Cose Che lo SHIELD Non Ha Mai Detto a Capitan America - Things SHIELD Never Told Captain
America
tolieawake
Sommario:
Il fatto è, capì molto presto Tony, che ci sono delle cose che lo SHIELD non ha
mai detto a Capitan America. A volte sono piccole cose, a volte sono cose
grandi. Ma cose, comunque sia, che pensavano non fosse pronto a sapere.
Quando
Steve scopre una di queste cose durante un’intervista, la sua reazione è come
non se la sarebbe mai immaginata nessuno (eccetto Natasha forse, perché lei è
spaventosa).
O,
come il mondo scoprì di Steve Rogers e Bucky Barnes.
-.-.-.-.-.-.-
Il
fatto è, capì molto presto Tony, che ci sono delle cose che lo SHIELD non ha
mai detto a Capitan America. A volte sono piccole cose, a volte sono cose
grandi. Ma cose, comunque sia, che pensavano non fosse pronto a sapere (il che
è stupido, perché, anche quando quel tipo non piace molto a Tony, lui riesce ad
ammettere che Steve è straordinariamente adattabile ed è stato in grado di
gestire tutto quello che gli ha lanciato addosso il futuro – a volte persino
letteralmente).
I
Dodgers sono una di quelle cose. Si scoprì alla fine che nessuno si era preso
la briga di dire a Cap che c’erano stati dei cambiamenti su quel fronte. Il
povero Capitan Ghiacciolo ne venne a conoscenza quando lui e Bucky (e non era
questa una cosa da far girare la testa?) avevano deciso di andare a vedere una
partita.
Tony
crede che questo dica probabilmente qualcosa di negativo su di lui, ma aveva
trovato le loro espressioni devastate incredibilmente divertenti (ma deve
ringraziare Pepper per il fatto di non avere in realtà riso loro in faccia -
considerato la giustificata furia che Cap stava sviluppando in quel momento,
immaginò che farlo gli avrebbe con tutta probabilità fatto guadagnare un pugno
in faccia).
Perciò,
quando sono seduti durante un’intervista (un’altra di quelle interviste noiose,
da intorpidire il cervello, da ‘sii carino con la stampa dopo tutto quello che
è successo’), e uno dei giornalisti fa quella
domanda, e Steve gela sul posto – be’. Tony capì
che c’era un’altra cosa che si erano dimenticati di menzionare.
La
cosa va così, la Vedova Nera, tutta elegante e perfetta, ha appena detto
qualcosa che probabilmente avrebbe reso tutti incapaci di fare nient’altro che
mangiare dalle sue mani e concordare con
lei. Tony è seduto alla sua destra e Bruce è seduto accanto a lui
dall’altro lato. Cap è seduto alla sinistra di Nat,
lasciando un posto vuoto tra lui e Thor. C’è un altro spazio vuoto alla
sinistra di Thor (uno dei giornalisti aveva scherzosamente chiesto se stessero
deliberatamente lasciando dello spazio attorno a Thor – gli avevano fermamente
risposto che gli altri due membri degli Avengers si
sarebbero a breve uniti a loro).
Davanti
a loro c’è un certo numero di giornalisti, tutti desiderosi di ottenere delle
storie. Alcuni di loro erano seri e ponevano domande serie sulle ripercussioni
sulla sicurezza o la difesa o robe simili. Altri erano lì sono per trovare
scandali.
L’uomo
che si era avvicinato sul posto per porre a Steve ‘la domanda’ era, secondo
Tony, in cerca di quest’ultimi. Comunque sia, avevano fatto abbastanza
interviste e conferenze stampa che Tony immaginava che tutte le preoccupazioni
iniziali su quello che Capitan America avrebbe fatto di fronte alle telecamere
- be’, che
quelle preoccupazioni fossero state inutili. Come aveva sottolineato Steve,
aveva già fatto dei tour ed era stato protagonista di film e stronzate simili
(no, Steve non aveva usato la parola stronzate, ma a Tony era permesso
correggersi in testa, ok).
Perciò Tony, e nessuno di loro in
realtà, non è poi così preoccupato all’inizio. Poi Cap gela sul posto. Tipo in
completo e totale black out. Una cosa che non ha mai
fatto prima. È stato in grado di sopportare con una tale calma tutte le domande
e i commenti quando Bucky era stato trovato che Tony lo aveva (privatamente)
invidiato. Non era turbato dalla nuova tecnologia che ogni tanto gli era stata
lanciata addosso, con delle stupide domande o quiz o giochi da fargli fare per
il loro godimento. Niente di tutto quello che gli avevano tirato addosso sembrava
turbarlo (Bucky ribadiva che, visto che Cap era stato praticamente una
ballerina di fila e che aveva indossato la calzamaglia di fronte a folle
infinite – senza che ci fosse la leggenda di Capitan America a parargli le
spalle – tutto quello che gli avrebbe tirato addosso il futuro sarebbe stata
una passeggiata, no?)
Ma Cap gela sul posto.
Poi si piega in avanti, proprio in
avanti, cosicché non ci sia alcun modo per il microfono di non cogliere la sua
risposta. Ma lui non risponde – fa una domanda.
“Mi sta dicendo,” chiede, “che due
uomini possono… possono sposarsi adesso?” E Tony non
l’ha mai sentito balbettare prima di allora.
Il giornalista, sembrando compiaciuto,
annuisce. “Esattamente,” dice. “In quanto Capitan America, speravo di sentire
le sue opinioni su questo cambiamento rispetto ai suoi giorni, e..”
“Io… Chiedo
scusa,” dice Cap, infallibilmente gentile, anche se ha appena interrotto quel
tipo. Spingendo la testa indietro, Steve si spinge in piedi e lontano dal
tavolo. Poi… poi praticamente fugge via da lì (ok,
perciò, cammina, ma è la cosa più vicina a ‘impacciato’ che Tony gli abbia mai
visto fare, nonostante la schiena diritta, ed è affrettato in un modo che Steve
non è mai a meno che non stia finendo il mondo).
Tony, be’,
Tony resta a bocca aperta. Perché, tra tutte le cose che si sarebbe aspettato
da Steve (e si, a volte lo chiama Steve adesso, nella sua testa, ma è tutto ok,
perché hanno salvato il mondo insieme e adesso ogni tanto passano il tempo, e
Tony lo ha aiutato con Bucky - principalmente per poter dare un’occhiata al suo
braccio, ma lo aveva comunque aiutato, perciò…),
questa era l’ultima.
Steve è, be’,
Steve è Capitan America. Il suo motto è praticamente ‘opponiamoci ai bulli’ e
‘proteggiamo gli altri’ e robe simili. Tony non pensava Steve sapesse come
essere razzista (era stato in guerra, ma Tony non gli aveva mai sentito fare
una battuta sui tedeschi) o sessista (nonostante il periodo in cui era
cresciuto, l’unico problema di Steve era di essere così gentile con le donne
che alcune volte alcune lo trovavano offensivo, e persino allora Steve è così
onesto che non riescono a restare arrabbiate con lui molto a lungo), o
praticamente qualsiasi tipo di bigotto.
Perciò no, Tony non aveva aperto col
Capitano la parentesi riguardo ‘il cambiamento di atteggiamento nei confronti
degli omosessuali’ o ‘diritti gay’– non pensava di doverlo fare (a essere
sinceri, non era sicuro come Steve non si fosse quanto meno accorto di qualcosa, era sicuro di averlo visto
sorridere verso una coppia che camminava per strada qualche giorno prima – il
tipo di sorriso sdolcinato che tendeva ad avere sul viso quando vedeva persone
felici).
Ma il Capitano se n’era andato, e i
giornalisti stavano mormorando tra di loro, e Tony sapeva dove sarebbero andati
a parare, che gli Avenger avrebbero dovuto fare la conta dei danni per lui, e
anche velocemente. L’intervista stava andando in diretta televisiva, perciò non
è che ci fosse molto che potessero fare, ma stava comunque pensando a fare
qualcosa quando notò con la coda dell’occhio Natasha, che stava semplicemente
seduta lì, con un ghigno in volto.
Il che, ok, non è che Tony si aspetti
che sia lei a sistemare tutto, non necessariamente, ma non si aspetta nemmeno
che lei sia così compiaciuta. Cosa preoccupante, il suo ghigno assomiglia un
sacco a quello che usa quando sa qualcosa che nessun’altro sa e pensa che siano
tutti degli idioti per non vederlo anche loro.
Passano un paio di minuti, mentre i
giornalisti provano a capire come continuare. Quello che ha posto la domanda a
Cap apre la bocca per chiedere qualcos’altro, ma Natasha gli scocca
un’occhiataccia e lui chiude la bocca. Saggia scelta, pensa Tony.
Poi si crea del movimento quando Bucky e
Occhio di Falco finalmente arrivano. Immediatamente, tutti gli occhi si fissano
su Bucky. E questo, questo è un altro motivo per cui Tony non aveva pensato di
dover fare un discorsetto a Cap (a parte quella piccola parte sensibile del suo
cervello che dice che praticamente chiunque altro di loro conoscenza sarebbe
stato migliore di lui), perché è piuttosto sicuro di aver visto Bucky dare
un’occhiata a un tipo o due.
Considerando il fatto che Cap e Bucky
erano molto legati, credeva che Steve l’avrebbe saputo. Che ne avrebbero
parlato.
“Sergente Barnes,”
chiede il giornalista, “cosa ne pensa della presa di posizione nei confronti
dell’omofobia di Capitan America?” È una domanda che pone deliberatamente Steve
come il cattivo (anche se è così che sembrano le cose) ed è deliberatamente
antagonistico.
Bucky, sedendosi accanto a Thor, sbatte
le palpebre, lanciando al giornalista uno sguardo gentilmente confuso, e anche
se stava stringendo gli occhi, un ghigno si stava facendo strada agli angoli
della sua bocca. “Come, prego?” chiede.
E questo, questo è il motivo per cui a
Tony piace Bucky, perché anche se resta gentile (diffondendo l’idea che
sembrano avere le persone sul fatto che negli anni ’40
tutti erano gentili), sembra comunque che voglia uccidere il giornalista.
Il giornalista apre la bocca per
rispondere, ma Thor lo batte sul tempo – la sua voce rombante come sempre.
“Bucky, amico mio,” dichiara, “credo che
l’uomo che racconta le notizie si riferisca al modo in cui il Capitano
Americano ha lasciato la sala, pochi momenti prima che tu arrivassi.”
Bucky sbatte di nuovo le palpebre mentre
analizza la battuta di Thor, ma stanno diventando tutti piuttosto bravi a
farlo.
“Be’, stavo per chiede dov’era Steve,” strascica, “perché se n’è andato?”
È qui che interrompe Natasha, un ghigno
evidente nella sua voce, come se stesse condividendo con Bucky un segreto di
cui Tony ancora non era a conoscenza (il che è del tutto ingiusto). “Uno dei
giornalisti gli ha chiesto cosa pensasse, in quanto Capitan America, del fatto
che oggigiorno a due uomini è legalmente concesso di sposarsi.” Lei sorrise
piacevolmente, ma con un qualcosa che fece venire voglia a Tony di chiamare
l’armatura.
“Due uomini possono sposarsi?” echeggiò
Bucky.
I giornalisti si mossero sul posto,
spostandosi in avanti.
“So che era una cosa illegale ai vostri
tempi,” dice quello che aveva iniziato tutto questo.
“Uh, si,” rispose in maniera assente
Bucky, spostando gli occhi verso la porta con un senso di anticipazione di cui
Tony aveva veramente, veramente voglia di capirci qualcosa, ma che non ci riusciva.
“Tutto era illegale.”
Il giornalista aveva un sorriso
soddisfatto e stava per aprire di nuovo la bocca quando tornò Steve.
I suoi capelli erano mossi dal vento,
come se avesse corso, e le sue guance erano rosse e i suoi occhi accesi. In un
certo senso, pensò Tony, non aveva esattamente la faccia di un uomo che era
fuggito invece di gestire una cosa su cui era in disaccordo.
Infatti, Tony inclinò la testa di lato
considerandolo, il Capitano aveva piuttosto la faccia di uno che era
incredibilmente contento. E stringeva qualcosa tra le mani.
Bucky si girò, il volto acceso da un
sorriso enorme (il che non era niente di inusuale) e il Capitano gli sorrise in
risposta (anche questo non era inusuale tra i due, a volte era veramente
deprimente, quando Tony stava provando a tenere il broncio, e invece loro erano
tutti lì contenti non appena si vedevano).
“Bucky,” disse Steve, con un filo di
voce.
“Hey, Steve,”
rispose Bucky. Gli sorrise.
“Bucky,” ripeté Steve, facendo un passo
avanti, “dicono, dicono che due uomini possono sposarsi adesso.”
“Si,” concordò Bucky, “ho sentito
anch’io.”
Steve fece un altro passo avanti. Tutti
erano caduti in silenzio per vedere cosa sarebbe successo. Deglutendo, Steve
strinse le mani fermamente attorno a qualunque cosa stesse tenendo. Tony provò
a dare un’occhiata, ma non riusciva a vedere bene. Il movimento attirò lo
sguardo di Bucky, che si fece improvvisamente affettuoso. La sua voce, quando
iniziò a parlare, sembrava secca e riarsa.
“Tu..” cominciò.
Steve scrollò le spalle. “Si,” disse.
“Ho sempre detto che l’avrei fatto, no? Dopo la guerra, quando non saremmo più
stati al verde. Immaginavo… immaginavo, insomma, che
forse li avremmo potuti indossare con le nostre targhette o qualcosa di simile.
Non avrei mai pensato che..” la voce gli si spezzò e Tony avrebbe voluto
scuoterlo. Per ordinargli di dirgli cosa non avrebbe mai pensato.
Fu il turno di Bucky di deglutire.
“Merda, Steve,” disse. Poi spostò la sedia indietro, facendo un passo avanti.
“Me lo vuoi dare si o no, imbecille?” chiese.
“Sei tu l’imbecille,” rispose Steve in
automatico, facendo lui stesso un passo avanti, in modo da stare praticamente
sopra Bucky e respirare la stessa aria (e uffa, Tony avrebbe avuto bisogno di
un drink se i suoi pensieri avessero continuato a essere così sdolcinati).
Gli occhi di Steve si spostarono sul
portagioie che aveva tra le mani e deglutì di nuovo, prima di rilassare
abbastanza la presa da aprirlo. Dal suo posto, Tony non riuscì a vedere cosa ci
fosse dentro, ma Bucky fece un verso mezzo impaziente mezzo meravigliato,
facendo cenno di afferrarlo.
“Merda, scusa,” disse Steve, “Sto
sbagliando tutto, dovrei essere…”
E Tony non ebbe il tempo di
meravigliarsi del fatto che Capitan America aveva appena detto una parolaccia,
perché Bucky stava alzando gli occhi al cielo e infilando la mano nel portagiorie per dire: “L’hai già fatto bene, ricordi? Adesso
mettimelo.” Poi fece cadere qualcosa nella mano di Steve.
E
Steve, con le mani tremanti, lo fece scivolare sul dito di Bucky. L’anulare.
Era un anello.
Tony restò a bocca aperta. Non è molto
orgoglioso di ammetterlo. Restò per molto a bocca aperta.
Bucky, con un sorriso enorme sul volto,
afferrò un altro anello dalla scatola e lo infilò sul dito di Steve, prima di
avvicinarlo per un bacio che lasciò il Capitano con le guance (e le labbra)
rosse, e che face fare un fischio compiaciuto a Occhio di Falco e ricevere
delle congratulazioni da Thor.
“Ci sposiamo,” sussurrò Steve, con la fronte poggiata su quella di
Bucky.
“Già,” confermò Bucky. “Ci sposiamo.”
Ci fu un po’ di movimento dopo, tutti i
giornalisti volevano conoscere la storia, che uscì fuori a gettoni tra tutte le
domande poste e risposte, avanti e indietro, e il modo incredibilmente
sdolcinato in cui Cap e Bucky continuavano a guardarsi, o tenersi per mano o a
toccarsi gli anelli. Ma la storia, come Tony aveva più o meno capito (e come fu
da loro confermato in seguito), era andata più o meno in questo modo:
Molto prima di Capitan America. Prima
che Bucky partisse per la guerra. Praticamente prima che accadesse tutto quello
a cui pensano le persone quando pensano a Capitan America o a Bucky Barnes – prima di tutto questo, Steve e Bucky erano
cresciuti insieme.
Erano sopravvissuti alla Depressione
insieme (a volte a malapena), e avevano capito che quello che provavano l’uno
per l’altro andava oltre una profonda amicizia ed era qualcosa di più. Il fatto
è che, allora, tutto questo era illegale. Perciò, all’inizio, non fecero
niente.
Poi, un inverno, Steve si ammalò, Bucky
si spaventò e si arrabbiò e disse qualcosa (un mucchio di cose, ammette) che
fecero capire a Steve che Bucky non stava voltando pagina (come aveva detto che
avrebbe fatto). Perciò Steve essendo Steve decise di affrontarlo.
E Steve e Bucky si trasformarono in Steve e Bucky.
Comunque sia, era illegale, perciò Bucky
avrebbe continuato a flirtare e a uscire con le ragazze, e Steve avrebbe usato
i suoi problemi di salute come scusa per non farlo (anche se Bucky aveva provato
a convincerlo, perché ci stava abbastanza male visto che Steve non voleva fare
come lui), e così andarono avanti.
Poi, una notte, mentre erano a letto
accoccolati insieme, Steve aveva commentato che, se avesse potuto farlo,
avrebbe sposato Bucky. Al che Bucky aveva risposto con, “Se tu me lo chiedessi,
io ti direi di si.”
E perciò, avevano deciso che stavano
bene così (o almeno, bene per quanto avrebbero potuto esserlo). Per rendere la
cosa ufficiale, Steve aveva disegnato le loro fedi nuziali. O meglio, Steve
aveva iniziato a disegnare una fede per Bucky, che l’aveva scoperto, e avevo
ordinato a Steve di disegnare l’anello che gli avrebbe descritto – che sarebbe
stato per Steve.
Quando Bucky partì per la guerra, si
portò un disegno dei due anelli, e li tenne lì stretti vicino al cuore.
Quando Steve partì per l’addestramento,
portò con se un disegno identico.
Quando Bucky cadde dal treno, e poi fu
rapito, da qualche parte lungo la strada perse il disegno.
Quando lo SHIELD scongelò Capitan
America e gli diedero finalmente quello che gli apparteneva – una di queste
cose era un disegno, sbavato e danneggiato dal ghiaccio, di due anelli.
Quando Steve si rese effettivamente
conto di quanti soldi aveva adesso – tra stipendi arretrati e via dicendo – la
prima cosa che fece fu quella di portare quel vecchio pezzo di carta mezzo
rovinato da un gioielliere per chiedere loro di creare gli anelli che vi erano
disegnati (anche prima di sapere di Bucky – il che non porta, Tony dice ostinato, una lacrima ai suoi occhi).
Oh, e quel ‘progetto’ su cui avevano
lavorato Steve e Bucky poco dopo il suo ritorno – quello era Steve che stava
ridisegnando gli anelli per Bucky, così che potesse nuovamente averne una
copia.
Perciò quando Steve venne a conoscenza
del fatto che due uomini adesso possono sposarsi – praticamente era fuggito via
dalla stanza per andare a ritirare gli anelli che erano già stati finiti e che avrebbe
dovuto ritirare un paio di giorni dopo.
L’intervista – l’intera faccenda,
inclusa la ‘proposta’ incredibilmente sdolcinata (alcune persone, incluso
Bucky, dicevano che quella non era una vera e propria proposta considerato che
Steve aveva già fatto la proposta, anni prima, ma altri dichiaravano che, visto
lo scambio degli anelli, non potesse essere definito come nient’altro se non
una proposta), andò in onda in diretta e poi ancora e ancora e ancora.
Il pubblico si bevve la storia. La loro
storia d’amore. L’intera faccenda. (C’erano un paio di non credenti, ma quelli
ci sono sempre).
Steve e Bucky si sposarono un mese dopo
(Bucky diceva che avevano già aspettato abbastanza), e Pepper si era
cocciutamente rifiutata di permettere a Tony di mettere mani nelle
preparazioni.
E per quanto riguarda il motivo per cui
quella domanda avesse colto così tanto di sorpresa Steve (e Bucky) – si scoprì
alla fine che lo SHIELD aveva pensato che non era qualcosa che gli sarebbe andata
a genio, perciò avevano deciso di non dirglielo subito. Mentre Steve aveva
notato il maggiore generale livello di approvazione all’interno della società,
lui era così abituato a pensare che non sarebbe mai successo, che non aveva
nemmeno considerato il modo in cui si era tradotta quella approvazione.
E Bucky, be’,
si scoprì, che il Soldato d’Inverno non aveva mai avuto nessuna ragione per
venirne a conoscenza, perciò non gli era mai stato detto (oppure gli era stato
lavato il cervello, o qualcosa di simile).
Alla fine, invece di fare causa al
giornalista che aveva dato inizio all’intera faccenda (come aveva raccomandato
Tony), Steve insistette per mandargli un cesto regalo come ringraziamento. Tony
pensava fosse una cosa stupida ma, be’, Bucky era
ancora nella fase della luna di miele (sono ancora entrambi nella fase della
luna di miele, e Tony sta cominciando a pensare che non finirà mai), perciò il
discorso era morto lì (anche se Tony non era ancora molto sicuro che il
giornalista aveva apprezzato il fatto che un ex assassino di fama mondiale avesse
usato le sue capacità per lasciare il cesto regalo nel bel mezzo della sua
cucina).
Note della Traduttrice: Scusate, i vari
cambiamenti di tempi verbali nella storia, ma l’ho mantenuta come scritta
dall’autrice originale, per cui. Eccola qui!
Il link all’originale è questo: https://archiveofourown.org/works/1498369
Disclaimer:
La storia originale appartiene a tolieawake, che mi ha gentilmente concesso di
poter tradurre alcuni dei suoi lavori. YAY