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Autore: Giuls_BluRose    23/07/2016    0 recensioni
Kurt e Blaine sono sposati da due anni e mezzo e i loro sogni stanno diventando realtà, hanno una vita felice a New York e lavorano come protagonisti in un moderno musical di Broadway; manca solo una cosa affinchè raggiungano il massimo della felicità: un figlio.
I due cercheranno quindi una madre surrogata, che troveranno nella loro cara amica Rachel; tutto pronto quindi?
Prima di iniziare le procedure si sottopongono ai test di routine, dai quali uscirà fuori un "piccolo dettaglio" molto inquietante, che sconvolgerà la vita dei coniugi Hummel-Anderson, minacciando il loro lieto fine in modo quasi indelebile.
Sarà proprio nel momento più cupo, quello dove tutto sembrerà perduto e senza speranza, che un vecchio conoscente tornerà nella vita dei due ragazzi. Un aiuto morale o il pezzo mancante affinchè tutto il loro mondo crolli?
Tutto è possibile finchè c'è l'amore, basta solo avere coraggio.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Dave Karofsky, Kurt Hummel, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Dave, Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6 – Una buona e una cattiva notizia

“Uno, due, tre e quattro. Uno, due, tre e quattro. Forza ragazzi, metteteci più grinta! Kurt ehi, che cosa ti prende?”
La musica si fermò dopo il cenno del coreografo e Kurt si lasciò cadere a terra, quasi senza forze e con il fiato corto.
Sospirò piano e si stese a terra cercando di inspirare quanta più aria era possibile.
Non sapeva spiegarsi il motivo, ma già qualche tempo sentiva che le forze lo abbandonavano prima del previsto, ma ultimamente le cose stavano peggiorando ulteriormente.
Kurt dava la colpa a tutto lo stress che stava accumulando: lavorava come un matto e sapeva di avere un limite anche lui.
Blaine andò da lui mettendogli una mano sulla gamba per controllare che stesse bene: anche lui si era accorto di un leggero cambiamento nel marito, ma non voleva darci troppo peso, alla fine anche lui era sempre più stanco-
“Va tutto bene, Kurt?”
Il ragazzo annuì leggermente al marito e gli sorrise piano: non voleva certo farlo preoccupare.
“Si, tutto bene grazie, ho solo bisogno di qualche minuto per riposarmi.”
Il moro annuì e chiese al coreografo di poter staccare una mezz'oretta, poi aiutò il marito ad alzarsi in piedi e lo accompagnò nel loro camerino, mettendolo seduto sulla poltrona.
“Ti ho già detto che va tutto bene, non c'è bisogno che fai così.”
“Mi preoccupo solo per te, tesoro.”
Kurt sorrise e carezzò la gamba del compagno: sapeva essere veramente un uomo molto dolce e affettuoso con il castano e si preoccupava per ogni singola cosa.
“Grazie Blaine, davvero, ma deve essere solo la troppa stanchezza per tutto il lavoro di questi giorni: stiamo lavorando come matti e non mi sembrerebbe strano se mi prendessi l'influenza.”
“Hai fame? Ti devo prendere qualcosa?”
Il mezzo soprano negò: non aveva molta fame, non sentiva il bisogno di mangiare nulla.
“Non hai neanche mangiato un gran che a colazione, sei sicuro di sentirti bene?”
“Te l'ho detto, credo solo di essermi preso un po' di influenza.”
“Vuoi che ce ne andiamo a casa per oggi? Posso bloccare tutto e..”
“No, non ti preoccupare, ce la faccio. Poi stasera andiamo a casa e mi metto subito a letto a riposare, promesso.”
Blaine annuì e diede un bacio sulla fronte del più grande, notando che effettivamente doveva avere qualche linea di febbre, perchè era leggermente caldo, ma il dolce sorriso sulle labbra de marito lo fece rassicurare un pochino.
“Adesso ci riposiamo un po' e poi torniamo a lavorare di nuovo, ci stai?”
“Si Blaine, va bene.”

Rachel quel giorno aveva deciso di non andare alle provo, dandosi malata, perchè sapeva che sarebbe arrivata la lettera del dottore con i risultati delle analisi del sangue.
La visita dalla ginecologa era andata bene e le era stato detto che non c'erano problemi e che se le analisi del sangue fossero andate bene avrebbe potuto reggere una gravidanza senza troppi problemi, se non il classico mal di schiena dovuto al peso del bambino.
Si era alzata alle prime luci dell'alba, in quanto dalla tanta agitazione non riusciva a stare a letto e dormire e subito aveva iniziato a preparare la colazione per sé e per Jessie, poi aveva chiamato la sua produzione fingendo di essere malata e si era sistemata sul divano cercando di non essere sopraffatta dall'ansia.
La lettera sarebbe arrivata verso le dieci di mattina, insieme a tutta l'altra posta e mancavano ancora tre ore buone, doveva restare calma.
Aveva acceso la televisione e sfogliava un giornale con le ultime tendenze in fatto di moda: teneva veramente tanto al fatto che le analisi fossero perfette e che potesse diventare la perfetta madre surrogata per Kurt e Blaine.
Cercò di non pensarci troppo facendo un po' di zapping, poi però la sua attenzione fu attirata dal proprio cellulare che continuava ad illuminarsi, così lo prese per controllare chi fosse e notò dei messaggi da parte di sua madre.
Decise di aprirli, perchè non riusciva ad immaginare che cosa volesse da lei a quell'ora del mattino.
-Sai come sono andate le analisi? Mi raccomando, tienimi informata e per qualsiasi cosa sai dove trovarmi! Un bacio immenso tesoro, ti voglio bene!-
Rachel sorrise: aveva stretto un ottimo rapporto con lei e anche se non riusciva a chiamarla mamma da quando si era trasferita a New York sentiva che si erano avvicinate molto e non aveva dubbi che volesse che lei facesse parte della sua vita e, ovviamente del suo percorso.
Qualche giorno prima lo aveva detto anche ai suoi due padri, che subito le avevano dimostrato quanto fossero fieri di lei e di quello che era diventata: una donna forte e generosa, disposta a dare tutto per le persone a lei cara.
La ragazza era molto felice che tutti appoggiassero la sua pazza idea e che le fossero vicini il più possibile, ne aveva veramente bisogno.
Rispose veloce al messaggio di Shelby.
-La ginecologa ha detto che va tutto bene, mentre la lettera per le analisi arriva oggi. Sono davvero in ansia, appena so qualcosa ti chiamo. A dopo!-
Rachel si sistemò meglio sul divano e cercò di rilassarsi davanti alla sua tazza di caffè bollente: aveva avuto l'impulso di andare a svegliare Jessie per avere un po' di compagnia, poi però ci aveva riflettuto e aveva capito che non era affatto una buona idea ed era meglio aspettare che si svegliasse da solo, poi però per fortuna un ulteriore messaggio fece squillare il cellulare della ragazza, era Kurt.
-Ehi! Sono veramente nervoso e sapere che saprò i risultati solo stasera mi snerva di più. Tu sai qualcosa cara?-
Sorrise: amava Kurt e poteva captare tutta la sua ansia, fin dal liceo era stato un ragazzo che odiava mostrare i suoi lati deboli e solo il fatto che si aprisse così tanto con lei le faceva sciogliere il cuore.
-No, la posta arriva solo tra un po'. Appena so qualcosa ti faccio sapere, tesoro.-
La risposta non tardò ad arrivare.
-Sono in pausa e Blaine è in bagno, oddio non riesco neanche a stare in piedi dall'ansia.-
-Rilassati dai, sono certa che andrà tutto bene!-
-Se lo dici tu...Comunque devo tornare a provare, a dopo tesoro!-
-Bacioni e sta tranquillo!-
Si alzò e andò a sistemare un po' la cucina, notando che erano già le otto e che Jessie si sarebbe dovuto alzare per andare a lavoro: era stato preso per un ruolo piccolo in uno spettacolo e non voleva perdere l'occasione.
Infatti neanche cinque minuti dopo la sveglia del ragazzo suonò e lo vide uscire di camera assonnato e con una cera tremenda.
“Come mai già in piedi?”
“Sono in ansia per il risultato delle analisi, buongiorno tesoro.”
“Buongiorno...”
Rachel sorrise e mise la colazione sul tavolo mentre lei andava in camera per sistemare il letto.
“Non devi essere in pensiero tesoro, sono solo delle semplici analisi del sangue e scommetto che andranno alla grande, per tutti e tre.”
Jessie aveva raggiunto la ragazza con un biscotto in bocca e sorrise guardandola: adorava tutta l'ansia delle ragazza, gli dimostrava che ci teneva davvero tanto e lo vedeva bene.
“Speriamo.”
La mattinata passò tranquilla e Rachel fece il giro della casa almeno cinque volte per far si che tutto fosse in ordine mentre ogni due minuti controllava l'orologio per vedere se fosse passato abbastanza, ma il tempo alla fine sembrava essersi fermato ed era stressante, tanto stressante.
Finalmente le dieci arrivarono e il campanello suonò; la ragazza corse giù con il cuore a mille e prese la lettera del medico portandola su per andare dal suo ragazzo.
“Eccola qua!”
Jessie sorrise e la abbracciò per darle un po' di coraggio.
“Dai, aprila e vediamo.”
I due si sedettero sul divano e Rachel aprì piano la lettera, tremando appena e la lesse, sentendosi sollevata.
“Va tutto bene...”
Si accucciò sul petto del suo ragazzo, felice e iniziò a ridere restando attaccata.
“Va tutto bene! Va tutto bene!”
Jessie rise con lei, felice e sollevata dalla notizia.
“Te lo avevo detto cara, aspettare con te e rimandare le prove è stato un portafortuna allora!”
“Devo mandare immediatamente un messaggio a Kurt!”
Rachel si alzò per prendere il cellulare e mandare un messaggio al suo migliore amico.
-Va tutto bene Kurt, le analisi sono perfette! Tesoro poi fammi sapere di voi, un bacione immenso.-

Kurt e Blaine stavano provando da quasi tre ore e la stanchezza stava aumentando, così dopo l'ennesima prova del balletto decisero di staccare e andare in pausa per un'ora. La prima cosa che fece il castano fu quella di controllare il cellulare per vedere se aveva ricevuto un messaggio e fu estremamente sollevato dal leggere che le analisi di Rachel andavano bene e subito andò da Blaine per abbracciarlo forte, felice.
“Va tutto bene!”
Il moro sospirò di sollievo e ricambiò la strinta del marito.
“Perfetto, adesso mancano solo le nostre.”
Kurt annuì e andò verso il bagno per rinfrescarsi un po', ma sentì chiaramente il cellulare di Blaine squillare e lui rispondere a balbettii a chiunque fosse dall'altro capo del telefono.
“Si, sono il signor Anderson, mi dica. Si, si capisco. In che senso scusi delle complicazioni? Una tac? Va bene, a presto...”
Il moro chiuse la chiamata e si voltò sconvolto verso il marito, che immediatamente si preoccupò vedendo Blaine essere sbiancato durante la conversazione.
“Che cosa succede?”
“Era il medico, ha detto che le tue analisi erano sballate e che vuole che ti sottoponga velocemente ad una tac.”
Il silenzio cadde tra i due.



Note dell'autrice:
Salve a tutti ragazzi! E finalmente ecco anche il sesto capitolo della Long. Sulla mia pagina Facebook ho già spiegato i motivi del mio ritardo e mi scuso anche qua.
Bhe, da oggi inizia la parte Angst, contenti?
Non ho molto da dire, spero solo che il capitolo vi piaccia e spero in qualche recensione.
Ringrazio chi ha messo la storia delle preferite\seguite\ricordate.
A presto ragazzi, un bacione!

Giulia Pierucci
 

   
 
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