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Autore: Inazumiana01    26/07/2016    6 recensioni
[Interattiva][Iscrizioni Chiuse] [Ispirato a Death Note] [Morte certa!]
Dato che ultimamente ci sono molte storie ad OC ho deciso anch'io di rompervi le scatole ^^ XD
Dal prologo:
-E quando avresti scoperto questo potere?- chiese la ragazza con le lacrime agli occhi.
-La settimana scorsa- disse con un'alzata di spalle. -Sai...ho osservato i ragazzi di questa scuola..- disse indicando la struttura dietro di sè - Tu eri solo un'esperimento...ed anche riuscito direi!- disse con entusiasmo.
-Allora perchè vuoi uccidermi?-
-Perchè non mi servi più...ho ottenuto ciò che volevo.Ed a quanto pare siamo anche in ritardo!- disse guardando l'orologio che aveva al polso sinistro. -Su forza, uccidila- disse con fare sbrigativo per poi allontanarsi.
-No! Aspet- la ragazza non ebbe il tempo di finire la frase che si accasciò al suolo portandosi una mano alla gola e cercando di prendere più aria possibile nei polmoni, ma dopo pochi secondi si ritrovò a terra senza vita.
Genere: Horror, Mistero, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dolcetta, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#N.D.A: Allora, inizio col chiedere scusa agli autori i cui Oc ho trattato beno in questo capitolo. Ho cercato di inserirli tutti, ma ad alcuni ho dato più spazio. Chiedo scusa a Nidafjolll per come ho trattato Bash...ma qualcuno doveva pur fare una figura di merda u.u Non preoccuparti, si risolverà tutto...più o meno...;) Non chiedetemi il perchè dell'immagine qui sotto....mi divertiva e basta XD


















Tutta quella musica troppo alta, gli perforava le orecchie e sentiva i bassi nello stomaco. Le luci erano offuscate, c'erano decorazioni come ragnatele e zucche ma per quanto quella casa poteva essere grande -erano riusciti a mettere anche un angolo bar in quella che doveva essere la cucina- Hayden sembrava non riuscire a respirare con tutta quella folla.
C'erano come minimo duecento persone che ballavano all'impazzata a ritmo di musica in abiti anche abbastanza aderenti. Alcuni si pestavano i piedi, molti altri palpavano il sedere e si strusciavano gli uni contro gli altri.
Forse avrebbe dovuto dar retta a Bash...non doveva andarci.
Ma non poteva mica perdersi un Cupido ubbriaco provvisto di pannolone e arco!
Si era vestita da moglie di Frankestein e oltre il camice e la parrucca nera e bianca, si era colorata la faccia e le braccia di un verde molto chiaro, accompagnato da delle cuciture finte e dei bulloni sulle tempie.
Si trovava da sola ancora vicino alla porta. Bash l'aveva abbandonata non appena aveva intravisto la focosa chioma rossa di Iris. Sbuffò e alzò gli occhi al cielo...sembrava che abbandonarla per una ragazza fosse diventato il suo nuovo hobby. Lui era vestito da pirata, aveva una bandana rossa sulla fronte, una camicia usata e dalle maniche enormi, un pantalone nero e un paio di stivali marroni. Il tutto completato da accessori pirateschi.
Iris invece indossava un semplice abito rosso con lo spacco sul lato destro e un cerchietto con delle corna del medesimo colore. Era vestita da diavolessa, costume contrastante con la sua personalità.
Spostò lo sguardo in ogni angolo della casa, posandosi su ogni individuo.
Ma i suoi occhi si posarono su una figura in particolare, un ragazzo moro, dagli occhi azzurri vestito e da zombie, stava pominciando con la sua ragazza -vestita da gatta- sul divanetto color crema dell'organizzatrice.
Sbuffò ancora una volta nell'arco di pochi secondi.
-È il tuo ex?- domandò una voce estranea, ma non di voltò per vedere di chi fosse.
-No, non siamo mai stati neanche insieme...- ammise sospirando.-Un momento, ma tu chi sei?- domandò voltandosi finalmente a guardarlo. Era un ragazzo alto e dal fisico ben proporzionato, i capelli biondi gli ricadevano quasi fino alle spalle e gli occhi erano di un'azzurro intenso. Era vestito da Howl, e per un momento pensò che fosse lui in persona data la somiglianza.
-Io sono Alexander Arrow ma puoi chiamarmi Axel.- disse cortesemente.
-Ci siamo mai visti?- domandò Hayden sospetta.
-Non ne abbiamo mai avuto l'occassione.-
-Allora perché mi stai parlando?- domandò  con un sopracciglio alzato.
-Perchè stavi da quindici minuti ferma qui e temevo non ti sentissi bene- rispose divertito dalle reazione della ragazza -Ora hai finito con l'interrogatorio alla Sherlock Holmes o hai altre domande da farmi?- domandò senza peli sulla lingua. La ragazza lo fisso per qualche istante accennando a un sorriso per poi voltarsi nuovamente.
-Comunque, io sono Hayden Palmer- disse dopo qualche istante di silenzio senza distogliere lo sguardo dalla coppietta.
Alex la fissò per un po' scrutandola attentamente per poi sorridere.
-Allora, hai intenzione di rimanere qui a fissare quei due facendoti del male da sola...o divertirti e magari avere l'onore di ballare con il sottoscritto?- domandò sorridendo e facendo un mezzo inchino.
Hayden lo fissò sbigottita.
-Mi stai dicendo che sarebbe un'onore ballare con te?- domandò scettica.
-Hai sentito solo quella parte del discorso?- chiese di rimando -Comunque si. Ammettiamolo non è  da tutti i giorni ricevere un invito per ballare da uno come me- continuò  spostandosi i capelli da davanti agli occhi con la mano.
-Okay, hai stuzzicato la mia curiosità. Ma sappi che lo faccio solo perché  il mio migliore amico mi ha abbandonato e perché il ragazzo che mi piace sta limonando con un altra.- disse guardando dal basso all'alto con sguardo severo. Peccato che di severo non avesse  nulla e che risultasse semplicemente  adorabile. Alex alzò  le mani in segno di resa e con uno sguardo le disse di dirigersi sulla pista.
-Se solo provi a toccarmi il sedere, giuro che ti ammazzo!- disse truce.
-Ma per chi mi hai preso?-
-Per un narcisista approfittatore di cuori infranti!- rispose di rimando. Alex non riuscì  a trattenere una risata al modo in cui l'aveva nominato la ragazza.
-Questa mi è nuova...- disse tra una risata e l'altra - Ma, come hai detto tu, il ragazzo che ti piace sta con un altra e il tuo migliore amico ti ha abbandonato. Al momento sembro l'unico realmente interessato a stare con te e farti sentire a tuo agio.- rispose serio- E comunque, non sono il tipo che fa soffrire le ragazze per il semplice gusto di farlo.- disse sorridendo sincero e facendo arrossire Hayden.
-Bene.- disse infine, dirigendosi verso la pista insieme ad Alex.
Lei non era un'esperta nel ballo anzi, era un vero e proprio ceppo di legno. Ma con quell'Alex si sentiva stranamente a suoi agio, perciò non badò molto alla prima impressione.





***



Leandro aveva posato le mani sui fianchi di Cornelia e aderendo con il torace alla sua schiena,dettando il ritmo di un paio di movimenti sensuali. Scesero insieme verso terra muovendo il bacino, arrivarono in basso il più possibile e sempre ancheggiando risalirono.
Lui era vestito da Dracula, i capelli erano tirati indietro, aveva messo le lentine a contatto rosse, i canini e anche un mantello nero.
Cornelia invece, era vestita da infermiera sexy con tanto di sangue che le macchiava il corpo e con un siringone in mano, che in quel momento aveva attaccato alla cinturina del vestito che le fascia la vita.
Entrambi non erano particolarmente intenzionati ad andare alla festa. Ambra, con grande stupore, fece di tutto per convincerli...era disposta a pagarli.
Ma lo stupore sciamò quando i due scoprirono che Castiel aveva scommesso su di loro che, se fossero venuti lui avrebbe baciato o fatto qualcosa di più  con l'organizzatrice. La cosa però non sembrava dare fastidio al rosso, che a quanto pare, era sparito con Ambra da un paio di minuti, evidentemente non aveva resistito a quella gonna  bianca fin troppo corta della padrona di casa.
Cornelia, dal canto suo, non appena scoprì che avevano scommesso su di loro era pronta a realizzare tutte le morti che aveva immaginato solo e esclusivamente su Ambra, e anche se non lo dava a vedere, ci teneva alla sua reputazione e non essere considerata un oggetto di scommesse. Al contrario, Leandro rimase piuttosto impassibile alla notizia sapendo già  che la furia della sua amata sarebbe valsa anche per lui.
Quando quella mattina, Cornelia gli chiese se aveva già preso il costume per la festa, era sicuro che ci sarebbe andata solo per fare qualche scherzo ad Ambra...magari facendole avere un attacco di cuore causato dalla paura. Perciò non si sorprese più  di tanto del lato vendicativo e certe volte bambinesco della sua ragazza.
-Vuoi qualcosa da bere?- chiese alzando leggermente il tono della voce a causa del volume troppo alto. La ragazza annuì  e disse che l'avrebbe aspettato lì.
Il vampiro si diresse verso il bar -ancora non riusciva a capacitarsi di come erano riusciti a metterlo- ordinò  due bicchieri alcolici dato che entrambi reggevano bene l'alcool. Prima che i bicchieri potessero arrivare, una ragazza gli si avvicinò. Era piuttosto bassina, dai capelli castani che le arrivavano fino al fondoschiena, i viso grazioso e due grandi occhi ambrati. Indossava una camicetta nera trasparente che lasciava intravedere il reggiseno, un paio di pantaloncini neri e delle parigine accompagnate da un paio di anfibi. Il suo abbigliamento era normale, ma su lato destro del viso c'era del trucco per l'occorrenza.
-Ciao!- salutò la ragazza sorridente. Leandro si voltò verso di lei sperando che non si stesse riferendo a lui.
In tutta risposta alzò il capo a mo di saluto.
-Non sei un tipo che parla molto, eh?- domandò con voce acuta -Sai mi piacciono i tipi così- disse ancora.
-Non mi interessa- disse il ragazzo sperando che quella conversazione finisse lì.
-Io sono Vanille- disse porgendogli la mano, ma Leandro la fissò senza accettare la stretta.
-Leandro- sussurrò sperando non lo sentisse. Ma quanto ci metteva la tipa del bar a preparare due drink?
Lanciò uno sguardo alla pista per vedere se Cornelia era ancora dove l'aveva lasciata, infatti era ancora lì.
-So chi sei- disse nuovamente la ragazza -E so anche che sei fidanzato- continuò.
-Allora dovresti sapere che non mi interessa avere una relazione o ancor meno una conversazione con te- rispose Leandro gelido.
-Ma...detto tra noi- comiciò avvicinandosi sempre di più al ragazzo -Non siete una bella coppia, siete troppo simili e ad un certo punto ci si annoia. State insieme da un paio d'anni, no? Scommetto che ti annoi con lei ma non vuoi ferirla perché  in fondo ci tieni- disse prendendo per mano il ragazzo che in quel momento la guardava truce, improvvisamente si sentì strattonare da dietro.
-Ascoltami bene ragazzina, te lo dirò una sola volta e spera per te che sia l'ultima- cominciò una voce dietro di lei -Sappi che se oserai anche solo parlare o guardare Leandro, io non esiterò ad ucciderti e a metterti insieme agli altri cadeveri finti che stanno fuori in giardino. Nessuno si accorgerà  della differenza, puoi starne certa- disse Cornelia freddamente e con sguardo di chi non ammetteva repliche. Teneva le mani strette sulla camicia di lei facendola alzare di qualche centimetro da terra, sembrava veramente infuriata.
Vanille, dal canto suo alzò le mani in segno di resa -Va bene va bene, hai ragione- disse quasi arrendevole, ma prima di andarsene, non appena si trovò di finco a Cornelia ghignò -Ricorda...in questo gioco bisogna proteggere l'oggetto a cui tieni di più. Attenta a non morire- disse sogghignando per poi sparire. Cornelia rimase pietrificata da quelle parole. Erano le stesse che erano comparse sul suo quaderno. Stava per girare i tacchi per andare a prendere la ragazza e domandarle come lo sapesse, ma la mano di Leandro la fece voltare.
Appena si girò incontrò gli occhi azzurri di lui -Non c'è bisogno di inseguirla- disse rivolgendole uno sguardo rassicurante e un piccolo sorriso.
-Ecco a voi i drink- disse la ragazza dietro al bancone piuttosto scocciata. Leandro prese i drink e ne porse uno a Cornelia. La ragazza dietro al bancone si schiarì la voce per attirare l'attenzione dei due -la mancia- disse mettendo le mano davanti. Ci aveva messo un'eternità per due miseri drink, e voleva pure i soldi? Leandro lasciò perdere e le diede comunque i soldi, non aveva intenzione di discutere.
-Non posso farti andare a prendere due drink da solo, che già fai conquiste?- domandò con una punta di sarcasmo.
-Al momento, l'unica conquista che amo sei tu.- disse con un sorrisetto per poi baciarla.





***



-Allora? Che ne pensi?- domandò Alexy sedendosi per terra. Si trovavano fuori al giardino, era buio, si potevano vedere le stelle e c'era un venticello abbastanza piacevole.
-E' carino...- rispose sorridente.
-Intendi il luogo o kentin?- chiese malizioso, facendo arrossire Mizu che per il troppo rossore si abbassò il cappello a punta fino a coprire le guance.
Indossava un semplice abito da strega composto da un corsetto nero con le rifiniture viola e le gonna a sbuffo nera con l'immagine di un grande drago alato. Aveva anche delle calze lunghe fino metà coscia a righe nere e viola, un cappello a ounta nero con un fiocco e un bastone con una sfera verde sopra.
-E' inutile che ti nascondi in quel cappello...Sono pur sempre lo zio Alexy..- disse in tono solenne. Lui aveva optato per un semplice vestito da mummia.
-Hai notato che non appena ti ha vista è arrossito peggio dei capelli di Castiel? E ce ne vuole par arrivare a quella tonalità!- continuò. -Quando vi dichiarerete il vostro amore?- domandò.
-I-io...non ne sono sicura...forse lui..-iniziò a balbettare. Non era sicura di piacergli realmente, e per com'era fatto non sarebbe riuscita a dire una frase di senso compiuto.
-Ho capito, ci penso io!- esclamò Alexy notando il suo turbamento.
-Cosa!? No..- disse Mizu mentre Alexy si alzava per cercare il lupo mannaro -Non lasciarmi qui! Non sono pronta...- disse senza balbettare ma con un tono di suppliche che Alexy, ovviamente, non ascoltò e si diresse per la sua strada.
Che avvrebbe pensato Kentin? E cosa gli avrebbe detto quando si sarebbero trovati l'uno di fronte a l'altro?
Iniziò a giocherellare con una ciocca di capelli. L'avrebbe presa per pazza.
Una figura alta e snella fece capolino davanti a lei. Era un ragazzo, dai capelli lunghi e castani legati in un codino alto, era vestito completamente di nero, portava un mantello del medesimo colore che però all'interno era rosso, un paio di guanti bianchi e una maschera che gli copriva un lato della faccia...almeno fino alle labbra. In mano teneva una bottiglia di Jack Daniels quasi completamente vuota.
-Ehi tu!- disse quasi barcollante avvicinandosi a Mizu. La sua voce era impastata e non scandiva bene le parole.
-I-i-io...?- domandò leggermente impaurita. E se era uno stupratore?
-Si tu!- disse indicandola -Ne vuoi un po'?- domandò mettendole un braccio intorno alle spalle. La ragazza sembrava impaurita e non sapeva come reagire.
-N-no, g-g-razie...sto bene così- disse tremolante.
-Ne sei sicura? Guarde che se lo assaggi e come stare in paradiso!- esclamò euforico -Io sono Jace Holland...e tu, piccola?- le chiese vicino all'orecchio.
-M-mizu..- rispose sempre più rossa dal quel contatto così ravvicinato.
-Mizu...sei sicura di non volerne un po'?- chiese di nuovo bevendone un sorso.
-S-s-sicura..-
-Dai, prova..- insistette lui, prima che Mizu venisse spinta dietro e non avendo più un appoggio rischiasse di cadere.
-Ha detto che è apposto così..- disse Kentin fermamente. Anche se con quelle orecchie e quella coda da lupo, non riusciva a sembrare un duro.
-E tu chi saresti? Il suo ragazzo?- sogghignò divertito Jece.
-Si..- disse Kentin dopo un attimo di esitazione e con il volto leggermente arrossato. Mizu aveva la bocca splancata e il viso ancora più rosso di prima.
-Va bene..se è così è tutta tua..- disse prima di ccamminare nella direzione opposta. Kentin sembrava sorpreso. Si era arreso così presto? Non che volesse iniziare una rissa...ma..
-K-kentin..- la voce di Mizu lo riscosse dai suoi pensieri.
-Stai bene? Ti ha fatto qualcosa?- domandò preoccupato e lei scosse la testa con forza.
-I-i-o...cioè.. tu..prima hai detto..- non voleva cominciare una conversazione che molto probabilmente l'avrebbe fatta soffrire, ma aveva bisogno di sapere se Alexy aveva ragione.
-Oh...intendi..per prima...quando ho detto...- cominciò a tingersi di una forte tonalità di rosso, poi prese un profondo respiro cercando di rallentare i battiti del cuore.
Mizu fece un cenno col capo.
-Senti io...Alexy mi era venuto a chiamare perchè dovevi dirmi qualcosa..- stava cercano di cambiare argomento.
-I-io? N-no...non avevo nulla di importante da dirti..- disse con sguardo basso -Allora...io vado...e grazie- disse cercando di sembrare naturale. Si voltò per andare a cercare Alexy, stare lì da sola con Kentin la metteva a disagio.
-A-aspetta..!- disse prendendola per il braccio. Mizu si voltò ma non ebbe il tempo di chiedere cosa volesse, che Kentin prese il suo volto con le mani e la baciò. Un bacio passionale che trasmettava tutto l'amore che provava per lei.
Mizu rimase con gli occhi spalancati, non sapendo come reagire. Non solo perchè non aveva mai baciato nessuno, ma anche perchè non si aspettava una cosa del genere d parte di Kentin.
Gli ricordava quei film romantici dove i due amanti avevano litigato ma poi si baciavano appassionatamente sotto la pioggia.
Allora, lo zio Alexy aveva ragione...





***



-Stai benissimo- disse Rosalya rivolta ad Alexiel. La ragazza indossava un corsetto rosso, una gonna nera  ampia e di pizzo che davanti era corta mentre dietro più lunga. Un paio di parigine nere e degli stivaletti del medesimo colore, mentre il trucco era abbondante sulle labbra carnose rosse e due punti sul collo come morso di un vampiro. Infatti, Alexiel era vestito da vampiro. L'abito l'aveva confezzionato Rosalya, indossava una camicia bianca, un gilet nero, nei pantaloni terrmibilmente aderenti di pelle e un mantello sempre del medesimo colore.
-Anche tu sei bellissima- disse dandole un leggero bacio. -Ma odio questi pantaloni...davvero, sono strettissimi!-
-Chi bello vuole apparire un po' deve soffrire- disse in tono solente -E comunque, stai bennissimo, ne è valsa la pena.-
-Poi perchè hai scelto di farmi fare il vampiro? Ce ne sono molti con questo travestimento...- chiese dubbioso. Sapeva che Rosalya cercava sempre di essere originale e fuori dall'ordinario, era strano che avesse scelto un vestito così...normale.
-Hai detto bene, ce ne sono molti ma nessuno è bello quanto te- rispose sorridendo -Ed ora, credo sia meglio andare verso il bouffet, posso dire qualunque cosa su Ambra ma per quanto riguarda il cibo e gli stuzzichini ha buon gusto.- disse prima di trascinare Alexiel verso il buffet.
C'erano mele caramellate, marshmallow, cupcakes con sopra la decorazione di teschi e ragni, caramelle a forma di bulbi oculari e poi non poteva di certo mancare l'alcool e il punch.
-Dov'è Lysandro? Non lo vedo da un po..- domandò Alexiel guardandosi intorno. -Non dirmi che si è portato il taccuino anche qui?- domandò preoccupato.
-Ma no, non preoccuparti, gliel'ho severamente vietato. Non sarebbe stato molto educato curiosare in ogni angolo della casa di qualcun'altro per cercare un quaderno.- rispose mangiandosi un muffin al cioccolato - E' andato da una ragazza vestita da Mercoledì Adams...non credo sia la sua ragazza ma a quanto pare lo intriga..- disse, poi una voce la interruppe.
-Rosa!- a sentirsi chiamare, l'albina si girò incontrando due grandi occhi acquamarina e dei lunghi capelli rossi.
-Iris, ciao! Come stai?- domandò squadrando da capo a piedi la ragazza.
-Bene bene, ho ballato un po' ma mi è venuta fame, così siamo venuti a mangiare qualcosa.- rispose con un sorriso indicando lei e un ragazzo vestito da pirata. Rosalya squadrò anche lui per poi vedere i suoi occhi illuminarsi.
-Tu sei il famoso Bash, giusto?- domandò a bruciapelo al ragazzo mentre Iris assunse una tonalità simile al colore dei suoi capelli.
-Si, piacere..- rispose comunque con un sorriso.
-Iris hai davvero ragione, è davvero carino come ragazzo..- disse maliziosa mentre Iris era sul punto di sprofondare.
-N-n-oi andiamo Rosa..- disse Iris co sguardo basso, mentre il ragazzo la guardava interito.
-Alla prrossima, è stato un piacere conscerti..- sorrise in risposta, per poi dirigersi verso il giardino.
-L'hai fatto a posta?- domandò Alexiel alla sua ragazza.
-Avevano solo bisogno di una leggera spintarella..- disse senza perdere il ghigno per poi mangiare un altro muffin.
-Ti sei sporcata qui...- disse indicandole il punto. La ragazza strofinò sul punto dove c'era la macchia ma invece di toglierla la ingrandì ancora di più.
-Lascia, faccio io..- disse posando una mano sulla macchia di cioccolata. -Non capisco tu come faccia a non ingrassare con tutto quel cibo...- constatò osservandola.
-Preferiresti vedermi con più chili a dosso?- domandò leggermente irritata -E' così? Per voi uomini dobbiamo essere tutte delle modelle, eh? Se hai qualche strato in più non va bene...è questo che volevi dirmi!?-
-No..non intendevo questo. Dicevo che sei fortunata a mangiare quanto vuoi e non ingrassare.- rispose sorpreso.-Che centrano le modelle?-
Rosalya sbuffò, poi prese una mela caramellata ma non appena diede il primo morso imprecò dal dolore -Ma quanto sono dure?! Credo di aver perso un dente...- disse toccando la mascella e dando la mela al primo che capitava.
-Andiamo a ballare!- esclamò entusiasta mentre Alexiel la guardava stranito per il cambio d'umore improvviso. -Ma che hai?-
-Ho le mie cose, okay?- rispose spazientita -Ora accompagnami a ballare!- ordinò e Alexiel si trovò costretto a ballare nonostante i jeans fin troppo aderenti.




***



Irina non si sentiva a proprio agio, c'era indubbiamente troppa gente per i suoi gusti. La nonna l'aveva categoricamente vietato di portare un psp alla festa, voleva solo che si divertisse senza uno di quegli aggeggi tecnologici tra le mani. Lei avrebbe fatto di tutto per la nonna, perciò si trovava ad una festa la quale non sarebbe voluta andare, senza nessuno che conoscesse e senza una psp in mano.
-E' libero?- domandò una voce e senza alzare lo sguardo rispose di si. -Come mai sei qui da sola?- domandò sempre quella voce, e Irina si ritrovò costretta a guardare il suo interlocutore. Quando incontrò quegli occhi eterocromatici perse un battito. Non si aspettava di rivederlo.
-Hai perso un'altra volta il tuo stupido quaderno?- domandò più fredda di quanto avrebbe voluto.
-No, l'ho lasciato a casa..- rispose ridacchiando. I suoi abiti era normali, indossava una semplice camicia nera e dei jeans dello stesso colore. Il viso invece era truccato a teschio messicano, e tutto quel nero non faceva altro che risaltare i suoi occhi.
-Non hai risposto alla mia domanda, come mai se qui da sola?- domandò nuovamente senza spostare lo sguardo.
-Non conosco molta gente e dato che mia nonna ci teneva che venissi sono venuta.- disse guardando la pista da ballo.
-Credo che tua nonna ci tenesse a farti divertire e conoscere persone, non andare ad una festa e rimanere da sola tutto il tempo..- disse. -Io sono Lysandro. L'ultima volta non mi sono presentato.- disse porgendole la mano.
-Irina Eucliffe..- rispose stringendogli la mano. -Tu perchè sei qui da solo, invece?-
-Una mia amica mi ha convinto a venirci, ora lei sta sulla pista da ballo col suo fidanzato e il mio migliore amico è sparito da un paio di minuti...- disse guardando davanti a sè -Poi ti ho vista, e sparavo di riuscire a presentarmi dato che l'ultima volta le circonstanze non erano delle migliori.- disse posando nuovamente lo sguardo sulla corvina.
-A proposito dell'altra volta...- cominciò, ma dovette prendere un paio di respiri profondi per dire ciò che voleva dire -Mi dispiace per come ti ho risposto..- disse quasi in un sussurro.
-Non preoccuparti, sono io che ti ho interroto mentre stavi giocando...- rispose accennando ad un sorriso, ed Irina si sentì avvampare, così si voltò dall'altro lato. Quello sguardo era letale ma anche il sorriso non scherzava.
-Parlami di te..- propose e Irina si voltò di scatto a sentire quella strana richiesta. Nessuno aveva mia chiesto di raccontarle di lei.
Sarebbe stata una lunga notte.





***




Bash e Iris se ne stavano seduti su due degli sgabelli vicino al piano bar.
-Che intendeva la tua amica per "il famoso Bash"?- domandò con molta nonchalance per vedere la sua reazione, che fu esattemente quella precedente. Per poco non si strozzava con la bibita, rigorosamente analcolica.
-E' che... beh ecco io...- stava cominciando a balbettare e il suo sguardo si spostava ovunque tranne su lo stesso Bash -Ho parlato a loro delle ripetizioni e di quanto mi avessi aiutato...ecco..- disse semplicemente. -Aspettami qui, devo cercare Violet, torno subito..- disse sparendo e facendo sorridere il pirata. Si guardò un po' intorno, non si sentiva molto a suo agio ma con iris al suo fianco cercava di essere più normale possibile. Spostò lo sguardo sulla pista da ballo, dove c'era Hayden che ballava con un tizio biondo. Sembrava si stesse divertendo, non sembrava avesse intenzione di seguire il suo piano originale: fissare Armin per tutta la serata e magari prendere a calci qualche altro albero.
-Hey!- un rgazzo alle sue spalle lo fece voltare.
-Dici a me?- domandò Bash guardandosi intorno e il ragazzo annuì.
-Reggi bene l'alcool?- domandò il ragazzo vestito da fantasma dell'opera.
-Abbastanza...perchè?- domandò Bash sorpreso da quella domanda.
-Ti va di fare una sfida?-
-Cosa?-
-Una sfida...non dirmi che hai paura di qualche goccetto?- disse con un ghigno.
-No, accetto.- disse fermamente. Una cosa che amava erano le sfide,  e quel tipo aveva istigato la sua parte testarda e che voleva primeggiare.
-Io sono Jace.- si presentò.
-Bash..-
-Allora, Bash...sei pronto?-



Erano già alla terza bottiglia. Bash era un tipo che reggeva abbastanza bene l'alcool, ma in quel momento sentiva la testa scoppiargli e vedere tutto offuscato.
L'altro ragazzo invece, sembrava ancora sobrio, non aveva dato alcun segno di ubbriachezza.
-Bash?- quela voce l'avrebbe riconosciuta anche da ubbriaco.
-Iris!- esclamò a gran voce, con molta più enfasi di quanta ne avesse.-Sono così felice di vederti! Pensavo non tornassi più!- disse barcollante mentre il ragazzo affianco ridacchiava.
-Mi sei mancata così tanto..- disse facendo un'espressione da cane bastonato.
-Quanto hai bevuto?- domandò preoccupata.
-Un drink mi ha sfidato a che beveva di più un ragazzo...ah no, un ragazzo mi ha sfidato a che beveva di più così ho accettato...e,  ora non ho idea di quanto abbia bevuto.- disse Bash, come se ogni parola gli costasse uno sforzo enorme.
-Vieni, andiamo fuori...un po' d'aria ti farà bene..- disse Iris con fare premuroso.
-No, Iris...aspetta- disse prendendola per la manica del vestito. -Ti devo dire una cosa...-
-Bash, sui ubbriaco e stai vaneggiando, andiamo...- disse con il solito tono dolce e preoccupato, fece per andarsene ma Bash l'afferrò per la vit costringendola a voltarsi. Si trovavano a pochi centimetri di distanza, i loro corpi erano vicinissimi e i loro sguardi erano fissi sulle labbra dell'altro -Mi piaci...- sussurrò prima di baciarla. Non c'era dolcezza in quel bacio, solo passione.
Si staccarono per riprendere fiato e Iris con un po' di esitazione si scostò -Bash...sei ubbriaco, non sei tu che detti le tue azioni..- disse rossa in volto e con sguardo basso. -I-io... devo andare-
-Bash, credo sia arrivato il momento di andare..- la voce di Hayden lo riscosse da quello stato di trans.
-Ho baciato Iris..- disse fleibilmente.
-Lo so, ho visto..- disse prendendolo per il braccio per farlo uscire da quella casa.
-Ora mi odia...-
-Non credo che ti odii...in fondo non ti ha respinto. Forse è solo dispiaciuta perchè l'hai baciata da ubbriaco e non da sobrio..- cercò di consolarlo Hayden mentre andavano a casa di quest'ultima, che fortunatamente non distava molto da lì.
-Ho sonno...- sussurrò.
-Dai, siamo quasi arrivati...- rispose Hayden abbastanza stanca di sorreggere il suo amico che di peso non era di certo una piuma.
-Perchè a casa tua?- domandò.
-Perchè se la moglie di tuo padre ti vedesse rientrare in casa conciato così, penso che ti butterebbe fuori a pedate...e quella già ti odia- rispose Hayden -Non mi dire che ora ti imbarazza? Ci conosciamo da quando avevamo due anni e mia madre cifaceva fare il bagnetto insieme e credimi, più imbarazzante di quello non si può. I miei non ci sono e c'è una camera per gli ospiti, quindi fa come se fossi a casa tua...ma guai a te se vomiti sul pavimento..- disse non appena varcarono la soglia della casa di quest'ultima.
Bash sentiva che stava per vomitare e Hayden pregò tutte le divinità che conosceva sperando che non vomitasse in casa sua.





***



-Posso avere l'onore di ballare con la regina d'Egitto?- disse un ragazzo facendo un mezzo inchino di fronte a una ragazza. Lui indossava un completo nero a righe grigie, un paio di guanti bianchi e una maschera di Nigthmare Before Christmas alzata sul capo. I capelli erano bianchi e gli ricadevano lunghi davanti agli occhi che erano di un verde luminoso.
La ragazza accettò timidamente ma senza trattenere un sorriso. Non era particolarmente alta, era abbastanza esile, la carnagione era pallida, i capelli lunghi neri e gli occhi grandi e lievemente allungati, azzurri ma fortemente tendenti al violaceo. Indossava un abito da Cleopatra nero e color avorio, con una cintura dorata con delle pietre azzurre.
-Il mio nome è Maximillian Foster.- si presentò il ragazzo.
-Laila Mihyar.- rispose mentre arrivavano alla pista, era appena iniziato un lento.-Come mai mi hai chiesto di ballare?- domandò timidamente.
-Ti ho visto tutta sola a fare da carta da parati vicino al buffet...e poi, sono stato molto attratto dai tuoi occhi. Sono davvero bellissimi...- rispose e Laila non potè non arrossire.
-Nel villaggio dove vivevo prima di trasferirmi qui, c'erano molte dicerie su i miei occhi. Molti pensavano che fossi maledetta...- disse pogiando le mani sulle spalle di lui.
-Dove vivevi prima di trasferirti qui?-
-In Egitto, ho origini egizie.-
-Immagino che tu sia fiera delle tue origini, dato il costume.- disse guardandola sorridente.
-Già...- disse sorridendo anche lei.
Improvvisamente, un urlo agghiacciante riccheggiò in tutta la casa. La musica si tolse immadiatamente e una gran folla di studenti sciamò verso la cucina, dove proveniva l'urlo.
La ragazza del piano bar era distesa al suolo, la carnagione era cadaverica, gli occhi spalancati dal terrore e le labbra dischiuse. Si sent solo un vociferare, c'era chi aveva paura, chi credeva si trattasse di uno scherzo e altri che chiamarono un'ambulanza. Un ragazzo vestito da Dracula si avvicinò alla ragazza e le prese il polso per sentire i battiti.
-E' morta...- mormorò fleibile mentre un'espressione di terrore si impadronì nella maggior parte degli studenti. C'erano due ragazze in un angolo che piangevano, una di loro era la sorella.
Solo a quel punto l'organizzatrice si fece viva, e ordinò a tutti di uscire da casa sua.



***



-Perchè?- domandò Maximillian a Jace.-Perchè ti ostini così tanto a fare cupido..- disse mentre tornavano alle loro rispettive case. La festa era finita da dieci minuti a causa di un'incidente avvenuto al piano bar.
-Perchè mi annoio...e quelle due coppiette si  lanciano sguardi allussivi da settimane e comunque non hanno fatto niente!- rispose il moro. Sua zia faceva la wedding planner e lui, ragazzo dalla mentalità abbastanza contorta, si sentiva autorizzato ad autodichiararsi prete e celebrare coppie random.
-Come fai a sapere che la rossa ricambi il pirata?- domandò ancora l'altro ragazzo.
-Maximmilian...devi sapere ascoltare e osservare- disse saggiamente.
-Tu l'hai stalkerata...-
-Dettagli...questi sono futili dettagli in confronto alla vastità dell'amore.- disse con aria falsamente romantica.
-Il lupo e la streghetta ti odieranno, lo sai questo?- disse divertito.
-E' un rischio che sono pronto a correre.- disse -E poi, ammettilo, tutti quegli anni di recitazione hanno dato i suoi frutti! Sembravo veramente ubbriaco!- disse con una fragorosa risata.
-E come sai che gli altri due chiariranno?-
-Si amano...quindi lo faranno..- disse con un alzata di spalle -E invece, tu?- domandò rivolto all'amico.
-Cosa?-
-Ti ho visto ballare con Cleopatra prima...ti piace?- domandò con molta nonchalace mentre arrivavano a casa. Abitavano l'uno di fronte all'altro.
-E' carina...e anche molto simpatica. Sfortunatamente non abbiamo parlato molto a causa di ciò che è successo.- disse con sguardo basso mentre l'altro annuì lentamente.
-Notte.- rispose prima di entrare in casa.









Angolo Autrice :3

Salve! Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento, ho impiegato tutta la notte per scriverlo ed aggiustare le stupidaggini che mettevo -.-
Se trovate errori fatemelo sapere! ;)
Come avrete potuto notare, la trama è leggermente diversa da come avevo accennato nel prologo. Oramai non è più un crossover con Death Note, è solo lievemente ispirato a due anime (Death Note e Mirai Nikki) ma non preoccupatevi, le morti ci sarranno comunque ;)

Ora ditemi...vi state affezzionando ai personaggi? Anche alle coppiette? Mizu e Ken si sono baciati e Bash e Iris è un po' più complicato ma dettagli. Vi piace il nuovo cupido? E la morte della barista?
Chiedo scusa a Parachan se non ho rappresentato bene i suoi Oc (Axel ho esaltato troppo la parte vanitosa?) Per qualsiasi cosa fammi sapere.
Ora le domandine!:
1- Come va il vostro oc a scuola? (quali materie predilige e in quali fa leggermente o completamente schifo?)
2- Se dovesse avere un'arma, quale userebbe? (Parachan_ per quanto riguarda Laila avevo pensato arco e frecce, se per te non è un problema...diciamo che nella mia testa è tutto programmato)
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Avete idea di come sia morta o chi abbia ucciso la barista?

Un Bacio





















 
   
 
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