Videogiochi > Ib
Ricorda la storia  |      
Autore: Nakioto    25/07/2016    2 recensioni
"Le rose rosse son rosse,
come un dipinto rimane pur sempre solo un dipinto."
La storia di Mary, dalla sua morte alla sua nascita.
Genere: Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Mary
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Note: Fanfinction scritta per il concorso sulla pagina fb "Il mondo degli RPG Player", spero piaccia *///* Mary rimarrà sempre, e comunque, il personaggio con cui mi sento più in sintonia nel gioco.
***

Le rose rosse son rosse

 
Perché? Perché lo hai fatto? Brucia. Brucia tanto e fa male... Tanto male.

Perché non capisci? L'ho fatto per noi! Potremmo finalmente tornare a vivere nel mondo reale, insieme!

Finalmente sole, sospiro felice e mi prendo il tempo per osservarla: è alta quasi quanto me, o forse la supero un po'? Mah, non saprei dire, forse di pochi cent... Ora, basta! Pensiamo alle cose serie per una volta: penso sia lei la giusta persona. È carina, simpatica, nonostante abbia terrore di questo mondo lo sta affrontando con determinazione. Come amica, come sorella, è lei che voglio. Devo solo occuparmi della persona in più. Quella sbagliata.

Come sospettavo sono in due. Sembrano parecchio affiatati per essersi appena incontrati, che sia per la differenza d'età? Potrebbe risultare un problema. Mentre li osservo avanzare verso di me mi rendo conto di essere nervosa, come devo mostrarmi loro? Spaventata? Sorpresa? Felice, eccitata, triste...? Ormai manca poco, li fisso mentre si incamminano ignari di me che li guardo, e se gli chiedessi di aiutarmi? Magari... Scuoto la testa. Sei pazza, Mary? Lo sai, vero, qualcuno deve rimanere qui, e non sarai tu. Assolutamente non tu! Li osservo ancora per un attimo, lui non mi piace troppo. Non m' infonde sicurezza, mentre lei. Lei potrebbe essere quella giusta. Qualcuno con cui stare, per non rimanere ancora sola. Che sia fuori o dentro, in tutti e due i casi.

Come un campanello dall'allarme l'ho sentito, anzi no, li ho sentiti. Sono in due. Finalmente, finalmente è arrivato ciò che ho sempre atteso. Finalmente il mio sogno si è realizzato. Grazie.

Forse sarebbe più facile morire. In fondo anche oltre la morte ci dev'essere qualcosa, no? Sicuramente meglio che qua. Ogni volta che le vedo, lame scintillanti e affilate, pronte ad essere colte e puntate verso la mia candida pelle. Ma ogni volta la paura mi blocca, paura di scoprire che in fondo io non sono reale, che è colore ad olio che compone il mio corpo e non sangue, muscoli e carne. Che sono stata creata, semplicemente, dalla mano di qualcuno.

Sono passati giorni da quel pomeriggio in biblioteca, ormai non li conto neanche più. Erano forse bugie quelle che ho letto, in fondo in questo mondo tutto è costruito sull'immaginazione di un artista bugiardo: mi aveva promesso amici con cui giocare e tanta felicità, ma più i giorni passano, più è l'infelicità che si appropria della mia mente e del mio corpo. Forse, è possibile...? ...che sia anche io una bugia?

Leggendo dei libri nella biblioteca ho trovato la soluzione al mio caso! Sembra che ci sia un modo per uscire! Basta che qualcuno di quel mondo venga qui e si può prendere il suo posto. Sono eccitatissima, devo solo sperare che qualcuno ascolti la mia preghiera, ti prego... Ti prego, fai arrivare qualcuno da quel mondo meraviglioso cosìcchè io possa prenderne il posto.

Sono stufa. Questo mondo mi fa sentire triste e malinconica. La curiosità iniziale è scemata tutta, una folata di vento maligno ed ingannatore me l'ha portata via. Non c'è un modo per uscire da qui?! Mi viene voglia di piangere. Anzi le sento già, le lacrime tanto trattenute ora si sfogano sulla pelle del mio volto. Singhiozzo forte, quanto vorrei qualcuno acccanto a me, qualcuno che mi regalasse un abbraccio, anche solo una carezza. Chiedo forse troppo?

Camminare. Non dovrebbe essere complicato, no? Si può camminare in diversi modi: veloce, lento, a saltelli, ballando anche. No, il problema non è camminare, il problema è il paesaggio. Il luogo dove si cammina. Perché questo mondo dev'essere così scuro? Io, che sono così bella e radiosa non posso, anzi mi rifiuto di vivere qua! Voglio vivere lì, dove tutto è più luminoso e bello, perché sicuramente sarà così. Lì dove la mia mano non può arrivare, ecco sì, lì c'è la felicità.

Per la prima volta ho visto il mondo, quello vero. Da dietro gli altri dipinti le posso vedere, delle persone come me che camminano, ridono, parlano tra loro. E tutto ciò mi fa capire di quanto io sia sola in realtà. Vorrei fare un balzo ed andare oltre, scavalcare questo confine invisibile, ma qualcosa me lo impedisce. Una forza misteriosa mi trattiene, ed io non posso far altro che osservare desiderosa una realtà nuova. Una realtà affascinante e stupenda. Questo è il segreto misterioso che cercavo: l'altro mondo.

Sono seduta qui ormai da troppo tempo, gioco con gli stessi giochi da troppo tempo, vago nello stesso luogo da troppo tempo. Il tempo qui è come se fosse fermo, le rose che prima tanto amavo, le mie belle rose gialle che incorniciano il mio ritratto, ormai sanno di falso; non crescono, non appassiscono e non seccano, sono eterne e quindi false. Come me del resto.

Ora capisco le parole del pupazzo, stare qui è noioso. Dopo lo spavento iniziale delle mani che sbucano ogni tanto dalle pareti e la donna in rosso che esce dal quadro, tutto ripetendosi più e più volte risulta noioso. Ma non mi arrendo, sono sicura che lo troverò, una stanza nascosta o un segreto ancora da scoprire, chissà.

Sto saltellando in giro quando, ad un certo punto, noto un pupazzo poggiato in un angolo. Mi avvicino lentamente e lo guardo, ad un certo punto lui alza la testa e mi fissa con i suoi occhi neri. Gli sorrido amichevole, ma lui non sembra capire. Lo guardo e non sapendo cosa fare, effettivamente, mi accingo a tornare in esplorazione, ma sento un sussuro: "Anche tu presto capirai, e allora te ne andrai" Mi volto di scatto, ma il pupazzo non c'è più. Cosa vorrà mai dire? Mi guardo intorno, guardo il mio bellissimo mondo, è semplicemente impensabile che io me ne voglia andare da qui.

Ho il fiatone, non me lo aspettavo proprio! Stavo girando tranquillamente quando ho notato un bellissimo ritratto raffigurante una donna vestita di rosso, quando quest'ultima è uscita dalla tela e, ridendo, ha incominciato ad inseguirmi. Sorrido, mentre il respiro ritorna lentamente al suo ritmo regolare. Era ancora più sorprendente delle mani che sbucano dai muri, quando è successo la prima volta il mio cuore ha avuto uno di quei colpi... non me lo scorderò mai! Non avrei mai immaginato che questo mondo fosse così pieno di sorprese: sembra di essere in una casa stregata! Lo amo!

Apro gli occhi per la prima volta e mi guardo intorno. Tutto ciò che mi circonda mi pare meraviglioso e fantastico. Provo a muovere le gambe e, piano, piano compio i miei primi passi nel luogo che diverrà la mia casa. La mia dolce casa. Sono sicura che qui, sarò felice.
"Le rose rosse son rosse,
come un dipinto rimane pur sempre solo un dipinto."
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Ib / Vai alla pagina dell'autore: Nakioto