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Autore: maeg    23/07/2016    1 recensioni
Sono fan di TORADORA! (il mio manga preferito) così ho pensato di scrivere come immagino il futuro della coppia drago(Riuji)&tigre(Taiga). La storia inizia al termine della cerimonia per il diploma, quando dopo essersi rincontrati, si ritrovano a casa Takasu dove Yacchan ha una notizia sconvolgente per i due piccioncini, che cambierà le loro vite.
Non vi anticipo nulla, spero la leggerete.
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ryuji Takasu, Taiga Aisaka, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La sera prima Ryuji era tornato tardi da lavoro. Aveva mangiato e si era trascinato a letto, senza avere neanche la forza di mettere in ordine la cucina. Il lavoro al ristorante, per quanto fosse solo al suo secondo giorno, lo aveva stremato ed il cuoco era decisamente troppo intransigente. Lo aveva costretto a preparare un pranzo di circa otto portate e la sera, per la cena, non era stato per nulla clemente tanto da imporgli la preparazione dei piatti più difficili della tradizione giapponese. 

Tomatsu utilizzava come scusa il fatto che era necessario fare pratica, molta pratica, prima di potergli permettere di servire le sue pietanze ai clienti. Tutte balle, pensava Ryuji. Semplicemente è un sadico che si diverte a mettermi alla prova, pur di non ammettere che sono un bravo cuoco. 

Yacchan non ne sapeva nulla ovviamente. Preferiva aspettare di capire se quella strada era percorribile prima di avvisarla. Non avrebbe apprezzato il suo essere una madre apprensiva, quando si trattava del lavoro del figlio. Ricordava perfettamente cosa era successo durante la festa di San Valentino, quando scoprì che il ragazzo si era messo a lavorare per una pasticceria vendendo scatole preconfezionate di dolci e non voleva di certo ripetere la stessa esperienza. 

Si rigirò nel letto più e più volte, prima di prendere sonno.

Ripensare a quel giorno gli metteva addosso una strana euforia. A pensarci bene era da lì che era cominciata la sua storia con Taiga. Quello stesso giorno gli aveva tecnicamente fatto una proposta di matrimonio.

E lei, a modo suo, l’aveva accettata.

Arrossì violentemente ricordando la notte trascorsa a casa dei suoi nonni, la sua prima volta in assoluto con quei parenti di cui non aveva mai saputo nulla ma dei quali condivideva il sangue. Le guancie in fiamme quando per la prima volta aveva toccato le labbra di Taiga, sfiorandole con le sue. Quello era uno dei ricordi più dolci che aveva. Quello era il momento dell’inizio del loro tempo.

Allungò il braccio, sperando di trovarla al suo fianco, ma la ragazza non c’era. Ancora non si era coricata.

Si promise di aspettarla sveglio, ma la stanchezza ebbe la meglio.

 

Quando aprì gli occhi, il sole era già alto ed il posto di Taiga era già vuoto. Sembrava quasi che lei non si fosse proprio posata sul letto. Non che normalmente i segni della sua presenza si vedessero chiaramente. Era talmente tanto piccola e leggera che era come avere una piuma al fianco.

Si alzò disorientato, mise in ordine il letto e prima di uscire nel salotto, si fermò in bagno a lavarsi. Aveva bisogno di una doccia per rimettersi in sesto, dato che la notte non lo aveva del tutto rinfrancato. La stanchezza ancora non si era dissolta e sapeva che, dopo la giornata estenuante che lo aspettava, neanche la notte successiva l’avrebbe aiutato a riposarsi. Aprì il getto della doccia e senza aspettare che l’acqua arrivasse ad una temperatura adeguata, vi si mise sotto. Adorava quei pochi secondi in cui l’acqua fredda gli toccava la schiena, sembrava rinvigorirlo e svegliargli i muscoli, ma era troppo freddoloso per fare una doccia intera sotto il getto freddo. Si insaponò e si sciacquò più volte, finché non si sentì meglio. Poi si asciugò e si vestì con la tuta più comoda che avesse. Di fatto era solo in prova e dopo lo scontro culinario avuto due giorni prima, la divisa era ancora sporca. 

Una volta pronto si avviò nel salotto, convinto di trovarvi Taiga già pronta e arrabbiata perché era in ritardo nel preparare la colazione. Con suo enorme stupore, notò che la ragazza non c’era. Girovagò per casa, cercandola e chiamandola a gran voce, ma di Taiga nessuna traccia. Sembrava essere sparita. Tornò in camera da letto per cercare qualche indizio, qualcosa che gli facesse capire dove fosse finita, ma la stanza, come del resto la casa, era pulita da cima a fondo. Tutto era in ordine. Ogni cosa al suo posto. Sembrava quasi di trovarsi in una casa diversa.

Taiga si stava davvero impegnando nella parte della mogliettina modello. Gli aveva anche preparato una cena con i fiocchi e lui si sentì in colpa perché si rese conto di non aver apprezzato fino in fondo il suo sforzo. Ma era davvero stanco e sperò che lei non se la fosse presa troppo. Si ripromise di passare una intera giornata con lei, appena il capo si fosse degnato di dargli la giornata libera. In tre giorni di lavoro, non era riuscito neanche a scambiare qualche parola con Taiga. O meglio, gli sembrava che lei volesse eludere tutte le sue domande rimanendo sul vago, non rispondendo direttamente e cambiando spesso argomento. Pensò che forse dipendeva dal fatto che negli ultimi giorni non stesse facendo chissà cosa e quindi non avesse nulla da raccontargli.

Tornò in cucina per cercare qualcosa con cui fare colazione e solo allora si rese conto che attaccato con una calamita al frigorifero c’era un foglietto. La scrittura era di Taiga. Era inconfondibile. Piccola e molto più simile ad un insieme di scarabocchi che a delle frasi di senso compiuto. “Anche in questo è scombinata” pensò. Staccò il foglio di carta per leggerlo meglio.

 

“Sono scesa a fare delle commissioni. Ti ho preparato la colazione ed il bento. A stasera. xoxo Taiga”.

 

Non sapeva se essere contento per il fatte che avesse scritto “xoxo” oppure scontento perché a parte questo minimo particolare, il messaggio era del tutto impersonale. Certo, Taiga non era proprio il tipo di ragazza da smancerie o altro, e di fatti si era molto sorpreso del bacio che gli aveva dato qualche sera prima. Un gesto inverosimilmente dolce per lei. E soprattuto in contrasto poi con i comportamenti del giorno precedente. A ripensarci bene, anche quando si erano scambiati degli sms, lei era stata molto fredda e distaccata. “Devo parlarle al più presto”. Prese il cibo dal frigorifero  e mentre riscaldava del pane nel forno a microonde, cercò più volte di chiamarla sul cellulare, ma sembrava essere staccato. “Che abbia qualcosa da nascondermi..”. No, era impossibile. O forse era meglio credere che non era possibile. In fondo per tanto tempo si era tenuta dentro i sentimenti che provava per Ryuji. E se si fosse innamorata di un altro ragazzo? Il pensiero gli fece salire i nervi. Addentò con rabbia la colazione. Come aveva potuto conoscere un altro? Ma soprattutto, chi aveva la sua stessa pazienza nel assecondare i capricci della tigre palmare?! Sembrò che del fumo stesse per uscirgli dalle orecchie, tanta la rabbia che gli montava dentro. Se fosse stato così, perché preparargli una cenetta come quella della sera precedente? Che avesse da farsi perdonare qualcosa? Doveva uscire di casa, altrimenti se la sarebbe vista brutta e soprattutto sarebbe arrivato tardi a lavoro. Ci mancava solo che quello squinternato di Tomatsu gli facesse storie per il ritardo.

Prese velocemente la borsa e le chiavi di casa ed uscì sbattendo la porta. Non che ci fosse qualcun altro in casa, ma quel gesto gli aveva sempre dato la sensazione di essere forte, mascolino. Di avere potere, insomma. “Ma quale potere!” pensò sbuffando “Sono qui che mi distruggo con pensieri negativi, quando non ne avrei davvero motivo”. Erano stati tanto tempo lontani e di sicuro non sarebbe andato tutto all’aria per questioni di poco conto. Vivevano insieme e non era certo cosa da poco. Cercò di tranquillizzarsi. E gli bastava davvero poco per farlo. Gli bastava pensare alla sua Taiga sorridente.

 

“Deve esserci qualcosa.. qualcosa che non vuole dirmi”.

 

In realtà, i pensieri di Ryuji, non erano poi così lontani dalla realtà. Taiga in effetti si trovava con un ragazzo nel momento stesso in cui Ryuji aveva messo piede nel ristorante. Solo che il ragazzo in questione era Kitamura e non aveva assolutamente nulla di cui preoccuparsi. L’argomento in questione, quello su cui avevano dibattuto fino a quel momento e di cui avrebbero parlato per tutto il pomeriggio a casa di Kawashima, non aveva nulla a che fare con la sfera amorosa.

 

Ciò che preoccupava Taiga era che i messaggi di Minori si erano moltiplicati e adesso li indirizzava direttamente a lei. Kushieda era come impazzita. Come se la sua migliore amica fosse diventata il suo acerrimo nemico. E lei non voleva che Ryuji lo venisse a sapere.

  
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