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Autore: slenderguy93    25/07/2016    2 recensioni
Cosa succederebbe se durante il tuo primo appuntamento, qualcosa andasse storto? E intendo incredibilmente, terribilmente storto. Così tanto da cambiarti per sempre. Dante Nandini, diciotto anni, da poco trasferito in Giappone, sta per scoprirlo. Le conseguenze di quel giorno saranno tali da influenzare non solo la sua, ma anche miliardi di altre vite.
"Alcune persone passano la loro vita cercando uno scopo, un obbiettivo che dia valore alla loro esistenza. Altre semplicemente vivono l’attimo seguendo i loro desideri.
Io appartenevo sicuramente alla prima categoria. Perfino ora, mentre giaccio nel mio sangue mi chiedo: tutto ciò che ho fatto, ha un senso?
Mentre il pentacolo azzurro che mi circonda inizia a risplendere, alzo lo sguardo verso quella ragazza dai capelli neri, e la fisso negli occhi.
Desidero vederla ancora una volta."
Genere: Azione, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Asia Argento, Nuovo personaggio, Rias Gremory, Yuma Amano
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'DxD Tales'
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Io non possiedo i diritti di Highschool dxd e dei personaggi in esso contenuti. Possiedo solo i personaggi da me creati.

 

Alcune persone passano la loro vita cercando uno scopo, un obbiettivo che dia valore alla loro esistenza. Altre semplicemente vivono l’attimo seguendo i loro desideri.
Io appartenevo sicuramente alla prima categoria. Perfino ora, mentre giaccio nel mio sangue mi chiedo: tutto ciò che ho fatto, ha un senso?
Mentre il pentacolo azzurro che mi circonda inizia a risplendere, alzo lo sguardo verso quella ragazza dai capelli neri, e la fisso negli occhi. 
…Desidero vederla ancora una volta.

 
Un rumore fastidioso mi fa sobbalzare. Sollevo il capo dal banco giusto in tempo per vedere l’insegnante chiudere la valigetta e lasciare la classe. 
“Insomma Dante-kun, la vuoi smettere di appisolarti in classe?”  Kyoko Shizuki, la mia vicina di banco, mi fissa un po’seccata.
“Difficile. Tennogi-sensei riuscirebbe a rendere noiosa anche educazione sessuale.” rispondo io, facendola avvampare.
“Che crudele. Ma non posso darti tutti i torti, tra i professori è senza dubbio il meno carismatico.”
Ad aver parlato era Nathan Drake, unico altro studente straniero della classe, forse della scuola.
La prima ha dei lunghi e curatissimi capelli bruni e penetranti occhi neri, l’altro un ondulata chioma castano-dorato e dei calmi occhi cerulei.
Mentre sogghigno divertito, lei inizia a farmi un predicozzo. Allo stesso tempo, raccogliamo le nostre cose e lasciamo anche noi la classe.
Stiamo attraversando il cortile della nostra scuola, la Kuoh Academy, quando incrociamo una ragazza mora con occhiali.
“Buongiorno, Sitri-kaichou, com’è andata la giornata?” fa Kyoko dopo aver tirato bruscamente il fiato.
“In modo soddisfacente direi” fa lei lanciandomi una breve ma attenta occhiata.
“Piuttosto, Shizuki-san, il nostro studente trasferito si è ambientato?"
“Sì, direi che ha preso confidenza con la classe” A Kyoko sfugge un sospiro.
“Con la classe o con il banco?” fa lei inarcando le sopracciglia. Vedendo la nostra compagna arrossire di nuovo, io mi volgo verso la mora.
“Sitri-kaichou, apprezzo il tuo zelo, ma sono certo ci siano questioni più importanti che richiedono l’attenzione del consiglio studentesco. Kyouko-san sta facendo tutto il possibile, il resto dipende da me.” Faccio in tono calmo e cortese.
“Hai proprio ragione, perciò da domani mi aspetto che tu trovi una soluzione per i tuoi attacchi di sonno.” conclude congedandoci. …Sono io, o raggiunto l’ingresso si è voltata a guardarmi?
Arrivati al cancello ci salutiamo, e mi avvio verso casa.

Mentre attraverso un ponte vengo però fermato da una ragazza dagli stupendi occhi viola.
“Sei Dante Nandini della Kuoh?” chiede lei timidamente.
“Esatto, chi vuole saperlo?” …è la prima volta che qualcuno attacca bottone fuori dalla scuola. Beh, tranne quella volta che dei cosplayer mi hanno chiesto di fare una foto.
“Sono Amano Yuuma, ecco io… è da un po’ che ti osservo, visto che passiamo entrambi da questo ponte a quest’ora, e vorrei…”
“Fare la mia conoscenza?” completo io fissandola con nonchalanche. O quella che spero sia nonchalanche. Indossa un’uniforme diversa dalla mia quindi suppongo venga da una scuola vicina.
“Ecco…sì.” Le sue mani tremano un po’, ma mi guarda speranzosa.
“… questo weekend non ho impegni. Ci incontriamo all’ingresso del centro commerciale domenica alle 10?”
Lei sembra spiazzata dal mio cambio d’atteggiamento, ma subito annuisce gioiosamente.
Mi saluta e si allontana sorridendo. Almeno la giornata si è conclusa in modo interessante.

Arrivato a casa mi cambio, e subito inizio a rivoltare come un calzino la camera da letto. Insoddisfatto, dopo un’oretta preparo la cena: oggi il menù prevede… ramen in scatola.
Finito di mangiare, e poi di lavarmi i denti, mi fisso allo specchio: occhi grigio-verdi, corti e disordinati capelli neri e lineamenti decisi. Per la prima volta dopo molto tempo, questo volto sembra essere sereno.
Mentre mi infilo nel letto, noto un luccichio tra esso ed il comodino: si tratta di un crocifisso d’argento con alcune gemme incastonate. Ti pareva.  Lo indosso e spengo la luce.
È ora di andare avanti.
 
 
Il resto della settimana scorre senza eventi particolari, eccetto forse il magnifico pestaggio di un trio di guardoni da parte del club del kendo, e il fatto che una delle idol della scuola, Rias Gremory, abbia iniziato a salutarmi quando passo davanti all’edificio che ospita il suo “club dell’occulto”.
Ora sono seduto su una panchina a godermi il sole mattutino, in attesa dell’arrivo di Yuuma, e mi ritrovo a riflettere sul mio improvviso “successo” tra le donne: escludendo Kyoko che ovviamente mi tampina perché seccata dal mio… scarso entusiasmo nelle lezioni (oltretutto sembrerebbe molto legata ad un certo nostro amico), avevo Sona Sitri che mi teneva sottocchio ogni giorno nonostante, tramite massicce dosi di caffè, avessi posto fine alla mia letargia pomeridiana; Rias Gremory, che comincio a incrociare fin troppo spesso nei corridoi; e dulcis in fundo, una bellezza colta da un colpo di fulmine che è arrivata a dichiararsi ad uno sconosciuto.
“Troppo bello per essere vero, meglio farsi meno illusioni possibili”

“Ehm, ciao, è molto che aspetti?” mentre ero immerso nei miei pensieri, Yuuma era arrivata ed ora mi sta guardando con dolcezza.
“Uh… no, neanche cinque minuti.” E buttiamoci allora.
Cominciamo con un giro dei negozi, in uno dei quali la aiuto a scegliere un’elegante foulard violetto che si abbina magnificamente con i suoi occhi.
Una volta completato il giro del centro commerciale, la porto in un buon ristorante con prezzi relativamente onesti. Mentre ci godiamo il pasto, la scruto in cerca di qualche segnale.
Sembra allegra e soddisfatta, e di tanto in tanto sfiora il foulard intorno al collo. Proviamo ad alzare la posta…
“Che ne dici di fare un giro nel parco e poi andare al cinema?” dico sfoderando un sorriso allegro
“Volentieri Dante-kun. Ci sarebbe però qualcosa che vorrei prima vedere…”  il suo sguardo si posa sulla catena del mio crocifisso, che sporge dal colletto aperto della mia camicia.
“Ah, questo? E’ il regalo di un amico” dico mostrandoglielo.
Esaminandolo, stringe leggermente gli occhi, per poi tornare a sorridere mentre me lo restituisce.
“E’ molto bello, lo indossi sempre?”
“Più o meno”. Paghiamo il conto ed usciamo.

Il resto del pomeriggio è piacevolmente rilassante: proseguiamo con una passeggiata durante la quale parliamo dei nostri hobby e passioni.
Pare che le piacciano la musica classica ed il teatro; io invece le rivelo del mio interesse per i romanzi storici e le arti marziali. Concludiamo andando a vedere una commedia di Woodie Allen.
Giunge il tramonto, e Yuuma mi prende per mano trascinandomi verso la fontana al centro di un parco fittamente alberato. Arrivata di fronte ad essa, prende fiato, per poi girarsi verso di me fissandomi intensamente.
“Per commemorare questo nostro primo appuntamento, vorresti esaudire una mia richiesta?”
Commemorare? Primo? Wow, questa fa sul serio. Cerco di sembrare il più naturale possibile
“Se possibile… volentieri.”
“Moriresti per me?”
…………..CHE?!
Cioè, già al primo appuntamento?! Vacci piano!!!
Quasi nel panico, inizio preparare la risposta più gentile e diplomatica possibile, quando mi accorgo che sul suo bel viso è comparso un ghigno sadico.
Un funereo alone rossastro la avvolge, e mentre i suoi abiti vengono smaterializzati e sostituiti da un completo nero che definire succinto sarebbe la madre degli eufemismi, il suo volto e il suo corpo si trasformano in quelli di una donna adulta.
Proprio quando sono ormai convinto di essere nel mezzo di un trip da acido, un paio di corvine ali piumate le spuntano dalla schiena; e lì il mondo mi crolla addosso.
Indietreggio di alcuni passi stringendo inconsciamente il mio crocifisso.
“Quello è utile solo se indossato sempre. Un solo giorno senza e potresti attirare attenzioni indesiderate.” Il suo sguardo ha assunto una luce fredda e crudele, che mi fa sentire come un topolino intrappolato da un serpente.
“Allora esistete veramente… cosa volete da me?”
“Ah, a quanto pare qui abbiamo uno scettico… o dovrei dire avevamo. Se sai cosa sono e indossi quel talismano dovresti sapere anche questo.” Ora mi sta sorridendo in modo sprezzante, come se mi considerasse un ritardato.
“Reclutarmi, giusto? Se gli angeli bianchi hanno preti ed esorcisti dalla loro, anche voi caduti avrete dei sottoposti umani”
Lei scoppia in una lunga e perfida risata, e materializza una lancia cremisi nella sua mano destra.
“Non ce ne facciamo nulla di rifiuti che in tutta la loro vita non si sono mai impegnati in nulla. E il tuo sacred gear è troppo pericoloso, non possiamo permettere che qualche demone ne approfitti.
Tuttavia… devo ammettere che mi dispiace un po’. Sai, era da parecchi decenni che non uscivo con un ragazzo così sensibile e premuroso.”
La sua mano si solleva, ed io mi tuffo istantaneamente di lato. Invece che trapassarmi, l’arma si limita a squarciarmi il fianco.
Dolore.
Mentre a fatica mi rimetto in piedi, lei mi lancia uno sguardo spazientito, e si prepara ad un altro assalto.
Indossa ancora il foulard. Forse…
“E se ti offrissi la mia vita giurandoti fedeltà eterna?”
La lama si ferma a un soffio dal mio cuore. Il mio sguardo è spaventato ma determinato, il suo invece decisamente sorpreso.
“E cosa potresti mai fare per noi?” fa pressione sul petto, facendomi sgorgare un lieve rivolo di sangue.
…Fa che funzioni.
“Imparerei ad usare il mio SG e passerei il resto della mia vita a combattere i demoni per voi.”
 
 
[Esterno]
 
 
Tra gli alberi, due figure osservano la caduta svanire in un portale, dopo aver “consigliato” al ragazzo di non lasciare la città.
Quest’ultimo si strappa la camicia di dosso e la usa per un fasciarsi, quindi estrae il telefono, probabilmente per chiamare un’ambulanza.
“Allora, che ne pensi di tutto questo?” fa il più basso e meno massiccio dei due.
“Che quel tipo ha un buono spirito di adattamento, e molta fortuna. Comunque la mia missione potrebbe venire favorita da questo avvenimento.” I due in tutta calma, si dirigono all’uscita del parco.
“Ah, già. La tua missione. Sinceramente penso che potresti trovare modi più utili per impiegare il tuo tempo, ma non sarò certo io a criticare le tue manie da stalker, eh.
Mi piacerebbe restare, ma ho trovato una pista su quel bastardo. Se dovessero scoprirti ricordati di chiamarmi, una rissa con angeli o demoni non mi dispiacerebbe affatto.”
Il ragazzo si copre i capelli biondo scuro con un casco integrale e monta su una moto parcheggiata appena fuori dall’ingresso.
“Non fare cazzate” Si accommiata dando una pacca sulla spalla del compagno, quindi parte sgommando.
“Questo dovrei dirtelo io, Zaldor…” la figura resta qualche istante ferma a riflettere, quindi si allontana dal parco, accompagnata dalle sirene dell’ambulanza.
 
 
Kaichou: titolo giapp. che indica il presidente del consiglio studentesco.
Sacred gear: potere soprannaturale ottenuto alla nascita da alcuni esseri umani, e trasferito alla loro morte.



Salve a tutti, sono Slenderguy.
Questa è la mia prima fic, spero proprio che riuscirò a scrivere qualcosa di interessante.Saranno ben accette critiche (se costruttive) e consigli di qualunque tipo.

 
   
 
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