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Autore: Lilla Wright    19/07/2016    3 recensioni
- E adesso cosa facciamo? -
Il sospriro rassegnato di Dominic costrinse Matthew a voltarsi verso l'amico che gli restituì uno sguardo carico di fastidio.
- E che cazzo dovremmo fare? -
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: I personaggi non mi appartengono e non scrivo a scopo di lucro.
Chiedo scusa per eventuali errori di battitura o peggio di grammatica
Buona lettura :D




- E adesso cosa facciamo? -
Il sospriro rassegnato di Dominic costrinse Matthew a voltarsi verso l'amico che gli restituì uno sguardo carico di fastidio.
- E che cazzo dovremmo fare? -
Era incazzato nero. Erano più di 15 anni che il cantante gli faceva quella domanda e si era rotto le palle.
Cosa dovevano fare? Andare dai giornalisti e dirgliene quattro? Essere intervistati per smentire? Oppure dire la verità?
Il batterista aveva solo una risposta.
- Non me ne frega un cazzo di quello che pensano i giornalisti. Io voglio vivere la mia vita in santa pace, se poi loro vogliono sparare stronzate su di noi lo facciano pure.. per quel che mi interessa -
- Ma non pensi a cosa diranno i fan?! -
Matthew era sconcertato dalla risposta del suo amico, non trovava corrispondenza  tra quello che aveva detto con quello che pensava. In tutti quegli anni era stato lui a sostenerlo e adesso se ne fregava, non solo di lui ma anche di chi li sosteneva in tutto e per tutto.
- I fan? Lascia che ti dica una cosa sui nostri cari fan - si avvicinò a Matthew fino a sfiorare le sue labbra con il respiro - I nostri fan sono peggio dei giornalisti. Vivono di nostri gossip come se la nostra musica non contasse nulla -
Si allontanò dall'amico e prese un respiro.
- Io amo i nostri fans. Sono qualcosa di meraviglioso, sono come una famiglia e ci sostengono in tutto quello che facciamo, anche le cose più assurde, ma quando iniziano a ficcare il naso in quella che al di là della fama rimane la nostra vita privatami fanno incazzare a tal punto da volerli eliminare -
Il moro fissò l'amico con i grandi occhi azzurri spalancati dallo spavento.
Mai in vita sua Dominic aveva detto una simile cosa, non lui che era capace di regalare un sorriso anche al più stronzo dei suoi nemici. Doveva proprio essere arrivato al limite di sopportazione se farneticava in quella maniera.
Eppure la consapevolezza che l'altro stesse dando di matto non tranquillizzava Matthew che con la mente viaggiava a tutte le possibili conclusioni di quella semplice insinuazione sparata a zero dall'ennesimo giornalino di gossip della città degli angeli americana.
Non poteva...
- Ma Dom, io non voglio.. -
- Matthew - e quando usava il suo nome per intero era serio - fottitene! -
- Come faccio a fottermene quando qui si gioca la nostra reputazione? -
- Vorrai dire la nostra libertà di uomini - fu coretto.
- Ma noi possiamo fare quello che vogliamo. Siamo famosi... -
- E' qui che ti sbagli. Possiamo fare solo quello che la nostra vita da star ci permette -
Matthew avrebbe tanto voluto scoppiare a piangere, sfogare una frustrazione che neanche lui era conscio di possedere ma si trattenne perchè la sua mente superò i sentimenti per tornare a fabbricare ipotesi e congetture.
Dominic, dal canto suo, guardava il suo amico e si chiedeva se non era stato troppo brusco con lui. Eppure non se ne pentiva, sapeva che l'unico modo per mettere il moro davanti alla realtà era farglici sbattere contro la faccia e lui l'aveva fatto, come un padre con il figlio che ancora rifiuta di crescere.
Non ne poteva veramente più. Aveva cominciato a suonare con la sola passione appresso, il sogno di suonare un giorno davanti ad un grande pubblico, fan fedeli che ascoltavano la sua musica con il cuore in mano, e quando aveva incontrato il suo migliore amico quel sogno aveva preso forma diventando una realtà quasi incomprensibile.
Poi tutto era cambiato. Esisteva la facciata, il gossip e quello che i giornali dicevano di loro, quasi fosse più importante l'opinione del Q magazine che non più di 100.000 persone al loro concerto.
Era tutto così inutile e superfluo da fargli venire il vomito ma la vera
rabbia era arrivata con le lacrime versate per la morte di suo padre e la disperata richiesta dei suoi amici ai media di non parlarne.
Ma perchè? Se non avessero espresso la volontà di non parlarne, quegli stupidi mezzi di comunicazione di massa avrebbero goduto della scomparsa della persona più importante della sua vita per soldi e popolarità? Che schifo!
Eppure in quel momento non riusciva neanche a schifarsi del tutto di quel mondo, riusciva solo a compatirlo, non per l'inutilità di se stesso, ma per l'importanza che invece aveva per il suo migliore amico, ancora rapita da chissà quali pensieri.
Fu per il bene che voleva a Matthew che si cotrinse a fare qualcosa.
Piano si avvicinò al moro e gli cinse le spalle con un braccio, avvicinandolo maggiormente a sè per stringerlo in un caldo abbraccio.
- Matthew - lo chiamò con dolcezza, riuscendo a farlo concentrare su di sè - Non possiamo cambiare quello che siamo. Forse si delle star ma pur sempre uomini e come tali ci comportiamo. Essere giudicati per la nostra popolarità che abbiamo acquisito con il nostro lavoro non è giusto e nessuno può farlo, non quando si parla di noi come persone. Tu, Matthew Bellamy, sei libero di fare quello che vuoi della tua vita -
Matthew non rispose. Spostò lo sguardo verso il tappeto ai suoi piedi, pieno di mille colori ma incapace di deconcentrarlo dalla semplice paura che un giornoil suo nome venisse dimenticato.
Ragionandoci si chiese chi sarebbe stato dimenticato. Il Matthew Bellamy eccentrico e con atteggiamenti da star o il Matthew Bellamy genio della musica che toccava i cuori di milioni di persone?
Forse la differenza era questa ed era proprio questa la sola che contava.
Alla fin fine che gliene fregava del commento di di un giornaletto su una sua presunta relazione con Kate Hudson quando il suo amore era lì per rassicurarlo e abbracciarlo?
Cosa gliene fregava se i fan pesavano, senza neanche andare trooppo lontani dalla realtà, che lui e Dominic avessero una relazione?
Matthew Bellamy amava Dominic Howard, punto!
Se si fosse fermato anche solo per un momento a pensare a cosa contasse di più nella sua vita non avrebbe avuto dubbi, non una esitazione o un ripensamento.
La musica l'aveva accompagnato, rassicurato e difeso dal mondo già nella sua solitaria vita da adolescente ma era sempre mancata la Musa che la avrebbe resa celebre.
Quella Musa era Dominic. Lui l'aveva compreso e amato come mai nessuno e nona aveva mai chiesto nulla in cambio, se non un sorriso e un bacio prima di dormire. L'aveva ripagato con dolci melodie, lettere d'amore in una canzone e tutta la passione che poteva mettere nella sua voce o sui tasti del pianoforte.
Forse, l'aveva anche ripagato con un calcio nel culo quando gli aveva chiesto di rendere tutto pubblico, ma non poteva, l'ombra dei fan che lo calunniavano lo tormentava.
Qui si sbagliava. Difendeva i fan che lo avrebbe deriso, senza contare che era grazie a quello che provava per Dominic che lo aveva portato al successo.
Spostò lo sguardo sul biondo.
- Tu sei davvero sicuro di volere questo? -
Dominic sorrise. Il suo genietto in tuttologia, tranne che in affari di cuore, stava crescendo!
- Insieme a te potrei fare qualsiasi cosa -
Un piccolo bacio a suggellare quel momento di reciproca promessa.
- Together we are invincible - cantò Matthew ridendo.
- Ma smettila scemo! - rise Dominic, dandogli un pugno sulla spalla.
Insieme si diressero alla porta.
Niente più segreti, solo un amore da scoprire.
 
   
 
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