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Autore: I am Gio    18/07/2016    1 recensioni
Giorgia vuole lasciarsi alle spalle la sua misera vita, del resto ha sempre creduto che chiusa una porta si apre un portone, crede infatti che il viaggio intorno all'Europa con i suoi amici più fidati dopo la maturità possa essere proprio quello che stava cercando.
Oliver sente che la sua vita sia arrivata ad un punto di stop, i casini aumentano e non intendono risolversi. Deve, però ringraziare i suoi amici per l'incredibile esperienza che gli hanno regalato.
Riusciranno una band e un gruppo di ragazzi a rendere quel viaggio la famigerata possibilità di svolta per la loro vita?
Dal testo.
"Cosa ti aspetti da questo viaggio?" Edo si sedette vicino a Giorgia e la guardò "Credo una svolta, chissà, magari una volta tornati in Italia la vita sembrerà più felice. Mi fa sempre bene passare del tempo con voi" rispose sorridendogli. Edo sbuffò divertito "Magari incontriamo qualcuno che ribalterà la nostra esistenza e ci farà cambiare opinione su tante cose"
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1


Giorgia non ricordava come fosse il piacere di sentire la soddisfazione di aver compiuto qualcosa al meglio dentro di se, anzi, era solita dire che l'unica cosa che aveva fatto al meglio nella sua vita era fare schifo. Mentre camminava fuori dal liceo, mentre si accendeva una sigaretta, mentre sorrideva ai suoi amici che l'attendevano all'entrata, sentii, dopo anni, quella magnifica sensazione. Aveva dato l'orale, aveva finito gli esami di maturità, aveva finito anche quel periodo della sua vita.
Si fece fare una foto mentre alzava il dito medio davanti all'edificio e iniziò a urlare dalla felicita con tutto il suo gruppo. Abbracciò Rach, la sua migliore amica. La ragazza aveva frequentato un indirizzo liceale differente dal suo, ma nello stesso edificio; anche loro non sapevano come avessero fatto ad essere amiche – visto il carattere più riservato e maturo della ragazza- ma tutto filava liscio e a Gio questo bastava. Considerava Rachele il suo angelo custode: consigliava, limitava, organizzava e sapeva farla ridere, cosa che veniva sempre apprezzata. Rach era fidanzata con Samuele, che veniva puntualmente chiamato Sammy, per differenziarlo dall'altro Samuele, detto Sam, migliore amico di Giorgia. Li aveva accumunati la passione per la musica e la loro vita un po' turbolenta; glielo aveva detto quella volta, da ubriaca, quanto lui le ricordasse una sua versione al maschile, ed ogni giorno ne era sempre più convinta.
Guardò il suo gruppo e si sentì fortunata a poter vivere la sua vita con persone del genere, a partire da Valentina che non poteva mai mancare ad un singolo evento dove potesse bere e divertirsi, per poi passare da Marco, il perenne friendzonato, Edo, il bello ed impossibile per finire con Robertino, la quale descrizione si riduceva sempre a "il ragazzo è così gay che i gay sembrano etero a confronto".
"Gina, sei contenta?" Rachele si staccò dall'abbraccio e le prese il viso con le mani "Mai stata più felice di allontanarmi da questo posto. Domani a che ora partiamo?" rispose guardando Sammy, che aveva organizzato tutto il viaggio. Perché si sa, dopo l'esame di maturità è obbligatorio fare un viaggio pre-università, o almeno questo era quello che aveva detto Giorgia all'inizio dell'ultimo anno da liceale. Sarebbero partiti con destinazione Madrid e da lì avrebbero toccato quasi tutte le capitali d'Europa, con uno strappo in Inghilterra. "Domani mattina fatti trovare pronta per le sei" rispose Robertino. Aveva preparato le valigie quasi una settimana prima e ne aveva tenuta una aperta per poter mettere dentro gli ultimi acquisti. Sbuffò fumo e continuò a ridere, ancora non ci credeva. "Prima però cerchiamo di bruciare qualsiasi cosa possa ricordarci questo posto" ricordò Marco fissando l'edificio, non era stato un bel posto per lui. "Mark, il falò si fa nel parcheggio davanti a casa tua, mi sembra ovvio" sorrise Edo, e tutti acconsentirono mentre si dileguavano verso i propri mezzi, pronti a dar fuoco a tutti gli anni di disprezzo che quel liceo aveva loro dato.
 
 
Quando si svegliò, Gio fece qualche lamento "Basta con l'alcol, giuro" disse mentre si massaggiava la testa. La sera prima non voleva esagerare, ma finiva sempre cosí quando stava in compagnia: con un incredibile cerchio nella testa e l’irritabilità nella prima ora. Spense la sveglia che suonava Centuries dei Fall Out Boy, la prima canzone che aveva ascoltato con Daniele, il suo ex ragazzo. Non era finita bene, avrebbe dovuto cambiare canzone, tanto quella band non le era mai piaciuta più di tanto. Andò in bagno, si lavò e cercò di coprire le occhiaie, inutilmente. Sbuffò, aveva la pelle troppo chiara. Si vestì velocemente, prese le valige e raggiunse Sam, Marco ed Edo nell'auto. Sam gli passò un caffè, ormai abituato alle continue lamentele della sua amica che dimenticava di far colazione, visto il perenne ritardo. Raggiunsero l'aeroporto e salutarono il resto del gruppo "Pronti?" aveva chiesto Robertino che ricevette un urlo di consenso dai suoi amici.
Entrarono e iniziarono a fare le solite pratiche prima di ogni volo.
Valentina si addormentò sulla spalla di Giorgia: il giorno precedente aveva litigato con Elena, la sua "amica speciale" e non aveva dormito tutta notte. Giorgia la guardò, non riusciva a credere che qualcuno l'avesse messa al guinzaglio, solo del buon e sano sesso, servirebbe anche a voi rispondeva a chi osava dirle in che guaio si era cacciata. Sam, Marco e Robertino giocavano a carte, mentre Sammy e Rachele si guardavano, impazienti di potersi baciare, ma c'erano troppi occhi indiscreti ad osservarli e a loro non piaceva dare spettacolo.
"Cosa ti aspetti da questo viaggio?" Edo si sedette vicino a Giorgia e la guardò "Credo una svolta, chissà, magari una volta tornati in Italia la vita sembrerà più felice. Mi fa sempre bene passare del tempo con voi" rispose sorridendogli. Edo sbuffò divertito "Magari incontriamo qualcuno che ribalterà la nostra esistenza e ci farà cambiare opinione su tante cose" Giorgia guardando nel vuoto rispose "Non so se voglio un'altra persona del genere per adesso. Daniele mi è bastato, e voglio che mi avanzi per un bel po'. Troppo impegno, troppe pretese e troppe promesse spezzate" Edo passò un braccio attorno alle sue spalle, facendo attenzione a non svegliare Valentina, ed insieme attesero che qualcuno li chiamasse per il loro volo.
 


                                                                                                            ̴
 
Quando Oliver si svegliò la prima cosa che notò erano i suoi amici sparsi per la camera. La sera prima avevano deciso di giocare ai videogiochi e bere qualcosa, ma finiva sempre con cinque ragazzi ubriachi che vagavano per casa fino allo sfinimento.
Li svegliò tutti. "Iniziò a non avere più l'età per poter far tutto questo" disse Matt mentre si alzava dal divano dove aveva dormito "hai solo trent'anni, mica quaranta" ridacchiò Jordan.

Oliver guardò nella loro direzione, concentrato sul fatto che anche lui avrebbe compiuto i trenta fra qualche mese. Trent'anni, solo e con la mente completamente in palla a causa del divorzio. Anche le ultime canzoni che aveva scritto non lo convincevano per niente, non sapeva più cosa fare.
"Oli, non posso vederti così depresso. Ragazzi io glielo dico ora" proruppe Lee guadagnandosi delle facce boccheggianti dai suoi compagni "Abbiamo deciso di portarti un po' in giro per vedere se riesci a riprenderti, di solito cambiare aria aiuta e l'aria inglese ormai ti ha dato tutto l'aiuto che poteva" finì sedendosi vicino al frontman. Oliver li guardò shoccato, non credeva di essere ridotto così male, se i suoi amici si erano preoccupati di organizzargli una vacanza la cosa era drastica -non perché non ci tenessero, ma proprio perché avevano organizzato tutto loro, chi l'avrebbe mai immaginato che il gruppo più incasinato del mondo potesse esserne capace- allora sorrise ed accettò il regalo. "Quando si parte?" chiese entusiasta "Partiamo tra qualche giorno per Parigi e poi vediamo, andiamo dove ti pare" rispose Matthew ridacchiando visto lo strano balletto che il suo miglior amico stava improvvisando.





Angolo me
Se sei arrivato fin qui vuol dire che la mia introduzione non ti ha fatto schifo, o almeno lo spero, in ogni caso grazie per aver letto.
Inizio con il dare qualche spiegazione o qualche avvertenza: ascolto i BMTH, ne vado matta, ma non mi sono mai preoccupata di cercare di capire il carattere dei membri o la loro storia, ho semplicemente cercato qualche informazione fondamentale alla storia. Ho deciso di scrivere su di loro per il semplice fatto che lo stile della band era approppiato per la storia che ho in mente, quindi mi scuso per eventuali errori o se dovessi storpiare la persona di uno dei membri. 
Detto questo spero vi piaccia la storia e che questo vi spinga a lasciare qualche bella recensione. Spero di aggiornare presto.
Un saluto giganterrimo a tutti voi.
Gio

P.s. se volete scrivermi qualcosa o siete semplicemente curiosi mi trovate su twitter @need_lol o su instagram @gio_buosi

 
  
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