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Autore: fenris    17/07/2016    5 recensioni
E se ci avessero sempre mentito?Cos'è veramente successo in Egitto più di tremila anni fa?Una storia di lotta e dolore,dove due popoli dovranno imparare ad appianare le divergenze e combattere assieme per fronteggiare un male più grande di loro.Riuscirà Mosè a vincere e restare fedele al suo voto di non uccidere nessun essere umano?
Ispirato in larga parte da Il principe d'Egitto/I dieci comandamenti,Kane's chronicles e Il dio del fiume
Nota: La storia non presuppone in alcun modo di descrivere una società storicamente fedele poichè non era il mio obbiettivo all'epoca in cui la scrissi. Mi scuso per ogni inesattezza storica che troverete e sarò più che grato se leggerete in ogni caso chiudendo un occhio. Le critiche a riguardo sono comunque ben accette.
Genere: Azione, Fantasy, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un'immensa nuvola di polvere oscurò la luce che illuminava le coste del Mar rosso.

A provacarla era stata la caduta di un uomo dai capelli scuri alto poco meno di un metro e ottanta,che ripresosi dall'impatto vomitò sangue,lo stesso che sporcava la sua tunica rossa e i gambali in cuoio.

Strinse i denti trattenendo il dolore e prese un bastone caduto a poca distanza,poi mormorò un paio di parole e si illuminò di una luce bianca,quindi si rialzò e volse lo sguardo verso il cielo,attendendo il ritorno del suo nemico.

Come evocato,dalle nuvole uscì la più grande mostruosità che la mente umana avrebbe mai potuto concepire,un immenso cobra dalle squame rosse e nere delle dimensioni di almeno tre montagne,degli aculei in diverse parti del corpo e gelidi occhi verdi.

Ma ciò che veramente spaventava di quell'essere erano un'aura talmente grande e malvagia far ribollire l'aria stessa,i volti sofferenti che a intervalli si intravedevano nelle squame e soprattutto l'infinito disprezzo con cui il rettile osservava ogni cosa.

Nella bocca della creatura si formò una sfera di fuoco nero come la notte e la sputò a velocità folle contro l'avversario,che si alzò in volo e riuscì per un pelo a schivare la sfera e la deflagrazione successiva,poi raccolse le acque del mare e le compresse in molte lance enormi,lanciandola senza alcuna pietà.

Le lance colpirono il bersaglio,ma ebbero pressapoco lo stesso effetto di una puntura di zanzara su un elefante e per di più il gigantesco rettile si mosse velocemente quanto esse e colpì il nemico con una codata devastante,spedendolo nuovamente a molti chilometri di distanza.

Quando si riebbe capì di avere le osse quasi completamente a pezzi e che gli sarebbe servito molto più di un comune incantesimo di guarigione per riprendersi,ma non aveva il tempo per qualcosa di più potente,poichè venne raggiunto in pochi secondi dal cobra,che si fissò a pochi metri dall'avversario.

Guardò con aria di sfida gli occhi a fessura del mostro e gli sputò sul muso,d'altronde considerato il punto a cui erano arrivati non gli dispiaceva farlo arrabbiare ulteriormente.

Infatti il serpente decise quindi di finirlo e soprattutto di farlo soffrire,riempì la bocca di veleno viola scuro e si preparò a sputarlo sulla vittima.

Questi sorrise,perchè non aveva paura di morire e aveva ormai assolto al suo compito,eppure il suo cuore aveva ancora dei rimpianti,poichè non avrebbe visto il figlio diventare uomo,non avrebbe più combattuto con i maestri che gli avevano spaccato le ossa per dieci anni e soprattutto non era riuscito veramente a riappacificarsi col fratello,da cui si era congedato bene,ma senza un vero perdono reciproco.

Prima che l'acido calasse impietoso su di lui pensò a questo,e anche a come iniziò la sua storia.
                                                                                             
                                                                                                                        ****************

Era una notte placida e la luce della luna illuminava dolcemente il fiume Nilo,mentre un vento leggero accarezzava le palme sulla riva.

In quel momento qualcosa attraversava le acque del fiume,ma non era una barca,bensì un coccodrillo nero con a bordo un uomo vestito dello stesso colore e armato con un bastone e una bacchetta.

Arrivato nei pressi di un villaggio in rovina scese dalla cavalcatura e vi si addentrò fino a entrare in una locanda diroccata,dove trovò altri uomini-tutti coperti da mantelli- ad attenderlo.

Il più grosso di loro si inchinò al nuovo arrivato e parlò con voce profonda:”Ben arrivato,mio signore.Scusate se abbiamo dovuto scegliere questo luogo indegno per riunirci,ma la vostra partenza è stata troppo improvvisa e non abbiamo avuto il tempo per trovare un altro luogo al riparo dalle orecchie della Per akh(1).”.


L'uomo soppesò i presenti e parlò:”Non importa,Rasfer,d'altro canto neanch'io sarei voluto venire qui.Purtroppo la qualità dei maghi in Egitto si è abbassata al punto che è necessario convocare il Gran Visir persino per qualcosa di banale come una partita di shabti(2) ribelli.”,a quel punto un altro dei presenti,intuendo che la discussione sarebbe andata per le lunghe prese una pipa e della polvere da fiuto e l'accese con una fiammella nata dalla stessa mano,ma prima che potesse portare la pipa alla bocca una sfera d'acqua gli esplose in faccia.

”E vedo che la qualità dei guerrieri non è da meno.Stiamo progettando un piano che rischia di essere scoperto in ogni momento da angeli,demoni e da quegli sciocchi di Taita e del faraone e lui che fa?Fuma..ringrazia che non ho tempo per cercare nuovi complici.”,così sentenziò l'uomo con un tono gelido che faceva trapelare tutto il suo disprezzo.

In circostanze diverse il guerriero avrebbe squartato lentamente chiunque avrebbe osato offenderlo,ma sapeva che sarebbe stato lui a soffrire se si fosse messo contro uno dei pretendenti al titolo di mago più forte d'Africa.

Rasfer si inchinò nuovamente e sottopose al padrone le proprie domande:”Perdonate la mia insolenza,padrone,ma come avete intenzione di sottoporre la vostra idea al faraone?Per quanto l'abbiate traviato,dubito che possa approvare un'idea simile e comunque non sarebbe meglio aspettare?Insomma,di massacri posso farne io stesso quanti ne desiderate e anche migliori di quello che avete in mente.”.

Sentendo queste parole inizialmente il mago sospirò....per poi lanciare un'impulso di pura violenza contro l'uomo e poi lo fissò con sguardo inviperito:”Quanto dovrò ancora insegnarti,stupido asino travestito da uomo?!L'importante non è la quantità di sangue,ma la qualità e il modo in cui viene ottenuto,servono degli eventi che facciano da fulcro per il nostro piano!E devono avvenire in momenti ben precisi prima dell'eclissi!Quindi pensa a fare il tuo lavoro,che io ho già svolto la mia parte,è bastato sussurargli all'orecchio mentre dorme.Hai già corrotto gli ebrei sorveglianti affinchè facciano quello che devono?”.

Rasfer si rialzò facilmente,d'altronde era caduto più per la sorpresa che per la forza effettiva dell'urto e in vita sua aveva affrontato ben di peggio:”Potete stare tranquillo,lord Intef.Quei vigliacchi tengono di più alla loro pellaccia,che a quella dei figli dei loro fratelli schiavi.”.

Sentendo quelle parole l'uomo chiamato Intef avvertì una gioia folle dentro di sé e scoppiò in una risata talmente macabra che persino la luna,per non dover più osservare la crudeltà di quell'uomo decise di nascondersi nelle nubi celesti.

(1)Per akh,la casa della vita.si tratta dell'organizzazione formata dai sacerdoti/maghi dei vari templi e ordini dell'antico Egitto.

(2)Shabti,statue in ceramica che accompagnavano i defunti nelle loro tombe e avrebbero dovuto avere il ruolo di loro schiavi nell'aldilà.Qui,come in kane's chronicles sono capaci di animarsi e combattere agli ordini dei loro padroni.

Non so neanch'io come mi sia venuta in mente questa storia,so solo che mi ero ripromesso di scriverla nel caso fossi riuscito a superare la maturità.Spero di strappare un sorriso almeno a qualcuno dei lettori e che nel peggiore dei casi io ne tragga qualche consiglio utile.Buon estate a tutti.
  
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