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Autore: StewyT    25/07/2016    1 recensioni
Ed eccole lì, la mia parte razionale, anche chiamata Teresa, e quella che invece faccio sempre vincere, e cioè Peresa; è colpa o forse merito di quest’ultima se sono così; se preferisco avere pochi amici ma buoni, se preferisco far ridere di me o far ridere con me; è che nella vita ci sono centinaia di alti e bassi, come sulle montagne russe; l’importante non è riuscire a non vomitare o a non averne paura. L’importante è semplicemente avere un buon carretto in cui mettersi e con cui riuscire a vincere contro la forza di gravità, l’altezza e le curve; qualcosa con cui riuscire a scalare le montagne russe così come la vita, con un bel sorriso sulle labbra.
Ognuno ha qualcosa per riuscirci; c’è chi ha la bellezza, chi l’astuzia, chi l’intelligenza, chi l’ironia, chi un esaurimento nervoso come me; ma se questo può riuscire a far ridere e riflettere qualcuno, non posso che esserne felice.
Ecco a voi le confessioni di una sfigata ; la tristezza, la comicità, la sfiga, le gioie e beh le risate della sua vita; siete pronti a conoscere, ritrovarvi, ridere ed affrontare tutto questo?
Menomale che non esistono più i manicomi!
Genere: Comico, Demenziale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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‘Quello che le sfigate non dicono’ mi sembra un buon titolo, e un buon titolo è sempre un buon modo per iniziare una nuova avventura; mi sembra abbastanza simpatico ed ironico, e l’ironia è decisamente il sale della mia vita.
E tutto questo cos’è? Beh, direi che tutto questo è la mia nuova avventura, forse vecchia avventura, forse per niente avventura, ma è comunque qualcosa di mio, e sono gelosa ed orgogliosa di tutte le cose che sono mie, dunque lo sono anche di queste parole, anche di questa specie di diario segreto che tanto segreto non è; di questa specie di ammasso di parole che hanno lo scopo di divertire, far ridere e allo stesso tempo far riflettere, perché spesso a noi giovani serve uno spunto per farlo; ebbene, se qualcuno ha inventato un’applicazione come Pokemon Go che riesce a far camminare tanti giovani sfaticati come me, io posso riuscire a scrivere qualcosa che faccia riflettere tanti giovani che spesso provano a fuggire dalla realtà, proprio come me.
Cos’è che le sfigate non dicono?
Oh, tante tante cose.
Perché non lo dicono? Perché è difficile. È come aprire il proprio cuore, la propria mente, il proprio mondo, a quelli che ci circondano e ridono della loro sfiga.
Perché lo sto dicendo?
Perché sono una sfigata riflessiva che crede di non essere l’unica al mondo; voglio dire, non sono mica l’unica il cui motto è “mai una gioia”? Oh avanti, se mi dite di sì, non vi credo neanche un po’. Tutti lo abbiamo detto almeno una volta nella nostra vita. Quindi se tutti lo abbiamo fatto, tutti siamo un po’ sfigati, e se tutti siamo un po’ sfigati, tutti ci sentiamo un po’ soli e abbiamo bisogno di qualcuno di sfigato che ci sia vicino.
Io voglio che questa sfiga possa unirci.
La cosa migliore dalla sfiga?
Ti rende forte, e autoironico, e l’autoironia, o cara cara autoironia, cosa sarebbe la mia vita senza di te!
“Cosa diamine stai facendo? Oh davvero intendi lasciare questa merda in giro? Qualcuno potrebbe seriamente avere il coraggio di leggerla!”
“Mhm mi sa che è quello che voglio” ridacchio tra me e me, oh no, l’altra me non ridacchia.
“Sei una sfigata”
“Oh guarda un po’, è proprio per questo che sto scrivendo questo… coso!”
“A proposito, cos’è?”
“Un…. Diario? Non lo so, okay? Non lo so!”
“NON SAI NEANCHE COSA STAI SCRIVENDO!”
“Taci!”
“Se qualcuno lo leggesse potrebbe prenderti per pazza! Stai parlando da sola con te stessa!”
“Beh lo fanno tutti. Tutti parlano con sé stessi”
“Davvero?”
“Ovvio! Siamo essere razionali!”
“Siamo… tu non lo sei! Oh avanti, se qualcuno sta parlando tra sé e sé mentre legge questa cosa, sai che fa? Ti insulta!”
Che lo faccia, mi piacciono gli insulti”
“Sai cosa? Se ti mandassero al manicomio ti farebbero proprio un gran favore, hai bisogno di aiuto”
I manicomi non esistono più”
“Fanculo!”
“Fanculo”.
Ed eccole lì, la mia parte razionale, anche chiamata Teresa, e quella che invece faccio sempre vincere; la parte che parla, parla, ride, ride, scrive, scrive, legge, legge, vive, e cioè Peresa; è colpa o forse merito di quest’ultima se sono così; se preferisco avere pochi amici ma buoni, se preferisco far ridere di me o far ridere con me, piuttosto che essere una di quelle ragazze che pensa solo ed esclusivamente a farsi guardare il culo, e forse dovrei farmene una colpa, invece non posso fare altro che vedere tutto questo solo come un vantaggio.
“A volte spero che il mondo possa migliorare un po’; guardo me e le mie amiche e dico che se siamo tutti così, noi giovani di oggi, il futuro davvero potrebbe essere migliore. Poi esco di casa e guardo quello che in realtà sono la maggior parte dei giovani, e mi dico che siamo realmente e fottutamente spacciati; nulla può migliorare, così”.
Mai parole furono più vere, e credo anche io in ogni singola sillaba delle frasi di una delle mie più strette amiche di questo periodo, eppure io credo anche che qualcosa possa ancora cambiare, che chi si sente come me e non ha ancora capito che sentirsi così vuol dire essere avvantaggiata, leggendo queste poche parole, possa rendersene conto.
Nella vita ci sono centinaia di alti e bassi, come sulle montagne russe; l’importante non è riuscire a non vomitare7, o a non averne paura. L’importante è semplicemente avere un buon carretto in cui mettersi e con cui riuscire a vincere contro la forza di gravità, l’altezza e le curve; qualcosa con cui riuscire a scalare le montagne russe così come la vita.
Ognuno ha qualcosa per riuscirci; c’è chi ha la bellezza, chi l’astuzia, chi l’intelligenza, chi l’ironia, chi un esaurimento nervoso come me; ma se questo esaurimento può riuscire a far ridere e riflettere qualcuno, non posso che esserne felice.
Oddio, forse Teresa ha davvero ragione.
Sono pazza, strana e sfigata, ma ne vado fiera.
 
Ecco a voi le confessioni di una sfigata; la tristezza, la comicità, la sfiga, le gioie e beh le risate della sua vita; siete pronti a conoscere, ritrovarvi, ridere ed affrontare tutto questo?

 
  
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