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Autore: SweetHolly    22/07/2016    0 recensioni
Cosa sarebbe successo se Hermione non fosse una Granger, ma bensì una Nott? e se lo scopre grazie a qualcosa di segreto e legato alla profezia di Harry?
E cosa avrà mai a che fare un certo biondino con lei?
Se vi interessa leggete per scoprirlo!
Ovviamente Draco/Hermione
Sweetholly
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Contesto generale/vago
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Spazio autrice:

Eccomi qua con un nuovo capitolo. So che è passato tanto, troppo tempo e magari molti di voi si sono stufati di aspettare. Ma, tra impegni vari, avevo perso le idee di questa storia. Ora leggendo le vostre recensioni, mi sono convinta. Cercherò di riportarla, insieme all'altra mia storia su Naruto (la trovate nel profilo) .

Spero vi piaccia come l'altro e ci sentiamo a fine pagina.

 

 

Capitolo Quinto:

 

Camminavano fianco a fianco per i corridoi di Hogwarts, entrambi silenziosi e persi nei loro pensieri.

Aveva parlato poco fa, certo, ma c'erano molte cose ancora in sospeso. Misteri e profezie.

Nessuno dei due sapeva dove li avrebbe condotti questa storia, se ad una vita migliore o ad un imminente disastro.

 

Molti corridoi più in là, dentro ad un ufficio quattro ragazzi erano seduti di fronte ad un signore con la barba e stavano per decidere cosa fare.

 

«Bene ragazzi, ora che sapete tutto dobbiamo pensare al da farsi.

Harry, tu sei il prescelto, quindi, questo Voldemort lo sa, ma non sa della signorina Granger e del signor Nott … e non deve saperlo. So che è bravo a leggerle nella mente ed ha un collegamento con te, quindi, dovrai allenarti per tenerlo al di fuori della tua mente. Pensi di poterci riuscire?»

«Penso di si signore. Ma come devo fare?»

«A questo penseremo in seguito il vostro ritorno. »

 

Poi volse lo sguardo verso Ron

 

«Lei signor Weasley, stia al fianco al signor Potter e della signorina Granger come ha sempre fatto. Le chiedo però, di non rivelare nulla alla sua famiglia di quanto successo qui stanotte, per non metterla nei guai.»

«Ehm signorina Nott..»

«Signorina Granger per tutta la scuola. Ha capito ?»

«Si signore. Non dirò nulla.»

«Bene ed ora veniamo a voi signori Malfoy e Zabini. Prima che parliate, so cosa vi ha affidato Voldemort e il compito affidatole solo a lei signor Malfoy, ma vi chiedo di collaborare con noi, per il bene del mondo magico. »

«Signore, con tutto rispetto, “Voi sapete chi” leggerebbe nelle nostre menti e le nostre famiglie..»

«Le vostre famiglie signor Zabini, saranno al sicuro, perché già sono a conoscenza di questa storia, e verranno protette durante tutta questa faccenda. Glielo assicuro.»

«Non funzionerebbe comunque, io lo devo fare.»

«Scusate ma di che parla Malfoy? »

«Cose private Weasley!»

«Ehi!»

 

Prima che la cose potesse degenerare in un altra discussione Silente prese parola.

 

«Signor Malfoy, lei è protetto da una persona di questa scuola e sappiamo bene ,io e lei, chi sia. Farà quello che dovrà fare se necessario, ma, come detto al suo amico, le vostre famiglie saranno al sicuro. Poi vuole veramente che il mondo cada in mano a Voldemort?»

«No signore.»

«Bene, appena i gemelli arriveranno vi svelerò un segreto.»

 

Passarono dieci, quindici minuti e la porta dell'ufficio si aprì, rivelando la figura della professoressa Mcgranit e del professor Piton.

Tutti , a parte silente, si girarono con occhi sgranati.

 

«Ma professore.. professoressa..cosa?»

«Stia tranquillo Potter, io e la professoressa sappiamo ogni cosa e siamo qui per aiutarvi nella vostra impresa.»

«Impresa?»

«Si signor Potter, il professore ha detto bene. Prima di iniziare qualsiasi allenamento c'è una cosa che..»

«Minerva, non ho ancora detto nulla ai ragazzi, sto aspettando i signorini Nott.»

«Ah! ops, credevo che li avessi già informati Albus! È una cosa di vitale importanza!»

«Ma insomma! Cosa è di vitale importanza?»

 

Sia Harry che Draco erano scattati insieme, seguiti dai loro amici.

 

«Pazienza ragazzi, pazienza tra poco saprete.»

«Lo aveva detto anche dieci minuti fa.. tzè. »

 

Borbottò un Draco alquanto innervosito.

 

Questo vecchio mi farà impazzire prima del tempo, lo so già!

 

Atri cinque minuti buoni e finalmente Hermione e Theo fecero il loro ingresso.

 

«Alleluia »borbottarono Draco e Ron

Per una volta quei due era d'accordo.. strano ma vero

«Ehm scusate per prima, Harry ,Ron, avevo bisogno di uscire.»

«Lo sappiamo Herm tranquilla.»

«Signorina Granger.. signor Nott?»

«Si professore?»

«Non voglio interrompervi ma, dobbiamo assolutamente scoprire chi è il buio che vi aiuterà. Questa è una persona, presente nelle vostre vite.»

«E come la si trova?»

«Dovrete andare al lago ed aspettare la luce della luna. La luce bianca e pura, illuminerà la luce, cioè una persona, e il buio cioè l'altra. I due dovranno imparare a conoscersi per sviluppare il loro legame.  Solo allora saranno invincibili.»

«Professore? Solo al lago nero dobbiamo andare?»

«No signoria Granger.. non ho parlato del lago nero, dovrete andare al lago che si trova nelle isole Ebridi a nord della scozia. Solo li troverete la risposta. Li la luna bianca apparirà.»

«Isole.. Ebridi? ma..come potremmo arrivarci, c'è scuola e poi..»

«Sempre studiosa ne mezzosangue?»

«Purosangue Malfoy, ricorda!»

 

Malfoy rimase muto.

Era vero, non poteva più chiamarla così, non lo era. Ora era una Nott. Dannazione, come cambiano le cose. La mezzosangue una purosangue..

 

«Signorina Granger, avrete un permesso speciale per andare e vi accompagneranno per un pezzo i vostri professori.»

 

Hermione annuì.

 

«Partirete domani mattina, per i vostri compagni di scuola, sarete tornati a casa per questioni private diverse. Io , la professoressa Mcgranit e il professor Piton, cercheremo di non destare ulteriori sospetti. Soprattutto per voi Serpeverde. Mi raccomando, state attenti e tornate con la risposta.»

«Signore?»

«Si, Signor Weasley?»

«Ma, si, ecco.. non possiamo usare la magia al di fuori della scuola.»

« Weasley ha ragione » gli diede man forte Zabini.

«Solo in questa occasione, lo potrete fare. Ho chiesto un permesso speciale al ministero. Badate bene. Sanno che la dovete usare per un compito scolastico, non sono a conoscenza del vero motivo.»

«D'accordo.»

«Bene, spero che riposiate bene e ci vediamo domani alle 7 qui»

 

Detto ciò congedò i ragazzi, che si ritrovarono fuori dall'ufficio.

 

«Quindi domani mattina si parte.»

«A quanto pare sfregiato.»

«Dio furetto, dovrò passare una settimana con te!»

«Cosa credi che sia felice sfregiato?»

«Ragazzi. Basta per favore.»

« Herm?»

« Grang..Nott?»

« Granger. Io sono Granger Malfoy. E basta. Dobbiamo venire a capo di questa situazione. Senza scannarci tra di noi!»

«Mia sorella.. cioè Hermione ha ragione.»

 

Pareva strano dirlo. Hermione gli fece un mezzo sorriso, mentre Nott ricambiò. Sarebbero stati gemelli segreti, anche se, prima o poi sarebbe venuto a galla.

 

Si ritirarono ognuno nelle proprio stanze. Hermione preparò tutto in silensio, così come Draco, Blaise, Theo, Harry e Ron, ma tre persone sveglie chiesero.

 

« Herm? Che stai facendo?»

«G..Ginny, nulla. »

«Stai facendo i bagagli.»

«Si, devo tornare a casa, sai i miei hanno bisogno allo studio e.»

« Hermione Jane Granger! » Disse assumendo la posa in stile Molly «Tu non me la racconti giusta!»

« Ginny.»

«No, anche Harry e Ron rientrano, per strani motivi. Ma so di per certo che problemi a casa non ce ne sono. »

« Ginny, non me lo chiedere per favore..» e scoppiò in lacrime.

 

Ginny, che prima aveva un cipiglio alzato ed irritato, si calmò, e corse ad abbracciare la sua amica .

 

« Herm. Scusa. io. Che ti succede? Ti preo Herm, sono la tua migliore amica. Non tagliarmi fuori.»

«Io.. sigh.. io.. Te lo dirò , ma promettimi di mantenere il segreto.»

«Croce sul cuore.»

 

E così Hermione raccontò tutto.Doveva sfogarsi con qualcuno. Ginny ad ogni parola si stupiva e granava gli occhi sempre di più.

 

«É tutto. Ginny.?»

«Preparo i bagagli.»

«C..cosa?»

«Non ti lascio sola con quelli là. Vengo con voi.»

«Ma Ginny. »

«Ma niente! Me la vedrò io domani mattina con i professori! Ora dormiamo.»

 

Stessa cosa era successa, più o meno con Neville , e con Daphne, amica di Draco, Blaise e Theo.

 

« Daphne. Tu.Non.Vieni.» disse Malfoy scandendo bene le parole. 

Ci mancava solo lei a rovinare il tutto. Non bastavano già due donne per di più coccuite, no ,anche la terza!  pensò Draco irritato 

«A me non dai ordini Malfoy. E poi chissà cosa potete combinare voi tre! Inoltre vengo per aiutare la Granger!»

«Ah grazie!»

« Theo, tu non mi preoccupi. Sono questi due qua. » Fece cenno indicando un Draco e un Blaise, alquanto irritati.


«Ed ora notte! Ci vediamo domani mattina»

«Dannata!»

«Ti ho sentito Malfoy. Non farmi tornare indietro!»

«Tzè!»

 

Daphne era la migliore amica di tutti e tre. Mentre le altre come Pansy pensavano solo ai soldi dei ragazzi e a finirci nel letto, lei era andata oltre. Lei, ne era diventata amica e poi il rapporto era migliorato in qualcosa di più. Fiducia reciproca e amicizia pura.

 

E così la notte passò lenta e piena di pensieri per tutti loro. LA mattina seguente il gruppo si presentò nell'ufficio del preside, dove quest'ultimo, e i due professori gli aspettavano.

 

«Bene, vedo che non sapete tenere la bocca chiusa!»

«Suvvia Severus. Sono ragazzi, hanno diritto di confessarsi tra di loro. Soprattutto gli amici.»

«Ma, Preside mi permetta. Non era lei che ha detto di non rivelare nulla?!!?»

«Vero.»

 

A volte Piton non lo capiva. O ci era o faceva finta.

 

«Ma, è anche vero che più amici fidati sono, più sapranno aiutarsi. »

«Be, io non mi fido. Prendetevi tutti per mano. TUTTI.»

 

I ragazzi ubbidirono. Piton pronunciò qualcosa di strano, ancora sconosciuto ai ragazzi

 

«Ma cosa?»

«Vede signorina Granger. Ho creato tra tutti voi un patto infrangibile.»

«Lei.. ha?»

«Si, io ho. Ed ora ascoltate il preside!»

«Ragazzi, starete via una settimana da oggi, forse due. Dalle nostre fonti, la luna apparirà il penultimo o il terzultimo giorno. Quindi conviverete una piccola casa in Scozia fino alla sua apparizione. Dai nostri calcoli dovrebbe apparire in quei giorni. Se così non fosse, prolungherete il soggiorno.»

«Signore?»
«Si Harry?»

«Come sapremo se appare?»

«Il cielo si farà rosso in piena notte, ed inoltre i gemelli avranno una sensazione strana, nello stesso momento.»

«D'accordo.»

«Ora toccate tutti questa coppa. E' una Passa-Porta che vi porterà nei pressi del luogo. Il professor Piton e la Professoressa vi scorteranno fino alla casa. Poi da li sarete soli. Fate attenzione, Voldermort sa, quindi, niente niente che abbia mandato dei suoi fidati. E non sono i vostri padri. Quindi state all'occhio.»

«Si signore.» Annuirono tutti.

«Ci vediamo presto ragazzi miei.»

 

Non appena i ragazzi toccarono tutti la coppa, e i professori la toccarono a loro volta una luce bianca li invase. Subito tutto cominciò a girare veloce, fino a che atterrarono nei pressi di un piccolo paesino.

I due professori si alzarono velocemente e controllarono nei paraggi.

 

«Tutto libero.»

«Bene, andiamo.»

«Professore?»

«Si Zabini?»

«Ma la gente del posto, non si farà domande?»

«Abbiamo pensato anche a questo.»

«E?»

«Siete un gruppo di amici di studio che visita l'Europa. Quindi comportatevi da amici.»

«Afferrato professore.»

«Bene.»

 

Percorse il paese, dove notarono molti abitanti svolgere le loro mansioni. Finché, dopo una ventina di minuti, non giunsero su una piccola collina, circondata da boschi, e soprattutto vicino ad un grande lago, con annessi torrenti. La piccola casa, cottage, era in stile antico, di legno. A tra piani, con ampie stanze,due bagni , salotto e cucina.

 

«Siamo arrivati. »

«Noi vi salutiamo qua. Per qualsiasi cosa, mandate un patrunus.»

«Si Potter, sappiamo che lo sai fare.» dichiarò freddo Piton

«Mi raccomando ragazzi, occhio e state attenti. »

 

I due professori tirarono fuori una coppa e toccata sparirono velocemente. Nel frattempo i ragazzi erano rimasti li fermi

 

Ginny guardò il gruppo. « Entriamo no?»

Annuirono tutti.

 

Salirono i piani, fino al terzo, dove erano situate le camere. Le ragazze presero quella più grande. Theo, Draco e Blaise un'ultra. Mentre Harry, Ron e Neville un'altra ancora.

La stanza delle ragazze era in fondo al corridoio, con annesso bagno vicino ed altre due piccole stanze vuote, che la divideva dalle stanze dei ragazzi e dal bagno, che avrebbero usato loro.

Decisero di sistemare le valigie e che si sarebbero visti a pranzo, per determinare i turni e i ruoli nelle pulizie, ma soprattutto sul da farsi prima dell'apparizione della famosa luna bianca.

 

Ma nell'ombra, non molto lontano da loro, due figure incappucciate prendevano possesso di un'altra piccola abitazione

«Mi raccomando, non dobbiamo fallire Codaliscia. »Sussurrò Martin Crouce Junior

«No, o il Signore Oscuro ci farà a pezzi.»

 

Spazio autrice:

Ho cercato di scrivere un capitolo decente, anche se non ne sono convinta. Spero che, per chi ancora si ricorderà di questa storia mi possa dire cosa ne pensa.

Chiedo scusa per il nome alla fine, ma non mi ricordavo come si scriveva.

Non so con quanta frequenza pubblicherò questa storia, in quanto mi sto dedicando all'altra che ho più idee.

Al prossimo capitolo, se ci sarà qualcuno che lo vorrà

 

Holly 

   
 
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