- Angolo Autrice -

Ed ecco la mia prima fanfiction, nel fandom di Tokyo Ghoul !
Colgo l'occasione per ringraziare le ragazze dell'Editoria Holyland (su EFP e Facebook) che, armate di tanta pazienza, mi hanno aiutato a migliorare la storia con importanti suggerimenti, consigli e critiche.
Spero che la fanfiction vi piaccia !
Buona lettura.

< Odio le persone come lui. >

Pronuncio queste parole, sorridendo, sotto lo sguardo sconvolto di colui che mi ha sempre vista come una semplice e normale liceale.

Se solo pochi minuti prima mi stavo scontrando con Arima, quel giovane investigatore della CCG, ora mi ritrovo a terra, ansimante e ferita, sicuramente sul punto di morte.

Ma non mi trattengo dal pronunciare quelle parole, che non potrebbero essere più sincere.

Li odio, è vero.

Come potrebbe non esserlo ?

Dopotutto, io ho sempre desiderato essere umana, andare a scuola, divertirmi, avere degli amici, essere una ragazza normale... come tutte le persone fortunate.

Come avrei potuto non odiare Ryo, Aki e i loro amici ? Loro. Loro che sprecano la loro esistenza causando problemi agli altri, senza vivere appieno la giornata, divertendosi ad essere il peggio della società.

Loro ... che sono nati fortunati.

Perchè sono nata così ? Di una specie considerata altamente nociva per la società ?

Un ghoul.

Esternamente sono umana ... ma ciò serve solo per mimetizzarsi, vero ?

Perché una volta che si rivela la mia vera identità di mostro, di umano non mi rimane assolutamente nulla.

Dopotutto è questo che sono : un mostro mangiatore di uomini.

Mostro.

Si tratta di un nome pesante, da dare a qualcuno.

Ma ormai in questo mondo, dove gli umani non sono al vertice della catena alimentare, chiunque sia diverso da loro viene etichettato così.

Perchè ?

Perchè uccidiamo per mangiare ?

Per sopravvivere a questo mondo estremamente ostile ?

Ma allora anche gli umani dovrebbero essere dei mostri.

Dopotutto, non si cibano della carne animale ?

Arima, a differenza di Taishi, mi fissa con il suo solito sguardo freddo, che non lascia trasparire alcuna emozione.

Se crede di intimidirmi si sbaglia. Sono abituata a quello sguardo. Lo sguardo con cui si può guardare solo un mostro. Lui già sospettava di me, ne sono sicura.

Tenshi mi guarda incredulo.

< E allora perchè ! Perchè Ryo ... >

Ryo ... è vero. Sono stata io ad ucciderlo, insieme a molti degli altri umani di questa circoscrizione.

Continuo a sorridere, nonostante le mie condizioni. In un certo senso, sono felice di poter finalmente dire ciò che ho sempre pensato.

< Odio le persone come lui. Si comportano come idioti senza capire quanto sono fortunate, permettendosi persino di odiare la loro vita ... >

Taishi e Arima mi fissano, senza provare ad aiutarmi, e la cosa non mi sorprende nemmeno. Il primo è sconvolto, incredulo. Il secondo impassibile, intento a fissarmi. A differenza di Tenshi, non ha ancora aperto bocca, se non per rivelare la mia identità.

< Lei è Lantern > ha detto, con il suo solito tono.

Lantern ... il soprannome che mi ha dato la CCG per la mia maschera a forma di zucca di Halloween.

Taishi continua a cercare una spiegazione.

< Per una ragione simile ... >

< Io detesto quelle persone ! >

Raccolgo le mie forze e urlo nuovamente quelle parole. Ormai non so nemmeno io perchè sto urlando.

Forse per cercare di farmi perdonare ? Per rabbia ?

< Per questo, li ho ammazzati ! Perchè sono idioti che possono capire soltanto con la morte ! >

Tenshi abbassa lo sguardo. Non sembra deciso ad arrendersi. Tsk, come se potesse riportare in vita quegli umani.

< Sono sicuramente degli idioti. Causano problemi e danni agli altri. Forse sono rifiuti inutili per la società. Però ... >

Rialza lo sguardo su di me, che ormai sono al limite delle forze.

< Però ... >

Le lacrime solcano le sue guance. E' arrabbiato.

< Per me erano persone importanti ! Per quanto tu possa desiderare di essere umana, non ci riuscirai ! >

Quelle parole fanno più male delle ferite che mi ha inflitto Arima. Io, che ho sempre combattuto contro la mia vera natura , che ho sempre cercato di apparire normale agli occhi della società.

< Chi uccide facilmente gli altri non è un essere umano ! >

Lo guardo stringendo i denti, mentre la rabbia cresce pericolosamente in me.

< Che arroganza ! Non capisci come ho vissuto ! >

Raccolgo le mie ultime forze e con un balzo mi avvento contro di lui.

Sapevo che sarebbe finita così. Lo sapevo, ma non ho mai smesso di combattere.

Cado a peso morto su di lui, con la testa appoggiata sulla sua spalla. Sembra quasi che lo stia abbracciando ...

Lui ha gli occhi sgranati e trema. Stringe saldamente l'elsa di una delle armi di Arima, la cui lama, ricavata dal kagune dei ghoul, trapassa la mia carne all'altezza del ventre.

Sorrido e raccolgo le mie ultime forze. Alzo la testa, parlando con voce strozzata.

< Su ... guarda ... anche tu ... sai uccidere ... >

Mi alzo a fatica, barcollando. Il sangue scarlatto continua a gocciolare dalle mie ferite, sporcando la divisa scolastica; sangue di cui sono impregnate le armi di Arima. Anche l'arma che brandisci tu, Taishi.

Indietreggio, barcollando.

< Tra poco ci saranno gli esami ... eppure avevo ... studiato così tanto ... >

Alzo lo sguardo. I miei occhi sono tornati normali, con le iridi di quel comune marrone scuro. Le lacrime solcano le mie guance, mentre un rivolo di sangue cola dal lato della mia bocca.

Cado a terra.

Sto morendo.