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Autore: fefychan04    20/07/2016    0 recensioni
Questo mondo disprezza tutto e tutti, questa stessa città mi ha abbandonata ed ora mi trovo qui in questa foresta, isolata dal resto della città, se provo ad avvicinarmi possono anche prendere una pistola e spararmi, oppure gridarmi contro. Ora vi spiego cosa è successo. Quel giorno, quel maledetto giorno, se io non avessi cercato di difendere quella povera ed innocente bambina, ora non mi troverei in questa situazione. Se non l'avessi protetta forse ora sarei in città a ridere e a scherzare con le mie "amiche", che poi non si potevano definire amiche, invece eccomi qui, triste e sola,abbandonata da tutti, cosa dovrei fare ora io?, ah.....sapete la cosa bella, i miei genitori, i miei schifosi genitori mi hanno abbandonata, perché dopo aver scoperto cosa sono, e cosa sono in grado di fare, mi hanno cacciata con un calcio nel deretano (scusate per il termine) fuori dalla mia casa, dalla nostra casa. Cosa dovrei fare ora? Di certo non posso restare qui a piangermi sopra........tutto il tempo...
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beh....piacere sono Louise Call, ho 14 anni, sono abbastanza alta, magra ma capiamoci non anoressica, comunque riprendiamo la mia presentazione, ho dei capelli che partendo da sopra hanno un colore piuttosto strano,sono rosa e andando giù verso le punte,color pesca mentre i miei occhi sono diversi, uno di colore giallo e un altro blu, eh si.....sono strana. Comunque oggi devo andare a scuola,sono al primo anno di superiori, mi alzo con la testa che scoppia per colpa di quella stupida sveglia, all'improvviso sento qualcuno chiamarmi "Tesoro,scendi sennò farai tardi" disse mia madre, non mi presi neanche il disturbo di rispondergli  perché sinceramente non avevo voglia di sentire quella sua voce squillante, vado in bagno e faccio una bellissima doccia veloce, uscita dal bagno indosso la mia maglietta preferita e il mio jeans nero stretto, ah...non vi ho detto una cosa, prima io abitavo in Inghilterra, ma ora io e i miei genitori ci siamo trasferiti in Italia, per fortuna che quando ero piccola avevo imparato l'italiano sennò non saprei come avrei fatto. Comunque sono finalmente pronta ed esco dalla mia stanza, scendo giù in cucina, prendo al volo un toast e me lo mangio mentre esco dalla porta di casa, ovviamente prima salutando i miei genitori  "ciao,mamma, ciao papà" dissi fregandomene degli insulti di mia madre sul fatto che debba mangiare con loro a colazione. Corro annoiata verso la scuola, da lontano potevo vedere molte matricole del primo anno, entro nel vastissimo cancello e seguo tutti gli altri studenti, ci fermammo e d'un tratto cominciò a parlare un vecchio barbuto,"Bene miei cari studenti del primo anno, siete pronti per studiare insieme in questi cinque anni?...beh spero di si, ora formeremo le classi, bene cominciamo dalla 1 A........" e così via via formarono tutte le classi, poi ovviamente mancava la mia di classe, " bene l'ultima classe da formare è la 1 L, si facciano avanti i nomi che chiamerò, Luisa Walker..." andò avanti così per circa due minuti finché non disse il mio nome ed io goffamente mi avvio vicino agli altri miei compagni, quando mi sono avvicinata molti di loro mi guardarono con sguardi che non saprei spiegare, tra tutti i nomi c'è ne uno in particolare, Simone Caspar, è alto molto alto, robusto e davvero......bellissimo in tutti i sensi. Finalmente dopo le formazioni delle classi un professore bassotto con la barba e degli occhiali ci accompagnò gentilmente nella nostra classe. Quando siamo arrivati a destinazione molti dei miei compagni già presero posto nei banchi, ovviamente io da sola mi incamminai verso l'ultimo banco quello accanto alla finestra, ma qualcuno stava per precedermi , era il ragazzo che avevo descritto prima nella mia cara testolina, Simone, lui alla mia vista subito si allontanò da quel banco sedendosi accanto al banco dove dovrei sedermi io, -be forse è gentile- pensai. Presi posto ed in classe arrivò una donna piuttosto alta e molto giovane per la sua età, "bene ragazzi sono la vostra professoressa di italiano mi chiamo Erika Medi, spero di esservi simpatica, dovete sapere che tutte le classi del secondo, terzo, quarto e quinto anno mi trovano antipatica, bene iniziamo col conoscerci, cominciamo da quella ragazza là in fondo", quando disse -quella ragazza là in fondo- vidi che il suo dito indicava proprio me, mi girai di scatto e mi presentai balbettando " s-sono Louise Call ho 14 anni prima vivevo in Inghilterra, m-ma da poco mi sono trasferita con i miei g-genitori", " mh...interessante, bene passiamo al ragazzo accanto a te" disse la prof, " piacere sono Simone Caspar, ho 14 anni" disse il ragazzo freddo, " ok.....nient'altro da dire? Bene ora passiamo agli altri" disse la prof, tutta le ore passarono con le presentazioni, oggi abbiamo conosciuto il prof di matematica -materia che odio-, la prof di storia - materia che adoro- poi il prof di tecnica e di educazione fisica. Passate le quattro ore, arrivò la quinta ora e lì ci si presentò davanti un professore alto e molto giovane, capelli neri e occhi rossi, molto...molto strani che fanno venire i brividi, " ciao ragazzi sono Mark Caspar e sono il vostro professore di lingua inglese", io guardai il ragazzo accanto a me, ora che ci penso anche lui ha dei capelli neri, però i suoi occhi sono una specie di grigio-nero, all'improvviso il ragazzo si girò verso la mia direzione ma io subito riportai lo sguardo sul professore. Dopo quella quinta ora passata a guardare la finestra finalmente mi avvio sulla strada di casa ma mi ferma una ragazza minuta, "scusa tu sei....Louise Call? Giusto?" disse la ragazza, " si tu sei....." mi interruppe, " piacere sono Luisa Walker" disse Luisa, io feci un falso sorriso e gli chiesi: " beh.. Luisa come mai mi hai fermata?", " Ah, si! Hai detto che tu abitavi in Inghilterra, giusto?" mi chiese, "si, perché?" le chiesi," volevo chiederti se per caso tu conoscessi una certa Mary Walson" disse, io ci pensai un pò su ma poi scossi la testa, " mi dispiace ma non conosco questa persona, ora se non ti dispiace vado molto di fretta scusami" dissi, così la salutai e corsi per il viale, -come conosce mia cugina? Cosa vuole da lei?- pensai. Tornata a casa mi fiondo subito sul mio letto prendendo il mio amato MP3 e comincio ad ascoltare della musica, poi ovviamente mia madre come sempre deve rompermi e mi chiama, " Tesoro, per favore potresti andare a fare un'attimo la spesa?" mi chiese mia madre, io sbuffando mi alzai dal letto e mi rimisi le scarpe, presi la lista della spesa ed andai al supermercato, dopo aver preso tutti gli ingredienti ed il cibo che mi serviva, in quel momento........

RAGAZZI SPERO VI PIACCIA QUESTO PRIMO CAPITOLO, ANCHE SE IL TITOLO DEL LIBRO È STRANO, PERO' SPERO CHE LO GRADIATE LO STESSO ~FEFY~

   
 
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