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Autore: _happy_04    13/07/2016    4 recensioni
Piccola avventura in un grande stadio, di due piccoli amici ma grandi tifosi.
---dal testo---
Kazuha sospirò rassegnata, rialzandosi e riprendendo a correre. Quando era riuscita a convincere suo padre a farsi portare dal papà di Heiji allo stadio di baseball aveva avuto la sensazione di aver appena compiuto un miracolo, ma adesso aveva la netta impressione che suo padre non la avrebbe più fatta proprio uscire con la famiglia del suo amico. Almeno non dopo che si erano persi nello stadio dopo neanche un quarto d'ora.
[Piccola one-shot senza pretese, scritta di getto così come mi veniva. Spero vi piaccia!]
Genere: Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altro Personaggio, Heiji Hattori, Kazuha Toyama | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Eddai, Heiji, rallenta!»

Lo stadio da baseball di Osaka era gremito, pieno di persone di tutti i tipi, rumoroso come... beh, come uno stadio. Dagli spalti si alzavano bandierine e striscioni colorati, accompagnati da guance dipinte e parrucche stravaganti.

La bimba che aveva urlato un attimo prima, una graziosa bambina di sette anni dai capelli corvini raccolti in un nastro rosso dietro la testa, si fermò per un attimo dalla corsa, appoggiandosi sulle ginocchia per riprendere fiato. Magari, pensava, vedendola rimanere indietro il suo amico si sarebbe fermato.

Macché.

Il bambino dai capelli scuri e la pelle ramata non si fermò affatto, anzi, alla bimba sembrò che andasse ancora più veloce. «Insomma, Heiji, aspettami!»

«Dai Kazuha, piccola lumaca che non sei altro!» rise invece il bambino, girandosi a farle una linguaccia... e tutto questo senza smettere di correre.

Kazuha sospirò rassegnata, rialzandosi e riprendendo a correre. Quando era riuscita a convincere suo padre a farsi portare dal papà di Heiji allo stadio di baseball aveva avuto la sensazione di aver appena compiuto un miracolo, ma adesso aveva la netta impressione che suo padre non la avrebbe più fatta proprio uscire con la famiglia del suo amico. Almeno non dopo che si erano persi nello stadio dopo neanche un quarto d'ora.

E tutto per un sacchetto di noccioline al formaggio!

«Ma non potevi prendere dal nostro lato, le noccioline?» ritentò Kazuha, senza più sapere che fare.

«Non se ne parla!» La bambina sbuffò, rassegnata. Quando voleva, Heiji sapeva essere davvero cocciuto. «Quel ragazzo aveva una strana espressione. E poi, nel nostro settore le noccioline erano al miele, non al formaggio!»

A Kazuha scappò un sorriso seccato. Quasi quasi preferiva la scusa dell'espressione strana del venditore di noccioline...

Kazuha notò che ogni tanto Heiji mandava degli sguardi al campo, trattenendosi dall'imprecare ogni volta che la squadra sbagliava. In fondo, erano pur sempre alla partita della sua squadra del cuore!

Improvvisamente, nello stadio risuonò la voce del commentatore che annunciava il cambio: da quel momento fino al successivo cambio, sarebbe stata la squadra “in casa” a battere. Alla notizia, Heiji si fermò di colpo, rimanendo a fissare il campo. Kazuha riuscì a percepire il suo respiro che rallentava. La bambina gli si avvicinò, guardando a sua volta il campo. Il battitore fece roteare la mazza, preparandosi per il colpo.

«Lancia Sukumasa... e batte Takahika...» mormorò il bambino, stringendo il pugno. Faceva scorrere nervosamente lo sguardo tra i giocatori, cercando di cogliere ogni dettaglio che potesse decidere la partita. «Takahika è considerato uno dei migliori battitori della stagione... ma Sukumasa è famoso per i suoi lanci capaci di mandare nel pallone anche i più degni avversari...» Kazuha notò le gocce di sudore che gli scivolavano sul fianco del viso. Si stava facendo davvero prendere da quei pochi istanti, che però ai due sembravano un'eternità.

Non appena il lanciatore rilasciò la palla, Heiji lanciò un urlo di incoraggiamento al battitore, che però sembrava piuttosto in difficoltà. Poi... successe tutto in un attimo. La mazza colpì con potenza la pallina, che volò dalla base, superando tutti i giocatori in difesa... finendo dritto tra gli spalti, tra le acclamazioni e gli esulti della folla, per la precisione... tra il piede di Kazuha e quello di Heiji. In contemporanea, afferrarono la pallina con una mano, ritrovandosi a mantenerla insieme. I due si guardarono negli occhi per un attimo, poi Kazuha sentì le guance avvampare, accorgendosi che anche le gote di Heiji si stavano accendendo di rosso.

«Scusate...» Improvvisamente, i due bambini notarono quello che probabilmente svolgeva il ruolo di raccattapalle avvicinarsi. «Quella per caso è la palla del fuoricampo di adesso?»

I due gli tesero, sempre in contemporanea, la pallina, che il ragazzo prese riportò giù in campo, ringraziando i due.

Da quel momento in poi, la partita proseguì in salita per la squadra di Osaka. Takahika fece altri due fuoricampo, seguito poi dalla maggior parte dei compagni. La squadra schiacciò completamente gli avversari, con una vittoria di cinque a uno.

Inutile dire che all'uscita Heiji era tanto euforico che non smetteva di parlare, descrivendo praticamente ogni minuto della partita. Kazuha provò a fermarlo con la classica formula “Lo so, c'ero anch'io”, ma non c'era modo di placare quel fiume in piena.

«Ti voglio solo ricordare» disse infine, rivelandogli quell'unico nodo allo stomaco che aveva tenuto per tutta la partita. «che non abbiamo ancora ritrovato tuo padre. Abbiamo dovuto seguire la partita dagli altri settori, se non ti è chiaro.»

Heiji si morse un labbro, mentre gran parte dell'entusiasmo di un attimo prima scivolava via. «E va bene, non vorrei ammetterlo ma hai ragione tu. Ora usciamo e mettiamoci vicino alla porta, così...»

«Scusate?» Una voce li colse di sorpresa da dietro di loro. Voltandosi, i due si trovarono davanti nientemeno che Takahika, il battitore di Osaka. «Voi due siete i bambini che prima hanno preso la pallina, vero?»

Heiji e Kazuha si rivolsero uno sguardo interrogativo. «Beh... sì...»

L'uomo, o meglio il ragazzo, si abbassò sulle ginocchia, per arrivare alla loro altezza. «Bene. Visto che purtroppo non posso lasciarvi la pallina, ho un regalo per voi.» Takahika si tolse dalla testa il cappellino e lo porse ai due bambini. Era un berretto bianco, con la visiera verde e il logo della squadra cucito sul davanti. Entrambi tesero la mano per prenderlo, ma Kazuha fu più veloce e lo infilò in testa con un sorriso. «Come mi sta?»

Il giocatore rise, tra il divertito e l'intenerito. «Ti sta benissimo, piccola. Beh, ciao allora!» Il ragazzo si rialzò in piedi, salutando affettuosamente con la mano.

Solo allora Kazuha rivolse uno sguardo a Heiji, notando però che il ragazzino aveva un leggero broncio sulla faccia. Il suo sorriso mutò in un'espressione perplessa. «Beh, che c'è?»

Heiji sembrò restio per un attimo a dirlo, ma poi ammise: «Lo avrei voluto io quel cappellino.» Poi però sforzò un sorriso. «Ma non fa niente, puoi anche...»

Kazuha non gli lasciò finire la frase che gli mise il cappellino in testa. L'amico prese il berretto tra le mani, rivolgendo un'espressione perplessa a Kazuha. «Sei... sei sicura?»

In risposta, la bambina fece un sorriso, alzando le spalle. «Ma certo! Tanto, a me non interessa poi tanto... Consideralo un regalo!»

Heiji non riuscì a trattenersi dall'esibire un sorriso che sfociava quasi in una risata, infilandosi il cappellino in testa. «Va bene! Grazie, Kazuha! Visto che me lo hai regalato tu, lo terrò sempre! Come un portafortuna!»

Kazuha non riuscì a fare a meno di sorridere. In fondo, il cappellino le interessava, ma non quanto vedere il suo migliore amico sorridere così felice.


---Angolo dell'autrice
Ciao a tutti!!
mi sembra il caso di dirlo in modo particolare, perché è un secolo che manco in questo fandom. con le ff su Conan sono a un blocco creativo, non me le sono dimenticate...
spero di essermi fatta perdonare con questa. come ho scritto nell'introduzione, è una ff senza pretese, che mi è venuta in mente e ho scritto semplicemente tutto auello che mi veniva in mente.
tuttavia mi sembrava una stora carina, e soprattutto quella che potrebbe essere una motivazione al fatto che Heiji indossa il suo cappellino sempre e comunque ^_^
adesso vi saluto, aspetto qualche recensione, anche piccola, giusto per farmi sapere cosa ne pensate!
bacioni!!!
<3, _happy_04

   
 
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