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Autore: BookDream    24/07/2016    2 recensioni
Una nuova guerra è scoppiata tra regni più potenti del mondo conosciuto e l' unico modo per vincerla è quello di rubare il piano di battaglia del nemico. Il consiglio dei sovrani decide di mandare in missione un gruppo di soldati scelti, adatti per questo lavoro, ma un gruppo di ragazzi (i sette, Rachel, Calypso e Grover) decide di infrangere gli ordini andando al posto di quei soldati per fermare la guerra a modo loro. Il loro viaggio nasce dal desiderio della principessa Annabeth di dimostrare ai suoi genitori di che pasta è fatta, fermando un' inutile guerra, ma ben presto il suo viaggio si trasformerà in qualcosa di più importante per il suo destino e quello dei regni.
Durante il viaggio i ragazzi scopriranno molti più segreti di quanto avessero immaginato, creeranno tra di loro dei legami di amore e di amicizia unici e si aiuteranno a vicenda... ma alla fine di tutto, riusciranno nell' impresa?
In questa storia i personaggi dei libri di Percy Jackson vivono in un altro ambiente, gli dei non sono dei ma sono i sovrani di alcuni regni molto potenti anche se alcuni di loro hanno poteri speciali (controllo dell' acqua, ecc...).
Non possiedo questi personaggi.
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gli Dèi, I sette della Profezia, Quasi tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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pov. Annabeth

 

Molti anni fa era nata l' unione dell'Olimpo, ovvero un trattato di pace e alleanza tra i 9 regni più potenti del mondo conosciuto; ogni regno era specializzato in una o più cose e carente in' altre, così i regni, cooperando, davano vita ad un sistema perfetto… o quasi perfetto:

Il regno di Tartaro, aveva dichiarato guerra agli altri due, il regno di Cielo e il regno di Atlanta e tutti gli altri sette regni si erano schierati dalla parte di questi ultimi. Quindi una nuova guerra stava per iniziare.

Comunque, io sono Annabeth Chase, principessa ed erede al trono del regno di Artem, figlia primogenita del re Federico Chase e della regina Atena Chase. Ho 16 anni e un fratello di 12, Malcom. Ho una grande passione per l' architettura e un certo talento per il combattimento con il pugnale.

Era mattina quando miei genitori uscirono per andare alla solita riunione del consiglio dei regni ed io avevo deciso di seguirli per ascoltare la riunione. Andai in camera mia e mi cambiai di abito; mi misi dei pantaloni marrone chiaro, abbastanza elastici, una camicia bianca che mi arrivava fin sotto il sedere, degli stivali marroni alti fino alle ginocchia e legai i miei capelli in una coda alta, anche se alcuni riccioli biondi sfuggivano al laccio ricadendo sul mio viso e coprendo un po' i miei occhi grigio tempesta.

Mi avviai alle scuderie per prendere il mio cavallo, Angus, che mi è stato regalato da mio padre quando ho compiuto 14 anni; ha il pelo bianco con alcune piccole macchioline nere verso le zampe e il muso, e ha la criniera bianco panna. È uno dei cavalli più veloci del mio regno anche se, per quanto mi costi ammetterlo, non raggiungerà mai la velocità dei cavalli sia da corsa che da guerra di Atlanta.

Mi avvicinai ad Angus e gli accarezzai la criniera, dopodiché partii verso il regno di Colombia, cercando sempre di mantenere un basso profilo, per quanto sia possibile con un cavallo.

Dopo aver varcato il confine tra Artem e Colombia senza farmi vedere dalle guardie, cercai la mia amica Piper Mclean: era una ragazza di famiglia abbastanza ricca e conosciuta nel suo regno, ma faticava a farsi molti amici perché era una delle figlie della regina… ma non del re, il che non era visto di buon occhio. Piper era una brava ragazza e la mia migliore amica, aveva i capelli castani legati in due piccole trecce poggiate sulle spalle, gli occhi che cambiavano colore a seconda della luce (da marrone a verde ad azzurro…), era poco più bassa di me e aveva la carnagione più scura della mia. Era molto brava a convincere le persone a fare quello che voleva… il che era normale considerando che aveva ereditato dalla madre l'abilità di usare la cosiddetta “lingua ammaliatrice”.

In alcuni regni i sovrani avevano delle abilità o dei poteri speciali detti elementi:

Nel regno di Colombia, la regina Afrodite aveva il potere della lingua ammaliatrice, di creare pozioni d' amore e di essere vista con aspetti diversi da ogni persona (a seconda della persona di cui si è o si sarà innamorati, ma io non vi ho mai creduto poiché io la vedo sempre con i capelli neri, ribelli, e gli occhi di un verde mare intenso e luminoso… e io non conosco nessuno così).

Comunque spiegai a Piper il mio piano e decise di accompagnarmi, così ci avviammo entrambe sul mio cavallo, entrambe con un mantello grigio con cappuccio per non essere riconoscute.

Durante il viaggio…

 

“Sai Annabeth” cominciò Piper “ho sentito dire che il principe di Cielo è un ragazzo piuttosto carino...”

 

La guardai con un sopracciglio alzato, non capendo a cosa volesse arrivare, “si, l'ho sentito dire anch'io” risposi “perchè me lo dici?”

 

Ora Piper sembrava leggermente eccitata e mi incuriosii, volendo saperne il motivo

“dicono che è biondo, alto, occhi blu elettrico...” continuò e purtroppo capii dove volesse arrivare e la interruppi “Piper, credi ancora che solo perché vedi Afrodite con questo aspetto ti innamorerai di un ragazzo così?” domandai scettica

“no, non lo credo” rispose, ma prima che potessi tirare un sospiro di sollievo continuò “io lo so. E sono sicura che anche tu prima o poi troverai il ragazzo dagli occhi verde mare e te ne innamorerai” disse con uno sguardo deciso, ma io testarda come sono replicai

“ah si?! Scommettiamo?” per un attimo credetti che stesse per alzare gli occhi al cielo e mollarmi lì da sola, poi pero rispose “ok, ci sto” e ci stringemmo la mano con un sorriso di sfida.

 

Pov. Piper

 

Dopo alcune ore a cavallo arrivammo sul retro del palazzo reale di Cielo, era a dir poco mozzafiato: il castello più alto che avessi mai visto, quasi mi sembrava che se vi fossi salita fino in cima avrei potuto sfiorare le nuvole. È una cosa che ho sempre desiderato fare, fin da quando ero piccola e ascoltavo le storie che mi raccontava mio padre su persone che erano riuscite a toccarle, si diceva che le nuvole fossero soffici e che sapessero di latte con la menta, e che alcune piccole donne dette ninfe del vento fossero così leggere da poterci viaggiare sopra, lasciandosi trasportare dal vento.

A riscuotermi dai miei pensieri fu il nitrito di Angus che era evidentemente stanco a causa del viaggio. In realtà non era stato un viaggio troppo lungo, solo un paio d' ore, il problema era che il regno di Cielo era situato su una montagna e il palazzo si trovava sul punto più alto di essa.

“Dove possiamo far riposare Angus?” chiesi, “mi sembra piuttosto stanco”. Il cavallo nitrì in consenso ed io e Annabeth scoppiammo a ridere.

“non so” mi rispose Annabeth “cerchiamo in paese, c'è ancora tempo prima dell' inizio della riunione”

Ci avviammo verso il paese in cerca di una scuderia.

In realtà non mi aspettavo che il paese avesse molte scuderie, essendo costruito su una montagna, ma cercarle mi sembrava comunque una buona scusa per guardare un po' in giro. Una vecchia amica mi aveva detto che Cielo era il regno più ricco... ma non me ne ero resa conto fino a quando non l' ebbi visto con i miei occhi: era molto spazioso perchè non c'erano molti edifici, la maggior parte di essi erano abbastanza grandi e a più piani, con ampie finestre con vetrate trasparenti, con tende di seta e di lino rosse e rosa, e con le maniglie e le serrature delle porte coperte d'oro e d'argento. In altre parole era… WOW!

“Annabeth” dissi “questo regno è davvero fantastico… evidentemente al re Zeus deve piacere tanto mettere in mostra le ricchezze del suo dominio” ragionai ad alta voce

“è così infatti” Annabeth rispose “mia madre una volta ha detto che è il re più vanitoso che abbia mai incontrato e, cito testuali parole: è persino peggio di Sarah quando parla di tutte le sue ricchezze, una specie di pavone geneticamente mutato per avere occhi folgoranti e barba grigia...” dopo quella frase non ce la feci più a trattenermi e scoppiai a ridere come un ossessa. Annabeth, dopo aver capito cosa aveva appena detto, si unì alle mie risate.

Dopo aver girato per tutto il regno non avevamo ancora trovato una scuderia decidemmo di lasciare Angus all' entrata del bosco accanto al palazzo.

Dopodichè entrammo nel palazzo reale senza farci beccare dalle guardie e raggiungemmo la sala del consiglio, rimanendo nascoste dietro alcune colonne.

   
 
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