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Autore: Polyhymnia    21/07/2016    5 recensioni
Interattiva|| Iscrizioni Aperte||
« Coach », pronunciai non avendo il tempo di aggiungere altro.
« Oh, andiamo Diana. Sono tua madre. Dovrei forse chiamarti signorina Harris? Detto questo, mi disse invitandomi a prendere posto in una delle tre sedie situate davanti al suo tavolo di lavoro, sei contenta di essere stata presa tra i New Directions? Immagino la tua risposta. E quindi sono fiera di dirti che seguito alle cinque perdite consecutive dei gruppi di ragazzini in calore di questa scuola contro i Vocal Adrenaline, rischiano l'eliminazione del programma. Tutto quello che devi fare per rientrare nel coro del Carmel, è sabotare il McKinley. E per pensarci bene, puoi saltare i corsi oggi con il mio permesso. »
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Nuovo personaggio, Sam Evans, Shelby Corcoran, Will Schuester
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Glee
The Phoenix Sound

Prologo
I will still rise



★ D i a n a Harris 
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SHOOT ME DOWN BUT I WON'T FALL. I AM TITANIUM
 
Forse quella volta avevo esagerato, “superato ogni limite” come diceva tanto mio padre.
Eppure essere la sola punita non mi sembrava giusto! Solo perché l'insegnante dei New Directions si lamentò con il superintendente del McKinley! Insomma, al posto di obbligarmi a partecipare a quel club da perdenti avrei potuto ripagare i danni e continuare con i Vocal Adrenaline. Non avevamo provato tutta l'estate per poterci permettere il mio trasferimento ad inizio anno scolastico. Oppure per esibirci l'anno successivo, al mio ritorno. Tutta la mia vita non avevo fatto altro che lavorare sodo per raggiungere i miei sogni. Certo, quel gruppo era solo un ponte di passaggio. Ma farne parte contava. I coristi venivano selezionati in tutto il mondo. Ed è proprio grazie al nostro impegno quotidiano, dopo cinque anni di sconfitte da parti dei New Directions, che il titolo di vincitori nazionali ci veniva attribuito. Non esistevano i miracoli, ma solo i sacrifici. Le cose non accadevano semplicemente, erano meritate. Ormai con Cassandra July come coach, era impossibile batterci –– o forse avrei dovuto batterli? Mi consideravano ancora tale un loro membro?
Il mio telefono sembrava ormai mal funzionante. Molto probabilmente in quell'area la rete rincontrava alcuni problemi. Sì. Ovvio. Nel duemilaventuno certi problemi erano diventati improbabili. Accesi nuovamente lo schermo per verifica. Nessuna chiamata, nessun messaggio, niente di niente. Sbloccai il dispositivo per andare su Facebook e capire la provenienza di quell'errore. Forse il mio numero era difettoso. Però mi sbagliavo. Infatti, la rete sociale mi informò della mia rottura con il mio ragazzo ––a  il capitano dei Vocal Adrenaline. Adoravo il suo modo di non dire le cose. Lui agiva e basta.
Non avendo nessuna tasca nella mia nuova divisa da Cheerios, cercai di introdurre l'Iphone nella mia cartella rossa e bianca –– come la tradizione delle Cheerleader lo desiderava.
Perché proprio me? Perché solo me? Cercai di seguire quella lezione di matematica come al mio solito, senza nessun pensiero in testa ––se non quei numeri che creavano confusione nella mia mente.
Restai in silenzio, senza partecipare o parlare con i miei compagni, parlare con i miei amici. Sarebbe stato impossibile. I miei voti nelle materie non artistiche o sportive erano decisamente troppo bassi per permettermi di intervenire durante una lezione. E poi, non desideravo mischiarmi a quella gente che pensava soltanto a divertirsi. Sempre a ridere senza pensare al proprio futuro. Come se la felicità bastasse a pagare le bollette e a mantenere una famiglia. O a realizzare i propri sogni, a diventare campioni. Non sapevano assolutamente nulla, per ciò cercavo di evitare di frequentarli per dover evitare discorsi quali “siete tutto quello di cui ho bisogno”.
Il suono della porta che si apriva interruppe i miei pensieri. Un bidello chiamò il mio nome, alzai gli occhi verso di lui.
“La Signora Harris” mi voleva nel suo ufficio. Sospirai, raccolsi tutti i miei oggetti e mi sbrigai a mettermi in piedi, aggiustare la mia sedia e raggiungere il luogo in questione.
Nel corridoio vuoto, notai i risultati dei quattro Glee. Speravo soltanto di non essere capitata con gente priva di talento, come le voci che quel coro era solito avere da mezzo decennio. La porta già aperta, entrai nello studio della moglie del superintendente.
« Coach – », pronunciai non avendo il tempo di aggiungere altro.
« Oh, andiamo Diana. Sono tua madre. Dovrei forse chiamarti signorina Harris? Detto questo, » mi disse invitandomi a prendere posto in una delle tre sedie situate davanti al suo tavolo di lavoro, « sei contenta di essere stata presa tra i New Directions? Immagino la tua risposta. E quindi sono fiera di dirti che seguito alle cinque perdite consecutive dei gruppi di ragazzini in calore di questa scuola contro i Vocal Adrenaline, rischiano l'eliminazione del programma. Tutto quello che devi fare per rientrare nel coro del Carmel è sabotare il McKinley. E per pensarci bene, puoi saltare i corsi oggi con il mio permesso. »
Quel suo tono così diretto, determinato non mi lasciò molto da ridire. Quella donna non lasciava mai nulla da ridire a nessuno, in realtà. Sempre così decisa ad ottenere ciò che desiderava. Nessuno poteva reggere con lei.
 « Bene, puoi andartene. »
Uscii in direzione dell'auditorium, solitamente vuoto a quell'ora. Esso portava il nome di Finn Hudson da ormai un anno, un alunno del Glee morto nel duemilatredici lasciando il segno. Quei tempi di Rachel, Mercedes e Kurt non avevano nulla a che fare con la situazione attuale. Aprii la porta del teatro, salii sul palco e mi accomodai al piano. Cosa c'era di meglio di un brano musicale per esprimersi, allontanare i problemi per poco e vederci chiaro?
Iniziai a cantare una canzone, accompagnandomi dallo strumento bianco e nero. Si trattava del mio “grido di battaglia”, della canzone che mi faceva sentire meglio in periodi nei quali tutto andava male –– un po' come quello.
Proprio come il testo lo diceva, mi sarei rialzata nuovamente. Poco importava della situazione attuale, l'avrei semplicemente resa migliore. Non mi sarei arresa prima di ottenere la mia reintegrazione tra i Vocal Adrenaline. Nulla e nessuno me lo avrebbe impedito. E non di certo quel gruppo di sfigati dal livello mediocre.


 
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Come tutti sappiamo, Glee è sfortunatamente finito. Allora ho pensato di continuare questa serie a modo mio. Penso sia la primissima interattiva di questa sezione, ma comunque è la prima volta che ne scrivo una. Spero di creare una storia piena di personaggi diversi tra di loro che hanno molto da raccontare, e niente di  identico alla serie originale. Quindi, iscrivetevi in molti!

Regole
  • Potete creare tutti i personaggi che volete.
  • I personaggi che parteciperanno verranno scelti da me, ma quelli "scartati" appariranno comunque come personaggi secondari.
  • Come in Glee ci sono gli stereotipi, i personaggi da voi creati dovranno far parte di una categoria specifica; scegliete voi quale.
  • Sceglierò io a quale coro prenderanno parte.
  • Niente Mary Sue e tantomeno Gary Stu (per chi non lo sapesse: sono quei personaggi privi di difetti. Qui il test per essere sicuri che non lo siano.)
  • Avete una settimana di tempo per inviarmi tutte le schede in privato.
  • Nella recensione precisate il sesso e l'età del personaggio che desiderate creare.
  • Poiché questa storia è un'interattiva, ho bisogno che voi siate presenti; quindi, se mi mollate il personaggio e poi sparite, sparirà anche lui per il periodo in cui sarete assenti. Potrebbe anche tornare, dipende da voi.

Modulo
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Polyhymnia

 
 
   
 
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