Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: Shanne    19/07/2016    5 recensioni
{ chanbaek }
Sono ormai passati cinque anni dal ritiro dal mondo della musica di Baekhyun e da mesi è ossessionato da continui incubi che lo portano a non chiudere occhio per tutta la notte, nonostante sia il protagonista di una vita matrimoniale apparentemente soddisfacente. Ma cos'è lo tormenta così tanto?
-- Potrei stare qui a farvi una sorta di riassunto su questa oneshot ma la cosa più intelligente da fare è cliccare sul titolo in alto e leggere. Non sono brava con i riassunti. Enjoy --
Genere: Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Attenzione: Si consiglia l'ascolto della canzone "Heartbreak Hotel" di Tiffany per la lettura della song-fic ( https://www.youtube.com/watch?v=R-fumcZGEWc ).
Le parti con la giustificazione al centro sono le parti della canzone tradotta in inglese per esprimere al meglio il significato; quelle a sinistra sono le scene che stanno avvenendo in contemporanea alla vostra lettura ed infine le parti con giustificazione a destra sono i flashback. 
Buona lettura!


Heartbreak Hotel; 


I see the end in your eyes
It endlessly shakes me, messes me up
Is it time to stop making things up?
Stop these painful emotions, I can’t breathe

 
Lentamente aprii gli occhi nel buio, sospirò piano e li richiuse, cercando di tranquillizzarsi.
Un altro incubo. Era solo un altro incubo. Si alzò piano dal letto matrimoniale per non disturbare Taeyeon dal suo dolce sonno e si diresse verso il suo ampio balcone una volta essersi armato del suo adorato pacchetto di sigarette.
Si accomodò sulla sedia a dondolo e rilassò i muscoli con dei leggeri movimenti delle scapole. Era almeno la centesima notte che passava insonne dopo aver dato un fermo alla sua carriera musicale. Ora aveva trentun anni, una privacy, una splendida villa e una moglie desiderata da tutta la Corea Del Sud. Eppure… qualcosa mancava, qualcosa lo tormentava, qualcosa di così grande da disturbare il suo sonno.
Accesa la sigaretta, inspirò profondamente e chiuse gli occhi per qualche secondo, per poi schiudere impercettibilmente le labbra e lasciare che il fumo si confondesse con l’aria.
Si morse il labbro e guardò intensamente la luna.
In realtà i suoi ricorrenti incubi non erano altro che agglomerati di pensieri, ricordi e nostalgia che non facevano altro che rendere invivibile il suo riposo; probabilmente fardelli troppo pesanti da dimenticare.
Si lasciò andare sullo schienale e assorbì nuovamente una grossa quantità di fumo, andando poi a massaggiarsi la fronte premendo il più possibile, come se fosse servito a far dissolvere la sua insonnia.
Ed ecco che uno dei ricordi più dolorosi cominciò a prendere piede nella mente di Baekhyun, ripercuotendosi inevitabilmente sul suo corpo, che sembrò irrigidirsi d’improvviso.
As if everything’s been decided for us from the start
Our journey has ended, with tired faces
Can you predict what’ll happen next?
 
«Non --…».
«Mamma, ti prego…non sono malato. Ti scongiuro di credermi.»
«E’ stato il successo. Il successo ti ha cambiato. Tu non sei mio figlio, ridammi il mio Baekhyun!»
Fu allora che il ragazzo prese posto al fianco della madre con gli occhi colmi di altrettante lacrime: «Io sono tuo figlio, mamma. Nulla mi ha cambiato, questo – sono io…»
La signora Byun volse il capo dalla parte opposta di proposito e con un gesto frenetico tentò di asciugare i rimasugli del suo pianto disperato. Dopodiché immerse totalmente il viso tra le mani, cominciando a scuotere il viso in segno di negazione: «Che vergogna… che vergogna…» mugugnò piano. «E come pensi che reagirà tuo padre, mh? Sbatterà fuori di casa te e il tuo --…» e nemmeno riuscì a concludere la frase che ricominciò a piangere istericamente, come se si fosse ritrovata davanti al più grande dei dispiaceri.
«Ti scongiuro di cercare di capirmi, mamma… ti prego. Te ne sto parlando perché mi fido di te, perché sei la mia famiglia!» disse, cercando di trattenersi a stento dal pianto. «Non voltarmi le spalle… so che è davvero forte ciò che ti ho appena confessato ma ti prego di accettarmi. Di — trattarmi come sempre. Come facevi prima. Sono sempre il tuo Baekhyun, mamma. Sempre.»
L’aria cominciava a mancargli così tanto che ormai concludere una frase impossibile.
Intrecciò le dita delle proprie mani in un pugno per potersele premere contro le sue labbra e poi serrò gli occhi forzatamente, probabilmente in cerca di un miracolo, in cerca di pace. 
Fu allora che la madre si volto verso di lui con lo sguardo vuoto ed affranto, pronta a pronunciare parole più taglienti di una lama, più dolorose di un pugno: «Preferirei avere un figlio morto piuttosto che omosessuale.»
A quelle parole, Baekhyun deglutii di scatto e scoppiò in un pianto distrutto che quasi sfociò in panico e con gli ultimi respiri recuperati a fatica cercò di rispondere.
«Mi stai facendo del male… ti prego – non…» e in un ultimo gesto disperato cercò un ultimo approccio con sua madre, un ultimo abbraccio ma questa si scostò di scatto e scosse piano il volto.
«Va’ via… va’ via da casa mia.»
 
I’ll be gone
You can’t hurt me now
 
Non si accorse delle lacrime che lentamente rigavano le guance ad ogni frammento di ricordo ritrovato.
Lasciò cadere la testa indietro e con un gesto veloce scappellò la punta della sigaretta consumata per riportarla nuovamente alle labbra. Poi cominciò ad ammirarla con lo sguardo in cerca di altri ricordi, in cerca di ricordi felici.
Si morse la guancia internamente.
This is the heartbreak hotel
In this place that is left for me
I lay alone, forget you
Tears come but I forgive you
Today, I’m checking out
I wanna leave this place (heartbreak hotel)
No I ain’t gonna go
No I ain’t gonna go
Today, I’m checking out
I wanna leave this place (heartbreak hotel)

 
«Yah, non dovresti fumare.».
«E invece…» sopraggiunse Baekhyun ghignando e inspirando altro fumo.
«Non voglio che ti accada niente…» aggiunse Chanyeol stringendogli le braccia
in vita. «Stupido Hyung.».
«Altrimenti…?».
«Altrimenti sai che succede.» concluse il più alto tra un bacio posato sulla venatura sporgente del collo dell’altro e una impercettibile carezza sul fianco.
Baekhyun si limitò a sorridere e ad affondare le dita affusolate tra i capelli morbidi del più piccolo e solo dopo aver chiuso gli occhi riuscì finalmente a godere di quelle splendide attenzioni.
Quel magico momento però venne interrotto da rumori di borse posate e passi stanchi, probabilmente appartenenti ai restanti membri degli EXO, di ritorno da una piacevole cena di gruppo.
Chanyeol sbuffò piano, sorrise appena all’altro e si allontanò il più velocemente possibile per andare a stendersi sul proprio letto, attenendosi ai soliti piani.
Se Chanyeol e Baekhyun fossero stati scoperti, entrambi non avrebbero avuto più vita tranquilla.
 
I remember those dreamy nights
It continuously shakes me up, it’s hard
This empty space, your packed up things
It shows how much we changed

 
Posò lo sguardo perso nel vuoto sul panorama notturno di Seoul che risplendeva di luci colorate e sfavillanti.
Perché pensava a lui proprio ora? Si era ripromesso di chiudere quel capitolo della sua vita, un periodo di pura omosessualità, di sbando, di malattia.
Era riuscito a reprimere il tutto, a fingere di desiderare una donna al suo fianco più di qualunque altra cosa, anche a costo di spezzare cuori, di confondere menti, di farsi del male.
Ma chi era Baekhyun per davvero? Il sano o il malato? Come era finita così? Perché non aveva riflettuto più a lungo?
Inspirò nicotina nuovamente e come se stesse rivivendo ogni attimo della sua stessa vita, volse il capo a destra, come se con lui ci fosse qualcuno.
 
As if we didn’t know anything from the start
We became like this, without expression, with an unfamiliar face
Can you predict what’ll happen next?

 
Qualcuno bussò alla porta e Baekhyun si girò di scatto verso di essa: «Chi osa disturbare un neo-sposo poco prima della sua cerimonia? Nessuno dovrebbe entrar--».
Il suo tono ironico si tramutò in puro silenzio per lasciare che le labbra si schiudessero dallo stupore del momento. Davanti aveva lui, aveva il suo gigante, il suo vero amore.
«Hyung, io – volevo parlarti…».
Baekhyun posò lo sguardo sullo specchio in pochi istanti, probabilmente fingendo di star sistemando ancora gli ultimi dettagli della camicia. Rimase in silenzio, non osò aprire bocca; sapeva che qualunque parola avrebbe potuto scatenare l’inimmaginabile.
Chanyeol non perse tempo e si avvicinò il più possibile al più grande, in cerca di un contatto visivo e di una vera risposta: «Questo non sei tu. Che diamine stai facendo? Non stiamo più insieme e posso accettarlo, va bene. Ma questo? Dio, ti stai sposando! Ti rendi conto di quello che sta per accadere?».
Baekhyun si limitò ad annuire impercettibilmente e ad arricciare leggermente le labbra in segno di nervosismo.
«Diamine, ma vuoi darmi retta?!» e con uno scatto, Chanyeol tirò l’altro dal braccio, facendolo girare e lasciando che finalmente, dopo mesi, i loro sguardi si ricontrassero ancora una volta. «Dimmi che la ami davvero e io me ne andrò».
Il più grande distolse lo sguardo e digrignò i denti. Poi sospirò agitatamente: «Chanyeol, io sono così. Ciò che ci è stato tra di noi non doveva accadere, è stato un errore».
«Dimmelo.» lo incitò ancora, l’altro.
«È ora, farò tardi alla cerimonia.» concluse, lasciando la stanza senza nemmeno guardare il piccolo negli occhi.
Chiuse la porta alle sue spalle e camminò il più velocemente possibile, trattenendo a stenti le lacrime.
Era meglio così. Era la scelta più giusta per lui, la sua immagine e la sua famiglia.
 
You’ll be gone
I can’t hurt you now

 
«Vuoi tu Byun Baekhyun prendere in sposa Kim Taeyeon per amarla e onorarla finchè morte non vi separi?».
Deglutì piano e guardò per un istante la platea della chiesa che stava assistendo alla sacra cerimonia. Chanyeol era appoggiato ad una delle numerose colonne portanti della struttura in marmo bianco in fondo alla chiesa, con le braccia conserte e una espressione delusa in volto. I loro occhi si incontrarono ancora, forse per l’ultima volta, per un ancora un momento. Ma ecco che preferì porgere la vista nuovamente su Taeyeon per pronunciare a gran voce ciò che tutti stavano aspettando.
«Lo voglio.»
Sorrise appena.
Poi udii i passi pesanti di Chanyeol dirigersi verso l’uscita.

 
This is the heartbreak hotel
Even if I remember the false expectations you gave
I’ll forget you
In the end, I forgive you
Today, I’m checking out
I wanna leave this place (heartbreak hotel)
No I ain’t gonna go

 
Da quel giorno di lui non seppe più nulla.
Forse non avrebbe dovuto lasciarlo, forse – forse ormai era tardi per rimuginare.
Spense la sigaretta nell’apposito portacenere e poi si alzò con calma dalla sedia per andare a poggiarsi di peso sulla ringhiera, ammirando ancora quell’incantevole vista.
«Dio…» si lasciò scappare; erano molti i punti interrogativi che lo disturbavano in quel momento, erano molti i rimorsi, erano molti i fallimenti.
Aveva ottenuto la vita di un qualunque ragazzo coreano ma a che prezzo?
Era felice? Era ancora convinto di aver fatto la scelta giusta? Non c’era un’altra strada?
Certo che c’era ma quella scelta era ovviamente la più semplice.
«Sei felice, Baekhyun.» disse sussurrando. «Lo sei, lo sei, lo sei.»
Lasciò cadere nel buio i suoi occhi per qualche istante; sapeva di star cercando di autoconvincersi, sapeva di non star bene, sapeva della baggianata che aveva fatto.

 
No I ain’t gonna go
Today, I’m checking out
I wanna leave this place (heartbreak hotel)

 
«Vieni.» Sussurò Chanyeol stringendo la mano di Baekhyun nella propria. «Voglio farti sentire una cosa.»
Il più grande assunse una espressione interrogativa e sorpresa; non si stancava mai delle sorprese del suo gigante.
Si lasciò trasportare fino in camera, dove il più piccolo sistemò la sua pianola. Poi ci si sedette davanti e pregò l’altro di prendere posto di fronte a lui.
Le sue dita cominciarono a muoversi con dolcezza e abilità e le note iniziarono con il costruire una splendida melodia, una canzone che Baekhyun conosceva bene. Chanyeol cominciò ad intonarla anche con la voce e in quel momento gli sembrò di perdersi nella dolcezza di quel momento.
Sul proprio volto prese posto un ampio sorriso, le fessure oculari si tramutarono in adorabili mezzelune, il cuore prese a battere freneticamente e la mente a viaggiare tra i ricordi più belli che condivideva con lui.
Il loro primo bacio, le giornate passate a ridere, a stuzzicarsi, a dormire abbracciati e anche le giornate in cui era necessario nascondersi, fingere di avere delle ragazze da presentare alla famiglia e momenti in cui piangevano assieme, sperando in un cambiamento, in un modo per evadere da una società che li avrebbe derisi e giudicati. A loro piaceva immaginare di poter andare lontano, di vivere insieme e di condividere anche i momenti più scontati che una coppia comune trascorre insieme. A Baekhyun sarebbe piaciuto cucinare insieme, scegliere il nido d’amore insieme, stare bene insieme.
Successivamente ritornò alla realtà e scrutò con attenzione il volto di Chanyeol, la perfezione di quei lineamenti, la delicatezza della sua voce.
Amava ogni singola parte di lui, ogni singola sfaccettatura del suo aspetto e della sua frizzante personalità; era la persona più buona del mondo, di quelle persone pacifiche e gentili, sempre pronte a rivolgere un sorriso anche a chi non lo meriterebbe… era totalmente rapito da lui e gli doveva tutto. L’allegria e la forza che sprizzava sempre da ogni poro la doveva a lui, al suo Chanyeol. 
 
I came here often
But it’s getting more frequent, the check-in
We won’t push the responsibility to each other anymore
It’s been a while since we’ve both grown indifferent
I never packed feelings that felt like baggage

 
«Ti amo, Park Chanyeol.»
Fu questo tutto ciò che riuscì a dire quando l’altro finì di cantare “Heartbreak Hotel”. Non un singolo grazie, non un complimento. Sentì quelle parole implodere ancora dentro di sé, come se avessero vita propria, come se sentissero il bisogno di essere pronunciate.
«Ti amo da morire.» continuò. «Come mai ho amato nessuno prima.»
Chanyeol sapeva che il più grande non era mai stato un granché ad esprimersi a parole quindi colse comunque la dolcezza di quelle parole e la profondità del suo sentimento.
Si alzò dalla sedia e gli si avvicinò lentamente, sorridendo: «So quanto ti piaceva e quindi ho pensato di arrangiarla in questo modo per te.»
Baekhyun rimase in silenzio e continuò a sorridere così tanto da poter sentire i propri muscoli facciali intorpidirsi nel modo più piacevole possibile.
Con un gesto veloce, intricò le dita sottili nei capelli folti dell’altro in corrispondenza della nuca e unì le loro labbra in modo convulso, desideroso di assaporarlo ancora una volta e di stringersi a lui quanto più possibile.
Ecco che però Chanyeol si stacco di qualche millimetro dalla sua bocca, ancora con le palpebre serrate per pronunciare la risposta alla frase dell’altro con un sogghigno divertito: «Devo cantare canzoni per te più spesso…».
Baekhyun scoppiò in una risata e scosse lentamente la testa in segno di rassegnazione: «Idiota…».
 
It’s a good room to break up
feel like a penthouse suite
It’s more comfortable to sleep separately
Our hearts went from being one to twin
After we met our own mornings
The last meal is just room service

 
Batté un pugno sulla ringhiera e, solo dopo essersi passato una mano sul viso, rientrò in casa per dirigersi in camera da letto.
Cosa aveva fatto? Lo aveva lasciato andare così?
Chanyeol fu l’unica persona di cui Baekhyun si innamorò sul serio e avrebbe fatto di tutto per portare avanti quella relazione ma – per qualche motivo non lo fece, preferendo di illudere una ragazza che poteva sicuramente ottenere qualcuno migliore di lui, qualcuno di più sincero. Inoltre in questo modo non dovette più lasciare casa sua, poté riottenere il rapporto che tanto amava con la madre, poté smettere di deluderla.

 
I’ll leave as I empty it all
Placing our memories in my new carrier
Will make it a bit heavy
You can hate me, I’ll be punished
After I escape from you, if you’re not ready yet
You can stay there a bit longer

Non dimenticò mai lo sguardo distrutto di Chanyeol al momento della loro rottura.
Decise di dirglielo piangendo, poco dopo aver fatto l’amore, non molto tempo dopo essersi promessi una vita insieme lontano dalla Corea del Sud e dai riflettori. Avrebbero dovuto abbandonare la carriera artistica contemporaneamente e invecchiare insieme.
Dopo Baekhyun, anche Chanyeol decise di ritirarsi e gli EXO si sciolsero definitivamente.

 
Our relationship was tiring
Like jet lag that won’t go away
I wanna stop this long journey and go home
So my insomnia can be cured
I wanna sleep on my pillow
Go back to reality
I wanna wake up from the dream of you

 
Era una situazione difficile, forse impossibile ma niente poteva essere paragonato a vivere in una menzogna e a condividere un letto con una persona diversa da quella che si vuole davvero.
Avrebbe voluto ritrovarsi in un brutto incubo piuttosto che accettare questo tipo di vita per il resto della sua esistenza.
Il mento cominciò a tremare e gli occhi a riempirsi di calde lacrime.
In silenzio, si diresse in camera da letto e, facendo attenzione a non svegliare la moglie, dal fondo della sua pila di maglie riposte nell’armadio prese quella donatagli da Chanyeol che sorprendentemente, dopo anni, aveva ancora conservato il suo profumo. Se la strinse al petto e inspirò a fondo.
Gli mancava così tanto...
I tried to blame you
But now it’s no use, right here
I tried resenting you
But it’s useless, right here
My love that I spilled to you
It was dazzling because it was you
I always wanted to tell you
Although it’s too late, right here

 
Poteva essere malato, sporco, pazzo, innaturale ma non gli importava più ormai. Non importava più nemmeno dell’opinione della sua famiglia, né della felicità di Taeyeon.
D’improvviso, cominciò a vestirsi; indossò la sua maglietta, i primi jeans che trovò e la sua giacchia di pelle preferita. Recuperò chiavi, telefono e sigarette e baciò la moglie sulla fronte, per poi scendere in garage e mettere in moto la sua macchina.
Nel mentre, prese il cellulare e decise di inviare un messaggio al più piccolo:

From: Baekhyun → to: Chanyeol

“나는 당신을 비난 하려고 하지만 지금은 아무 소용이 바로 여기, 없다 난 당신 을 원망 시도 하지만 그것은 바로 여기, 쓸모 내가 당신에게 유출 내 사랑 당신 을 했기 때문에 그것은 눈부신 했다 난 항상 당신에게 원 너무 늦게, 바로 여기 있지만
용서 해줘...”
Trad:
“I tried to blame you
But now it’s no use, right here
I tried resenting you
But it’s useless, right here
My love that I spilled to you  was dazzling because it was you…
I always wanted to tell you.
Although it’s too late, right here.
Perdonami.”

 
 
Partì di botto con una destinazione in mente.
Voleva rivederlo, ricominciare da capo.

 
This is the heartbreak hotel
In this place that is left for me
I lay alone, forget you
Tears come but I forgive you
Today, I’m checking out
I wanna leave this place (heartbreak hotel)
No I ain’t gonna go

 
Dopo ben cinque anni, ricordava ancora perfettamente le sue ultime parole.
“Semmai dovessi cambiare idea su te stesso io ti aspetterò sempre.
Solito posto alle due di notte.”
Dubitava fortemente che avrebbe potuto rivederlo lì ma decise di provarci comunque, non voleva più essere cauto, non voleva più vivere di rimorsi.
Una volta arrivato a destinazione, si curò di chiudere la macchina e con passo veloce entrò nel locale, a quell’ora semivuoto.
Di lui nessuna ombra.
Ordino una sambuca e volse lo sguardo al suo orologio.
Poi udì dei passi pesanti, una camminata lenta, un sospiro sconsolato. Velocemente si voltò, cercando la fonte del rumore.
Lui era lì, in piedi.
Il risentimento, l’odio, la sofferenza e il rimorso di entrambi sparirono flebilmente.
I due si guardarono intensamente.
Sui loro volti solo dei sorrisi.
I sorrisi più belli e veri di sempre.
No I ain’t gonna go
Today, I’m checking out
I wanna leave this place
heartbreak hotel.

 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Shanne