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Autore: _Sherazade_    12/07/2016    2 recensioni
Plutone è un Dio che ama i suoi fratelli e le sue sorelle più di qualunque altra cosa al mondo, per questo si sacrifica scegliendo di vivere nel spaventoso mondo sotterraneo.
Un Dio solitario e timido che rifugge la luce del sole e la gioia della superficie, fino a quando...
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: Incest
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Fragilitas Asphodelii

– La fragilità dell'Asfodelo -

 



Questa immagine non è mia, ogni diritto appartiene all'artista che l'ha dipinta. http://www.deviantart.com/art/Hades-and-Persephone-145221721
 
- C'era una volta... -

 

C'era una volta, tanto e tanto tempo fa, un Dio che amava i suoi fratelli e le sue sorelle più di qualunque cosa al mondo.

Il suo nome era Plutone, figlio di Saturno e di Opi1, i titani che a quei tempi governavano sul mondo.
Ma quelli non erano tempi felici, e Saturno regnava sulla Terra come un tiranno, così i suoi figli si unirono per porre fine a quel regno di terrore.
Quando la guerra finì, fratelli e sorelle dovettero dividersi il dominio del mondo.
Ognuno di loro avrebbe potuto scegliere di cosa occuparsi: del cielo, del mare, del fuoco, della terra, del matrimonio e del sottosuolo.
E proprio per quest'ultimo sorsero i primi problemi: nessuno sembrava volersene occupare.
- Che sia la sorte a decidere. - propose Vesta, la maggiore.
- Ma a Giove, dato che è stato lui a sconfiggere nostro padre, spetta il diritto di scelta sul suo dominio. - disse Giunone, la più piccola fra le sorelle. Giove si grattò pensieroso il mento.
- No, è giusto che anche io mi rimetta al destino. Chiunque di noi sei venga estratto, si occuperà del Sottosuolo. - Dei sei, Plutone era il più melanconico, il più timido e impacciato ma, quando l'occasione lo richiedeva, il Dio sapeva mostrare una decisione e una risolutezza tali da renderlo il più grande fra gli Dei.
- Lasciatelo a me. Sono io il maggiore dei tre, - disse rivolto ai fratelli, - credo che sia giusto così. Vesta, mia amata sorella, lo vedo nei tuoi occhi, è il focolare ciò che devi proteggere. E tu dolce Cerere, nel momento in cui hai posato piede a terra, la connessione con essa è stata più che lampante, potrei mai separarvi? E tu, Giunone... lo vedo come vi guardate, - disse volgendo con sguardo addolcito il fratello più piccolo, Giove, - non posso essere la causa della vostra separazione. Tu, e tu sola puoi essere di riferimento per le donne della Terra, come protettrice del matrimonio e della maternità. Lo sento, è la tua strada.
- Ma lo sai questa scelta cosa comporterà? - chiese Cerere abbracciando il fratello mentre le lacrime le rigavano il volto. Plutone annuì, asciugandole le lacrime col dorso della mano.
- Sì, ed è giusto che le cose vadano in questa maniera. Negli occhi dei miei fratelli vedo già riflesso il mondo di appartenenza, e io già sento l'Averno che mi reclama. Non siamo noi a scegliere davvero: lo abbiamo nel sangue.
I cinque fratelli annuirono, e ognuno di loro prese il proprio posto nel mondo.
Il regno del Sottosuolo, quello del cielo e quello del mare, inviarono due cocchi per ricevere i rispettivi nuovi padroni. Il primo scuro trainato da stalloni dal manto nero e lucido e dagli occhi rossi, il secondo, dorato e brillante, trainato da dei pegaso bianchi e l'ultimo trainato da cavalli marini, adornato di conchiglie, luccicante e maestoso.
Plutone si era sacrificato per tutti loro: scegliere il Sottosuolo significa rinunciare per sempre alla luce del sole. Salvo qualche sporadica visita in superficie, le divinità ad esso legate, non potevano più abbandonare quei luoghi oscuri. E così sarebbe stato anche per lui.
- Grazie, fratello. Non scorderemo mai il tuo gesto. - gli disse Giove, abbracciandolo con amore, - Un giorno ricambieremo il tuo favore. È una promessa.
Plutone annuì e aizzò i cavalli per raggiungere quella che sarebbe diventata la sua casa.



1 Opi è il nome con cui Rea era conosciuta dai romani. Girovagando ho trovato che anche Rea veniva venerata presso i romani, ma ho preferito utilizzare comunque Opi.

 
L'angolo di Shera♥


Come accennato eccoci con una storia nuova di zecca!
Non smetterò la revisione di in bilico (non ora che la storia comincia a farsi interessante e che la parte dedicata alla vita di Alina con la sua "meravigliosa" famiglia è finita), ma volevo cominciare anche questa nuova storia :D

Dato che avevo già sfornato Lux Averni, perché fare un'altra storia su Ade e Persefone?
Perché questa è una storia su Plutone e Proserpina, e non è la stessa storia.
Da appassionata di mitologia, di storie e versione ne ho spulciate parecchie, e ciò che ho sempre notato è che, seppur simili, gli Dei greci sono caratterialmente molto più esagerati rispetto a quelli romani. Anche più aggressivi e talvolta quasi negativi.
Gli Dei romani li ho sempre visti più positivi, più buoni... Giove cornifica comunque allegramente la povera Giunone, ma mi è sempre parso meno riprovevole della sua controparte greca. E Ade/Plutone...
Una delle versioni che mi ha sempre fatto storcere il naso, è quella in cui il nostro Dio preferito estorce con la forza la virtù a Persefone, facendone così la sua sposa.
Per fortuna che esistono le altre versioni!
Comunque, le varie versioni di Plutone, sono quelle che mi hanno fatto innamorare del Dio. L'ho sempre visto molto tenero e impacciato, timido, non bellissimo ma troppo cucciolo... insomma, fa venir tenerezza.
Ed è questa la versione che voglio adottare per la storia.
Non l'Ade sicuro di sé (entrambi innamoratissimi, eh!), ma il Plutone tenerello e timido oltre ogni dire.
Spero che non venga fuori una cosa lunga.
Volevo fare una OS, ma poi ho deciso di spezzare, spero di non pentirmente e di non tirare fuori un'altra storia infinita XD

Spero che l'inizio vi possa piacere.
Un abbraccio

Shera ♥
  
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