Seconde possibilità

Il Mastino aveva pochi rimpianti nella sua vita. 
Uno era stato quello di non aver mai ucciso suo fratello, Gregor. Era da quando gli bruciò il viso per quello stupido giocattolo che Sandor voleva vendetta. 
Suo fratello doveva pagare per tutto il dolore che gli aveva fatto.
La seconda cosa che il Mastino rimpiangeva era non aver strozzato Joffrey Lannister con le sue stesse mani. 
Era stato al servizio di quello schifoso ragazzino viziato per così tanto tempo che a volte sentiva ancora la sua voce stridula dargli ordini. 
Per gli Dei, se si sarebbe divertito ad ammazzarlo! Ma, purtroppo per lui, quella era una partita già giocata. Da qualcun'altro. 
Cose che capitano quando hai troppi nemici. E quando sei re. 
La terza cosa che il Mastino rimpiangeva era essersi affezionato troppo a quella dannata ragazzina. 
Eppure lo sapeva che non avrebbe mai dovuto fidarsi di lei. Sapeva che un giorno o l'altro sarebbe venuta a reclamare la sua testa, glielo aveva detto. 
Ma quella era sempre stata la maledizione di Sandor, la sua più grande debolezza: le ragazze Stark. 
Quindi, il fatto che alla fine dei conti si fosse ciecamente fidato di Arya, non lo infastidiva troppo. 
Era uno dei suoi rimpianti minori, ecco. 
La quarta cosa che il Mastino rimpiangeva era non aver parato meglio il fendente della donna-cavaliere. 
Ma anche per quello, ormai era tardi. Così era andata, non c'era niente da fare. 
La quinta ed ultima cosa che il Mastino rimpiangeva era Sansa Stark. 
La giovane lupa lo aveva travolto come una valanga, gli aveva cambiato radicalmente la vita e Sandor, non se n'era reso conto. Non subito. 
Il suo uccelletto... 
La verità era che Sansa gli mancava terribilmente. 
Quando aveva rischiato di morire, quel giorno, sotto gli occhi vigili delle montagne che lo circondavano, Sandor aveva odiato il Fato per non avergliela fatta rivedere almeno una volta prima di portarselo via. 
Aveva maledetto gli Dei stessi. E forse, si diceva ora, Loro lo avevano ascoltato. Ne erano rimasti colpiti, magari.
Fatto sta che, adesso che si era ripreso, adesso che era sulla via di Grande Inverno, Sandor era eccitato come un bambino. 
Sansa lo aveva già travolto una volta, non si aspettava ci sarebbe stata una seconda occasione perchè accadesse di nuovo.
Eppure, eccolo lì.