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Autore: alemas02    24/07/2016    1 recensioni
Una travagliata storia d'amore tra Rose e Scorpius.
Dal testo:
-Tu mi vuoi bene?-
-No, Rose, non ti voglio bene. Io ti amo.-
-Dimostramelo: baciami.-
-Rose, non si torna indietro...-
- Voglio guardare solo avanti se ci sarai tu.-
-Addio, Rose.-
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Malfoy, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Cara Rose,
Sono tornato. So che non ho il diritto di scriverti dopo quel che ho fatto: è stato il più grande errore della mia vita. Non dovevo lasciarti, ma sappi che è stato per il tuo bene. So che hai sofferto: ho sofferto anch'io. Per questo sono partito: per non rischiare di incontrarti. All'inizio stavo bene: credevo che non vederti avrebbe davvero fatto in modo che ti dimenticassi. Non è stato così. Anche quando a Natale i miei amici sono tornati casa, io sono rimasto in albergo, a guardare la neve. Non volevo rischiare di vederti per le strade. E in quella stanza d'albergo ho acceso il camino e ho pensato al calore che tu mi davi quando ti stringevo. Qualche tempo dopo ho preso una pausa dal lavoro e sono andato a San Francisco. Su quella nave babbana pensavo a quanto desideravi andarci. E guardando giù mi sono visto riflesso nel mare e ho ricordato quando ci specchiavamo nel Lago nero. Ho immaginato che il mio riflesso fosse vicino al tuo. Il porto sembrava così lontano senza di te. Tutto sembrava così lontano senza di te. Io ero euforico al pensiero di fare qualcosa che avresti voluto fare tu. E io cambiavo, crescevo nel mio dolore. Passavano le ore in mezzo ai babbani sulla nave, non parlavo da giorni... Quanto avrei voluto che fossi con me, a guardare il panorama mentre io guardavo con te. Perché, Rose, io ti amo, ti ho sempre amata. Nessun viaggio, nessun luogo, avrebbe potuto farmi dimenticare di te. Vorrei essere con te, ora. Vorrei essere con te sempre. Avrei voluto stare con te, non lasciarti. Avrei voluto che mio nonno non lo avesse fatto. Tu non sai perché ti ho lasciata, Rose. Quando ero solo un bambino, mio nonno ha combinato un matrimonio con Ofelia Zabini. Il mio matrimonio. Quando mi sono opposto, quando ho detto che amavo te, mi hanno risposto che non posso farci niente. Certo, se te ne avessi parlato, avresti trovato una soluzione: sei sempre stata un po' Corvonero. Ad ogni modo, fa niente. Non possiamo più risolvere la situazione: domenica mi sposo.
Dovrei dirti che sono cambiato, che non ti amo più. Dovrei dirti che ti sento distante. Sai, Rose, la meta del mio viaggio, non era un posto, ma dimenticarti. La mia meta è irraggiungibile. Sono tre giorni che mi limito a saliti di cortesia e ringraziamenti. Non parlo con nessuno. In viaggio credevo di averti dimenticata. Mentivo a me stesso. Se avessi saputo che la meta, il richiamo, il senso del mio viaggio eri tu, sarei partito? Non so. Perché ti amo, Rose. E non potrò mai dimenticarti. Avrei voluto restare con te. Avrei voluto poter restare con te. Avrei dovuto dirtelo. Ormai è tardi.
Addio Rose.
Per sempre innamorato,
Scorpius


Scorpius Malfoy richiamò il suo gufo bianco, William, e gli indicò di recapitare la lettera a Rose. Scese al pianterreno e si sforzò di sorridere ad Ofelia Zabini, un sorriso finto, finto come la loro relazione, finto come quello della ragazza, innamorata di Harold Thomas.
Seduto al tavolo della sala da pranzo del Malfoy Manor, Scorpius pensava a Rose. Si alzò all'improvviso e si congedò gelidamente.
-Scorpius, non ti permettere di uscire.- rispose suo nonno, con lo sguardo privo di emozione di chi ha subito il bacio dei Dissennatori.
-Padre, è mio figlio. Tacete, per carità. Scorpius, cosa devi fare?- chiese Draco con aria comprensiva: era a favore della sua relazione con Rose.
-Impedire a vostro padre di rovinarvi la vita.- disse a Draco. Poi rivolgendosi al signor Zabini: -Voi, signor Zabini, dovreste lasciar libera vostra figlia di decidere da sé il proprio futuro, come voi agognavate da giovane.- Ed ancora verso Ofelia: -Non mi scuserò con te, Ofelia, perché so di farti un favore. Va da Harold, si merita delle spiegazioni come le merita Rose.-
Si girò per andarsene e trovò schierato suo nonno, bacchetta sguainata pronto a colpire: -Tu non uscirai di qui.-
-Nonno, sapete che posso battervi senza problemi: sono uno degli studenti migliori che Hogwarts abbia mai avuto. Scostatevi, ve ne prego.-
Ma l'uomo non rispose: con un leggerissimo movimento di bacchetta eseguì un incantesimo non verbale. Scorpius colse al volo l'inganno, sfoderando la bacchetta in un Protego, seguito all'istante da un Expelliarmus che disarmò il nonno. La bacchetta volò fra le mani di Scorpius.
-Scostatevi.- ripeté.
Questa volta egli ubbidì. Arrivato alla porta posò la mano sulla maniglia, che, però, rifiutava di aprirsi.
-Un Colloportus, sul serio? Alohomora.-
La maniglia si abbassò senza problemi, ma dall'espressione sul viso di Lucius Malfoy, Scorpius intuì che doveva trattarsi di un incantesimo potente.
-Vi ho impressionato, nonno?- Rivolto ad Ofelia, disse con galanteria: -Dopo si te.-
Nessuno si mosse per fermarli: non Draco e Blaise, che capivano, non Astoria e Pansy, rispettose dei mariti, non Lucius, disarmato. I ragazzi uscirono e si smaterializzarono.

Rose era a tavola con tutta la famiglia Weasley in occasione del compleanno di Lily, ormai ventiquattrenne, quando un gufo bianco irruppe dalla finestra della cucina della Tana per depositare una lettera vicino al piatto di Rose. La ragazza perse un battito alla vista del gufo: lo conosceva bene, era il gufo di Scorpius, William. Scorpius... Rose rimase impietrita davanti alla lettera senza osare toccarla, come se dovesse esplodere, poi si alzò in lacrime e corse nella camera che condivideva con le altre ragazze Weasley. In cucina, Hermione chiese spiegazioni. Victoire e Dominique erano atterrite, Molly e Lucy profondamente dispiaciute, Lily sconvolta, Roxanne arrabbiata, Albus comprensivo, Luis protettivo, Fred svuotato, James pronto ad ingaggiare un duello alla babbana, Hugo pronto ad uccidere.
Roxanne rispose ad Hermione: -Zia, mi spiace, ma non sono affari vostri. Ora tocca a noi. Non potete proteggerci per sempre.- Si alzò e, con tutti i cugini, si diresse verso la camera delle ragazze.
Di fronte alla porta, i ragazzi presero un bel respiro ed entrarono in massa.
Rose era stesa sul suo letto, singhiozzante.
-Rose io giuro che lo uccido!- proruppe Hugo.
-E io lo tengo fermo! Ti lascio il piacere di ucciderlo solo perché è tua sorella!- gli diede manforte James.
Lily e Dominque intanto si erano avvicinate a Rose le porgevano fazzoletti.
-Qui nessuno ucciderà nessuno! Voi non sapete cosa ha passato Scorpius, voi non capite: non potete. Deciderà Rose.- disse Albus porgendole la lettera: -So che è di questa che hai bisogno.-
Rose la prese e la lesse tremante. Poi, sussultando, si smaterializzò.

Scorpius si materializzò davanti alla cucina della Tana e subito entrò.
-Buonasera signori, mi spiace disturbarvi, ma... Rose...-
-Di sopra.- gli sorrise Hermione mentre suo marito sfoderava la bacchetta e la puntava al cuore di Scorpius: -Non osare nominarla. L'hai fatta soffrire, lo so. Ora me...- Non finì la frase perché un Expelliarmus lo disarmò.
-Zio, non intrometterti.- disse Albus con tono tagliente. -Non puoi proteggerla per sempre.-
La bacchetta di Ron era fra le mani di Albus. Egli la passò ad Hermione fiducioso: -Mi fido di te, zia.-
Hermione non accennò neppure a restituirla al marito. Intanto Scorpius si era incamminato per le scale ed era entrato nella camera delle ragazze. Non appena Hugo e James lo videro, gli puntarono contro le bacchette: -A quanto pare, cugino, potrai mettere in atto i tuoi piani molto presto.- esordì James.
-Expelliarmus.- commentò Scorpius. Le bacchette di James e Hugo, presi alla sprovvista, volarono dietro di loro.
-Alla babbana?- propose Hugo.
-Alla babbana.- acconsentì James.
-Protego.- commentò Scorpius. -Rose? Dov'è Rose?-
-Non osare cercarla!- esclamò Roxanne.
-Cazzo, ma non capite mai niente? Volete lasciarla libera di decidere da sola? Quando ci siamo messi insieme diffidavate di me e non mi avete mai dato un'opportunità! Io non ho lasciato Rose perché non l'amavo! Non capite! Ora, ditemi dov'è Rose!-
-Si è smaterializzata poco fa. Aveva finito di leggere la tua lettera.- rispose Victoire.
Si smaterializzò anche lui.
Albus irruppe nella stanza gridando: -Non capite mai niente! Scorpius ama Rose! È costretto a sposarsi con la Zabini! L'ha lasciata per non farla soffrire!-

Rose si era smaterializzata davanti al Malfoy Manor e, bacchetta sguainata, aprì la porta di casa e pronunciò: -Immobilius.- La stanza era impietrita. Nessuno tranne Draco poteva muoversi. -Signor Malfoy, spero che di aver capito bene: ripongo molte speranze in lei. Dov'è Scorpius?-
-Smaterializzato.- rispose egli.
Rose si smaterializzò.

Una Rose sedicenne correva verso l'uscita di Hogwarts: aveva appena ricevuto la notizia della morte di suo nonno materno. Giunta al cancello, vide lì un ragazzo, un ragazzo molto familiare, dai capelli biondi e gli occhi grigi.
-Scusa, me ne vado.- gli disse quando si girò a guardarla.
Rose fece per andarsene, ma Scorpius la fermò alzandosi ed andandole incontro: -Aspetta. Stai...- le prese il mento fra le dita sollevandoglielo. -Stai piangendo?-
Quel commento la fece singhiozzare ancora di più.
Scorpius amava Rose, sin da quando aveva disarmato tre ragazzi del terzo anno a soli undici anni per difendere un Tassorosso in difficoltà, ma se ne era accorto solo allora che lei lo guardava con occhi carichi di fiducia.
Rose amava Scorpius, sin da quando aveva preso le sue difese quando, con Albus, si erano addentrati nella Foresta Proibita il primo anno, ma se ne rendeva conto solo allora che lui la guardava con occhi carichi di preoccupazione.
-Ehi...- disse lui stringendosela al petto. I loro cuori battevano all'unisono. -Non piangere... ci sono io qui... raccontami tutto...- le disse accarezzandole i capelli rossi.
-Mio nonno materno... è morto...- sussurrò lei, gli occhi azzurri bagnati.
-Sai, Rose, la gente può anche morire, ma rimane viva nei nostri cuori: bisogna conservare i ricordi. Ora basta piangere.-
Piano lei si calmò e, dopo qualche minuto chiese: -Tu mi vuoi bene?-
-No, Rose, non ti voglio bene. Io ti amo.-
-Dimostramelo: baciami.-
-Rose, non si torna indietro...-
- Voglio guardare solo avanti se ci sarai tu.-
Scorpius le prese il viso fra le mani e le asciugò le lacrime con i pollici. Si chinò a poggiare le labbra su quelle della ragazza. Fu un bacio lieve come pioggerellina estiva. Rose aumentò l'intensità del bacio. -Ti amo.- gli disse sulle labbra.

Rose e Scorpius erano davanti al cancello di Hogwarts quando lui la lasciò, il giorno dopo i M.A.G.O.
-Rose, devo parlarti. Ti prego, non possiamo più stare insieme. Non è per te: sono io. Solo, non dimenticarmi, te ne prego. Sappi che non lo faccio per... niente, fa niente. Addio, Rose.

Rose si materializzò appena fuori il cancello di Hogwarts, davanti a quegli arabeschi intarsiati che erano stati testimoni del suo amore.
Scorpius sapeva che Rose lo aspettava davanti ai cancello di Hogwarts, sapeva che quei cancelli, che avevano suggellato il loro primo bacio, che avevano visto il dolore di Rose e Scorpius nel lasciarsi, avrebbero dovuto essere l'inizio di... di cosa? Scorpius non sapeva se Rose l'avrebbe perdonato.

Quando Rose vide Scorpius, le si mozzò il fiato: lui aveva uno sguardo così triste, così tormentato.
-Rose!- esclamò lui, materializzandosi a mezzo metro da lei. Fece per avvicinarsi ma lei si ritrasse.
-Oh...- sussurrò ferito. -Capisco... Non mi perdoni, vero? Hai ragione, sono stato uno stronzo. Addio, Rose.-
-Scorpius, aspetta.-
Gli si avvicinò e gli tirò uno schiaffo. Poi gli disse: -Sì, sei stato uno stronzo. Ti ho odiato. Ma in realtà sapevo di amarti, ti ho sempre amato. Avresti dovuto dirmelo. Io non sono fragile, non mi devi proteggere. Io devo affrontare con te le difficoltà. Io voglio affrontare tutto con te. Voglio stare con te. Non mi allontanare, mai.-
-Rose, ti amo.-
-Anch'io.-
Scorpius la prese per la vita, avvolgendovi entrambe le braccia, e la tirò a sè. Rose intrecciò le mani dietro la nuca del biondo e gli accarezzò piano o capelli chiari, gli occhi azzurri incatenati a quelli grigi di lui.
-Posso baciarti?- chiese Scorpius.
-Cosa aspetti?-
Scorpius si chinò su di lei e sfregò il naso contro il suo, piano.
-Non siamo eschimesi, lo sai, Scorp.-
-Non mi sposo più.- replicò lui. -Voglio passare la mia vita con te. Non subito.- aggiunse vedendo l'espressione sconvolta di Rose. -Ma io voglio davvero stare con te. Io ti amo.-
-Prometti che non mi escluderai mai più, che ti fiderai di me?-
-Rose, mi fido di te più che di me stesso.-
-Tu mi vuoi bene?-
-No, Rose, non ti voglio bene. Ti amo.-
-Dimostramelo: baciami.-
-Rose, non si torna indietro.-
-Voglio guardare solo avanti se ci sarai tu...-
Scorpius si chinò e finalmente poggiò le labbra su quelle di Rose.

2 anni dopo
-Victoire, dov'è il collana col diamante?- chiese Dominique trafelata.
-Non lo so.- le rispose la sorella, preoccupata.
-Nel primo cassetto del comodino, nell'astuccio di velluto rosso.- rispose Lucy tranquilla.
-Chiudete la finestra, fa freddo.- ribattè Molly.
Roxanne eseguì, salvo poi rimanere a bocca aperta davanti a Rose.
La ragazza indossava un lungo abito bianco con lo scollo a barca, le maniche di seta che finivano in un triangolo agganciate agli anulari. La gonna ampia che partiva da sotto il seno e il corpetto erano di seta bianca. Le scarpe col tacco, coperte dalla gonna, erano rigorosamente bianche. I capelli rossi erano sciolti sulle spalle, al naturale, con i boccoli che solleticavano lo scollo. Il trucco sugli occhi era naturale e le labbra rosse. Lily, testimone di nozze, si avvicinò alla sposa e le mise al collo la collana.

Scorpius era già davanti al cancello di Hogwarts, luogo scelto per la cerimonia, che sarebbe stata celebrata dalla professoressa McGranitt.
Albus, testimone di nozze, dava pacche sulle spalle di Scorpius, teso e nervoso come non mai.
James e Hugo gli si avvicinarono: -Avevi ragione, Scorpius, non ti avevamo dato un'opportunità, te l'abbiamo data e l'hai usata bene. Rimane che se farai soffrire Rose sarai un uomo morto.-
-Non ci deluderà.- disse Luis, convinto.
-Sarà meglio per lui.- rispose scherzando Fred.
-Come sempre, avevo ragione io.- commentò Albus.

-Puoi baciare la sposa, signor Malfoy.-
Scorpius si chinò e baciò Rose. Le disse sulle labbra: -Ti amo. Per sempre.-
-Per sempre.- ripetè Rose.
Ciao a tutti, Questo è il mio piccolo angolo autore che non so bene a cosa serva ma... vabbè. Volevo chiedervi di recensire la mia storia se non vi disturba e di darmi consigli per migliorare. Vorrei inoltre comunicare a Jace Harondale che potrebbe farsi vivo e smettere di vivere con Stiles Stilinski nel mondo segreto dei pandacorni e dire a Dylan O'Brien che, anche se non lo sa, lui è mio. Grazie mille a tutti, alemas02 e il suo pandacorno da caccia
   
 
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