Disclaimer: Questi personaggi non mi appartengono; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

 

 
Henceforth 

Il cadavere crolla a terra nello stesso momento in cui Roronoa Zoro si maledice in silenzio.

Il lavoro del cacciatore di taglie è tremendamente semplice: scovare una vittima appetibile tra i poster dei ricercati, farla fuori e trascinare il corpo alla base della Marina più vicina per il meritato compenso.
“Schifosamente facile.” pontifica laconico, se solo non fosse che Roronoa Zoro è un emerito idiota, uno che ha avuto la brillante idea di colpire la sua vittima in piena faccia con il filo della spada.

Il sangue scuro schizza per tutta la lunghezza del danno, ma è la puzza di alcol a squarciare i polmoni.
Sul bancone giace l'ultimo bicchiere di rum del pirata. Il cacciatore lo prende, versa i rimasugli del liquido ambrato sui lineamenti del morto. Il sangue è lavato via, emerge un taglio netto dal sopracciglio alla mascella. Zoro può dire tanti saluti al riconoscimento con tutto il compenso.
L'oste inveisce contro di lui: ha fatto scappare i clienti. Biascica qualcosa contro i cacciatori di taglie, ma l'altro è già stato inghiottito dall'uscita.
Sulla strada di ritorno, il sommesso vociare della gente anima un nome che Zoro non ha mai saputo di avere: Demone dell'Est.

Sanno a quale razza appartiene, quella di coloro che uccidono per vivere. Chi imbocca questo sentiero ringrazia il proprio dio per avere potuto godere di un nuovo giorno.
Ma Zoro non crede in un ente supremo, così come ha smesso di farsi domande sull'aldilà. Non gli importa se verrà dannato per chi ha mandato all'inferno. Deve confessare, però, che non è sua intenzione fare il cacciatore di taglie per l'eternità.
C'è qualcuno che deve incontrare, ma non può. Non è ancora pronto.

Ha bisogno di affilare la sua lama con altre vittime. Quei cadaveri portano i segni di un ragazzo che volgarmente li ha usati come esercitazione. Roronoa Zoro è un allievo che ha fatto delle morti senza senso le sue lezioni e il suo maestro.
L'aria salmastra gli pizzica il naso, è il porto. Prenderà una nave e cercherà una nuova vittima da uccidere senza gloria e senza onore.
Salito a bordo, la sua calma serafica è intatta. È disposto a sacrificarne altri, rischiare la propria vita in quel mare ordinariamente assetato di sangue.
Ma lui lo sa: diventerà il migliore spadaccino del mondo. Il suo nome rimarrà impresso nei secoli, persino nell'altro mondo.
Kuina finalmente potrà riposare in pace.
Sogghigna, ormai è diventato il suo motto.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
La nave salpa, la caccia è nuovamente aperta.










Nda: Dopo cinque anni di appartenenza al fandom di One Piece, ci si stupisce di quanto ancora si possa scoprire. Come rileggere i primi capitoli e constatare quanto Roronoa Zoro fosse spietato prima dell'arrivo di Cappello Di Paglia, impelagato com'era nel suo ruolo di Cacciatore di Taglie.
O come dopo aver preso il mare per sfidare a duello Mihawk si sia perso e per questo abbia intrapreso una carriera che lo salvasse dalla morte di stenti.
Ho trovato molto difficile descrivere un personaggio del genere come senza cuore: One Piece è un'opera dai connotati a tratti comici, nessuno dei protagonisti si salva da certe messe in scena in stile commedia. E io questa fan fiction la volevo seria -più o meno.
La storia partecipa al contest Per Ogni Citazione Una Storia, e la frase che ho scelto (Vivi come se bla, bla, bla… lo sappiamo.) è presa da Ghandi.
Cioè, da Ghandi. Il Signor Usiamolanonviolenzacheabbiamounarivoluzionedaportareavanti. Decisamente, il contesto dell'assassino spietato non sembrerebbe essere il più adatto, ma nessuno ha detto che la citazione andava contestualizzata. Altrimenti avrei parlato di razzismo -breve storia di come Ghandi mi cadde dal cuore. E poi, ad essere sincera, la storia mi è balzata intesta appena ho letto la frase.

Il titolo, in inglese, significa "per l'avvenire". E la parola più proiettata al futuro che io conosca, in tono con i progetti di Zoro.