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Autore: LaSignorinaRotterMaier    20/07/2016    1 recensioni
"Eravamo solo io e Sasuke, privi di qualsiasi timore e barriere, uno di fronte all'altro."
Quale sarebbe il primo pensiero di Sakura nel rivedere il suo amore di nuovo al villaggio?
Semmai accadesse, che cosa farebbe?
Cosa direbbero il suo cuore e la sua testa?
Quale sarebbe il primo pensiero di Sasuke nel rivedere -la segretamente sua- Sakura?
Breve sbrocco mentale, nato ascoltando "All I Need" dei Radiohead .
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Salve a tutti lettori miei!

 

Innanzitutto vorrei esprimere la mia enorme gratitudine ad Alexis093 che, in un solo giorno, è riuscita a regalarmi il disegno meraviglioso che troverete a fine storia. Le immagini rappresentano al meglio quello che a parole ho cercato di esprimere.

Per finire, la cara SignorinaRotterMaier vi dà un consiglio prima di leggere la mia One-Shot: se vi fa piacere, ma anche per impreziosire il racconto, ascoltate la canzone All I need dei Radiohead mentre scorrete le parole. Vi garantisco che non ve ne pentirete ;)
 

Buona lettura!
 

 

 

 

All I Need.

 

 

 

Attorno a noi era tutto immerso nel bianco.

Eravamo solo io e Sasuke, privi di qualsiasi timore e barriere, uno di fronte all'altro. Molte volte avevo fantasticato sul nostro incontro, eppure mai e poi mai avrei pensato di mostrarmi così fredda nei suoi confronti.

Le braccia mi s'intrecciarono al petto e il mio corpo rimase rigido e composto su di esso. Le labbra erano chiuse, respiravo lentamente dal naso, per cercare di mietere l'irrequietezza di quel momento. Dall'altra parte avvertii una forte preoccupazione, il suo silenzio ne decretava la certezza. Nella mia mente apparvero una serie di immagini che immortalavano il mio percorso con lui fino a quel momento, finalmente dopo tanto tempo era ritornato nel posto in cui doveva essere, al mio fianco.

Nonostante il mio cuore desiderasse abbracciarlo e farlo sentire a casa, rimanevo immobile, accentuando nei suoi occhi la tensione e l’agitazione.

Osservai severa i suoi profondi occhi neri. Lui abbassava lo sguardo e sporadicamente incrociava il mio volto segnato da un'espressione rammaricata ma, al tempo stesso, rabbiosa. Poi i suoi polmoni accumularono una grossa quantità di aria che gli fecero gonfiare il petto , quasi come se stesse per scoppiare da un momento all’altro, ma man mano il torace iniziò a sgonfiarsi ed ecco che le iridi ritornarono al pavimento, timorose di avere un eventuale confronto.

Lo sguardo che in quel momento indossò mi paralizzò del tutto.

Si portò una mano nei capelli tirandoli energicamente all'indietro, mettendosi la chioma in disordine. Fin da bambina lo osservavo in ogni suo movimento ma, per la prima volta, vidi tremargli le mani. In cuor suo era consapevole del fatto che non era il benvenuto.
La sua assenza in tutti questi anni, mi aveva causato un grandissimo male e vederlo davanti a me in quelle condizioni, oltre a farmi sanguinare e inaridire il cuore, mi procurava anche una crescente rabbia.

Socchiuse le labbra guardandomi per un attimo negli occhi, voleva dirmi qualcosa ma le parole gli morirono in gola. Non era mai stato molto carismatico, la maggior parte delle volte dovevo essere io a sforzarmi per capire le sue intenzioni, i suoi pensieri. Per un periodo di tempo questo non mi pesò affatto, anzi, per me era un buon pretesto per cercare di conoscere meglio il vero Sasuke ma, con gli anni, capii che stavo solamente plagiando il suo analfabetismo emotivo.

Sospirò ancora una volta portandosi il palmo della mano all'altezza degli occhi, abbassò il capo e lo vidi mordicchiarsi il labbro inferiore. Mi stupii, non voleva che lo vedessi in quello stato. Il suo orgoglio persisteva dentro di lui ma io continuai a guardarlo, per nulla intimorita dai suoi comportamenti.

Eravamo ad una decina di metri l'uno dall'altro, si sciolse da quella posizione per respirare profondamente ancora una volta e serrò le mascelle per poi ingoiare un groppo che gli si era creato dal nulla.

Ritornò a fissarmi incerto, incapace di sostenere il mio sguardo deciso e inflessibile.

Il fiato gli si fece più veloce e frenetico, come se fosse rimasto per un momento in apnea e dovesse recuperare il respiro perso. La mano gli coprì interamente lo sguardo e vidi le sue spalle tremare lievemente e, in quell'istante, le mie iridi cambiarono completamente espressione. Le labbra di Sasuke si serrarono e una lacrima scese lentamente rigandogli lo zigomo leggermente arrossato.

Il cuore mi batteva forte nel petto alla vista di quella figura spogliata di tutta la sua durezza.

Ciò che avevo davanti era un uomo solo e disperato, voleva a tutti i costi ricominciare una vita nuova. In un attimo capì che non ce l'avrebbe mai fatta da solo e in quel momento mi stava chiedendo di non abbandonarlo.

Alzò il capo con la bocca semi aperta , desideroso di altra aria, di un qualche conforto. Le spalle gli si rilassarono e lo sguardo, questa volta, era indirizzato ai miei occhi. Le lacrime furono messe in bella vista mostrandosi in tutta la sua fragilità, tenuta nascosta per troppo tempo. Rimasi a bocca aperta e questa volta incominciai io ad avere il fiato corto.

Mi strinsi nelle spalle e gli occhi incominciarono a pizzicarmi; la verità era che, per quanto dura volessi mostrarmi, desideravo il suo ritorno più di qualsiasi altra cosa al mondo, anche se il dolore che mi aveva inferto era tanto e, in alcuni momenti, in alcune notti, era insopportabile, insostenibile. Nonostante i continui colpi sullo stesso punto, lo amavo.


Dalle palpebre incominciarono a sgorgarmi delle lacrime, giunsero fin sulle labbra e riuscii ad assaporare il loro gusto salato.

Gli occhi lo guardarono e lui sorrise.

Alzò la mano porgendomela e io vi poggiai le dita fissandolo sconcertata. Mi strattonò verso di sè abbracciandomi calorosamente e in un attimo mi si liberò il cuore da un grosso macigno, facendomi librare in aria, leggera e felice come una piuma.

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Ringrazio a priori tutti coloro che leggeranno e anche quelli che spenderanno un po' del loro tempo a commentare il mio piccolo narrato, grazie!
Alla prossima!

LaSignorinaRotterMaier.

   
 
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