flashback di pochi minuti prima”

-Bene ragazzi prendete posto, ma vi voglio ad un posto di distanza l'un l'altro. Così sono certa che non copierete.- li informò la professoressa prima di iniziare la distribuzione dei quesiti.- Bene, avete due ore di tempo e non concerò nessuno sconto.-

Death guardò alla sua destra il posto che aveva lasciato libero per Milo, sperando arrivasse presto, mentre Aphrodite era seduto nella fila dietro la sua. Sospirò e cominciò a leggere la prima domanda, ma non riuscì a terminarla, che la vista gli si offuscò. Si passò una mano sugli occhi, dando la colpa alla tensione, ma appena riprese gli accadde di nuovo.

-Ma che diamine...- si voltò appena per vedere se anche a Phro stesse accadendo e il continuo sfegamento degli occhi da parte di quest'ultimo lo confermò. Inoltre i suoi compagni avevano iniziato a sbadigliare e pure a lui stava venendo sonno. Fu un pizzicorio, o meglio, un solletichio alla gamba a svegliarlo. E sì, quella era l'unica cosa che potesse dargli una scossa. Lui soffriva il solletico da morire! Si passò una mano sulla coscia incriminata, ma appena afferrò le chiavi ( e sì, erano quelle a procurargli lo spasmo ) una vocetta acuta riempì l'aria.

-Ahahahahah! Bravi bimbi. Dormite e datemi la vostra energia!-

Alzò lo sguardo e vide la loro insegnante ridere come un'invasata, con i capelli che svolazzavano verso l'alto. Scivolò sul sedile per non farsi vedere, notando che anche Phro faceva le sue stesse mosse. Ma, guardandosi attorno, si chiese come mai solo loro due erano svegli. Ma sopratutto, che stava succedendo?

“Fine flashback”


 

-E adesso che faccio? Chi chiamo? Ma certo! La polizia!- stava per dirigersi nuovamente verso la segreteria, quando una voce lo fermò.

-Quelli sono i nemici di cui ti ho parlato. Idiota! Devi affrontarli!-

-Allora non eri un sogno!- gridò indicando lo scorpione nero che era apparso davati a lui, facendolo saltare sul posto.

-Certo che no Milo-coso. Ora nasconditi, trasformati e affronta l'avversario!- ordinò imperioso.

-E chi ti dice che voglia farlo?- rispose incrociando le braccia.

-Se non mi sbaglio ci sono due tuoi amici lì dentro. Se non ti sbrighi non solo loro saranno spacciati, anche i tuoi compagni di classe si perderanno nel nulla.-

E questo lo fece scattare. Kardia-coso aveva ragione. Doveva salvarli tutti, Death e Phro in primis.

-D'accordo.- e si nascose nell'aula vicino, per poi sbucare nuovamente fuori con la testa.

-Che devo dire?-

Il colpo di chela sulla testa gli fece tornare in mente tutto, o forse era stata la paura di trovarsi quel coso zampettante a due centimetri dal viso?

Ultimata quell'umiliante frase e trasmormato nel grande salvatore, Milo, ovvero Super Scorpio era pronto ad entrare in azione.

Spalancò deciso le doppie porte, facendo un'entrata il scena degna di Superman!

L'insegnante smise subito di ridere, o almeno tentò, dato che la posa assunta da quel...ragazzo? Coso? Mah, qualunque cosa fosse era assurdamente assurda. Con i pugni sui fianchi e immobile come una statua non faceva paura a nessuno...

-E tu chi saresti?-

-Frase ad effetto.- gli sussurrò Kardia.

-Che? Devo pure presentarmi?-

Non ci poteva credere....

-Certo che sì! Credi basta indossare un mantello per essere riconosciuti da tutti?-

-Uff...e va bene. Ma non ho niente di pronto e poi inventarla così su due piedi!-

Ok quella era davvero una scena assurda. Un tizio addobbato ina maniera assurda, con un mantello che parlava come niente fosse con uno scorpione. Però a Milo arrivò l'illuminazione e sempre grazie alle eroine che tanto piacevano alla cuginetta.

Portò la mano sinitra sul fianco, divaricò le gambe, alzò il mento guardando negli occhi la sua avversaria e con il braccio destro teso la indicò con l'indice.

-Altolà!-

-Si al sudore...- mormorò Kardia.

-Taci.- sibilò in risposta Milo, per poi continuare nella sua performance.- Come osi disturbare questi studenti durante un compito importante per la loro carriera scolastica. Non posso perdonarti! Io sono Super Scorpio e sono venuto qui per punirti in nome...-

O cavolo, e ora come concludeva? Cosa diceva?

-Antares.- sussurro.

-Eh?-

-La tua stella guida è Antares ragazzo mio. Usala! E poi fa pure figo.-

-In effetti...Sono venuto qui per punirti in nome di Antares!-

La donna si fece seria e lo guardò con distacco, per poi far apparire un ghigno.

-E così ti sei fatto vivo. Bene, mi risparmi la fatica di cercati.-

-Cercarmi?- era sorpreso.- Che significa?-

-Lo scoprirai Super Scorpio. Appena io, Shaina del Cobra, ti avrò sconfitto!- e dopo queste parole si avventò sul povero eroe.

Eroe che fece un balzo indietro, con tanto di capriola con doppio avvitamento e atterrando in piedi.

-Uhahu! Sono un acrobata!-

-Merito dei tuoi poteri. Ora non scansarla, ma attaccala.- lo informò Kardia che si era appollaiato sulla spalla del ragazzo.

-E come scusa?- chiese schivando gli artigli di Shaina che l'aveva raggiunto.

-Il tuo indice destro. Concentrati intensamente su di esso, puntalo sul nemico e di Scarlet Needle.-

-E ti sembra facile? Questa è un'invasata! Credi mi lasci il tempo? Mica è scema!-

-Fallo e basta!-

Milo decise almeno di provarci e approfittando di un calcio che era riuscito a sferrare si concentrò e rimase di sasso quando vide l'unghia del dito allungarsi e tingersi di rosso.

Lanciò il colpo che andò a segno, ma Shaina si alzò quasi subito.

-Bravo! Complimenti! Bel colpo davvero! Senti, Kardia-coso, evita di dare consigli.-

-La colpa è tua che non sai fare nulla.-

-Mia? Senti un pò....- ma qualcuno interruppe il loro battibecco.

-Togliti!- e grazie a questo tempestivo intervento riuscì ad evitare l'attacco nemico, trovandosi, però, a gambe all'aria e incastrato tra le poltroncine. Che figura misera...

-Tutto a posto?-

-Stavo meglio prima.- ma alzando gli occhi vide Death che lo guardava stranito.

Certo, come poteva non essere così.

-Non ti può riconoscere. La trasformazione cela l'identità.- gli sussurrò Kardia.

Fiuuuuu. Meglio così, altrimenti l'avrebbe sfottuto a vita.

-Che cavolo stai combinando Milo?-

Eh? Come l'aveva chiamato?

-Ti sbagli.- cercò di buttarla sul ridere.- Io non mi chiamo...-

-In effetti mi sto chiedendo anch'io che ci fai conciato in quel modo.- s'intromise Phro.

-Voi vedete le sue reali sembianze?- domandò uno scorpione sconcertato.

E i due ragazzi si pietrificarono.

-Que...quello è...quello...che...credo...-

-Allora...allora...non avevi...sognato...-

-Certo che no!- altra voce sconosciuta.

E un movimento nella tasca di Death fece scattare il ragazzo e per poco urlare. Lanciò d'istinto il portachiavi che aveva e finì in faccia a Milo, che reagì di riflesso, dato che quel pazzo si era scelto come monile un granchietto per fargli dispetto e colpì il naso di Prho. E che a sua volta terminò la sua corsa, o volo, ai piedi del'”eroe”.

-Razza di biforchi! La delicatezza è una parola sconosciuta vero? Ah, i giovani d'oggi.-

Quello che si fu lamentato, altro non era che il granchietto di Death, e che si muoveva come niente fosse.

-Death...è vivo?- domandò Aphrodite sbiancando.

E lui faceva scena muta.

-Mani!- e Kardia si lanciò su di lui, in una stretta di chele.

-Che bello vederti amico mio! E vedo anche che hai trovato il tuo apprendista!-

-Io non sono l'apprendista di nessuno.- lo rimbeccò Milo.

-Sì, dicono tutti così. Ma toglimi una curiosità, dato che non sei un'apprendista, spiegami come non hai fatto a vedere che quel tuo braccialetto si è illuminato. E a proposito, che fine ha fatto il diadema?-

-Non l'ha voluto. Comunque è vero che brilla, questo vuol dire che hai trovato un compagno. Inoltre non ci sono più dubbi data la presenza di Manigoldo.-

-Quindi lui è il secondo segno? Perfetto! Adesso ne manca solo uno che...-seconda interruzione.

-Che hai trovato scemo.-

Si girarono tutti verso Aphrodite che teneva in mano il suo cellulare dove i suoi portafortuna, due piccoli pesciolini uno azzurro e uno giallo, si agitavano. E il ragazzo sembrava boccheggiare a quella vista.

-Non ci credo...Amor e Albafica...- mormorò Manigoldo.

-E chi se no? Ma guarda te. Non solo ci troviamo a far da balia a uno che si chiama come una donna, pure un impedito mandano a combattere. Dove sono finiti gli eroi di una volta?-

-Ah, smettila Amor! E tu, che hai mai fatto? A parte brontolare ogni santo momento.-

-Kardia non rompere, che sono già girato di mio. E pensare che per colpa di qualche scellerato dovrò nuovamente fare da guardia del corpo a mio fratello.- e così dicendo lanciò un'occhiata malevola a Manigoldo.

-Guarda che mi difendo da solo, sai?- lo rimbeccò il suddetto parente.

-Sì, come no. Ogni volta che quella specie di crostaceo mal riuscito è nei paraggi tu vaneggi.-

Il battibecco dei due pesciolini continuò per qualche secondo e nessuno si era accorto che ormai il povero granchietto Mani era sul punto di ebollizione.

-Scusate se mi intrometto, ma sapete...qui c'è ancora quella che mi vuole far fuori e io non so che pesci pigliare. D'accordo?- s'intromise Milo con decisione.- Allora...idee???-

Kardia portò entrambe le chele al petto, Manigoldo, sbollito l'arrossamento, si grattò la testa. Amor, ancora furioso, ma per il bene comune decise di sorvolare per il momento, incrociò le pinne. Albafica...

-Siete imbecilli o cosa? Abbiamo i tre segni d'acqua riuniti. Diversivo, trasformazione e sconfitta! Possibile che debba pensare sempre io a tutto?-

-Hai ragione!- esultò lo scorpioncino.- Voi due...tre create una cortina d'acqua e io nel frattempo, utilizzando il calore, la trasformo in vapore. E per quel che riguarda voi due...- e indicò Death e Aphrodite.- prendete questi diad...braccialetti e trasformatevi. Milo vi spiegherà come fare.-

-Da quando sei tu il capo?- chiese stizzito Amor.

-Da quando un pesce rompi scatole ha rotto la sacra teca, liberando il Lato Oscuro della Forza.-

-Ma che siamo in Star Treck?- sussurrò Phro all'indirizzo di Milo, che per risposta alzò le spalle.

-Limitiamoci a fare ciò che dice, ci conviene.-

Nel frattempo, Shaina si stava avvicinando sempre di più ( da notare che lo scambio di parole e opinioni era andato avanti qualche minuto abbondate, e lei dov'era? A rifarsi il trucco? Probabile...) e era ormai prossima al loro nascondiglio. Preparò l'attacco e appena fece per sferrarlo...

-ORA!-

La nebbia creata li celò alla vista della donna e i due nuovi aspiranti eroi compirono il miracolo!

-Potere del Cancro vieni a me!-

-Potere dei Pesci vieni a me!-

All'improvviso di ritrovarono abbigliati in modo simile all'amico.

Death indossava anfibi neri, pantaloni blu elettrico e canotta arancione che-più-arancione-di-così-si-moriva. Il mantello era uguale a quello di Milo, solo che lui aveva l'effige del Cancro e sulla testa portava una specie di elmo tutto pieno di zampette dorate.

-Che schifo!-

-Io sono figo invece!-

Eh, ad Aphrodite la mise piaceva.

Infatti il nuovo “pesciolino” indossava dei leggins verde acqua con degli stivali che arrivavano fino al ginocchio e con un tacco fin troppo esagerato per un uomo neri. La tunica era simile a quella di Scorpio, ma era blu oltremare, mantello differenziato dal simbolo e sul capo, come elmo, aveva due fermagli a forma delle pinne dei suoi pesciolini.

Però...

-Io non lo dico.- s'impuntò Death, una volta venuto a conoscenza della “frase di presentazione”.

-Tu lo farai!- insistette Milo.

-Avanti Death, c'è di peggio.- Phro diede man forte allo scorpione.

-Scusa sai, ma ti sembro uno di quelle cretine che vaneggiano sulla Luna?-

-In effetti...sì!-

-Zitto Amor o alla prima pozza d'acqua ti abbandono.- e il piccolo pesciolino giallo si beccò pure una pinnata sulla testa da parte del fratello.

-Va bene....ma questa me la pagate!- li minacciò entrambi. Anzi, tutti e sei.

La nebbia creata dai “maestri" si diradò e la loro nemica fu finalmente in grado di scorgere il suo nemico. Ma... un momento...

E quelli???

-Sorpresa? Peggio per te! Io sono Super Cancer! E sono venuto qui per punirti in nome di...come cavolo si chiama...ah sì! Ti punirò in nome di Altarf!-

-E io sono Super Pisces! E ti punirò in nome di Alpherg!-

-Come cavolo ha fatto a ricordarla?- bisbigliò Death a Milo.

-Perché il mio cervello funziona meglio del tuo. E ora attaccala!-

-Cheeeee????-

-Ha ragione! Dalla tua hai la forza fisica! Usa le chele del granchio per stritolarla, poi Pisces la stenderà con un pugno e Scorpio lancerà la sua puntura! Sincronia ragazzi e azione!!!- diede man forte Kardia.

E fecero come loro detto.

La sincronia dei loro attacchi era stupefacente e in un batter d'occhio Shaina era a terra.

I quattro “animaletti” ( sì, perchè passi per uno, ma gli altri erano...oggetti?) si avvicinarono alla nemica, pronti ad avere informazioni.

-Per chi lavori?-

-Voi...voi...non saprete...nulla da...me...- e li sfidò con lo sguardo.

-Qualcosa mi dice che parlerai invece.- e Manigoldo fece suonare le sue chele pericolosamente ad un millimetro dalla sua faccia.

-Il gioco finisce qui!- una voce imperiosa s'intromise.

Tutti si voltarono in direzione della finestra, ma videro solo una sagoma nera e un mantello che ondeggiava al vento.

E in men che non si dica sia Shaina-sono-un-insegnante-spicopatica e la figura misteriosa scomparvero, lasciando interdetti i nostri eroi.

In poco tempo tutto tornò alla normalità e l'unica cosa che i poveri ragazzi si domandarono era che fine avesse fatto la verifica.

Grazie alle doti recitative di Milo e Death, i due convinsero tutti che la loro insegnante si fosse sentita male causa un leggera perdita di gas che aveva fatto addormentare tutti, ma senza effetti collaterali. I compagni sospirarono nell'apprendere tale notizia, in particolare perché la famigerata verifica era stata annullata, ma la gioia fu ancora più incontenibile quando scoprirono che a sostituire l'arpia ci sarebbe stato il sempre onnipresente Kido.

E mentre la lezione riprendeva, o ricominciava, o quello che era, la mente dei nostri paladini era in preda a molte domande.

Ma le più importanti erano:

Riusciranno Super Scorpio, Cancer e Pisces a scoprire l'identità del misterioso guerriero e sconfiggerlo?

Riuscirà Milo a farsi, finalmente, notare da Camus?

Ma sopratutto, Milo comprerà la carta igienica?

   
 
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