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Autore: guimug    15/07/2016    0 recensioni
Quando il rancore cova sotto la cenere prima o poi esplode, per Candy che finalmente sta assaporando la tranquillità si addensano nuove nere nubi all'orizzonte.
In un misto di dubbio e gelosia Candy si troverà ad affrontare una nuova minaccia, ma troverà un alleato inaspettato i chi l'ha sempre osteggiata
Nella storia un personaggio è un crossover con un altro anime molto famoso che mi ha appassionato in gioventù quasi quanto Candy, mi serviva un cattivo particolare e l'ho scovato lì; col periodo storco ci siamo quasi (forse solo qualche anno) e poi ben si adattava...a voi scoprire da dove proviene!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Candice White Andrew (Candy), Terrence Granchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Candy saga'
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VENGEANCE

 
 
 
Prologo
 
Le mani spiegarono ancora il foglio, forse era la centesima volta che lo riguardava ed ogni volta con crescente soddisfazione!
Si, era proprio un capolavoro e avrebbe significato finalmente, dopo tanti anni, la rivincita per la più cocente umiliazione mai subita; presto il suo piano avrebbe cominciato a dare i suoi frutti e la sua vendetta su quell’impudente che aveva osato sfidarlo sarebbe stata completa! Le avrebbe portato via tutto e l’avrebbe costretta a tornare fra i suoi pari, i derelitti ed i reietti, fra gente che non aveva il diritto di trovar posto nella rispettabile società americana.
Riguardò lo scritto, era veramente un piacere leggere quelle poche parole che segnavano una sentenza di condanna, sorrise beffardo e ripiegò il documento infilandolo in una tasca della giacca.
Un lieve bussare venne dall’uscio della stanza-
“Chi è?” chiese l’uomo ed una voce femminile dal vago accento francese rispose “Sono Marie!”
“Entra pure” e la porta si aprì rivelando la figura di una donna bionda accompagnata da un bambino di sette o otto anni, “stavo giusto pensando agli ultimi dettagli del nostro piano, ti ricordi bene la tua parte?”
“Stai tranquillo” rispose Marie “non vedo l’ora di cominciare! Sarà un modo anche per me per prendermi una rivincita su coloro che vogliono usurpare i legittimi diritti dei nobili!” e la bocca le si atteggiò ad un sorriso cattivo mentre la mente correva ad un paese lontano e ad una ragazzina di campagna che l’aveva…ma era passato tanto tempo e adesso aveva una missione da compiere!
“Allora dopodomani si va in scena, mi raccomando…dipende tutto da te!”
“Stai tranquillo, sarò perfetta! Ma poi tu manterrai la tua promessa?”
“Osi dubitare della mia parola? Io mantengo sempre le mie promesse!!” esclamò l’uomo “Nel bene e…nel male!”, ma quest’ultima parte si limitò a pensarla “Ora và svelta, che non devono vederci troppo insieme!”
Marie uscì dalla stanza e si incamminò per le strade di Chicago ormai buie mentre l’uomo la guardava allontanarsi da una finestra atteggiando ancora un sorriso maligno, poi chiuse le tende e si preparò per la notte, il piano aveva inizio e stavolta sarebbe stato lui a ridere!





I sogni muoiono all’alba
 
 
Candy era sdraiata su un divano nell’elegante salotto della villa di Lakewood; le era successo ancora, un momento prima stava benissimo mentre giocava a rincorrere Klin in giardino e all’improvviso l’assalivano questi capogiri che la costringevano a coricarsi per riprendere fiato.
Ormai erano due settimane che le capitava, soprattutto al mattino poco dopo essersi  alzata assieme ad altri malesseri…ad un occhio poco esperto avrebbe potuto sembrare una normale influenza ma lei sapeva bene qual’era la sua malattia, era il miglior morbo che una donna innamorata potesse sperare di contrarre e Candy non poteva fare a meno di sorridere compiaciuta anche quando la nausea le faceva rivoltare lo stomaco.
Accarezzò con dolcezza la sua pancia che era ancora piatta ma che presto sarebbe diventata tondeggiante e sussurrò “Ehi tu, là dentro! Non avrai mica intenzione di fare così per tutti i nove mesi?”
Aveva scoperto di essere incinta da poco e ancora non l’aveva detto a nessuno, tantomeno a Terence che era impegnatissimo con le prove di un nuovo spettacolo che doveva debuttare a Broadway di lì a un mese circa e l’ultima cosa che voleva era offrirgli motivi di distrazione, ma al termine della prima lo avrebbe sorpreso!
“Ancora un mesetto di attesa” sussurrò Candy al suo ventre “e ti presenterò al tuo papà!” e poi si lasciò andare ad un’allegra risata immaginando la faccia che avrebbe fatto il suo Terry apprendendo la notizia.
“Calcolando che sta interpretando Otello non potrà neppure impallidire sotto la tinta scura del volto!” e rise ancora più forte.
Ora si sentiva meglio e decise di alzarsi, la pigrizia non faceva per lei e non sarebbe stata una semplice gravidanza ad impedirle di svolgere le sue abituali occupazioni giornaliere, oggi per esempio aveva intenzione di fare una visita alla prozia Elroy che ormai non vedeva da parecchio tempo.
Da quando era rimasta vedova di Albert la prozia ELroy, che ormai era molto anziana anche se non voleva darlo a vedere, le si era riavvicinata mostrandole una benevolenza che mai le aveva dimostrato; Candy non poteva giurarlo ma sospettava che fosse per il fatto che in lei, che aveva sofferto tanto per le scomparse dei vari membri della famiglia Andrew, poteva trovare una interlocutrice perfetta per ricordare quei cari ragazzi.
Indossò quindi un cappotto, ormai l’aria di ottobre si era fatta freschina, raggiunse la macchina parcheggiata a lato dell’ingresso e si accinse a salire quando vide lungo il viale d’accesso avanzare una maestosa vettura scura.
“Ma chi può essere? Non sembra la macchina della zia Elroy, e nemmeno quella di Archie…Terence è a New York…”
Mentre pensava la vettura venne a fermarsi davanti alla porta d’ingresso e ne scese una donna bionda vestita in maniera appariscente; si guardò intorno e marciò decisa verso l’uscio accompagnata da un bambino che era sceso subito dopo di lei.
“Mi scusi signora, cerca qualcuno?” le gridò Candy raggiungendola.
“Mi chiamo Marie Montbarn, e sto cercando monsieur Terence Granchester!” rispose la sconosciuta con aria dura squadrando Candy con occhi che non celavano il disprezzo.
Candy rimase interdetta, aveva detto che cercava Terence? E che diavolo poteva volere una donna così volgare?
“Il sig. Granchester non è in casa. Posso sapere cosa desidera da lui?”
“Non sono cose che ti riguardano carina, devo parlare con lui e con lui solo! Ho fatto un lungo viaggio per incontrarlo e non me ne andrò senza averlo visto, fammi entrare in casa!
Questo era troppo! Come si permetteva quella maleducata di apostrofarla con quei modi confidenziali? Si meritava una bella lezione e Candy era pronta a dargliela!
“Le ho detto che non è in casa! Si trova molto lontano e non tornerà prima di venerdì sera, e comunque lei chi è, e cosa vuole da Terence?”
“Chi sono?” rise sardonicamente Marie “Te lo dirò chi sono, io sono la legittima moglie di Terence Granchester e questo bambino” e indicò il piccolo che le stava silenziosamente accanto “è suo figlio Auguste!!”
Per Candy fu come se le avessero sferrato un potente schiaffo, la moglie di Terence e quel ragazzino suo figlio?
Ma come si permetteva questa sfacciata a venire a raccontare simili bugie in casa sua, bisognava proprio rimetterla a posto e subito:
“Non so chi sia lei ma sappia che io sono la moglie di Terence e sfido chiunque a dimostrare il contrario!!” sbottò Candy urlando in viso a Marie la quale senza scomporsi aprì la borsetta, ne tirò fuori un foglio di carta spessa dall’aria ufficiale e lo tese a Candy dicendo “Penso che troverai interessante questo documento!”
Candy lo prese con furia e lo aprì, all’inizio non riusciva a capire bene le parole scritte in francese ma poi lesse: “Citè du Quebec” e più sotto “Certificat de Mariage”…un certificato di matrimonio in cui si diceva che Terence Graham Granchester e Marie Montbarn si erano sposati in Canada circa nove anni prima!!
Candy sgranò gli occhi mentre un sorriso di trionfo si disegnava sulle labbra di Marie
“Ora spostati e fammi entrare, se Terence non c’è resterò qui ad aspettarlo! Dopo tutto fra poco questa sarà casa mia!” ed entrò con baldanza.
Candy era rimasta interdetta, fissava ancora il foglio che aveva fra le mani senza saper pronunciare una parola…cosa era successo? Perché Terence non le aveva mai parlato di quella donna?
Doveva fare qualcosa. Doveva assolutamente parlare con Terence ma prima aveva bisogno di aiuto, salì sulla sua auto e si precipitò verso la residenza della prozia Elroy mentre Marie la osservava ridendo dal portone.
  
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