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Autore: mikamey    22/04/2009    8 recensioni
Rin, una ragazza insicura, soggetta ad attacchi di panico e con manie morbose per la pulizia. Sesshomaru un demone orgolgioso e testardo infortunato ad una gamba ma bramoso di indipendenza. impareanno a conoscersi e a curarsi a vicenda affrontando le ferite della psiche e del corpo. AGGIORNATI DUE CAP FINALI 23 e 24
Genere: Generale, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Rin, Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Perdonami



-Reagisci! Reagisci! Reagisci maledizione reagisci! Smettila di piangere in silenzio! Smettila di sottometterti alla vita! Alzati cambia quei vestiti esci da questa casa!-

No.. non ce la faccio non voglio lasciami stare, lasciami in pace, io non ho più la forza di andare avanti.

-Smettila di piangere ho detto! Urla scalcia rompi tutto ma reagisci! È morta non tornerà in dietro smettila di comportarti in questo modo! Devi smetterla hai capito?? Smettila!-

Mi afferra per le braccia scrollandomi brutalmente, la testa mi gira e ad ogni movimento una fitta acuta la attraversa costringendomi a stringere la palpebre tra loro per cercare di lenire il dolore, tutto ciò che sento sono le sue urla che mi feriscono più delle sue mani. Lo so, lo so che ormai è morta, lo so che non tornerà più per questo sono in questo stato! Per questo non voglio più andare avanti! È colpa mia, è colpa mia se è morta se fossi rimasta con lei, se non fossi partita ,se non avessi accetto quello stupido lavoro lei forse sarebbe ancora viva.

Le lacrime scendono sempre più copiosa a bagnare il mio volto, appannando la mia vista che mi permette di guardare la figura di Kohaku sbiadita. Respira affannosamente per lo sforzo e ha uno sguardo che non gli avevo mai visto prima, mai, c’è rabbia, dolore, delusione, smarrimento.. mi spiace che stia cosi, mi spiace ma io non ce la faccio!non posso fare quello che mi dice, non posso.

Continuo a non parlare, non so nemmeno io il perché eppure non emetto un suono, solo lo guardo, senza colpevolizzarlo senza alcuna intenzione di ferirlo, voglio solo che capisca, che comprenda come mi sento, che accetti la mia decisione di rimanere qui.

-No, no Rin non guardarmi in quel modo!Non farlo!-
Sbatte con violenza il pugno a qualche centimetro da mio viso colpendo il muro, e per la prima volta ho paura, si paura di lui e della sua reazione. E’ fuori di se in questo momento, ha il volto a qualche centimetro di distanza da mio e , fissandomi furioso, stringe con violenza il mio braccio con la sua mano libera facendomi male, terribilmente male. La mano sfrigola fastidiosamente e avverto il sangue incapace di fluire in quella direzione mentre il dolore al braccio diventa sempre più insopportabile.

Chino il capo mordendomi il labbro inferiore nel tentativo di diminuire quella fitta  ma tutto ciò scatena ancora di più le sue ire, si allontana da me quel tanto che gli serve per scaraventarmi tra il pavimento e il muro, e io porto il braccio leso al petto aiutandomi con l’altro arto, perché incapace perfino di compiere quel semplice gesto senza aiuto a  causa del dolore, poi alzo lo guardo verso di lui, è in piedi e continua a fissarmi con odio, le vene alle braccia sono in evidenza e il petto  si muove frenetico al passo del suo respiro.

D’un tratto inizia a guardarsi in torno poi deciso afferra la vecchia sedia della nonna alzandola all’altezza del suo petto per poi scaraventarla contro la finestra che inevitabilmente va in frantumi facendo cadere fuori la dondola.
Afferra dunque le coperte gli scialli e dei vestiti buttandoli anch’essi al di la della finestra, inizia a rovesciare tutte le sedie, il tavolo, i mobili, tutto ciò che c’è in casa, frantumando tutti i miei ricordi.

 Mi alzo affannata da terra per proteggere le poche cose ancora indenni ma sento le gambe deboli, pesanti, sono dannatamente traballante e lui ora ha di nuovo riportato la sua attenzione su di me

-Che c’è ti sei alzata? Non vuoi che butti le cose della tua cara nonnina! Forse cosi ti renderai conto che non c’è più! Che non c’è più niente qui per te! Ti renderai conto che non sei tu quella che è morta! Ti renderai conto che tu sei ancora viva che hai tanti anni davanti a te!

Afferra infine anche il portagioie, il primo regalo che fece il nonno a Kaede, ed io mi aggrappo al suo braccio per fermarlo, non voglio che lo rompa, non voglio che quell’oggetto vada in frantumi non posso permetterglielo.

Lui abbandona la scatola di legno per afferrarmi con entrambe le mani, mi scaraventa a terra ponendosi sopra di me, mi immobilizza la braccia e io per la seconda volta vengo invasa dal terrore.

Ho gli occhi colmi di lacrime dolorosamente sgranati nel tentativo di rendere la vista meno offuscata, non riesco a dire niente questa volta non a causa del dolore ma del panico, avverto come se tutto intorno a me stesse girando vorticosamente nel tentativo di risucchiarmi, ma io resto nel cuore del ciclone facendomi devastare senza esserne parte integrante, il battito del mio cuore è furioso e assurdamente rumoroso, lo sento battere contro il petto come se tentasse di aprirsi un varco per liberarsi da quel frenetico pulsare, possibilità che la mia mente stava iniziando a considerare seriamente.

-Perché? Perché tieni a questi oggetti più che a te stessa? Perché non ti rendi conto che se continui cosi rischi di rovinarti la vita? Rischi di ucciderti Rin! Guardati! Non sembri nemmeno tu! Perché diamine non la smetti di piangerti addosso? Perché ti rifiuti di tornare da me?

Continua ad urlarmi addosso come un forsennato imprimendo sempre più forza sulla braccia per immobilizzarmi al pavimento e io avverto calde lacrime rigarmi il volto, per il dolore fisico.. per il dolore emotivo, per la paura..

-Non piangere!Non-devi-piangere!

 Ha preso il mio viso con una mano impedendomi con quella stretta morsa di voltare il capo mentre lui avvicina pericolosamente il suo viso al mio per intimarmi ancora una volta il divieto per me di versare lacrime, si allontana di scatto frustrato quando si accorge per l’ennesima volta della mia incapacità di eseguire le sue richieste.

-Perché non vuoi capire che ti sono rimasto solo io??
Violento e inaspettato preme le sue labbra sulle mie. Un contatto rude e doloroso sembra una punizione, una tortura che non riesco a evitare, libera l’altro mio braccio per dirigere la sua mano sul mio corpo, sui miei fianchi, sul mio seno..

Mi rendo improvvisamente conto di cosa sta succedendo e in preda al panico cerco di reagire, di divincolarmi ma il suo corpo sul mio mi permette solo piccoli e inutili movimenti benché mi stia sforzando al massimo di fuggire da lui.  Disperati e acuti mugolii sfuggono dalle mie labbra unico aiuto e supporto a cui posso rivolgermi. Tentativo tanto disperato quanto inutile, sono sola, completamente sola, nessuno può sentirmi ne tantomeno aiutarmi e intanto le sue mani dure e invadenti ora violano il mio corpo freddo senza lasciarmi via di scampo.

Cerco di allontanarlo da me premendo con forza le braccia sul suo petto ma la distanza non accenna ad aumentare anzi, la pressione diventa sempre più opprimente, finché, infastidito dalla mia resistenza immobilizza nuovamente le mie braccia, questa volta con una mano sola tenendole unite sopra la mia testa.

Affonda il viso nell’incavo del mio collo ripetendomi di tanto in tanto di non muovermi mentre con la mano libera inizia a scendere fa le mie cosce. Incurante delle mie richiesta imploranti di liberarmi.

Mi sento persa, mi sento morire e non ho più ne la forza ne le capacita per oppormi alla sua supremazia, uno strano stato di accettazione inizia a farsi largo in  me mentre inizio  rendermi conto che ormai non ho vie di scampo, inizio a pregare non più per la mia liberazione ma che tutto questi finisca in fretta.Inizio a pregare affinché non provi troppo dolore.
Inizio a pregare affinché i Kami mi diano la forza di sopportare tutto e il coraggio e la forza fisica di mettere fine alla mia vita una volta che questa verrà completamente distrutta.

In silenzio il mio pianto ricomincia copioso a bagnare il mio viso mentre nella mia mente iniziano a farsi largo le parole di una preghiera tanto antica quanto semplice e conosciuta, affido la mia anima  e la mia vita a colui che ci ha creati implorando la sua assistenza in questo momento di bisogno, non so dire se lo faccio per estraniarmi da quella realtà troppo dolorosa per me o se per trovare almeno un barlume di conforto in quell’inferno terreno che mi ha inghiottito, tuttavia questo pensiero diventa come un rifugio.

Senza rendermene conto le parole di preghiera iniziano  a farsi largo tra le mie labbra che aride pronunciano meste e flebili  quei vocaboli di conforto.
Avverto la pressione sul mio corpo scemare e le mani di Kohaku allontanarsi da esso e scioccamente penso a quelle parole come ad una formula magica capace di regalarmi una sorta di capacità alienante, come se il mio spirito avesse abbandonato il mio corpo per salvarsi almeno lui dal supplizio della mia persona, tuttavia presto mi sono dovuta ricredere, non era un prodigio della mia fantasia, non era una un’evasione della mia mente, era stato Kohaku ad allontanarsi da me ed ora con occhi sorpresi scruta la mia figura spenta e implorante.

Sgrana gli occhi come per liberarsi da uno stato di trans o per meglio dire possessione per poi tornare in se e guardarmi con occhi colmi di pentimenti  e frustrazione.
Sembra rinsavito, tuttavia non accenno a interrompere la mia preghiera, lui è ancora sopra di me poggiato sul mio bacino con la braccia penzoloni lungo il suo corpo e le labbra leggermente dischiuse e tremanti, tende una mano verso il mio viso e io istintivamente chiudo gli occhi per proteggermi da quel contatto che però non arriva.

Ho solo il tempo di spiare la caduta di stille salate sul suo volto, le sue mani coprire il mio corpo con la mia camicia, e le sue spalle allontanarsi fino a sparire aldilà dell’uscio di casa.

Solo una parola, Perdonami.



Apro lentamente gli occhi sbattendo ripetutamente le palpebre per abituarmi alla poca luce circostante, mi ritrovo col volto vicinissimo a quello di Sesshomaru e la mano sinistra sul suo petto, altro che cinque minuti ci siamo addormentati entrambi!

Realizzo subito di aver sognato il mio ultimo “incontro” con Kohaku e per la prima volta non mi sono svegliata in prede all’ansia né sudata anzi. Osservo la mia mano notando però un leggero tremore, sorrido accondiscendente, non si può avere tutto dalla vita no?

Do uno sguardo alla sveglietta posta sul comodino, segna le cinque meno un quarto, un po' presto, ma questo vuol comunque dire che ho dormito un’intera notte, senza nessuna interruzione, non ho certo fatto sogni d’oro ma mi sento tranquilla.

Osservo Sesshomaru riposare accanto a me, ha le labbra socchiuse e un’espressione rilassata sul volto, il suo braccio cinge ancora la mia vita ed io decido di continuare riposare per almeno un’altra mezzora. Mi risdraio questa volta dandogli le spalle per non svegliarlo tuttavia stringo al petto il suo braccio e faccio aderire la schiena al suo busto per stare il più possibile vicina a lui.





Eccolooooooooooooooooooo il famoso/famigerato nono capitolo! Come vi è sembrato??? sono stata velocissima ad aggiornare questa volta quindi se trovate errori fatemeli notare e vedrò di correggerli!
Appello super-mega importante!!
 Vi prego ho bisogno dei vostri pareri!! Io lo considero uno dei capitoli più belli della ff malgrado la drammaticità ma ovviamente sono di parte quindi la mia opinione non vale!
Dunque.. a voi la parola!!!! Voglio leggere un sacco di commenti positivi o negativi che siano, sapete che sono aperta alle critiche.
Prima di tutto il capitolo vi è piaciuto? Cosa ne pensate del comportamento di Kohaku??
E di quello di Rin?? Sono cosi ansiosa! Spero di aver descritto le cose nel modo più “reale” possibile anche se mi rendo conto che la cosa è davvero, ma davvero relativa! Ho cercato di immaginare come si possa sentire una persona quando viene sopraffatta,quando capisce che non ha via di fuga.. spero di aver reso almeno in minima parte la sensazione di paura e impotenza che si prova…
Il mio appello a voi lettori è quello di lasciare anche poche parole di commento xkè ho davvero bisogno di sapere cosa ne pensate!

Il prossimo capitolo si intitolerà “Il calore del suo corpo”, continuerò a raccontare un po’ la storia di Rin ma ovviamente in nostro youkai preferito avrà una parte più rilevante, non riesco a tenerli troppo ontani questi due :P

Ecco a voi un piccolo poiler

“Mi accoccolo maggiormente al braccio di Sesshomaru evidentemente disturbando il suo sonno. In quanto si rigira verso di me abbracciandomi e mugolando qualcosa di incomprensibile.

 Rimango interdetta per qualche secondo stordita dalla situazione e dalla sua “voce” al mio orecchio, sento il mio corpo e il mio viso andare in fiamme e il cuore battere all’impazzata, nella mia mente si affollano possibili reazioni da compiere ma io rimango immobile sotto di lui. È dura ammetterlo ma la verità è che voglio rimanere tra e sue braccia ancora e ancora, sempre più vicina, sempre più stretta.”


Ed ora passiamo ai ringraziamenti : )

Karly_chan the black cat e si, davvero tanta pazienza! :P  cmq… ora sai cosa ha fatto kohaku.. che ne pensi???e soprattutto cosa pensi di questo capitolo?? Ti è piaciuto o ha deluso le tue aspettative? Aspetto con ansia le tue considerazioni baciiii

lua82 già sarebbe un problema se fossero troppo uguali, come si dice gli opposti si attraggono :P
allora come è andata l’opera di conio???trovati i termini adatti ora che sai cosa ha dovuto subire la povera Rin??ovviamente aspetto un tuo commento su  questo capitolo voglio assolutamente sapere il tuo parere!!! Un bacio enormeeeee

achaori ti ringrazio infinitamente x aver commentato e per i complimenti!  Sono molto felice di sapere che segui fin dagli inizi la mia storia! Mi auguro che anche questo aggiornamento sia stato di tuo gradimento e spero di poter leggere le tue impressioni anche per questo capitolo! Un bacioneee

Isy_264 dai dai sono stata brava ho aggiornato velocemente questa volta : ) allora.. cosa ne pensi?a che livello è la tua indole omicida? Cmq sono felice che anche tu la pensi come me! Rin come sesshomaru non ha bisogno e non vuole essere compatita!vuole sentirsi protetta ma non oppressa, deve sentirsi al sicuro ma soprattutto sicura di se!cmq.. spero che questo capitolo ti sia piaciuto e aspetto un tuo commento.. baci!!!

LilyProngs grazie grazie grazie! Sono felicissima che la storia e i personaggi ti piacciano! E cosa ne pensi di questo cap dai toni più “amari”??prometto che nel prossimo ci saranno scene più “pucciose” già un assaggio lo hai avuto con lo spoiler : ) spero di leggere il tuo parer su questo cap un bacione grande grande a prestoooo.

callistas e come hai notato non sono stati esattamente 5 minuti… :P sono felice che i caratteri di Rin e Sesshoamru ti piacciano anche se sono decisamente OOC e ovviamente ti ringrazio per i complimenti!!addirittura espongo i personaggi in modo sublime! Me onorata e imbarazzata :P ma assolutamente e completamente felice dei tuo apprezzamenti. Cmq ho aggiornato in frettissima quindi sono stata buona anche se non ho concesso spoiler.. mi spiace ma dovevate essere all’oscuro di tutto  muhahahahah! (risata malvagia nda) cmq allora cosa ne pensi??aspetto trepidante un tuo commento!!!!!! bacioni
 
  
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