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Autore: saffyj    15/07/2016    6 recensioni
Sono arrivata due anni fa in questa bellissima cittadina con il cuore spezzato e una sola valigia come compagnia.
Avevo abbandonato tutti. Avevo abbandonato la mia famiglia, lo studio, gli amici, il lavoro del week-end… avevo abbandonato tutto e tutti. Stare a Forks mi stava uccidendo e iniziavo a sentirmi soffocare, dovevo cambiare, dovevo allontanarmi, ricominciare da zero e così avevo fatto.
Mi sono svegliata una mattina con il mio incubo personale che urlava fuori dalla porta. Mi sono cambiata, ho messo in valigia le cose essenziali, e ho chiamato un taxi. Ho ignorato le urla e le minacce del mio incubo e mi sono fiondata nel veicolo....
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Garrett, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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18 – Anime Gemelle

Ultimo giorno dell’anno! Un giorno di festa! Anno Nuovo, vita nuova!!! Magari!
Questi giorni a Forks sono stati veramente particolari e pieni di emozioni.
Ho rivissuto, mentre facevo visitare la città a Rosalie, tutti i momenti passati insieme a Bella. Non c’è angolo che non mi ricordi lei, ed anche se ho evitato i luoghi più dolorosi, quelle passeggiate mi hanno da una parte fatto sentire vivo, mentre dell’altra hanno diminuito la sicurezza in me stesso. Ho cercato di creare nuovi ricordi con Rosalie, ma non è servito per chiudere definitivamente con il passato.
Ed il tutto è diventato ancora più complicato da quando è arrivato Emmett a Forks due giorni dopo Natale.
Le serate mi hanno fatto fare un tuffo nel passato. Forks non è cambiata negli anni. Le stesse facce, le stesse musiche, gli stessi drink… solo due cose sono cambiate: Bella non è dei nostri ed Emmett non è più un donnaiolo!
E vi posso assicurare che vedere Emmett che non passa la serata a corteggiare ragazze è veramente uno shock! E’ molto composto, evita battute squallide e si trattiene dall’esagerare nel bere! Sarà innamorato? Solo una cotta potente può cambiare così profondamente un uomo!
Anche Rosalie è strana, forse si è accorta che certi luoghi o racconti, mi riportano con il pensiero a Bella, o forse non le piace Forks… fatto sta che dalla sera di Natale è diventata più fredda e meno gelosa.
“Tutto bene?” mi chiede come richiamata dai miei pensieri e facendomi tornare al presente.
Scuoto la testa per riprendermi e le sorrido.
“Sì. Credo di sì…” le rispondo estraendo dall’armadio il completo che indosserò stasera.
“Perché credi?” mi chiede avvicinandosi coperta solo dall’accappatoio.
“Mi stavo chiedendo se eri felice di passare il capodanno con i miei amici in questa cittadina noiosa, o se preferivi passarlo con i tuoi amici a Seattle” le confesso sincero i miei dubbi.
“Perché me lo chiedi?” mi chiede confusa.
Mi passo la mano nei capelli cercando le parole giuste “Perché ti sento strana…. Come se ci fosse qualcosa…. E ripensando a come ti ho obbligata a venire fin qui invece di chiederti cosa volevi fare tu, mi ha fatto nascere questi dubbi” le spiego prendendola tra le braccia e posandole un dolce bacio sulla fronte.
“Mi piacciono i tuoi amici” risponde arrossendo.
“Quindi non devo sentirmi in colpa per averti obbligata?” sorrido più sereno.
“No! Anzi, sono veramente speciali i tuoi amici. Mi trovo bene con loro e sono certa che sarà un capodanno fantastico” esclama euforica stringendomi in un forte abbraccio.
 
***
 
Un capodanno fantastico! Sì, quello di quattro anni fa!
Ammetto che Alice è un portento perché ha organizzato una festa bellissima. Piena di gente allegra, con musica perfetta e cibo squisito… peccato che io non veda l’ora che scocchi la mezzanotte per fare gli auguri di rito e correre a casa!
Cerco di essere di compagnia ed allegro per non far annoiare Rose, anche se Alice ed Emmett stanno facendo un ottimo lavoro, coinvolgendola nelle loro follie di Capodanno e presentandola a tutti gli invitati.
Bevo e sorrido, sorrido e bevo… ed ogni tanto mi lancio in pista per ballare. Per chi mi vede da fuori spero di sembrare felice di essere qui. Lo devo a Rose e a Alice, ma dentro sono tristissimo.
Mi siedo ormai esausto tra i balli e la finzione e sorrido amichevole a Rose che dice qualcosa all’orecchio di Emmett prima di raggiungermi.
“Allora Cowboy!” esclama leggermente alticcia lasciandosi cadere sul divanetto “Ti stai divertendo?”
Annuisco allargando il sorriso e guardando verso Emmett. In questi giorni ero così preso dal cercar di far divertire Rose che non mi ero accorto che Emmett si è innamorato proprio di lei, ma stasera, con l’alcol che gli ha abbattuto le barriere, anche se prova a tenere il suo posto da buon amico e brava persona che è, i suoi occhi, mentre guarda Rose, hanno confermato la mia ipotesi…. E volete sapere la cosa buffa? Secondo me anche Rose prova qualcosa per lui! Ma quanto sono fortunato?
“Vieni con me!” le dico porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi e trascinandola con me mentre mi alzo a mia volta.
Mi guarda stupita, poi guarda verso Emmett chiedendogli con gli occhi cosa sta succedendo ed io sorrido scuotendo la testa.
La trascino sul terrazzo e la faccio appoggiare alla ringhiera dato che tra i tacchi e l’alcol mi sembra poco stabile.
“Tra me e te non c’è una relazione seria… non ci siamo promessi amore eterno e non ci siamo mai detti ti amo…” inizio facendole strabuzzare gli occhi. Le accarezzo la guancia guardandola dolcemente “Tranquilla. Non voglio sentirmi dire che mi ami, e non voglio dirtelo nemmeno io…” la sento rilassarsi “Ma voglio che tra me e te una cosa non cambi mai” e la guardo dritta negli occhi. E’ confusa e continua a saettare lo sguardo da un occhio all’altro per capire cosa sto dicendo “Sei la mia miglior amica, e tra migliori amici non ci si nascondono le cose… soprattutto quando si prova un sentimento come quello che stai provando tu!” ok, potrei essere più diretto, ma adoro vederla confusa… è veramente raro!
“Edward…” sospira sentendosi in trappola… ok, basta giocare.
“Grazie per essermi stata vicina. Grazie per avermi ascoltato nei miei sproloqui su Bella, per avermi tenuto compagnia ed essere stata la mia ancora… ma non negarti il vero amore per paura di ferirmi…” mi giro leggermente e ammicco con lo sguardo verso un Emmett nervoso che continua a passeggiare proprio davanti alla finestra dietro di noi “Non aver paura. Lui è cotto di te… e tu non sei da meno… vai da lui e dimentica il tuo ex.” Rose allarga la bocca stupita e prova a parlare, ma io la blocco posandole la punta delle dita sulle labbra.
“Emmett è un bravo ragazzo… forse un po’ orso e bambinone, ma ha un cuore d’oro… vai da lui e non preoccuparti per me”
“Ma cosa stai dicendo?” mi chiede ritornando in un secondo la Rose combattiva che ho conosciuto “sono qui con te… non vado con un altro ragazzo… non sono quel tipo di donna!” risponde stizzita.
“Tu sei qui come la mia ragazza, ma sappiamo entrambi che sei soprattutto la mia miglior amica. E lo so che non sei quel tipo di ragazza… ma sicura che Emmett non ti piaccia?” le chiedo sornione.
“Io…” scuote il capo come per allontanare un’immagine fastidiosa “Sono venta con te, mi sono presentata come la tua fidanzata! Come faccio a correre tra le braccia di un altro senza passare per una sgualdrina?”
“Tutti si sono accorti di come vi guardate… non ti ho mai vista guardare nessuno come guardi lui… nemmeno quel viscido di Riley… vai da lui e fregatene degli altri… io ti do la mia benedizione” e la bacio sulla tempia mentre la stringo forte a me.
“Edward…” sussurra con il viso nascosto nella mia spalla.
Scuoto la testa prendendole il viso tra le mani e guardandola negli occhi.
“Trovare la propria anima gemella è difficile e tu l’hai trovata… corri da lui e sii felice! Te lo meriti ed io sarò felice solo quando avrò la certezza che ciò che c’è tra di noi non è un ostacolo alla tua felicità”
“Ti voglio bene Edward” mi sorride serena e saettando lo sguardo tra me e Emmett. Non vede l’ora di correre tra le sue braccia, ma la conosco molto bene e so che si sente comunque in colpa nei miei confronti e non vuole fare il primo passo senza un mio esplicito permesso.
“Anche io… ed adesso vai da lui che qui fuori si congela e tra un po’ Emmett scava una fossa nel pavimento a forza di passeggiare avanti ed indietro” sorrido dandole una lieve spinta verso l’interno.
“E tu?” mi chiede dispiaciuta.
“Ed io verrò da te ogni volta che avrò bisogno di un’amica sincera!” le sorrido felice che almeno lei abbia trovato l’altra metà della mela.
 
***
 
Alla fine non ho nemmeno aspettato il brindisi. Dopo aver visto Rose avvicinarsi a Emmett mi sono allontanato dalla festa.
Passeggio per le strade di Forks, sotto la neve e con mille pensieri in testa. Sono felice per Rosalie, si merita un lieto fine e con Emmett sicuramente lo troverà.
Non avevo mai visto Rose guardare un uomo come guardava lui, ma non avevo nemmeno mai visto Emmett guardare una donna come guardava lei… sorrido al pensiero di piccoli marmocchi con i capelli biondi di Rose e le guance paffutelle di Emmett… le immagini si allacciano al pensiero di bambini con capelli corti corvini sparati in ogni direzione come Alice e l’atteggiamento composto di Jasper…
Mentre vago con la mente a futuri felici dei miei migliori amici cammino per le strade della città che mi ha visto nascere e crescere fin quando mi ritrovo davanti alla casa di Bella… o almeno, la casa dove abitava prima di trasferirsi a Naples.
La luce della sua stanza è accesa… e come se il tempo fosse tornato indietro, mi avvicino all’albero che sporge verso la sua camera. Come in trance mi arrampico su quei rami che più volte mi hanno sorretto quando, in tempi felici e meno felici, li scalavo per raggiungere la mia Bella. Quante volte ho scalato quell’albero… forse troppe nel mio periodo buio… ma era un calmante vederla dormire serena nel suo letto…
Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo di fronte alla sua finestra. E’ aperta… in pieno inverno, con la neve fuori che vortica e il vento gelido che sferza la pelle… la finestra è aperta… proprio come quando lei mi aspettava.
Con un balzo entro nella stanza ed il fiato mi si blocca… Bella è nel suo letto… non dorme, ma piange lacrime silenziose con il viso affondato nel cuscino.
Se fossi furbo tornerei sui miei passi e uscirei dalla finestra facendo il minor rumore possibile prima che si accorga che, di nuovo, ho invaso la sua privacy.
Ma io non sono furbo, e vi ricordo che sono in cura da uno psicologo!
Mi avvicino senza far rumore e mi siedo sul suo letto. Lei sussulta e mi guarda con occhi sgranati e rossi. Le guance rigate di lacrime e le labbra arrossate dal troppo mordicchiarle. Le poso la mano sulla bocca per evitare che urli attirando l’attenzione del padre e del suo fucile.
“Shhh!” le sussurro “Non voglio farti del male… se tolgo la mano mi giuri che non urlerai?” le chiedo gentile mentre con gli occhi cerco di farle capire che le mie intenzioni sono buone.
Lei annuisce continuando a guardarmi spaventata.
“Lo so che non dovrei entrare dalla finestra e che non dovrei nemmeno essere qui” inizio a scusarmi passandomi una mano nei capelli per tranquillizzarmi… che diavolo sto facendo? Perché sono di nuovo qui, nella sua camera, perché sono passato dalla finestra? Perché sono entrato nella sua stanza senza chiedere il permesso? Penserà che sono tornato ad essere l’Edward pazzo con mille problemi mentali.
“Come facevi a sapere che ero qui?” mi chiede con la voce spezzata dai singhiozzi e mettendosi seduta.
“Non lo sapevo” rispondo negando con il capo e sorridendo.
“E allora cosa ci fai qui?” mi chiede abbracciandosi le gambe al petto.
“Non lo so… Camminavo per le strade di Forks ed ho visto la luce accesa della tua camera … senza pensarci mi sono arrampicato e sono entrato” mentre lo dico mi reputo io stesso uno psicopatico!
“Non sono pazzo, Bella. Non so cosa mi ha spinto ad entrare… sono anni che non entro qui dentro” rispondo alla sua domanda muta.
“E Rosalie?” mi chiede tirando su con il naso ed asciugandosi con la mano una lacrima sfuggita dagli occhi.
La guardo stupito, come fa a sapere di Rose?
“Emmett parla sempre di lei e di quanto tu sia fortunato” sorride amara.
Scoppio a ridere, ma abbasso subito il tono e mi copro la bocca con la mano, ricordandomi la pistola di Charlie.
“Emmett adesso è quello fortunato!” esclamo guardandola sincero per farle capire che Rose per me non è null’altro che una buona amica e che sono realmente felice per lei.
Lei mi guarda confusa, come se fossi pazzo.
“Tra me e Rose c’è una profonda amicizia… credevo che fosse lei la mia ancora” le sorrido sapendo che ha capito cosa intendo “Ma la mia ancora si è innamorata di tuo fratello… ed è ricambiata… quindi…” mi stringo nelle spalle dato che la conseguenza è ovvia.
“Rosalie sta con Emmett?” mi chiede sempre più confusa e sporgendosi verso di me curiosa.
“Credo proprio di sì. Io ho dato la mia benedizione a Rose… da qui in poi spetta a loro… ma credo proprio di sì!” le rispondo sorridendole felice nel constatare che ha smesso di piangere.
 “Ed invece tu? Perché sei qui?” le chiedo spostandole una ciocca di capelli dietro all’orecchio ed asciugando una lacrima che le riga la guancia, indugiando più del dovuto sulla sua guancia.
“E’ camera mia…” risponde sapendo benissimo che non è la risposta che cercavo. Le sorrido sornione e riformulo la domanda.
“Perché sei qui, in camera tua a Forks, in lacrime… invece che essere alla festa di Alice o a Naples?”
“E perché tu non sei alla festa?” mi chiede sperando di fregarmi.
“Perché non volevo essere il terzo incomodo e mettere a disagio i due nuovi innamorati” ammetto guardandola dritta negli occhi per falre capire che come ho risposto io alla sua domanda, adesso tocca a lei rispondere.
“Davvero non ti turba vedere Emmett con la tua ex?” mi chiede poco convinta e cercando un vacillamento nel mio sguardo!
Nego con il capo “Mi turberebbe di più sapere che una persona sta con me per compassione mentre ama un altro” e non la guardo negli occhi, non voglio che pensi che parlo di lei.
“Trovare la propria anima gemella è difficile” sussurra.
Le alzo il viso e le asciugo le lacrime che sono tornate a fare capolino.
“Dove è Garrett?” le chiedo anche se so che è un discorso spinoso e le sue lacrime sono dovute a lui.
Lei si irrigidisce e si stringe nelle spalle mordicchiandosi il labbro.
“Credo tra le braccia di una donna che sia capace di dirgli Ti Amo” mi risponde scoppiando a piangere e volandomi tra le braccia. La stringo a me come fosse di cristallo. Impacciato le accarezzo i capelli e cerco di tranquillizzarla cullandola con il mio corpo. Vorrei potermi permettere di lasciarmi andare, ma non voglio correre, non voglio illudermi.
“Cosa è successo?” le chiedo sperando che sfogandosi si tranquillizzi.
Lei non risponde subito, ma continua a singhiozzare sul mio petto asciugandosi con il fazzoletto le lacrime che cadono copiose.
Con il passare dei minuti il suo respiro si fa regolare e certo che si sia addormentata la sposto per farla coricare comodamente. La guardo mentre le asciugo le guance arrossate dal troppo pianto. Mi è mancata ed i miei occhi sono voraci della sua figura.
“Non potevo mentirgli…” biascica trattenendomi dalla maglia mentre provo ad alzarmi “il mio cuore appartiene a te… e non riesco a donarlo a nessuno… mi dispiace” sussurra con gli occhi chiusi.
“Adesso dormi Bella… domani ne riparliamo.” Le sussurro posandole un bacio sulla fronte. Vorrei baciarla e dirle che anche il mio cuore appartiene solo a lei e che lei è la mia ancora e sono pronto ad essere la sua, ma non è il momento… deve riposare, essere lucida.
“Resta con me” mi chiede spostandosi leggermente nel letto per farmi posto.
“Bella…” sospiro per timore che domani mattina mi sbatta fuori dalla sua vita delusa dal mio aver approfittato del suo momento di debolezza.
“Non mi pentirò… voglio sentirti vicino… mi sei mancato…”
“Anche tu” le rispondo coricandomi vicino a lei ed abbracciandola.
Posa il suo capo sul mio petto e mi accarezza i capelli alla base del collo facendomi tornare agli anni in cui il nostro amore era semplice, senza complicazioni e senza brutti ricordi.
“Ti amo” sussurra prima di posarmi un bacio vicino al cuore.
Stringo l’abbraccio per sentirla più vicina, la sua dichiarazione cancella con un colpo di spugna ogni dubbio, ogni tentennamento e fa ritornare vivido e sereno il mio futuro nella mente.
“Ti amo anch’io Bella” e cullati dalla sicurezza che finalmente i nostri cuori si sono rincontrati ci stringiamo l’un l’altro addormentandoci. Mi sento completo quando è tra le mie braccia ed il cuore duole dal troppo amore che provo per lei… ma dopo tutti i dolori che ha sopportato, è un dolce dolore che accolgo a braccia aperte!

 


Ok! Non mi lapidate! Lo so, solitamente le mie storie si evolvolo più lentamente, ma questa storia mi è sfuggita completamente di mano e dopo mesi passati a litigare con i personaggi ho deciso di tarci un taglio... perchè, adesso che siamo arrivati all'ultimo capitolo, posso farvi una confessione: questi due Edward e Bella erano nati nella mia mente con lui un bastardo psicopatico e lei una donna forte che riusciva a sfuggire da un  amore soffocante... ma già dai primi capitoli hanno iniziato a fare di testa loro! 
Così sono nati questo Edward dolce e disposto a cambiare per amore e questa Bella poco sicura di sè e con mille problemi! 
Non mi piace sforzare i personaggi e quindi li ho fatti raccontare la loro storia, ma non è come me la ero immaginata e quindi ho deciso di riprendere in mano la situazione e accorciare la trama!
Mi dispiace per loro, perchè anche se non sono gli Edward e Bella che mi ero immaginata, mi mancheranno le litigate mentali che facevo con loro quando scrivevo il capitolo... non so come spiegarmi... so solo che loro hanno preso vita e hanno raccontato la loro storia, completamente in disaccordo con me!!!
Non prendetemi per folle! Giuro, non lo so!!!

Ok! adesso che mi sono confessata sono più tranquilla e vi do appuntamento  al prossimo e ultimo capitolo l'Epilogo, che posterò nei prossimi giorni... e spero di leggervi ancora nelle prossime storie...
perchè sto lavorando su un paio che stanno andando come voglio che vadano!!! 
Grazie ancora per avermi seguita... ma soprattuto per aver sequito questi due anarchici!!!
Un bacio e a prestissimo!!!

 

!! ATTENZIONE SPOILER !!

“Adesso capisci cosa intendevo quel giorno?” ha esclamato tranquilla girandomi verso Garrett e Kate che salutano gli invitati tenendosi stretti l’un l’altra “Quello che vedo negli occhi di mio figlio è l’amore che volevo per lui, come quello che vedo negli occhi di Kate… e come vedo nei tuoi occhi quando guardi quel bellissimo ragazzo che oggi ti ha accompagnata!” mi strizza l’occhio guardando maliziosa Edward.



 
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