Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: TheStrangeCaseOfCass    16/07/2016    5 recensioni
Dal capitolo 3: "Scosse la testa, contrariata. Diamine, era lì per divertirsi o no? Via questi cavolo di pensieri, occupavano già troppe delle sue giornate. Doveva lasciarsi andare quella sera, divertirsi come non faceva da troppo tempo, o forse come non aveva mai fatto."
Dal capitolo 5: "Lzzy annuì, felice di non dover tagliare fuori dalla sua vita quella magica ragazza che vi era entrata così all'improvviso. Era sempre stata una persona molto espansiva, aperta alle nuove esperienze, in diciotto anni aveva stretto amicizia con centinaia di persone in tutto il mondo e sentiva in qualche modo una speciale affinità con la strega."
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 11

- Qual è il problema? -
Il tono perentorio della strega del ghiaccio non turbò minimamente Darcy.
- Non so di cosa tu stia parlando. - disse infatti, provando a passare oltre.
Icy le bloccò la strada con un braccio.
- Non vai da nessuna parte finchè non parli. Cosa c’è che non va in Lzzy? Ti dà fastidio che riesca a starmi vicino più di te? -
Si pentì di queste parole subito dopo averle pronunciate, ma era troppo tardi. E poi sembrava aver indovinato a giudicare dallo sguardo infuriato e ferito di Darcy.
Non stava scherzando. Non l’avrebbe lasciata uscire finchè non avessero chiarito. Per tutto il pomeriggio Darcy non aveva fatto altro che cercare di mettere in difficoltà Lzzy con esercizi troppo complessi per una che aveva appena scoperto i suoi poteri, la levitazione era stata solo l’inizio. Icy poteva anche aver esagerato con quella frase, ma aveva sopportato le sue stilettate fino a quel momento e la sua pazienza era ormai sottozero.
- Allora? - incalzò.
- Sei stata tu ad allontanarmi Icy, ci hai tenute tutte lontane. - sibilò Darcy.
- Ho provato a riprendere da dove avevamo lasciato ma tu… -
- IO COSA? Ho cercato di proteggermi? E’ questo che mi stai rimproverando? - scattò la strega dell’oscurità, facendo sussultare Icy, che non si aspettava quella reazione dalla sorella. - E se proprio vuoi saperlo, fino a stamattina non avevo niente contro Lzzy, le ho perfino chiesto di starti accanto il più possibile quando ho capito che con lei ti aprivi un po’ di più. Ma dopo il Bonding… Cavolo Icy, siete legate! Legate! - si fermò per riprendere fiato, con gli occhi lucidi. – Credevo che noi fossimo legate. -
Icy avvertì il nodo allo stomaco che ormai le era familiare. La sua sorellina era davvero così sciocca da credere che la loro amicizia sarebbe finita a causa del Bonding?
- Allora è questo? Darcy, noi siamo legate! Non potrei mai voltare le spalle a te o a Stormy dopo tutto quello che abbiamo passato! -
Darcy le diede le spalle per cercare di non farle vedere le lacrime che iniziavano a scendere lungo le sue guance. Icy fece scorrere due dita sulla schiena della strega, lungo due cicatrici quasi invisibili ma che lei conosceva benissimo: erano uguali a quelle sulla sua schiena.
- Noi siamo legate anche da questo… -
- Glielo avresti detto? -
Icy fece finta di non capire.
- Cosa? -
- Oggi, quando ti ha chiesto quando ti sei trasformata per la prima volta, le avresti detto che eri una fata? -
Icy esitò.
- …No. -
Rivide la scena, nitida davanti ai suoi occhi: lei e Darcy in forma Magic fianco a fianco mentre Stormy, già strega di suo, stava un po’ in disparte. Le tre Antenate erano state chiare: non potevano mantenere quella forma.
Belladonna aveva fatto cenno ad Icy di avanzare e la quattordicenne aveva obbedito, cercando di non tremare. Era la più grande, non doveva mostrarsi debole. I tre fantasmi avevano iniziato a volteggiarle intorno e Belladonna si era posizionata alle sue spalle. Le aveva scagliato contro un incantesimo e Icy aveva urlato. Era caduta in ginocchio, tappandosi la bocca con una mano mentre, piegata su sé stessa, stringeva l’altra attorno al corpo. Aveva sentito un bruciore insopportabile dove le sue ali, bianche e sottili, toccavano la pelle. Poi le aveva sentite cadere e il dolore era scemato lentamente. Il vestitino luccicante senza maniche si trasformò nella sua tuta blu scuro, i guanti a mezze dita cambiarono forma e colore e così gli stivali. Aveva sentito la stoffa fresca del mantello coprirle la schiena, ma non aveva avuto la forza di muoversi, né Darcy e Stormy avevano osato avvicinarsi a lei o rivolgerle la parola. All’improvviso aveva sentito il grido di dolore di Darcy e aveva chiuso gli occhi, immaginando le ali arrotondate dell’amica cadere come le sue. Era rimasta rannicchiata per quella che le era sembrata un’eternità, poi Stormy l’aveva scossa, chiamandola preoccupata (“Icy! Apri gli occhi!”). Tremando, Icy si era raddrizzata e aveva aperto gli occhi, voltandosi subito a cercare Darcy. Poco dietro di lei, la ragazzina si stava rimettendo in piedi, il corpo fasciato dalla tuta viola. Aiutata da Stormy, Icy le si era avvicinata e, senza dirsi niente, le due si erano abbracciate.
La Icy ormai ventunenne sbattè le palpebre per allontanare quei ricordi dolorosi e concentrarsi sul presente.
- No, non gliel’avrei detto. Prima o poi però lo farò, lo scoprirebbe comunque. -
- Puoi escluderla da quella parte della tua mente. - le disse Darcy.
- Una volta, forse due, o anche tre. Non per sempre. - rispose Icy, per poi continuare - Io tengo a te Darcy, sai che è vero e sai anche quanto mi costa dirlo. Non permetterò ad un maledetto legame magico di interferire con la nostra amicizia, ma da sola non posso riuscirci! Per favore, puoi cercare di accettarlo? -
Darcy si morse un labbro, sempre di schiena. Non si era mai illusa di avere un Bonding con Icy, fra loro c’era quel legame che unisce due bambine che si conoscono da prima di imparare a parlare. Si era illusa che niente avrebbe mai potuto superarlo. Si girò. Solo una scia lucida che partiva dall’occhio destro tradiva il passaggio delle lacrime.
- Ci proverò. Sarà meglio per lei che Lzzy sia alla tua altezza. -
Icy sorrise, facendo sparire con un incantesimo la riga salata dalla pelle di Darcy.
 
§§
 
Lzzy si buttò sul letto. Le era capitato molto raramente di sentirsi così esausta, la magia era dannatamente difficile! Ad Icy bastava schioccare le dita per congelare qualsiasi cosa e lei non sapeva neanche di cosa erano fatti i suoi poteri. Bell’inizio davvero! Come se non bastasse, aveva l’impressione di non andare più tanto a genio a Darcy.
“Spero che lei e Icy non litighino a causa mia, non voglio essere responsabile di una rottura fra loro due” pensò.
Joe si tuffò accanto a lei sul letto, facendola sobbalzare insieme al materasso.
- Allora, come sta la nostra maga in erba? - le chiese allegro.
- In frantumi. - rispose. Se avesse corso per tre ore di fila avrebbe sicuramente avuto più controllo sul suo corpo di quanto ne aveva in quel momento. Non aveva neanche l’energia necessaria per stare seduta.
Joe le sventolò una bottiglia di birra davanti agli occhi.
- Mhmh. Questa ti fa sentire un po’ meglio? -
- No finchè non la apri. -
- Prima tirati su. -
Bofonchiando, Lzzy obbedì.
- Non potrei avere della tequila? - chiese.
Joe ridacchiò mentre apriva la birra.
- Non esageriamo adesso. Tieni. - e le passò la bottiglia.
Due sorsi restituirono alla ragazza buona parte della sua vitalità. Passò la birra al suo amico.
- Grazie - disse - ci voleva. -
- Figurati. -
Continuarono così fino a svuotare la bottiglia, poi Lzzy si lasciò di nuovo cadere sul letto, le mani dietro la testa.
- Mamma mia, sembra passato un secolo da stamattina. Mi sono fatta una cultura in materia di incantesimi apolari che neanche un fanatico! -
Joe le passò una mano fra i capelli. Bastò uno sguardo per capire. Lzzy sorrise e, come se fosse un segnale di ok, Joe la baciò, prima delicatamente, poi con sempre più passione. Lzzy affondò le dita nei morbidi capelli scuri del ragazzo, ma poi a malincuore lo allontanò da sé, ricordando un particolare.
- Non possiamo. - disse.
- Perché? - domandò Joe.
- I miei poteri sono istintivi, ricordi? Seguono le mie sensazioni. - Almeno questo l’avevano capito - Non voglio rischiare di farti del male. -
Joe aveva un’espressione delusa e Lzzy era convinta di averne una uguale stampata sul viso. Ne aveva voglia tanto quanto lui.
- Capisco. Hai ragione, meglio non rischiare. Ma non so quanto riuscirò a resisterti, quindi impara in fretta piccola. - le disse, sorridendo sul finale.
- Ah, sicuramente più di me. - rise la ragazza prima di baciarlo di nuovo.
 
*** ***
 
Trascorre una settimana, le Winx sono tornate ad Alfea con qualche giorno di anticipo. Anche gli Specialisti sono tornati a Magix dal momento che i corsi a Fonterossa iniziano prima. Lzzy impara ad usare i suoi poteri, ma controllarli è un altro paio di maniche: continua a lasciarsi sfuggire alcuni incantesimi involontari, per fortuna innocui. Tra questi uno in particolare diverte i ragazzi della band: quando canta spesso cambia abbigliamento e acconciatura in base al periodo in cui ha scritto quella canzone. Non ha ancora deciso se essere una fata o una strega e il suo rapporto con Icy è in continua evoluzione. Fra lei e Darcy non sono sorti altri problemi, anche se la strega evita di restare sola con lei. Ad Arejay non sfugge la tensione e prova a scioglierla a modo suo: propone di trascorrere una serata tutti insieme al Q.G. l’ultimo sabato prima delle lezioni ad Alfea. Tutti accettano, curiosi di vedere cosa hanno in mente i fratelli Hale, che hanno promesso di pensare al divertimento.
 
- A dire il vero sono leggermente preoccupata. - stava dicendo Tecna mentre batteva per l’ennesima volta il record di Timmy al loro videogioco preferito. - Niente da dire, per carità, ma… il concetto di divertimento di Arejay mi spaventa un po’. -
Alle sue spalle Stormy rise.
- Io mi preoccuperei più di Lzzy onestamente. – disse Icy, trattenendo a stento le risate – L’altro giorno mi ha chiesto qual è la bevanda alcolica più leggera qui a Magix e non ha voluto dirmi perché. -
- Ora ho paura anch’io! - rise Stormy.
- Libera uscita per tutte! – esclamò Bloom dall’ingresso.
Dato che da “serata” l’idea di Arejay si era trasformata in una specie di pigiama party, era andata a chiedere alla preside il permesso di passare una notte fuori dal college circa mezz’ora prima, ma Faragonda non si era lasciata convincere tanto facilmente.
- Sabato sera possiamo uscire, purchè rientriamo entro l’inizio della cerimonia di apertura domenica. - disse affacciandosi nella camera di Tecna e Musa, dove aveva sentito le risate. Le guardò: Tecna alla sua postazione dietro la scrivania, Icy accanto a lei che teneva d’occhio i punteggi, Stormy sul letto della fata intenta a mettersi lo smalto.
- Le altre dove sono finite? - chiese.
- Darcy e Stella sono nella boutique come al solito, Flora è sotto la doccia e Aisha ha trascinato Musa a fare jogging da qui al White Horse. Vai, ho finito il livello! - rispose Tecna.
- Con quaranta punti di vantaggio rispetto a Timmy. Non ti sei impegnata molto. - osservò Icy, appoggiandosi al ripiano della scrivania.
- No, infatti. Come farebbe a battermi di nuovo altrimenti? -
- Oh! - fu tutto quello che riuscì a rispondere la strega, nascondendo il viso fra le braccia.
Bloom sorrise e si diresse verso la sua stanza. Si sedette sul letto e scrisse un messaggio a Sky.
“Faragonda ha dato l’ok, convincete Codatorta ;)  Chiamami stasera :*”
Poi ripensò alla scena che aveva appena visto: una delle sue più grandi amiche tranquillamente seduta accanto a quella che era stata la sua più grande nemica. Le faceva ancora un certo effetto vedere le Trix, ma soprattutto Icy, sotto una luce così diversa. E sapeva che lei e le altre sarebbero state le sole a vederle in quel modo una volta che Alfea si fosse di nuovo riempita di studentesse. Chissà che effetto avrebbero avuto su Icy. Aveva visto come si metteva sulla difensiva quando per le strade incontravano qualcuno: teneva lo sguardo fisso a terra, cercava di farsi notare il meno possibile per non sentire su di sé gli sguardi della gente. Ma non avrebbe potuto evitare le loro compagne di corso. La fata del fuoco del drago fece apparire la lista che Faragonda le aveva dato. Erano più di quelle che si aspettava, molte non le conosceva. L’unico nome che era felice di vedere era quello di Mirta: l’ex-strega non aveva avuto alcun problema con la presenza delle tre streghe prima delle vacanze, anche se a dire il vero non si erano trovate spesso insieme. Amaryl, invece, col suo caratterino sarebbe stata una fonte di guai, ne era certa. Poi, chi altro c’era? Conosceva di vista solo Yomi, una fata di Espero. Adelaide, Cassandra, Francesca, Giunia, Ioanna, Rebecca: questi nomi non le dicevano nulla. “Speriamo bene” pensò, facendo sparire di nuovo la lista.
 
§§
 
- Tardi. Tardi, tardi, TARDI! Come cavolo faccio a fare sempre tardi?!? -
A lamentarsi era una ragazza dai capelli castani raccolti in una coda alta che le arrivava appena sotto le spalle. Chiuse la valigia stracolma e si tirò indietro il ciuffo di capelli che le copriva l’occhio destro. Il cellulare vibrò per l’ennesimo messaggio. Era Giunia, naturalmente.
“Cass ti prego dimmi che sei uscita”
“No, due minuti e arrivo”
Miniaturizzò valigia e borsone e li mise in tasca. Il suo primo anno ad Alfea da fata diplomata sarebbe iniziato di lì a pochi giorni e non vedeva l’ora di tornare. Nel giro di cinque mesi era passata dall’Enchantix al Bloomix (si stupiva ancora di quanto fosse stato facile, non era che una riconferma dello Charmix) come le sue amiche, quindi avrebbero seguito gli stessi corsi delle Winx. Se ci pensava quasi non ci credeva! Era troppo reale per essere un sogno.
Tornò alla realtà. Se prima era tardi ora era tardissimo. Imprecando fra sé e sé, scese di corsa le scale.

Spazio dell'autrice
Avete idea di che significa scrivere l'ultimo paragrafo e sapere che tutti capiranno perchè Cass è il tuo nickname? Significa ansia a livelli paragonabili solo alle interrogazioni di greco, quando la prof chiama ad apertura di libro oppure usando un odioso sito che fa estrazioni. 
Anyway, spero si capisca dove inizia e dove finisce il flashback di Icy e vi prego di non uccidermi per quella parte. 
Ebbene sì, Lzzy e Joe. Stanno troppo bene insieme e ci sono parecchie cose che mi fanno pensare di avere ragione come il modo in cui flirtano ogni volta che suonano Jump The Gun ma dettagli .
Ok, ora vi lascio due sorpresine :3
http://i67.tinypic.com/11h3xnk.jpg     Ripeto l'appello di non attentare alla mia vita * corre a nascondersi per evitare le frecce *
http://i67.tinypic.com/ayxft1.jpg         E questa sono/sarei io. La ciocca blu me la sogno lol
Detto questo, ci vediamo intorno al (sigh) 10 agosto. Ringrazio tutti quelli che leggono e recensiscono e naturalmente i lettori silenziosi ;)
Alla prossima!
Cass

 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: TheStrangeCaseOfCass