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Autore: Akki_    23/07/2016    4 recensioni
Storia ambientata tra il quarto ed il quinto anno di scuola dei Malandrini, in cui Sirius è un dannato provocatore che cerca ogni pretesto per spogliarsi di fronte a Remus.
Remus, d'altro canto, non se ne lamenta di certo. E magari riuscirà alla fine ad avere una piccola "vendetta" sull'amico.
James e Peter sono solo personaggi di sfondo in questa Fanfiction.
Genere: Commedia, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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5 volte in cui Sirius si spogliò di fronte a Remus ed 1 in cui Remus si spogliò di fronte a Sirius

 

- 1 -

 

Remus Lupin amava la domenica, era l'unico giorno della settimana in cui non si sentiva costretto a studiare – anche se alla fin fine nessuno lo costringeva gli altri giorni, solo gli piaceva studiare. Ebbene la domenica lui si riposava, gli unici libri che teneva in mano erano quelli da passatempo, non di certo i libri di scuola.

Tutte le domeniche di Remus iniziavano allo stesso modo, con lui che si svegliava in tarda mattinata, si godeva per un po' il caldo tepore delle coperte e poi si dirigeva in bagno per una lunga doccia o un rilassante bagno. Non avrebbe mai scambiato la routine domenicale con nient'altro al mondo, perfino le domeniche post Luna Piena erano fantastiche, con tutta quella cioccolata che gli portavano gli altri.

Era il suo quarto anno ad Hogwarts e Remus si stava godendo il suo meritato riposino pre-bagno bollente, quando fu riscosso da una porta che veniva sbattuta e da dei mugugni rabbiosi. Il licantropo tirò la testa fuori dalle coperte, incuriosito, e vide un Sirius Black evidentemente infuriato che si stava togliendo di dosso i vestiti impiastrati di fango, rivelando il suo corpo tonico.

“Hey” lo riscosse dal suo spogliarsi “che fai?”

Il moro sbuffò con rabbia, ma poi si sciolse in un sorriso guardandolo. “La mia giornata è iniziata da meno di due ore e voglio già uccidere il mondo.” continuò a spogliarsi sotto lo sguardo di Remus, sfilandosi i pantaloni ed i calzini saltellando. “Praticamente James mi ha svegliato da un sogno bellissimo solo per dirmi che la Evans oggi ha guardato nella sua direzione senza fare una smorfia di disgusto” si slacciò la camicia e gli occhi di Remus finirono per sbaglio sui suoi pettorali sempre più scoperti, “poi sono dovuto andare a scontare la punizione con Hagrid, quando un branco di Serpeverde mi ha accerchiato, mi hanno buttato in una pozza di fango e mi hanno deriso. Capisci Rem?” No, Remus non capiva, Remus non aveva nemmeno intenzione di capire, l'unica cosa che voleva era che Black si togliesse quell'unico stupido indumento che gli era rimasto. Ovviamente annuì comunque in risposta per farlo continuare a parlare, cosa che fece. “Alla fine Hagrid li ha visti ed ha raccontato tutto a Silente, che li ha messi in punizione. La mia, invece, è spostata a questa sera, perciò non so nemmeno se riuscirò ad esserci per il banchetto di Halloween. Te l'ho detto, una giornata di merda.”

Detto ciò si tolse i boxer e se ne andò in bagno, senza aspettare una risposta. Remus non si lamentò del fatto che l'amico gli avesse rubato la doccia proprio di domenica mattina, alla fine si era potuto godere una visuale completa di Sirius Black nudo, e questo gli bastava.

 

 

- 2 -

 

“Moony, dai, vieni in dormitorio, è importante.” lo tirò per un braccio Sirius.

“Sto studiando, Sir, non posso mollare tutto e venire su, fammi almeno finire il capitolo.” sbuffò Remus, ignorando il tocco dell'amico sul braccio che gli mandava scariche di piacere in tutto il corpo.

“Moony, dai.” gli fece lo sguardo da cucciolo a cui entrambi sapevano non avrebbe resistito e “Va bene, va bene” capitolò il lupo mannaro.”Ma poi torno a studiare”

L'altro non rispose e lo precedette correndo tra i corridoi e sulle scale.

Una volta giunti nei dormitori, in cui non c'era nessuno, Sirius iniziò subito a togliersi i vestiti freneticamente e oh merda pensò Remus perché si sta spogliando? il Black lo ignorò del tutto e si tolse tutti i vestiti, un ghigno stampato sul volto.

“Sirius,” iniziò Remus, “perché diavolo ti sei spogliato?” arrossì e si voltò a fissare un punto lontano dall'amico.

“Ora ti faccio vedere” rispose Sirius. Ci fu un 'pop' strano e quando Remus si voltò a guardare al posto del moro trovò un cane nero scodinzolante che lo scrutava con la lingua di fuori.

Remus rimase senza parole per un attimo ed il cane gli saltò addosso facendolo cadere seduto a terra e lo iniziò a leccare sul volto, per poi correre via ed iniziare a saltare sui letti.

“Si – Sirius?!?” disse incredulo “Ce l'hai fatta!”

Il cane tornò ad essere il suo amico nudo nel suo letto e i due si fissarono fino a che scoppiarono a ridere felici.

 

- 3 -

 

Nell'estate tra il loro quarto e quinto anno i Malandrini si riunirono per una settimana a casa di James, tutti e quattro molto eccitati di potersi riabbracciare e stare insieme.

Passarono tutto il loro tempo nella piscina sul retro della casa per combattere l'afa di fine Luglio, mangiarono schifezze di notte e non andavano a dormire fino a che non cadevano dal sonno. Per poter stare più tempo possibile insieme si ritrovarono a dividere tutti e quattro la stanza degli ospiti, ma non gli importava di dormire scomodi, l'importante era stare vicini.

I genitori di James avevano preso in simpatia Remus, soprattutto la signora Potter che non perdeva occasione per offrirgli qualche dolcetto – dolcetto che poi puntualmente veniva divorato da Peter. L'atmosfera amorevole di quella casa era una cosa sconosciuta a Sirius, che faceva di tutto per potersi meritare l'ammirazione dei genitori di James; aveva preso a comportarsi da perfetto gentiluomo apparecchiando e lavando i piatti a tutti i pasti. Ovviamente gli altri lo prendevano in giro di continuo per questo suo comportamento, ma Sirius scrollava le spalle e ignorava le battute degli amici.

Di notte si ritrovarono a raccontarsi storie di paura alternate a barzellette, giocavano a giochi idioti come il gioco della bottiglia ed una sera cercarono anche di comprare dell'alcool in un negozio vicino, inutile dire che non glielo vendettero.

Insomma passarono una settimana splendida.

L'ultima sera erano sul letto matrimoniale della camera, quando il leggero ronfare di Peter li raggiunse e fece loro notare che erano le 3 passate e loro dovevano svegliarsi presto il giorno dopo.

James crollò addormentato un secondo dopo aver dato la buonanotte, ma Remus non aveva sonno, così si sedette a terra poggiandosi con la schiena al letto e si mise a fissare il buio davanti a sé, pensando a chissà quali avventure avrebbero trovato una volta ricominciata la scuola.

Sirius gli si avvicinò e lo prese per mano, sorridendo. “Vieni con me” disse e lo trascinò in giardino, si sedettero vicini e Sirius iniziò a parlargli delle stelle. Gli spiegò i nomi, le costellazioni e altre mille cose. Cose che Remus già conosceva, ma che era ben lieto di sentir dire da Sirius, con quel tono così eccitato e la voce bassa per non svegliare il vicinato. Era un fiume in piena di parole e Remus si beava di quel momento unico, solo loro due alla luce delle stelle e della luna, che pur essendo sua nemica quella sera non faceva che risplendere sul volto di Sirius facendo risaltare i suoi occhi grigi e illuminando il suo viso così perfetto.

“Non voglio tornare a casa domani.” cambiò discorso il Black in un lampo, guardandolo con occhi tristi e spaventati.

“Nemmeno io, Pad, lo sai. Starei con voi per sempre, purtroppo le vacanze finiscono prima o poi.” rispose Remus.

“Tu non capisci, Rem” continuò Sirius con l'aria colpevole “ho fatto un casino...”

Remus gli prese una mano e la strinse, incoraggiandolo a continuare il discorso.

“Io... Io non posso più tornare là. Mi hanno cacciato.” i suoi occhi si riempirono di lacrime ed evitarono lo sguardo di Remus, puntando alla piscina.

Il licantropo lo abbracciò di slancio e gli sussurrò parole gentili fino a che il Sirius spavaldo non tornò in superfice e, sciogliendosi dalla stretta, iniziò a spogliarsi per poi buttarsi in acqua.

Remus ridacchiò e lo raggiunse sul bordo, non intenzionato ad entrare.

“Dai, Moony, vieni, è la nostra ultima notte qui!” lo richiamò il moro.

“Non ci penso neanche!” rise.

“Staremo a vedere!”

I due iniziarono a rincorrersi per il giardino, uno completamente nudo e bagnato e l'altro completamente vestito ed asciutto – ed intenzionato a rimanerci.

L'alba li sorprese così, felici e spensierati come erano stati tutti gli altri giorni di quella piccola vacanza.

 

- 4 -

 

La prima Luna Piena al rientro a scuola si incontrò di venerdì sera, ed i Malandrini erano pronti all'azione. Fu una nottata diversa dalle altre sperimentate in passato, primo di tutto perché era la prima volta che si ritrovarono tutti e quattro lì. Peter era, infatti, riuscito da poco a trasformarsi completamente. Secondo poi, fu diversa per via della strana atmosfera che c'era tra gli amici, non avevano ancora capito se si stavano cacciando in una cosa troppo grande per loro ed erano però felici di poter stare accanto a Remus finalmente in tutto e per tutto.

Passarono la nottata senza allontanarsi dalla Stramberga, giocando col lupo per distrarlo dal graffiarsi.

Fu un'esperienza stancante e la mattina si ritrovarono tutti esausti e sdraiati qua e là per la casa. James e Peter decisero di tornare al castello per non destare sospetti e per racimolare qualcosa per fare colazione, Remus aveva il permesso di Madama Chips di restare lì fin quando se la sentiva, perciò non lo svegliarono.

Sirius si aggirò per la casa ancora trasformato in cane annusando ovunque, come un vero cane.

Remus si svegliò sul letto e lo guardò aggirarsi per casa, sorridendo appena. Si accorse di essere nudo e si coprì con la coperta polverosa, attirando l'attenzione del cane che lo raggiunse e tornò ad essere Sirius.

“Buongiorno, raggio di sole!” Lo salutò il Black. “Come va?”

“Nnghh” Borbottò Remus, coprendosi la testa con un cuscino. “Perché ultimamente sei sempre nudo?”

Sirius rise di gusto e gli tolse il cuscino di dosso.

“Cos'è, dolcezza, non ti piace ciò che vedi?”

 

- 5 -

 

Remus si svegliò nel mezzo della notte per via del mal di testa incessante che continuava a trapanargli le tempie. Non era stata decisamente una buona idea bere tutto quel Whiskey incendiario la sera prima, ma gli altri avevano organizzato una festa fantastica per Halloween e non poteva deluderli dicendo che non era una buona idea ubriacarsi e fare baldoria fino a tardi.

Alzò la testa dal cuscino guardando gli altri letti per vedere le condizioni degli amici e trovò James sdraiato sul letto coi piedi sul cuscino, un'ammasso di coperte a coprire il resto, rendendo impossibile capire se fosse realmente lui. Peter era rannicchiato a terra accanto al suo letto su un paio di cuscini. Invece il letto di Sirius era vuoto e la cosa lo preoccupò un po', fino a che non sentì uno sbuffo alle sue spalle e si voltò ad incontrare lo sguardo scocciato di un Sirius nudo nel suo letto.

“Moony, mi hai svegliato”

La bocca gli si seccò e un calore ormai conosciuto raggiunse il suo basso ventre.

“Dai, dormi.” Sirius gli passò un braccio intorno alla vita e lo tirò più vicino, lasciandogli un piccolo bacio sulla spalla.

“Pad, che ci fai qui? Perché sei nudo?” Si impanicò Remus.

“Dio, sempre questa domanda. Dovresti dormire e stare zitto, Moon” Borbottò Sirius, baciandogli ora il collo.

“Ma-”

“Sssh” lo zittì il moro “Ne parliamo domani” e lo baciò. Non sulla spalla, né sul collo e nemmeno sulla guancia. Sirius gli piantò un bacio in bocca che lo ammutolì e lo fece rimanere sveglio per ore, mentre l'altro – dannato – dormiva beatamente.

 

- 1 -

 

Remus Lupin stava affrontando il suo quinto anno ad Hogwarts, sapeva di dover studiare e dare il massimo per poter affrontare i GUFO a testa alta, ma il fatto era che Sirius Black non lo lasciava studiare.

Dalla notte di Halloween, in cui il moro giurava di non aver fatto niente, i due non facevano che appartarsi per passare del tempo insieme.

Remus ne era molto felice, non che si lamentasse, il problema era che non riusciva più a trovare il tempo per studiare. A volte doveva nascondersi dall'amico-amante per riuscire anche solo a stare al passo con le lezioni.

I due non avevano ancora fatto altro che pomiciare nell'armadio delle scope e una volta c'erano state delle strusciatine quasi completamente vestiti, ma Remus sperava che un po' più di attività notturna poteva far in modo che Sirius rallentasse almeno di giorno. Per questo una notte si infilò tra le tende del letto di Sirius senza permesso e lo svegliò, iniziando a spogliarsi.

“Mo – Moony! Cosa fai?” Si sedette il moro, guardandolo incredulo.

“Oh, taci, Black.” lo zittì slacciandosi i pantaloni e sfilandoli. “E spogliati.”

Sirius non protestò, così come non protestò tutte le altre notti a seguire e Remus riuscì finalmente a riprendere i suoi studi giornalieri, solo un po' più assonnato del solito.

 

- Plus -

 

“Ew, ragazzi, non quando ci siamo noi in stanza!” li raggiunse la voce di James.

 

 

 

Note dell'Autrice:

Mi sono svegliata stamattina con questa cosa in mente, sono felice di essere riuscita a buttarla fuori come volevo che fosse.

Perciò spero vi piaccia, lasciate un commento e fatemi sapere se ho fatto errori. u.u

Baci,

Alice.

  
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