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Autore: Kristal98    21/07/2016    0 recensioni
Tutto quello che Akemi ricorda della sua infanzia è una casa in fiamme in una notte di cielo stellato. Cresce insieme allo zio in una casa in montagna, lontana da tutto e tutti, ignorando le sue origini e il futuro che l'aspetta: non sa che un pericolo che la insegue fin dalla sua nascita sta tornando a minacciare la sua spensierata vita. Dopo la decisione dello zio, si ritrova sola in un mondo tutto nuovo per lei. Dubbi, gioie, paure, amore e tante domande affliggeranno la mente della protagonista. Se la saprà cavare? Lo scopriremo presto...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hanabusa Aido, Kaname Kuran, Nuovo Personaggio, Un po' tutti, Yuki Cross
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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-M...mamma? Papà?  Dove siete?- una voce esile e insicura di una bambina risuonava nel silenzio.
Era tutto buio e non c'era niente intorno. I suoi leggeri passi si fecero sempre più vicini.
"Ah, eccola!" pensò  Akemi.
- Dove vai, piccolina? Che ci fai in un luogo simile?- disse Akemi rivolta alla bambina.
- Hey... sono qui...- borbottó Akemi, accorgendosi che la piccola non la sentiva, né la vedeva.
- Hey, vieni! Mi puoi dire perchè siamo qui...?!- la voce le si spezzò in gola.
La bambina continuava a correre finché non si sentì in lontananza un passo, non leggero e di corsa come i suoi, ma uno fermo e deciso. 
E ne seguì un altro, e uno dopo ancora. 
I passi si fecero sempre più forti e vicini.
- Dobbiamo scappare! Si sta avvicinando! Chi è? - urlò  Akemi in preda all'ansia rivolta verso la bambina che non la sentiva.
- Dobbiamo...!
I passi si fermarono.
Silenzio.
"Se n'è andato?"
Akemi si guardò intorno... non c'era nessuno... 
La bambina era affianco a lei rivolta verso lontano. Akemi,in ginocchio, appoggiò la sua mano sulla spalla della bambina. 
Si girò di colpo, guardando dritta verso gli occhi di Akemi.
-Hey, adesso mi senti?- bisbiglió la ragazza.
- Mi vedi? Sai dirmi il tuo nome?
La bambina non si muoveva. Continuava a fissare Akemi con i suoi ingenui occhi verdi.
-Che cosa hai...?- notò che il suo sguardo era fermo dritto verso gli occhi di Akemi, come ipnotizzati.
- Stai bene?- allungò la mano, ma le sue dita attraversarono il viso della bambina, come un fantasma.
Akemi notò solo allora che negli occhi della bimba si rifletteva qualcosa di rosso,  due luci rosse.
-Cosa sono quelle luci?- e un brivido le salí sulla schiena. All'improvviso senti un freddo respiro proprio sul suo collo. 
Un'aria gelida le congeló il sangue. 
Akemi si voltò e due occhi rosso sangue erano di fronte a lei! 
La sua bocca accennó un sorriso agghiacciante e spuntarono due bianchi canini appuntiti. 
Le sue mani tenevano strettamente le braccia di Akemi prima ancora che lei potesse accorgersene.
"La bambina!" pensò Akemi.
- Scappa! Devi allontanar...!- si girò verso di lei, ma non c'era nessuno, l'oscurità più totale.
Le forte mani della creatura strisero Akemi ancora più  forte e la avvicinavano a lui. Dalla sua bocca iniziò a gocciolare sangue, finché non la spalancò mostrando i suoi canini aguzzi e pronto ad affondarli sulla pelle pallida di Akemi, incapace di liberarsi.
-A...Akemi....- La mente di Akemi si paralizzò nell'udire il suo nome pronunciato da quell'essere.
"Sa chi sono?"
Akemi sentì chiaramente i suoi due freddi e pungenti canini appoggiarsi sul suo collo. 
"Cosa mi succede? Non riesco a muovermi... e adesso? Moriro? Mi succhierá via tutto il sangue? Qualcuno mi aiuti?!" Cercò di spingerlo via, cominciò  a tremare, ad agitarsi, ad urlare. 
Sentí le vene del suo corpo raggelarsi e il suo sangue essere rissucchiato da quel mostro.
Un dolore allucinante  le annebbió i sensi.
Tentò  di chiedere aiuto, ma i suoi occhi si oscurarono...




Quella mattina tirava un leggero vento freddo che si intrufolava silenziosamente  nella stanza del dormitorio. Il leggero fruscio era coperto da un respiro pesante e affanoso.
- Hai dormito male, vero? Ieri notte pensavo che ti fosse venuta la febbre- disse Eylis appoggiando la mano sulla fronte di Akemi.
- Ehm... forse un incubo...- borbottó Akemi seduta sul letto con gli occhi persi nel vuoto - Era molto realistico...
- Ti sei agitata un po' nel sonno...e sei anche tutta sudata! Cos' hai sognato? Il prof di matematica?- sdrammatizzó la compagna 
- Adesso stai bene?
- Adesso pensò di sì... dopotutto era solo un sogno.- disse sollevata Akemi, pensando che era lì, con gli occhi aperti, sana e salva e senza punture sul collo.
- Hey è domenica! Che programmi hai per oggi?
- Ehm, non saprei, non ho pensato a nulla. Forse potrei fare stare qui a ripassare e riposare un p...
- AKEMI!- in quel momento, con la sua solita voce squillante, entró Yuki - Hey, meno male che sei già sveglia! Il preside ti vorrebbe vedere!
- Adesso? Per cosa? Mi devo preparare... arrivo tra dieci minuti!- rispose Akemi saltando giù dal letto.
- Fai in fretta! Dice che è urgente! Io devo andare, ci vediamo dopo!- così dicendo, Yuki corse fuori con la stessa velocità con cui era entrata.
- è sempre così energica... anche a quest'ora- disse Eylis sbadigliando. quando si girò vide Akemi già vestita e pettinata - Ma anche tu non scherzi! Sei un fulmine!
- Ha detto che è urgente, chissà di cosa vuole parlarmi... 
Dal suo arrivo all'accademia Akemi aveva incontrato molte volte il preside Cross. Gli aveva chiesto già una decina di volte di rivelarle il luogo misterioso dove suo zio era diretto, ma niente. Sperava che quella fosse la volta buona.  
"Magari ha cambiato idea...."pensò mentre usciva dalla stanza.
   
 
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