AVVISO IMPORTANTE:
Ciao ragazzi! Eccomi qui tornata con una nuova fanfiction! Sì, lo so che sono impegnata nella long “Un amore oltre il tempo”, però ho visto altre autrici gestire diverse fanfiction insieme e penso di esserne capace anche io, e poi non potevo trascurare questa nuova idea =D.
A proposito di “Un amore oltre il tempo”: questi giorni sono stata poco bene e non ho potuto scrivere il continuo, ma arriverà molto presto, non vi preoccupate ;) (mi rivolgo ovviamente a chi la segue).
Come avete letto dalla trama, la mia nuova storia è ispirata al film “Tre all’improvviso”.
Non ho visto il film, ma siccome la mia migliore amica me l’ha spoilerato tutto XD, e siccome mi sono informata, adesso so come è andata la storia ^-^
Comunque è meglio che non conosco la storia nei dettagli, significa che la mia non sarà una fotocopia :)
Ora bando alle ciance e ciancio alle bande, vi lascio al primo capitolo! Ciaoo! =D
PS: Nel caso non ce la farò a gestire due storie insieme, lascerò in sospeso ovviamente questa, poiché l’ho iniziata dopo =D

Capitolo 1: Una bella notizia

Il cellulare squillò, e Sana rispose:-Pronto?-
-Ciao, Sana, sono Aya, sei al lavoro?-
La voce della sua migliore amica bastò per farle dimenticare la noia che aveva provato in quella mattinata, e così il suo volto si aprì in un ampio sorriso:-Ciao, Aya, come sono contenta di sentirti!-
-Anche io- rispose –Volevo chiederti se potevi venire a pranzo oggi da noi, alle 13,00. Il mio pulcino ha invitato anche Hayama-
Il sorriso che l’era apparso sul volto scomparve improvvisamente, provocando ilarità nelle persone che la guardavano.
-Deve venire proprio lui? Non puoi invitare, che ne so…Fuka, Gomi…-
-Sana, Sana- la interruppe l’amica. Conoscendola, aveva già sollevato la mano –Hayama è il migliore amico di Tsu. Mi pare ovvio che ha invitato lui.-
-Sì, lo so, però io…- sospirò –Io non lo sopporto!-
La risata fragorosa dell’amica le sollevò un po’ l’umore:-Vorrei vedere quando ci andrai d’accordo-
Sana scosse la testa, sconsolata:-Mai Aya, mai.-
Quando vide entrare un nuovo cliente nel fast food in cui lavorava, le disse:-Aya, adesso devo proprio andare, ci vediamo dopo, ok?-
-Va bene, Sana, ciao!-

Ebbe giusto il tempo per levarsi il grembiule e darsi una breve sistemata ai capelli, che corse subito verso l’auto.
-Cavolo, sono le 13,20!- esclamò, indossando immediatamente la cintura di sicurezza e cercando di non correre troppo sulla strada che la portava a casa dei “suoi coniugi preferiti”, come li chiamava lei.
Quando bussò al campanello, l’accolse la sua migliore amica, che si buttò nelle sue braccia, senza preoccuparsi del fatto che era venuta con quasi mezz’ora di ritardo.
A farle notare questo ci pensò Hayama, che appena la vide disse:-Kurata, sempre puntuale, vero?-
Sana fece una linguaccia:-E tu sempre tanto simpatico-
Aya cercò di calmare le acque: si sentiva poco bene e l’ultima cosa che voleva era sentire quei due punzecchiarsi a vicenda.
-Non vi preoccupate- disse timidamente –Devo ancora guarnire il dolce.-
-Ti aiuto io!- disse subito Sana, che era sempre stata dotata di un grande altruismo, ma sicuramente di poca capacità quando si trattava di cucina.
-Fossi in te non mi fiderei troppo, Sugita- rispose tranquillamente Hayama, con la sua solita maschera d’indifferenza.
-Akito-kun, ti prego…-lo supplicò Tsuyoshi, con le mani giunte.
Gli occhi di Sana si ridussero in due fessure:-Fossi in te, Hayama, terrei la bocca chiusa-
-Fa’ come vuoi, ricordati soltanto che non mangerò niente fatto da te-
Sana strinse i pugni, cercando di mantenere la calma.
Aya se ne rese subito conto, così la prese per mano e la condusse in cucina.
-Quello stupido Hayama!- esclamò Sana, quando finalmente si trovarono da sole.
Aya scrollò le spalle:-Non gli dare troppo peso, lo sai com’è fatto-
Sana prese la sac a poche infilandoci dentro della panna con foga:-Sapevo che mi sarei rovinata la giornata venendo qui. Avrei preferito rimanere al fast food a preparare tutti i panini del mondo, piuttosto che stare qui con lui!-
-Cerca di mantenere la calma e pensa positivo, come tuo solito- cercò di rassicurarla Aya, poggiandole le mani sulle spalle.
-Pensare positivo con Hayama? Assolutamente impossibile!- esclamò convintissima.
-Cerca di non prendere più in considerazione le sue provocazioni, allora- le consigliò Aya.
-Cerco di farlo, ma…- sbuffò.
-Lo sai di cosa hai bisogno?- le chiese Aya –Di un fidanzato-
-Non ne ho bisogno!- esclamò subito –Sto solo aspettando…che arrivi-
-Ma non puoi aspettare per sempre- obbiettò la sua amica –Devi metterci un po’ di tuo-
-Anche tu ci hai messo un po’ di tuo, per quanto riguarda le mie “relazioni”-
Aya sospirò:-Ti ho preparato appuntamenti con qualunque ragazzo: Tsubomu, Nakao…perfino con Eichi, che è bello, ricco, galante e gentile. Tu li hai rifiutati tutti!-
-Sì, lo so, ma penso che nessuno di loro sia…quello giusto, capisci?- spiegò Sana –Non ho trovato niente in loro.-
-Sana, hai ventiquattro anni!- esclamò Aya -Possibile che non ti sei innamorata!-
-Io penso che sia possibile- disse Sana scrollando le spalle –Penso di non sapere nemmeno cos’è l’amore-
Aya sospirò, portandosi una mano alla testa.
-Cosa c’è? Questi discori ti hanno stressata?- le chiese l’amica dispiaciuta.
-No, no, è che mi sento poco bene- rispose lei, tornando a sospirare.
-Allora, è pronto questo pranzo?-
La voce di Hayama le distolse dalle loro chiacchiere:-E’ vero! Accidenti, la pasta deve essersi raffreddata!-
Tsuyoshi si alzò da tavola, aiutando la moglie a portare i piatti.
-Ti piacciono i noodles, Hayama-kun?- gli chiese Aya, sedendosi a tavola.
-Beh…sì- rispose, mangiandoli velocemente.
-E abbiamo preparato anche del sushi- sorrise Tsuyoshi, perché sapeva che all’amico piaceva tanto.
Akito alzò il volto dal piatto:-Sushi?-
-Esatto- rispose continuando a sorridere. –Ti piace tanto, vero?-
Akito scrollò le spalle:-Non mi dispiace-
-Sana, vuoi dell’aranciata?- chiese Aya alla sua amica, che scosse la testa:-No, no, mi andrebbe un po’ di acqua-
-Ma ti manca il bicchiere, che stupida distrazione!- esclamò Aya –Vado a prenderlo-
Ma quando si alzò dal tavolo ebbe l’impressione di vedere tutto sfocato, e svenne.
-Pasticcino!- urlò subito Tsuyoshi, avvicinandosi alla moglie che giaceva al suolo, posandole un orecchio sul petto:-Il suo cuore batte ancora- annunciò sollevato.
-Andiamo, non esagerare, Tsu!- esclamò Sana –E’ solo svenuta-
Per fortuna, poco tempo dopo rinvenne, fissando tutti i presenti che erano rimasti a guardarla.
-Caramellina, stai bene?-
-Sì, più o meno…- mormorò lei, alzandosi a sedere e portandosi subito dopo la mano allo stomaco.
-Che ti prende?- chiese preoccupato il suo maritino.
-Mi viene da vomitare- rispose lei, portandosi l’altra mano alla bocca.
-Forza, ti accompagno in bagno- propose Sana, prendendola per mano.

-Adesso stai bene?- le chiese premurosa Sana, quando la vide tornare dal bagno.
-Beh, ho un po’ lo stomaco scombussolato, però…-
-E se fosse una grave malattia?!- chiese allarmato Tsuyoshi.
-Andiamo, Tsu!- sbuffò Sana, con un gesto veloce della mano.
-Deve…deve essere per i dolci che mi sto mangiando ultimamente- rispose debole Aya.
-Non credevo fossi così amante dei dolci- disse Sana corrugando la fronte.
-Ed è vero, di solito non mi piacciono, ma ultimamente non ho potuto proprio farne a meno!-
Sana scrollò le spalle:-Non preoccuparti, passerà-
-Siete così sciocchi da non arrivarci?- Hayama, che era sempre stato in silenzio, aveva finalmente sputato una parola.
-Hayama, non è il momento delle tue provocazioni…- sbuffò Sana, roteando gli occhi.
-Ma quali provocazioni?- chiese lui –Mi sembra evidente che Aya sia incinta-
Quelle parole fecero calare un silenzio tombale nella stanza.
-Hayama, da quand’è che fai il medico?-
-Non faccio il medico, ma vedendo che ha una fame incontrollabile, giramenti di testa e nausea mi sembra palese-
-Forse…forse è solo una nostra illusione- mormorò Aya, che desiderava ardentemente un bambino, ma che aveva paura che Tsuyoshi non avesse il suo stesso desiderio.
-Basta andare dal ginecologo per vedere se è vero- disse Sana, posandogli una mano sul braccio e sorridendole.
-E’…vero- mormorò Aya, sorridendo.
-Andate da soli- disse Sana, sempre col suo bellissimo sorriso sulle labbra –Noi aspettiamo notizie-
E così Tsuyoshi e Aya partirono per l’ospedale, e Sana e Akito uscirono di casa raggiungendo le proprie automobili.
Prima di salire in auto, Sana raggiunse Akito.
-Tu saresti contento se Tsuyoshi diventasse padre?- chiese Sana, bloccandolo per il braccio.
Akito scrollò le spalle:-Non mi dispiacerebbe-
Sana mollò la presa, sbuffando:-Sei sempre il solito!-





_________________________________________
Scusate per gli errori/orrori di grammatica di questo primo capitolo scritto in fretta per impegni -_-