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Autore: S h a d o w h u n t e r _    19/07/2016    14 recensioni
AU // Malec //
Eppure, glielo avevano detto.
L’avevano avvertito del fatto che una volta accettato, non si sarebbe più potuto tirare indietro.
Eccome, se glielo avevano detto: mai fare un patto col diavolo.
******
« Sei nervoso fiorellino? » gli sussurrò suadente all’orecchio, passandogli un dito smaltato su tutta la lunghezza della schiena.
Alec non era affatto nervoso, nel modo più assoluto. Semmai, cosa ben diversa, era terrorizzato.
Cosa diamine gli era passato per la mente quando aveva deciso di accettare una proposta così.. fuori dal comune?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Deal With The Evil.



Epilogo - The Love That I Have For You.

Okay, respira. Quanto potrà mai essere difficile?
Alec aveva ormai perso il conto delle volte che aveva ripetuto quelle parole nella sua mente ancora ed ancora, tentando inutilmente di calmarsi.
Ma per quanto continuasse a provarci fino alla sfinimento, la cosa non sembrava essergli di nessun aiuto.
In verità, non era mai stato più nervoso e terrorizzato in tutta la sua vita.
E se mi dice di no? Non lo farebbe mai, vero?
Con un sospiro si lasciò cadere pesantemente su di uno sgabello, arruffandosi con le mani i capelli corvini, cosa che, contribuì ancora di più a dargli l'aspetto di un allucinato sull'orlo di un attacco.
Non che ciò fosse poi così lontano dalla realtà.
Il cuore gli batteva furiosamente nel petto, un nodo gli stringeva lo stomaco e i suoi poveri nervi stavano per raggiungere il limite massimo di sopportazione.
Magari era ancora in tempo per ripensarci, per fare finta di nulla.
In quel caso però, sua sorella avrebbe senz'altro richiesto la sua testa - visto e considerato che stava già sognando il gran giorno ad occhi aperti -, tuttavia, in quel momento l'essere decapitato gli appariva un idea assai migliore.
E pensare che solo fino a poche ora prima era pienamente convinto ed orgoglioso della sua decisione: aveva fatto il possibile per scegliere l'abbigliamento perfetto, si era preparato mentalmente alla cosa, aveva studiato il discorso fin nei minimi dettagli.
Ma adesso, a pochi minuti dal momento della verità, sentiva le gambe di gelatina e desiderava solo di scappare da lì il più in fretta possibile.
Fece appello a tutte le tecniche di yoga, rilassamento o respirazione mai inventate o conosciute dall'uomo, sforzandosi di richiamare alla mente tutti i motivi che lo avevano spinto a quella scelta.
Perché era così che doveva essere, perché non c'era nulla di più giusto.
Sorridendo appena, si soffermò a pensare a quale sarebbe stata l'espressione del ragazzo; riusciva già a vedere quei meravigliosi occhi verdi brillare di gioia.
O, perlomeno, sperava che fosse così.
Se avesse reagito mostrando anche solo un decimo dell'entusiasmo di Catarina alla notizia, avrebbe potuto ritenersi più che soddisfatto.
Di fatti, quando Alec aveva manifestato alla ragazza le sue intenzioni, questa era andata avanti per un'ora buona a gridare, esultare e saltare per casa come una pazza, completamente fuori di sé dalla gioia.
Il poveretto non aveva potuto fare altro che stare lì a guardarla mentre si esibiva nei suoi improponibili balletti di festeggiamento, che agli occhi di chiunque altro, sarebbero stati una ragione più che valida per richiedere un biglietto di sola andata per una clinica psichiatrica.
Ma Alec non era "chiunque altro", e sapeva perfettamente quanto lei amasse suo fratello; quello scoppio di entusiasmo non era altro che un modo per manifestare tutto il suo affetto.                
Quando alla fine Cat era tornata in sé, gli era saltata letteralmente addosso, abbracciandolo e facendogli presente che sarebbe stata lei ad accompagnarlo nel consueto giro per negozi.
Per non parlare poi delle minacce rivoltegli, con la spiegazione più che dettagliata di tutto quello che gli avrebbe fatto se non le avesse permesso di far loro da damigella.
Il ragazzo aveva annuito alzando gli occhi al cielo, ormai rassegnatosi da tempo al carattere esuberante di Cat, che nel corso degli anni era diventata per lui quasi una seconda sorella.
Quando a volte si soffermava a pensarci, gli sembrava quasi impossibile che fossero già trascorsi cinque anni da quella fatidica sera che aveva finito col cambiargli completamente la vita.
E pensare che stava per mandare Izzy e Jace da soli al Pandemonium; il destino aveva davvero degli strani modi di agire.
Tra alti e bassi, momenti bellissimi e difficoltà, lui e Magnus erano sempre riusciti a restare insieme, amandosi ogni giorno di più.
Soprattutto grazie all'aiuto del ragazzo, Alec aveva trovato la forza di continuare dritto per la sua strada senza farsi condizionare e senza cedere di fronte alle difficoltà.
Prima tra tutte, l'ostinazione di suo padre nel rifiutarsi di accettare quella che era la "nuova" vita di suo figlio.
Alec aveva incora impressa a fuoco nella mente l'espressione che l'uomo gli aveva rivolto quando, il giorno dopo la confessione fatta a sua madre, tornato a casa lo aveva trovato ad aspettarlo seduto al tavolo del salone.
Alec aveva impiegato solo pochi istanti a capire che, in qualche modo, anche lui doveva aver saputo la verità.
Il suo volto presentava un misto tra l'orrore ed il rimpianto; a questi si era poi aggiunto il disgusto, quando si era reso conto che, i vestiti che il figlio indossava, non erano certo i suoi.
Ci erano voluti mesi e una quantità indefinita di discussioni e grida da parte di sua madre e dei suoi fratelli, prima che Robert si degnasse di nuovo di rivolgergli la parola come un tempo.
Anche quando aveva smesso di guardare il sangue del suo sangue come un cane a tre teste, però, aveva continuato a rifiutarsi di intrattenere un qualsiasi rapporto con Magnus.
E la cosa non era mai cambiata.
Alec aveva smesso di fargliene una colpa tanto tempo fa: era accecato dai pregiudizi, e lo sarebbe sempre stato.
Maryse, al contrario, aveva tenuto fede alla sua parola, ed era stata ben felice di accogliere lo stravagante ragazzo a braccia aperte nella sua famiglia.
La donna, sebbene tentasse di nasconderlo, aveva finito con l'affezionarsi davvero a Magnus; cosa per cui Alec non aveva potuto non amarla ancora di più.
Dio, la sua reazione quando dopo circa un anno e mezzo di fidanzamento con il suo amato glitterato, si era presentato a casa con la maglia chiazzata di sangue e un ghigno di diabolica soddisfazione stampato in faccia.
Difatti, di ritorno a casa, questi si era imbattuto in quel fantomatico e lurido essere che rispondeva al nome di Devis.
Grazie alle foto che Cat gli aveva mostrato, aveva impiegato meno di trenta secondi per compiere il tutto: lo aveva riconosciuto, si era catapultato nella sua direzione e gli aveva sferrato un pugno in faccia, rompendogli il naso.
Subito dopo se ne era andato tutto gongolante, lasciando quell'imbecille a piagnucolare e a chiedersi chi accidenti era il pazzo che lo aveva appena picchiato senza motivo apparente.
Inizialmente sull'orlo di un attacco di nervi, sua madre, aveva completamente cambiato atteggiamento man mano che ascoltava la storia del figlio, arrivando alla fine a congratularsi con lui per aver agito in quel modo per vendicare Magnus.
Jace ed Izzy erano scoppiati a ridere abbracciandola e prendendola in giro sul quanto fosse diventata tenera nei confronti del "genero".
Ma nessuno dei due poté aggiungere nient'altro, visto e considerato il modo affettuoso con cui Maryse era solita rivolgersi anche ai loro fidanzati.
Era innegabile, infatti, che Simon e Clary si fossero oramai piantati stabilmente in casa loro, con sommo stupore di Alec che non avrebbe mai creduto i suoi fratelli capaci di portare avanti delle relazioni così durature, considerata l' indole da rubacuori.
Tuttavia, non poteva certo dirsi dispiaciuto di essersi sbagliato; entrambi sembravano molto felici e, per Alec non c'era cosa più importante di quella.
Aveva da poco saputo, con sua somma gioia, che a breve il piccolo nerd e la sua sorellina sarebbero andati a vivere insieme.
Sperava per lui che la trattasse nel migliore dei modi o, probabilmente, Izzy lo avrebbe preso a calci per mezza New York, risparmiando ai suoi fratelli la fatica.
Jace, d'altro lato, considerando la rigida mentalità di Jocelyn, la madre di Clary, aveva deciso di tenersi più sul "tradizionale".
Non aveva ancora parlato apertamente di matrimonio, ma quell'ipotesi era più che evidente agli occhi di chiunque vedesse il modo adorante in cui quei due si guardavano.
Se suo fratello, però, voleva pensarci due volte prima di mettersi nella condizione di fare una proposta del genere alla sua ragazza, Alec non poteva di certo biasimarlo.
Si stava rendendo perfettamente conto di quanto difficile potesse essere trovarsi in una simile situazione.
« Fiorellino, cos'è quell'espressione assorta? »
La voce di Magnus a pochi centimetri da lui lo riportò bruscamente alla realtà, rischiando di farlo schizzare in aria come una molla dallo spavento.
Troppo perso nei suoi pensieri, non si era minimamente accorto del suo ingresso nel locale.
Si voltò di scatto, trovandosi faccia a faccia con il suo ragazzo e, restando subito dopo senza fiato.
Era più forte di lui.
Nonostante il tempo trascorso, non riusciva ad evitare di farsi venire il batticuore ogni volta che lo vedeva o che gli sorrideva.
Aveva capito già da un bel po' che, quello che Magnus gli faceva provare con la sua sola presenza, non sarebbe mai svanito.
Ed era stato questo fatto, più di ogni altro, a dargli la sicurezza di voler trascorrere tutta la vita insieme a lui.
Quella riflessione lo riportò con i piedi per terra, ricordandogli cosa stava per fare.
Dimenticando ogni tentativo di controllarsi, sbiancò di colpo, assalito da un ondata di nausea mista a panico.
« Alexander ti senti bene? Sei pallido come un morto. » gli domandò Magnus, sfiorandogli una spalla, chiaramente preoccupato per lui.
Alec si schiarì la voce, cercando nel mentre qualcosa da dire e che non lo facesse sembrare ancora più patetico. Ma il suo cervello sembrava essersi svuotato di colpo.
Ogni capacità logica era sparita nel nulla, insieme al suo bellissimo discorso.
Merda, come aveva potuto dimenticarselo?
«Okay, mi stai davvero spaventando, sembri sul punto di svenire! Fermo qui, non muoverti! Io corro a chiamare aiuto! » riprese Magnus dopo alcuni istanti, sempre più agitato dall'espressione sconvolta e spaurita dell'altro.
Tuttavia, riuscì a muovere solo un passo prima che il ragazzo lo fermasse strattonandogli una mano.
Alec prese un respiro profondo poi, cercando di farsi coraggio, con ancora la mano di Magnus tra le sue si inginocchiò davanti a lui.
« Sai, avevo preparato un discorso. Tutta una serie più o meno complessa di frasi con le quali cercavo di convincerti ad accettare ma, purtroppo, temo di essermelo appena dimenticato. Motivo per cui mi toccherà improvvisare. » esordì poi, con la voce che gli tremava leggermente.
Spostò lo sguardo sul suo ragazzo, trovandogli un'espressione di pura meraviglia e di assoluta speranza dipinta in volto.
Fin qui sembra averla presa bene, per cui coraggio.
« Tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata. Lo so, non te lo dico spesso, ma è la pura e semplice verità. Prima di conoscere te, ho passato anni sforzandomi di essere perfetto, cercando con tutte le mie forze di dare al mondo un immagine di me che, in realtà, non mi somigliava affatto. Ero debole ed insicuro, costantemente in lotta con me stesso per trovare la mia strada. Quando poi per la prima volta, ti ho visto lì, in infermeria, e i tuoi occhi hanno incrociato i miei, ho finalmente trovato la parte mancante di me. Quella di cui ho sempre avuto un disperato bisogno, sebbene non fossi io stesso consapevole di cercarla. All'improvviso tutti i dubbi e le paure si sono dissolte, oscurate dalla sensazione di essere amato davvero per quello che sono. Sono cresciuto e cambiato, riuscendo a superare ostacoli che prima avrei reputato impossibili. Tutto perché sapevo che tu saresti stato pronto ad afferrarmi, se mai avessi avuto bisogno di te. E questo non potrà mai cambiare: posso farcela solo se tu sei al mio fianco. Ti amo più qualsiasi altra cosa al mondo, e non c'è niente che io desideri di più del trascorrere ogni attimo della mia vita con te. » continuò Alec con decisione, cercando di scacciare l'emozione che rischiava di fargli mancare il fiato.
Puntò gli occhi in quelli del suo ragazzo, ormai velati di lacrime, cercando di fargli capire tutto il suo amore con un semplice sguardo.
« Magnus Bane, mi vuoi sposare? » gli chiese poi, con tutta la sincerità di cui era capace.
Fece appena in tempo a registrare un lieve singhiozzo commosso di Magnus, prima che quest'ultimo gli si lanciasse letteralmente addosso, facendolo finire disteso sul pavimento.
« Sì, sì, sì e ancora sì. » continuava a ripetergli tra le lacrime, tenendolo stretto e schiacciandolo con tutto il peso del suo corpo.
Alec ridacchiò divertito e sollevato come non mai, passandogli delicatamente una mano tra i capelli.
« E io che temevo che mi dicessi di no! » esclamò scherzosamente, dandogli un bacio sul naso.
Magnus si tirò indietro di colpo, guardandolo come se fosse impazzito. Poi, quasi cercando di capacitarsi dell'assurdità di quanto aveva sentito, scosse lentamente la testa.
« Per te, Alec, è sempre sì. (*) » dichiarò con assoluta serietà, senza accennare a staccare gli occhi dai suoi.
Il ragazzo attirò Magnus a sé, unendo le loro labbra in uno dei baci più dolci che si fossero mai dati.
« Quindi, a quanto pare ti sei appena fregato con le tue mani Lightwood. Dopo questa non ti lascerò di certo andare: sarai costretto a sopportarmi per il resto dei tuoi giorni. » bisbigliò d'un tratto Magnus a pochi centimetri dalla bocca dell'altro.
Alec sorrise, ringraziando ancora una volta il destino, il cielo, la fortuna o chiunque altro fosse stato a fargli incontrare il suo personale miracolo.
« Non vedo l'ora. »



(*) "Per te, Alec, è sempre sì" è la citazione che si trova nelle Cronache dell'Accademia, "Nascono alcuni ad infinita notte" :D


E' finita.
Mi piange davvero il cuore a dirlo, ma è finita.
E non posso fare a meno che ringraziare tutti voi, è merito vostro se la storia ha continuato ad andare avanti fino a quest'ultimo capitolo. Davvero, grazie infinite. <3
In particolar modo vorrei ringraziare tutte quelle persone che, mi hanno fatto sapere, il loro pensiero riguardo ogni singolo capitolo, siete magnifiche <3
Grazie di cuore anche tutti coloro che hanno messo la storia tra le preferite(47), tra le ricordate(12) e tra le seguite(90). E' davvero un grandissimo traguardo! <3
Grazie ancora a tutti! <3
In ogni caso, ci tenevo ad informarvi che probabilmente usciranno presto degli Extra, approfondendo tutte le parti che sono state a malapena accenate :D
E vi invito ancora una volta ad iscrivervi al gruppo facebook, composto da persone meravigliose accomunate dalla stessa passione per la lettura e la scrittura!
Il link è questo ------> https://www.facebook.com/groups/1695283824068412/
E niente, alla prossima!
Bye! <3



   
 
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