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Autore: Blade the KnightRevenant    19/07/2016    1 recensioni
Io sono Havel, detto la Roccia.
Ho combattuto nel nome dei cavalieri e il ricordo delle mie guerre rimane impresso sulla mia armatura.
Alcuni però dicono che io sia in quella torre, altri dicono di no. Ma non ha importanza, tanto a nessuno importa la storia di un traditore.
Genere: Generale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lore e cose'
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Appoggiato a un muro, seduto con lo sguardo rivolto verso il basso. Ormai il tempo lo passa così, un vecchio eroe ormai odiato da tutti, ma per sua fortuna presto sarà anche dimenticato dalle memorie delle persone e dal tempo stesso.

Questa è la condanna di Havel la Roccia, uno dei più grandi eroi dell’Età del Fuoco, imprigionato in una torre ad aspettare l’inevitabile: la morte. In quella torre è del tutto solo e l’unica cosa che gli tiene compagnia sono solo quei i rumori che sente oltre quelle porte di tanto in tanto. Ci ha provato in tutti i modi a evadere, ma le sue armi leggendarie non possono niente contro quei muri e quelle uniche due porte che lo dividono dalla libertà sono bloccate da una strana magia, un tipo di magia che lui stesso disgusta.
 

Non ha vie di fuga.. e tutto questo è a causa di quel drago maledetto. Non gli aveva mai fatto paura Seath il Senzascaglie. Havel aveva ucciso moltissimi draghi nella guerra contro il dominio dei suddetti draghi eterni e il suo Dente di Drago ne era la prova, così come il ricordo rimane impresso sulla sua armatura e sul suo scudo.

Purtroppo, anche se Havel la Roccia era uno dei più fidati amici dello stesso Lord della Luce, Seath ne era il Duca e per di più teneva e tiene tutt’ora, una buona importanza nella città degli Dei, Anor Londo. Talmente era diventato importante quel disgustoso drago albino senza scaglie che Gwyn ha preferito Seath a lui. La Roccia ammetteva a se stesso i suoi errori e di certo cospirare piani contro Gwyn non era la giusta cosa da fare, ma se i Lord stessi avessero perso il senno? Per questo teneva nelle sue stanze al sicuro un’arma occulta, l’unico tipo di arma in grado di fronteggiare al meglio un Lord.

Come poteva Gwyn permettere a un essere abominevole come Seath di poter studiare cosa come “l’immortalità” e la stregoneria e usare persone innocenti come cavie da esperimento!? Tutti questi fatti erano inaccettabili per il cavaliere e come ormai aveva capito da tempo, il Lord della Luce gli aveva voltato le spalle. Ma poi è successo l’irreparabile: qualcuno spifferò i suoi piani, lo arrestarono, interrogato e giudicato, esiliato da Anor Londo e infine imprigionato qui, a marcire in questa lugubre torre di un insediamento di esseri umani.

Doveva ammettere però che le guardie erano molto cordiali con lui. Molti umani infatti ammiravano i Lord e Havel rimane ancora oggi un eroe per molti, soprattutto per quelli del Patto della Via Bianca. Infatti le stesse guardie lo aggiornavano sui fatti che venivano dall’esterno, ma più passava il tempo e più si accorgeva che il tempo o volava troppo velocemente, o andava fin troppo lento.

Ormai saranno passati anni dal suo esilio e sono settimane che non sente più niente fuori dalle porte e nessuno che gli porta più il rancio giornaliero. Sarà stato dimenticato finalmente? Oppure sta definitivamente impazzendo?

 

Egli è ormai consapevole della maledizione che sta colpendo gli uomini e sa che prima o poi una condanna del genere arriverà anche a lui. Non sente più le forze, è come al solito seduto e appoggiato al muro dell’ultimo piano della torre, vicino alla porta. Sono passati così tanti anni che c’è muschio ovunque sui muri, il pavimento in legno è diventato ormai vecchio e scricchiolante al passo, le ragnatele si moltiplicano sempre più negli angoli bui della torre e a momenti tutte le fiaccole appoggiate al muro si spegneranno per il troppo tempo.

Sa che finalmente è finita e sa che tutto ciò che rimarrà di lui sarà soltanto il suo corpo, Vuoto, putrido e in decomposizione, ma difeso sempre dalla sua possente armatura. Spera soltanto che un giorno qualcuno possa farlo uscire da lì e che sia talmente forte da battere il suo corpo ormai divenuto inanimato, così potrà essere definitivamente libero nel corpo e nello spirito.

Il corpo non lo sente più, gli occhi si fanno pesanti. Un ultimo respiro.. e poi il silenzio.

 

Non si sa poi quando c’è ne volle di tempo, ma quel corpo d’improvviso si alzò, prese strette le sue armi e rimase immobili, aspettando l’arrivo di qualche stolto che lo avrebbe finalmente liberato e dato sfogo alla forza di Havel la Roccia.

 

 

 

 

Molti ritengono che Havel sia morto lì, nella torre dei non-morti.. ma se quello non fosse Havel?

 

 

 

 

Cammina.. e continua a camminare. La fame, la sete e lo sfinimento non posso fermare Havel La Roccia nella sua impresa. È riuscito a sfuggire dalle ire dei Lord di Anor Londo, ha superato le città dei non morti, ha raggiunto Lordran, attraversato le inospitali terre della Grande Palude e ora è finalmente uscito da quel labirintico albero.. e finalmente, dopo anni di ricerche è qui, al Lago di Cenere.

Deve ancora molto al suo fidato uomo, che si è offerto di salvarlo e scambiando così la sua identità, dando il tempo a Havel di fuggire dalla Città degli Dei. Non gli importa più se Gwyn lo ha ripudiato come il Dio della Guerra, ciò che gli importa adesso è trovare un modo come distruggere Seath e la risposta che cerca è proprio, in questo posto sconosciuto a tutti e celato come una leggenda di pazzi e sognatori.

Questo posto era come allora, prima che Gwyn, Nito e Izalith salissero al potere: grigie terre, nessuna cosa che si muoveva o sentiva in lontananza e più di tutti, il cielo attraversato dai grandi Arcialberi.


Havel sa che non sono tutti morti e qualche discendente dei draghi deve pur essere sopravvissuto alla guerra. Seath non ha le scaglie e non è immortale, ma per sconfiggerlo ci vuole un’arma,, un’arma talmente potente che deve raggiungere i livelli di un drago stesso. Sarà dura, ma ne varrà la pena. Ci vorrà ancora molto tempo è vero, ma troverà quei draghi e comprenderà la loro natura, la loro vera forza e poi potrà tornare finalmente ad Anor Londo e finire Seath.. una volta per tutte!

 

 

 

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTORE

Allora ragazzi, dopo Solaire, Ornstein e Gwyn toccava a Havel. Se avete capito, questa fan fiction era per mettere in evidenze le due principale teorie di Havel sulla sua posizione, ovvero il non-morto dalle sembianze di Havel nella torre e il cadavere con il miracolo di Havel su quel fungo nel Lago di Cenere.

Scrivo una cosa: questa per il momento sarà l’ultima fan fiction che scriverà su Dark Souls, perché adesso devo tornare sul fandom di Sonic a completare un sacco di lavoro. Ho recensito un sacco di roba (praticamente QUASI tutte le fan fiction) e ho parlato con molta gente e questo non mi può rendere più felice. Quando se ne presenterà l’occasione tornerò ^^ (ma se qualcuno scriverà una sua nuova storia tranquilli che vengo a recensirvela).

Ricorda di lasciare un commento, o una recensione e ci vediamo a una prossima volta.

Vereor Nox.

And Praise the Sun! [T]/

Knight CuttingBlade

  
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