Storie originali > Drammatico
Segui la storia  |       
Autore: occhi_di_ghiaccio98    16/07/2016    0 recensioni
Chi dice che la morte sia solo uno stato, o che la Vita non esiste più dopo che si muore?
Fuji è un esempio di ciò, condannato a vivere...ma non in un mondo che lo permette...
Genere: Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi svegliai dopo una notte di insonnia, avrò dormito massimo 4 ore, la notte non è stata delle migliori, forse il troppo alcool, forse l'aria “nuova”, forse l'ambiente chiuso e tetro di quella camera...o forse, forse solamente stavo impazzendo, sentivo odore di cadavere provenire da fuori, sentivo il raschiare delle spade delle guardie sul portone, era normale che fossi impazzito, ma la pazzia non dura poche ore... Dopo una notte come quella avevo solo il desiderio di lavarmi e di fare palestra, girai un po' per la cella, ma non vidi l'ombra d'acqua, così decisi di vestimi e di bere un altro sorso di quello strano liquore. Svegliatomi mi sistemai per fare palestra, presi due pesi che c'erano in un angolo e mi sedetti su una delle due panche, non capivo il perché...ma mi sentivo osservato, una sensazione brutta in uno spazio così chiuso, come se fossi sorvegliato anche poco prima di morire...guardai in tutta la cella per trovare un qualche spiraglio o un animale, per accorgermi solo dopo che il vecchio mi fissava, o almeno, fissava un punto nel vuoto, sembrava quasi ipnotizzato. Sembrava di guardia alla porta, come se sapesse che doveva entrare un qualcosa, o qualcuno... Non oso immaginare che notti ha passato questo vecchio in queste quattro mura, o cosa abbia sentito al di fuori di esse. Dopo un momento di riflessione decisi di svegliarlo...forse la cosa peggiore che abbia mai fatto, il tempo di appoggiare la mia mano sulla sua spalla e mi sono ritrovato con la schiena rivolta al muro, a venti centimetri d'altezza da terra e la sua mano che stringeva contro il mio collo...in pochi istanti pensai che avevo finalmente ottenuto la libertà, invece dovevo ancora vivere a lungo... Cercai di chiamare il vecchio urlando e colpendolo alle braccia; solo pochi secondi prima di togliermi l'ultimo respiro mi lasciò, facendomi cadere al suolo. Non ero irritato, sapevo che se aveva quei riflessi significava che in quelle celle non si era mai al sicuro, neanche la notte... Quando mi lasciò mi ritrovai a terra, ero in ginocchio, respiravo a fatica, lo fissai... “Oddio, scusami ragazzo; non ho mai avuto compagni di cella che mi svegliassero, pensavo che Lui fosse venuto a prendermi, quel bastardo non avvisa prima di arrivare...” Disse guardando in basso sovrappensiero...a cosa si stava riferendo? A chi si stava riferendo?.. Possibile che parlasse proprio di Lui? Non sapevo che qui fosse conosciuto, ma cosa dovevo aspettarmi da dei prigionieri della FamigliaNera, oramai sono famosi per avere collegamenti col dannato, con Lui...La Morte... Da come ne parlano pare un uomo normale, alto su per giù 1,80 con una corporatura robusta, nulla a che vedere con le favole che mia nonna mi raccontava, nulla a che vedere con lo scheletro che immaginavo da bambino...Lui era di un pallido inesistente, praticamente la sua pelle era priva di colori, come i suoi occhi, senza pupilla, tutte bianche, ma non un bianco normale, no, un bianco acceso, come fossero di pura neve... “Tranquillo, so come ci si sente ad avere paura, ti ricordo che mi hanno condannato a sopravvivere in questa topaia...” Dopo questa frase mi rialzai e mi sedetti su una panca. “Ma non parliamo di Lui, rischieremmo di impazzire...Invece, tu chi sei? Come sei finito qui?” L'uomo che avevo visto ieri non esisteva, non era più grande e possente, oramai era vittima della paura, tremava da quanta paura aveva, ma riuscì a calmarsi e a sedersi... “Hai ragione, io so-sono...Ryuji, o almeno, così da quando mio padre mi tolse il cognome; sono finito qui perché ho ucciso svariate volte, e mi hanno accusato di aver tentato l'omicidio di un componente della FamigliaNera, anche se ciò è falso...” Finita la frase si guardo le scarpe, era visibilmente demoralizzato, spaventato...decisi per tanto di non chiedergli altro...sono stato buona parte della giornata seduto su una panca a pensare; perché Lui è conosciuto in questo posto? Che collegamento ha con la FamigliaNera? Sua sorella c'entra pure? Che potere ha qui?.. Le domande che mi pongo sono forse troppe, almeno per ora... Decido di andare sul letto a riposare, ed eventualmente a rispondermi...
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: occhi_di_ghiaccio98