Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: micavangogh    16/07/2016    0 recensioni
La guerra era scoppiata.
Non una di quelle di cui si legge nel libri di scuola.
Una guerra contro una civiltà sconosciuta, un popolo di cui il poco che si credeva di conoscere era scritto in libri di fantascienza.
E come combattere ciò che si credeva fantasia se non con la magia stessa?
Genere: Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Incest, Triangolo
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Caddi per la terza volta dall'asta che stava a due metri da terra.
L'arrampicata non faceva per me, mi dissi rassegnata.
Cercando di evitar di pensare ai lividi che mi sarei trovata la sera sul mio corpo, andai a cercare una postazione un po' più tranquilla.
Presto avrei capito che in un centro addestramento per giovani cavie la tranquillità è inesistente.
C'era la base di forgiatura, per imparare a costruire o perfezionare armi.
Gli unici ragazzi presenti erano un armadio di circa vent'anni e uno più gracilino che non ne aveva più di 15.
In compenso, era un genio in materia.
Passava da un macchinario all'altro, controllando tre armi diverse, con la stessa semplicità e disinvoltura con cui ti fai un caffè mentre guardi la televisione.
Passai alla base successiva, lotta libera.
Due ragazze si stavano sfidando.
Sembrava una rissa per problemi amorosi dopo lo sballo da sabato sera, più che una simulazione di battaglia.
Decisi di andare oltre.
Passai la giornata così, con la mia lancia in mano come fosse un bastone da passeggio, a gironzolare per le varie aree senza una destinazione ben precisa.
Osservai gli altri ragazzi.
C'erano parecchi della mia età, pochi anni di più, ma un gran numero erano anche quelli più piccoli.
Ebbi solo trenta minuti per salire in camera, fare una doccia e vestirmi velocemente per la cena.
La mensa era immensa, enormi tavoli coprivano tutta la superfice, ancora non avevo bene idea di quanti, in realtà, fossimo.
In pochi minuti si riempirono tutti i posti. Poca era la gente che, come me, ancora non aveva formato gruppo con nessuno, così mi allontanai, andandomi a sedere ad un piccolo banchetto all'angolo della sala.
Dopo poco tempo, senti il famoso tocco sulla spalla
"Ei court, ti avevamo tenuto il posto, ci stavi per caso dando buca?"
Quando mi girai non so quale fosse l'espressione che tradiva il mio flusso confuso di emozioni.
Stupore? Infastidimento? Felicitá per non essere da sola?
Un ragazzo cicciotto fece un passo avanti, mettendosi davanti a matt
"Io sono Josh, lei invece è Marine, quello magrolino laggiù con maglietta rossa e occhiali è Chris, fa parte anche lui della nostra crocchia di supereroi"
Non riuscii a trattenere una risata
"Supereroi?" Presi fiato e aggiunsi "cosa siamo? In un nuovo film di X-Men?"
"Be più o meno" aggiunse matt con un ghigno sul viso.
"Be tappetto, ti conviene prendere quella poltiglia e venire al tavolo con noi"
E così feci.
Passai il tempo a parlare e ridere, tra un boccone e l'altro. Distrarmi da quell'esperienza anomala che stavo vivendo era la miglior cosa da fare.
"È l'ora del bicchierino" disse Matt.
"No che schifo, per caritá, il mio sa di bruco" il disgusto che provava Marine era palpabile, 
"Che è, hai mai mangiato un bruco?" Puntualizzò Chris
"No, ma immagino saprebbe di quell'odore".
Ci avviammo verso una macchinetta, simile a quelle del caffè delle scuole.
"Cosa..cosa è questa roba?"
"Solito liquido insipido che immagino ti abbiano già rifilato" mi disse Matt "guarda, devi inserire il codice che trovi sulla tua spalla destra"
"Il..codice?"
"Oh, non sa del marchio, perfetto, grande Matthew" Josh disse queste parole estraendo il suo bicchierino dalla macchinetta. Annusò il liquido e il suo sguardo schifato non mi tranquillizò, pur conoscendo già cosa mi aspettava.
"Be risolviamo subito"
E detto questo, Matthew mi abbassò la spallina della canottiera, raccogliendomi i capelli delicatamente sulla spalla opposta.
Lesse i sei numeri che io inserii e dopo di che bevvi tutto d'un sorso.
"Allora, com'è la tua?" Mi chiese Marine che fissava il mio bicchiere curiosa con un'aria schifata
"Solito schifo immagino, la vostra?"
"Un misto tra il sapore dei kiwi e dei cavoli, vomitevole" aggiunse Josh.
"Ma di preciso, quante varietá differenti di sta roba ci sono?"
"Tante quante sono le mutazioni. Cambiano tutte a seconda del cambiamento che hanno effettuato sul nostro DNA. Servono per non farci sviluppare strane reazioni.
Le uniche persone che ho visto non berla, be, quando sono state portate via non stavano esattamente bene."
Mi girai verso Matt, che si era reinserito nel discorso, 
"Quindi dovremmo stare ogni giorno a bere questa...cosa?"
"Non ogni giorno, fino a che la mutazione non si starà stabilizzata.
Questione di giorni..o di anni"
E detto questo prese sottobraccio me e Marine e girandosi verso i due amici disse
"Forza, andiamo a fare un po' di casini in terrazza".
Senza opporre resistenza, sarebbe stato inutile data la forza delle sue braccia, mi feci trascinare fino all'ultimo piano.
Un cielo stellato ricopriva il tetto dell'edificio, in lontananza si vedeva l'inizio della città, separata dal nostro stabilimento da un'immensa boscaglia.
"È l'ora del giretto" disse Marine appena prima di togliersi la maglietta.
Non feci nemmeno in tempo a stupirmi per il suo gesto così avventato, che vidi spuntarle dalla schiena due incredibili ali e lanciarsi nel vuoto con la leggerezza di una libellula.
"Forte èh?" Mi sussurrò Matt avvicinandosi, "e non hai visto tutto"
Due secondi dopo Chris alzò le braccia verso il cielo e le stelle si avvicinarono tutte a noi. 
Non fui in grado di formulare una frase per esprimere la mia incredulità di fronte a ciò che aveva appena fatto che una leggera brezza mi accarezzò il viso, spostandomi i capelli.
Proveniva dal movimento delicato delle dita di Josh. Sembrava un pianista, il pianista dell'aria.
"È...incredibile" farfugliai, com'è possibile che una tale meraviglia sia in realtà un'arma contro un intero popolo, mi chiesi, senza avere risposta .Persa a rimirare quell'incredibile scena, non mi accorsi del fatto che lo sguardo di tutti si era fissato su di me
Matthew mi cinse le spalle con un braccio, 
"Ora prova te, è facile", prese un sospiro e poi continuò, "focalizza i tuoi pensieri sul battito del tuo cuore, sul sangue che scorre nelle vene, portali il più vicino possibile al luogo della sperimentazione.
Richiama il nuovo lato di te. Congiungiti ad esso"
E io così feci. Mi concentrai, come mai nella vita. Mai mi ero sentita così determinata a raggiungere un qualche obbiettivo come in quel preciso momento.
Inspirai. Un respiro lungo, infinito.
Poi, espirai, cercando di richiamare a me qualsiasi cosa, pochi giorni fa, fosse stata nascosta.
Ma non accadde niente.
Forse non è funzionato, pensai.
O magari serve ancora del tempo, cercai di rassicurarmi.
"Be...forse...forse ha ancora bisogno di iniezioni.
O di esercizio"
Disse Marine, la voce che tradiva la finta rassicurazione che tentava di darmi attraverso quelle parole.
L'umiliazione mi bruciava nelle vene.
Ero rovente, certa che, nessun uragano generato da un qualche mutante amico dell'aria potesse risolvere la situazione.
"Stai zitta Marine" ribattè schietto Matthew.
Feci per andarmene, poi accadde qualcosa.
Una fitta terribile alla schiena.
Come se la pelle mi si stesse strappando.
La maglietta mi si lacerò, cadendo a terra.
Calore nelle arterie, questa volta non dato dall' umiliazione.
Mi alzai in volo senza nemmeno accorgermene.
Matthew, Josh e Marine cercarono di non apparire troppo scossi.
Una strana espressione si era adagiata sui loro volti.
Un misto tra sorpresa e inquietudine.
Non lo stesso volto che si era soliti fare quando era una creatura come Marine a librarsi in aria.
Oh no, quello era del tutto diverso.
"Un falco.."
Sussurrò Chris.
"Non un falco, un Condor"
Dissi con parole che mi si insediarono in gola, quasi non provenissero da me.
Alzai un'ala, per avvicinarmi.
La terrazza si incendiò, poi il buio si abbattè su di me.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: micavangogh