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Autore: GemelleCattiveInside    22/04/2009    2 recensioni
presentazione non abbiate paura sono solo una Mary Sue La giovane decise che tanto le bastava.
Capì che il fatto che lei dovesse incontrarli era un evento voluto dal destino.
Presa la decisione partì per Berlino e appena arrivò all'aereoporto incontrò i quattro.. Essi la guardarono confusi... Uno di loro, uno moro, le chiese:-Scusa, ma tu sai per caso perché siamo venuti qui a prenderti?-
L'autrice si passò una mano tra i capelli e rispose con un sorriso:-Perché sono una Mary Sue! (Eh? Questa sì che è una spiegazione di quelle che ti commuovono!)
Il gruppo rispose con un coro di "aah.."  [...]
La protagonista di questa storia è una Mary Sue, lei e l'autrice sono una cosa sola, ha i poteri propri della sua razza (ovvero può fare tutto) ed ha una missione: una missione che coinvolgerà la band. Mwahahahahahah!!!!
Attenzione: i Tokio Hotel non mi piacciono, nella storia verranno fatti a pezzi (nel senso più letterale del termine). Chi avesse problemi basta che non legge la storia.
Genere: Demenziale, Thriller, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Non abbiate paura: sono solo una Mary Sue. Ebbene buongiorno. Spero che la storia vi possa piacere, fatemi sapere che ne pensate. Uh, a proposito: non intendo offendere nessuno, le fan possono amare chi gli pare, sono fatti loro, la storia è solo dal mio punto di vista.
Solo una precisazione: la Mary Sue del titolo è una tipica Mary Sue, ovvero è l'incarnazione dell'autrice, ha poteri speciali (che non si farà scrupolo di usare) ma soprattutto ha una missione.
Prima di pubblicare mi sono letta il regolamento e, visto che non mi risulta che la storia vada contro di esso, ho deciso di pubblicare, tuttavia se vi sembra che infranga le regole del sito fatemelo sapere con una recensione (e sono seria, voglio sapere che regola starei infrangendo, non voglio motivazioni del tipo "Sei cattiva") e sono pronta a togliere la storia. -> Ma non mi risulta di infrangere alcuna regola, come ho già detto mi sono letta bene il regolamento, ma tant'è: errare è umano.
'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'


Non abbiate paura: sono solo una Mary Sue. (Mwahahahahahahahahah!)


C'era una volta un autrice che non sapeva cosa fare... in un giorno di pioggia, mentre viaggiava su un tram talmente affollato che si sentiva come una sardina, fu colpita all'improvviso (nel tipico stile ictus) da una soave melodia proveniente dai cellulari di alcune dolci ragazzine. La melodia la colpì così tanto (ma così tanto) che con le lacrime agli occhi (per la commozione, naturalmente) capì che doveva per forza riuscire ad incontrare coloro che avevano creato quella stupenda canzone. Una volta tornata a casa fece una ricerca su internet scoprendo che:
1) Il gruppo in questione erano i Tokio Hotel.
2) Erano tedeschi.
3) Erano emo.
4) Girava voce che cantassero in playback.
5) Il chitarrista aveva da poco tirato un pugno ad una ragazza.. (ciò che la colpì fu che lui non aveva smentito il gesto, limitandosi a dare la scusa di essere perseguitato insieme al resto della band: il che potrà anche essere la sacro santa verità.. ma le donne non si toccano nemmeno con un fiore.)
6) Sembravano essere delle macchinette commerciali.
7) Alcune fan li paragonavano a mostri della musica come i Beatles o i Queen. (qui la nostra cara ragazza ebbe un attacco di panico.)
8) Le musiche erano originali quanto la mozzarella sulla pizza.
9) Dai loro video trasparivano belle realtà a valanghe.. e soprattutto begli insegnamenti..
10) La canzone più carina che aveva trovato era rifatta dai Chipmunk... e questo gli conferiva finalmente un tocco d'originalità.

La giovane decise che tanto le bastava.
Capì che il fatto che lei dovesse incontrarli era un evento voluto dal destino.
Presa la decisione partì per Berlino e appena arrivò all'aeroporto incontrò i quattro.. Essi la guardarono confusi... Uno di loro, uno moro, le chiese:-Scusa, ma tu sai per caso perché siamo venuti qui a prenderti?-
L'autrice si passò una mano tra i capelli e rispose con un sorriso:-Perché sono una Mary Sue! (Eh? Questa sì che è una spiegazione di quelle che ti commuovono!)
Il gruppo rispose con un coro di "aah.." e sorridendole presero la sua valigia accompagnando la ragazza al loro appartamento.

Durante il viaggio in macchina il ragazzo che era alla guida, e che l'autrice riconobbe come Tom Kaulitz (o per lo meno così c'era scritto nel foglietto che si era messa in tasca prima di partire, dove aveva riportato le corrispondenze tra le pettinature ed i nomi), inserì un cd nel lettore dell'auto.. e subito partì la loro hit: Monsoon... Precisamente al cinquantacinquesimo secondo la ragazza temette di essere preda di un attacco isterico: era arrivata a questa conclusione dal fatto di essere stata colta da un improvvisa voglia di saltare fuori dalla macchina in corsa. Per salvaguardare la sua incolumità, in un attimo di lucidità si mise gli auricolari del proprio lettore mp3 nelle orecchie ed impiegando il minor tempo possibile, presto si calmò: le note di Pink degli Aerosmith le impedirono di sentire sia la musica bellissima che risuonava nell'auto sia i discorsi comprensibilissimi dei ragazzi. (Perché lei era una Mary Sue, e come tale poteva capire tutte le lingue del mondo, ma diciamocelo: non è che una deve concentrare sempre tutti i suoi poteri per tradurre il tedesco di quattro adolescenti, dovrà rilassarsi talvolta, no?)

Arrivati all'appartamento loro le mostrarono la stanza che poteva usare prima di sedersi in salotto a guardare la tv.
-Scusate, vado a sistemare un po' l'occorrente per la riuscita della mia missione.-
La ragazza si alzò con un sorriso e si diresse nella sua stanza, appena la porta si richiuse alle sue spalle i ragazzi presero a sorridere maliziosi.
Uno coi capelli corti disse: -Scommetto che è andata ad indossare qualcosa di carino per sedurci come fanno tutte le Mary Sue...-
Tom rimase molto colpito da quest'idea e, da quel  gentiluomo che era, decise di entrare nella stanza della giovane senza bussare nel tentativo di sorprenderla magari mezza nuda mentre si cambiava.
Detto fatto: il ragazzo aprì la porta precipitandosi nella stanza della giovane autrice ma per sua sfortuna la ragazza era completamente vestita, infatti stava disfando la valigia.
Ma fu proprio il contenuto della valigia ad attrarre l'attenzione del caro ragazzo... No, non vi erano articoli di biancheria intima molto provocanti: c'erano una decina di coltelli affilati, un paio di ascie a doppia lama, una mazza ferrata e una lunga spada.. il tutto naturalmente mischiato ai vestiti della ragazza, mica poteva passare una settimana all'estero con la stessa maglietta addosso!
I due giovani si fissarono negli occhi per qualche secondo e improvvisamente il chitarrista capì che la missione di lei non era sedurli, si voltò velocemente cercando di scappare ma lei fu più veloce di lui.

-Caspita, questo pasticcio è buonissimo, Mary!-
-Grazie...-
L'autrice rivolse un sorriso gioioso ai tre ragazzi che seduti al tavolo all'ora di cena non si facevano complimenti a spolverare via le pietanze che lei aveva cucinato e che, naturalmente, erano buonissime.
Il moro cantante si guardò un attimo attorno:-Qualcuno di voi ha visto Tom? È da questo pomeriggio che non lo vedo...-
Gli amici negarono col capo, perplessi.
Anche l'autrice negò col capo, le labbra strette... dopo qualche secondo tuttavia il sorriso ricomparve sulle sue labbra:-Ancora un po' di pasticcio di carne?-


Nota (prima del linciaggio): i punti che la Mary Sue ha trovato su internet sono, dal punto uno al punto cinque, tratti da Wikipedia e Google news (a parte naturalmente le considerazioni personali messe tra le parentesi), i punti successivi sono le conclusioni che ha tratto da sola.
E ora se mi lasciate un commento sarò felice (spero).
  
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