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Autore: nothingdrum    24/07/2016    1 recensioni
L'incontro tra i binomi che governano la nostra vita con il principio che l'ha creata.
"L'infinità del tempo conta solo se non hai qualcuno con cui misurarlo."
Genere: Drammatico, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte e Giorno non si erano mai visti. Eppure entrambi, quando nella scura volta celeste si toccarono, sentirono quel tepore che nei loro estremi era impossibile riconoscere. L'infinità del tempo conta solo se non hai qualcuno con cui misurarlo, se oltre alla solitudine non puoi conoscere nient'altro. Per Notte e Giorno non era così. Sin dalla nascita di tutto, loro già sapevano dell'esistenza dell'altro, e nella bieca conoscenza di una forma complementare a se stessi, avevano vissuto nell'attesa.

Ma quando infine si incontrarono, qualcosa di più grande voleva la loro presenza, qualcosa per il quale il tempo non contava.

Così cominciarono a viaggiare per l'Universo, assieme a tutto ciò che appartiene all'esistenza: Freddo e Caldo, Luce ed Ombra, Alto e Basso.. Ognuno abbracciato all'altro, in cerca di chi li aveva convocati, di colui a cui tutto questo non importava.

Il principio dell'esistenza.

Notte e Giorno conoscevano gli umani, sapevano come chiamavano questa figura, di come la idolatravano come loro salvatore, ed avrebbero voluto parlare loro, dicendogli dell'indifferenza che una creatura completamente dominata dal caso mostrava loro.

Sembravano quasi stelle cadenti viste da lontano, dai pianeti che perdevano lentamente tutte le leggi fisiche e naturali che li dominavano, dove non esistevano più gli elementi per far andare avanti l'esistenza.

Arrivarono a destinazione solo dopo millenni di ricerche, nel buio più assoluto.

Il principio era là, circondato da miliardi di binomi di colore diverso. Egli decise di manifestarsi loro nella forma umanoide che avevano scelto, probabilmente l'unica decisione presa durante la sua vita.

"Non è semplice chiamarvi qua. E il fatto che i miei compagni Tempo e Spazio se ne siano andati mi fa capire che già avete fatto parte del lavoro.

E' il momento, signori miei, che in questo buio più assoluto tutto abbia fine. Come la sorte vi ha reso quello che siete, allo stesso modo ora vi renderà nulla."

I binomi stavano in silenzio, mentre guardavano quella figura grigia parlare di come era per loro il momento di andare.

Era comprensibile per loro, molti di essi si incontravano ogni volta che dovevano cedere il posto all'altro, come Vita e Morte, che miliardi di volte avevano potuto abbracciarsi e unirsi quando si intercambiavano.

Ma Notte e Giorno furono i primi ad insorgere. Avevano passato l'infinito distanti, e ora che finalmente avevano potuto sentire la sensazione di perfetto equilibrio che la loro unione portava, non l'avrebbero lasciata andare.

"Sai, forse il caso non è necessariamente l'unica strada!" L'urlo di Giorno si sentì per tutto l'universo. Il Principio si voltò rapidamente verso di Lei, con una faccia necessariamente impassibile.

"E allora cosa può prendere le decisioni? Qual è il metro di giudizio che può stabilire cos'è più giusto e sbagliato? Solamente il caso è imparziale, e nulla può scongiurare questo fatto."

Notte chiuse gli occhi e si strinse in posizione fetale accanto a Giorno, che riprese la parola. "Non sempre le decisioni devono essere giuste, e nessuna decisione lo è in assoluto. La stessa nostra esistenza indica che la presenza di qualcosa implica obbligatoriamente l'assenza di un'altra."

E fu così che gli altri binomi che mai si erano visti insorsero.

"Voteremo per la decisione che hai preso, Principio."

E fu così che per la prima volta nella storia dell'esistenza stessa, qualcosa non fu dettato dal caso, ma dal bisogno umano dell'altro per essere felici. Per la prima volta fu la felicità il metro di paragone dell'esistenza, e tutti i binomi si unirono per creare non più un mondo fatto di assoluti, ma creando infine l'elemento univoco per l'essenza stessa di tutto ciò che esiste: Il Compromesso.

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