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Autore: Princess Kurenai    23/04/2009    4 recensioni
{Partecipante al TemporalMente indetto da Criticoni} “ Lei si sentiva triste e sola; e per questo mi ha uccisa.”, iniziava in quel semplice, triste, modo la confessione di Kairi.
Genere: Sovrannaturale, Mistero, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Kairi
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Fic scritta per il Temporalmente indetto da Criticoni^^

È molto molto molto strana °O°

Non so come mi sia venuta in mente XD

Ma... eccola qui°°

 

{ E per questo mi ha uccisa ~

 

Lei si sentiva triste e sola; e per questo mi ha uccisa.

(Tokyo Babylon)

 

Lei si sentiva triste e sola; e per questo mi ha uccisa.”, iniziava in quel semplice, triste, modo la confessione di Kairi.

Con le sue parole sembrava quasi volesse difendere la sua assassina e forse, la mia impressione, non era poi così lontana dalla realtà.

Perché Kairi era una ragazza gentile e pura.

Sempre animata da buoni propositi e con parole cordiali per tutti.

Aveva tanti amici ed anche un ragazzo che la amava alla follia e che, per lei, avrebbe fatto di tutto.

Tutti la adoravano, eccetto l’unica persona che l’avrebbe dovuta capire meglio degli altri.

L’unica persona con la quale avrebbe dovuto dividere un legame indissolubile.

La sua gemella.

Naminé.

Non aveva nessuno; e per questo mi ha uccisa.”, continuò Kairi.

La giustificava e la proteggeva dinnanzi a me.

Provava pietà e compassione per la sua sorellina e non sentiva né odio né rabbia.

Solo tristezza e paura per le sorti di colei con la quale aveva condiviso la nascita e che le aveva donato la morte.

Kairi era buona e per Naminé, forse, lo era in modo nauseante.

 “ Nessuno riusciva a capirla; e per questo mi ha uccisa.

Cercava, in un ostinato buonismo, di aiutarmi a comprendere la sua sorella.

Voleva che capissi il perché di quell’insano e radicale gesto.

Voleva che provassi, come lei, pietà per quella creatura che aveva peccato.

Lei non aveva nessuno che la amava; e per questo mi ha uccisa.

Naminé era innamorata di Sora.

Sora amava Kairi e quest’ultima teneva troppo ad entrambi per perderli.

Il classico, noioso, triangolo.

Storia vista e rivista.

Niente di nuovo, così come il tragico finale.

Lei si sentiva abbandonata; e per questo mi ha uccisa.

Tante domande nascevano in me con l’incedere della sua confessione.

Mi chiedevo il perché delle azioni di Naminé.

Mi chiedevo il perché dell’ostinata difesa di Kairi.

Non capivo e volevo farlo.

Dovevo comprendere.

Naminé era buona e dolce; e per questo mi ha uccisa.

Un essere buono non toglie la vita gli altri.

Un essere buono tenta di proteggere l’esistenza altrui.

Naminé non era buona.

E continuavo a non comprendere.

Mi sforzavo ma non capivo.

... e per questo che mi ha uccisa.”, concluse con voce flebile.

Perché, mi chiedevo, Naminé le aveva tagliato la gola, lasciandola morire in una pozza di scarlatto sangue?

Perché, mi domandavo, Kairi non capiva la gravità di quel orribile gesto?

Perché?

Quesiti che non riuscivo a risolvere.

Quesiti che aumentavano, ferendomi.

L’impotenza dell’ignoranza mi piegava e, ostinata, andavo avanti specchiandomi nelle cerulee iridi di Kairi.

Mi guardavano dolci e tristi.

Cercavano appoggio.

Cercavano compassione e pietà.

Cercavano un sopporto che non potevo donarle ma lei...

Lei, poteva darmi il sapere che tanto agognavo.

Kairi sapeva e Kairi me l’avrebbe detto.

Lei si sentiva triste e sola; per questo mia ha uccisa.”, esordì ancora, ripetendo la sua confessione come una litania.

La sua voce era però fiera.

Sicura.

La sua voce non tradiva alcun sentimento negativo.

Buona.

Era convinta dell’innocenza della sua sorellina.

Ma Naminé era colpevole.

Aveva ucciso senza versare una lacrima.

Aveva ucciso un’innocente.

Aveva ucciso sua sorella.

Perché ti ha uccisa se aveva te?”, chiesi.

Perché l’aveva uccisa in quel barbaro modo quando Kairi le voleva bene.

Sua sorella la capiva ed era sempre con lei.

Nella buona e nella cattiva sorte.

Altrimenti... non l’avrebbe mai difesa in quell’ostinato modo se Naminé non fosse stata impostante.

Osservai il malinconico sorriso nascere sulle sue labbra.

Inquietante nella sua consapevolezza e tristezza.

Si addossava le colpe della sorella.

Perché, Xion, è per questo che mi ha uccisa. Lei... aveva solo me.

 

 

 

Spazio di Miki

Oook... è strana forte!

Non so neanche come spiegarla.

Ma appena ho letto quella frase, questa è la trama che mi è subito venuta in mente.

Molto nosense.

Tutti sappiamo che Xion, colei che narra tutta la fic, è collegata a Naminé e di conseguenza anche a Kairi (o almeno credo sia così °O°) e quest’ultima, uccisa dalla gemella, si ritrova da Xion [la parte di lei che non comprende il gesto della sorella] a spiegarle tutto: a difendere una persona a lei cara.

Il classico discorso con la coscienzaXDD

La frase finale...

Beh... Namine odiava Kairi perché aveva tutto e lei niente.

Aveva solo la persona che odiava vicina ed era per questo che l’aveva uccisa °O°

Oddio... quanto sono contorta XDD

Spero vi sia piaciutaXDD

 

 

 

 

 

   
 
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