PROLOGO
 
- Marth... Amico mio... Mi sento... mi sento come... come se mi fossi svegliato... da un incubo terribilmente... lungo...
- Hardin, state calmo, non agitatevi... Ora è tutto finito, parlerò con vostro fratello e tornerete in Aurelis!
- Marth... Perdonatemi, vi prego... Ho provato a sconfiggere il... il demone dentro di me... Ma non ce l'ho fatta. Ci ho provato, lo giuro... ma... era troppo per me... Volevo che foste voi a... a uccidermi... E mi avete salvato, finalmente...
- Ma cosa state dicendo! Non è ora il momento di morire, ci sono Malicia e Wendell con me, vi salveranno, sapranno curare le vostre ferite...
- Vi prego... Nyna... Salvatela, occupatevi di lei... Ditele... ditele da parte mia... che l'ho amata fino alla fine... Sempre... Vi prego... Ditele di... perdonarmi... Addio, principe...
- Non dovrò dirglielo io, sarete voi ad incontrarla di persona... Svegliatevi, per favore, non morite ora! Hardin, aprite gli occhi! HARDIN!
- Principe... Non vorrei apparire sgarbato o insensibile, ma sarebbe meglio che vi allontanaste... Lasciate Hardin a me e Malicia, faremo del nostro meglio.
Wendell scosse leggermente la spalla di Marth, piegato in lacrime sul corpo quasi esanime e insanguinato dell’imperatore. Il principe a quelle parole alzò la testa e annuì, senza parlare, poi si alzò e si avvicinò agli altri soldati che avevano assistito al combattimento da lontano.
- Principe Marth...
Cain si avvicinò al suo superiore, l'aria affranta nonostante la vittoria.
- Non ci sono più soldati nel castello. Io, Midia e Merric abbiamo respinto quelli che cercavano di entrare dall'esterno e non abbiamo subito perdite. Gli altri nemici appena si sono accorti che Hardin è stato sconfitto sono fuggiti, credo che...
- Grazie, Cain. Potrete continuare il vostro rapporto più tardi. Io... Ho bisogno di stare solo.
Il principino andò verso il muro della cella dove molto tempo prima Midia e Boah erano stati fatti prigionieri e ci si abbandonò, scoppiando in un pianto liberatorio.
Lui non avrebbe voluto questo. Avrebbe voluto che Hardin rinsavisse senza bisogno di combattere, che ritirasse le truppe, che si unisse a lui per sconfiggere Gharnef...
Si asciugò gli occhi e alzò lo sguardo al bel soffitto decorato. Si sentiva terribilmente debole e in colpa per non essere stato in grado di evitare quel disastro fin dall’inizio, per aver permesso che Nyna facesse del male ad Hardin, che lui venisse posseduto dalla Darksphere di Gharnef, che seminasse quel terrore…
- Marth, sai che non è colpa tua.
La giovane principessa Shiida gli si avvicinò e gli si sedette accanto, passandogli un braccio sulle spalle.
- Non potevi fare nulla... Non lo sapevi e non avresti potuto immaginarlo. Ora sta’ tranquillo, Hardin si riprenderà. Lui è forte, e Malicia e Wendell sono ottimi guaritori. La guerra non è ancora finita, ricordi? Dobbiamo sconfiggere Gharnef, una volta per tutte.
- Shiida...
Come faceva sempre a sapere cosa gli passasse per la testa, Marth non lo sapeva. E proprio in quel momento doveva trovarlo? Non gli piaceva mostrarsi debole, nemmeno davanti a colei che sapeva tutto (o quasi) di lui. Doveva però ammettere che il suo discorso gli aveva ridato forza e un po’ di speranza. Si alzò e le tese la mano per aiutarla, facendo un leggero sorriso.
- Hai ragione. Come sempre, alla fine... Andiamo a vincere questa guerra!