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Autore: 18Ginny18    17/07/2016    2 recensioni
[Missing moment della serie "The Black Chronicles"]
Questa è una piccola scena tra Draco e Hermione che avevo cancellato dalla mia storia, ma che dopo averla riscritta ho deciso di pubblicarla singolarmente. Spero che vi piaccia.
Dal testo:
Stava per tornare tra gli scaffali quando Hermione alzò la testa dal suo libro e si accorse di lui.
In quel preciso istante, Draco, avvertì una strana sensazione allo stomaco e, per la prima volta in tutto l'anno, guardò la Granger.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
- Questa storia fa parte della serie '~The Black Chronicles~'
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Love is an adventure 
 
"Ah, San Valentino! La festa più stupida che si potesse inventare! Insomma, è assurdo che una festività renda così sdolcinate le persone!", pensò la piccola Hermione Granger. 
Stava cercando di studiare ma una coppietta del quinto anno non le permetteva di farlo, perché erano talmente (Ottusi! n.d.Hermione) presi l'uno dall'altra da non accorgersi di non essere affatto soli nella sala Comune. 
Così, esasperata dal non poter avere neanche un attimo di pace, decise di andare in biblioteca. Era sicura che lì non ci fossero stupide coppiette a sbaciucchiarsi o chiamarsi in modi davvero orrendi e stucchevoli. 
Grazie a Merlino, la biblioteca era deserta. L'unica presente al suo interno era Madame Price che la accolse con la sua solita "avvertenza" di fare silenzio. 
Dopo aver percorso quel breve tragitto che la divideva dal tavolo prescelto, ovvero quello invaso dalla luce del sole, si sedette e aprì il libro d'incantesimi iniziando a studiare. 

Draco Malfoy stava seriamente odiando quella stupida festività. 
All'inizio non la pensava affatto così, lui adorava essere al centro dell'attenzione, anche perché molte ragazzine del primo e del secondo anno avevano fatto la fila solo per consegnargli i loro bigliettini a forma di cuore. Ma erano passati solo venti secondi dal suo ingresso nella sala Comune che Pansy Parkinson gli mise le braccia intorno al collo, quasi soffocandolo. 
Draco si ritrovò a pensare che i tentacoli della piovra gigante sarebbero stati una carezza al confronto! 
Blaise e Theodore non muovevano un solo muscolo per soccorrerlo. Trovavano molto più divertente restare a guardare il loro amico implorare aiuto. 
L'ultima speranza di sopravvivere era sua cugina Ginevra, alla quale inviò una richiesta di soccorso silenziosa che lei non ignorò. 
- Draco, non sei ancora pronto? - gli aveva detto con tono scocciato. - Sbrigati, se non vuoi arrivare in biblioteca prima che Madame Price chiuda le porte! 
- E cosa dovete fare in biblioteca? - Pansy non era affatto intenzionata a lasciare andare Draco. 
- Per studiare - le rispose Ginevra. - Una parola a te sconosciuta, a quanto pare. 
Una volta usciti dalla sala Comune, Draco pensava che sarebbero andati davvero in biblioteca. Ma Ginevra lo lasciò a dir poco sorpreso quando nascose i libri dietro una statua. 
- Ok, se qualcuno te lo chiede io sono in biblioteca. 
- E dov'è che vai, invece? 
Ginevra si morse il labbro inferiore, incerta se dirgli la verità. 
- Vado a fare un po' di scherzi a Gazza... Però tu non dire niente a nessuno - aggiunse puntandogli il dito contro. 
Draco sapeva benissimo che lei sarebbe stata in compagnia dei gemelli Weasley ma cercò di non dare a vedere che fosse contrario alla cosa. Non riusciva a credere che fosse tanto temeraria da andare contro le regole, l'ammirava ma di certo non amava fare la bella statuina. 
- Va bene, ma io cosa dovrei fare mentre tu ti diverti? Non ho intenzione di tornare da quella piovra! 
- Sai, un bel ripasso non ti farebbe male, cuginetto - disse pizzicandogli la guancia per poi correre via. - Passo a prenderti tra un'ora! 
E fu così che Draco Malfoy si ritrovò a varcare la soglia della biblioteca. 
Non era la prima volta che entrava in quel luogo - che la maggior parte degli studenti preferiva evitare come il vaiolo di drago. Lui si trovava a suo agio in tutto quel silenzio, si sentiva come a casa. 
Si mise a vagare tra gli scaffali alla ricerca di qualcosa che attraesse la sua attenzione, dato che non aveva voglia di seguire il consiglio della cugina. I suoi voti erano perfetti, non aveva bisogno di "ripassare"! 
Svoltato l'angolo ecco che qualcosa richiamò il suo interesse: seduta poco distante da lui c'era una dei Grifonscemi, Hermione Granger l'amica di Potter. L'occasione di punzecchiarla era troppo ghiotta per farsela scappare. 
Le si avvicinò lentamente con l'intento di farla spaventare ma gli bastò solo uno sguardo al suo profilo per farlo rinunciare. 
Secondo lui non ne valeva la pena. 
Stava per tornare tra gli scaffali quando Hermione alzò la testa dal suo libro e si accorse di lui. 
In quel preciso istante, Draco, avvertì una strana sensazione allo stomaco e, per la prima volta in tutto l'anno, guardò la Granger. 
La folta criniera riccia che si trovava al posto dei capelli, imprigionava alcuni raggi del sole. L'espressione corrucciata che aveva assunto nel ricambiare il suo sguardo lo fece sorridere e quello scatenò un immediato rossore sulle guance della giovane Grifondoro. 
Per la prima volta, Draco Malfoy pensò che Hermione Granger fosse davvero carina. 
- Smettila di guardarmi, Malfoy - la ragazza abbassò lo sguardo, imbarazzata. 
Non si era mai trovata in una situazione del genere e non sapeva come comportarsi. 
Doveva andarsene? 
Lanciò un'occhiata obliqua nella direzione del biondo e lo trovò con lo sguardo fisso su di sé. 
- Posso sedermi? - le chiese gentilmente. Dopo un assenso appena mormorato da parte di lei, si sedette al suo fianco. 
Hermione era sicurissima di avere il volto in fiamme e, per quanto le costasse ammetterlo, ogni volta che lui la guardava le batteva forte il cuore. 

Il tempo passava e i due ragazzi non si scambiarono neanche una parola, sentendosi sempre più a disagio. 
Il Serpeverde cercò di rompere il silenzio con la prima cosa che gli venne in mente. 
- Allora... qualche biglietto d'auguri oggi, Granger? 
Hermione trattenne il fiato per un secondo per poi darsi mentalmente della stupida e rispondere. 
- No, Malfoy. E tu? 
- Sì, un po' - Draco non riusciva a crederci. 
Le si era avvicinato per stuzzicarla... era arrivato il momento di farlo, no? 
- Ma non mi sembra di averne ricevuto uno da te. 
'E questo commento da dove mi è uscito?!', si maledì di aver aperto bocca e iniziò a darsi dell'idiota. 
Hermione spalancò gli occhi a quelle parole. Davvero Malfoy si aspettava un bigliettino d'auguri da parte sua? 
- San Valentino non è una delle festività che preferisco. 
La grifona non si era neanche accorta di aver dato voce ai suoi pensieri, ma notò il ghigno di Draco e sbarrò gli occhi.
- Odi le coppiette innamorate? - la canzonò. 
- Diciamo che... non mi va a genio che le persone decidano di manifestare il loro amore a causa di una festa quando dovrebbero farlo ogni giorno. 
Draco ascoltò attentamente le sue parole e le diede ragione. I suoi genitori si amavano, anche se non se lo dicevano così spesso, lui sapeva che era così. Ma da come ne parlava sua madre, l'amore sembrava un'avventura fatta per poche persone. Fatto per chi deve lottare giorno dopo giorno e non dimenticare mai l'amore incondizionato che prova per il suo compagno di viaggio, senza smettere di dimostrargli quello che prova anche con il più piccolo gesto e Draco sperava di incontrare una persona con cui condividere quel viaggio insieme. 
- Sai, non tutti sono come credi tu.
Hermione lo guardò, incantata da quei brillanti occhi azzurri. 
- Che intendi dire? - chiese nascondendo il rossore delle sue guance dietro le pagine di un libro. 
Draco alzò gli occhi al cielo e sorrise di sbieco. Con un dito abbassò il libro della ragazza e guardò i suoi occhi color cioccolato fuso. - Intendo dire che alcune persone manifestano il loro amore anche con un piccolo gesto, anche se la maggior parte delle persone come te non se ne rende conto, Granger. 
Il cuore di Hermione impazzì e si chiese il perché il ragazzo le provocasse una tale reazione. Draco le sorrise, pensando che non fosse poi tanto male parlare con lei. 
In quel momento non potevano sapere che in un futuro poco lontano sarebbero diventati una cosa sola e che avrebbero affrontato mille difficoltà pur di lottare per il loro amore e vivere la loro avventura. 





Angolo Autrice: 
Eccomi qua! Vi chiedo di essere clementi: è la mia prima Dramione! T-T 
Probabilmente lo troverete bambinesco, stupido o infantile ma la signora ispirazione dev'essersene andata in vacanza proprio quando avevo iniziato a scrivere i primi dieci righi. 
Vi ringrazio comunque per la vostra pazienza e per essere arrivati fin qui. Siete liberi di lanciarmi le uova marce, di commentare questa "cosa" in una critica o in una recensione positiva. Anche via messaggio privato. Se avete dei consigli, li apprezzerei molto. 
Saluti
18Ginny18
  
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