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Autore: CoriExcelium    26/07/2016    0 recensioni
Già,Zero ,noi siamo fatti per stare lontani..per dimenticarci l'uno dell'altro ,perché il nostro amore non può che distruggere ciò che ha attorno .
Siamo nati dannati e da dannati continueremo a camminare su questa terra .
Figli di destini crudeli, ci dirigiamo verso qualcosa di già scritto .
Fisso fuori dal finestrino, la luna brilla bianca e pallida nel cielo e cerco di confortarmi con il pensiero che saremmo sempre sotto lo stesso cielo .
(YukixZero)
Genere: Dark, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kaname Kuran, Un po' tutti, Yuki Cross, Zero Kiryu
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Don't forget me
Chapter. 1

 

La nostra casa non mi era mai parsa più grande, i corridoi come labirinti, mi davano l'illusione di portarmi chissà dove ,in altri luoghi ,magari all'aperto in un prato verde con del vento fresco o magari in un bosco rosso, in pieno autunno .Ma alla fine era solo immaginazione ,alla fine erano sempre e solo muri quelli che sfioravo e sempre e solo pavimenti quelli che percorrevo.
Passavo così le mie giornate ,da ormai quattro anni . Studiavo, si, un po dove mi capitava, non mi era mai piaciuto mettermi alla scrivania, neanche ai tempi dell'accademia, quindi prendevo i libri e mi abbandonavo in qualche stanza, sola, cercando di perdermi tra le parole della storia, parole che magari sarebbero riuscite a smorzare la noia .Già, perchè quando Kaname non c'era non poteva fare altro che quello . C'era Aido di solito a tenermi compagnia, ma il più delle volte doveva svolgere alcune mansioni o comunque aveva di meglio da fare che annoiarsi insieme a me.
Così camminavo, scalza, immaginando l'erba fresca sotto i miei piedi . Quando Kaname rientrava ,andavamo a fare passeggiate silenziose nei giardini che circondavano la nostra mansione, adoravo quei momenti, quando gli occhi di Kaname si facevano più vivi, mettendo all'oscuro un po di quella tristezza che si mischiava sempre a quel color ebano così vivo, ma così carico di mistero .
Quadri, quadri, quadri intorno a me, mi guardano,insofferenti,con i loro soggetti statici incastrati nella loro realtà che poi realtà non è. E mi sento un po come loro, come dipinta, vedo i miei occhi un po spenti, con qualche riflesso disegnato, ma ormai è così e in fin dei conti non è neanche male. Mi sono abituata a questo.Arrivo alla mia stanza, apro la porta e mi butto sul letto a baldacchino, permettondomi ancora una volta di cadere nel vortice dei miei ricordi, permettendomi ancora una volta il lusso di una libertà ormai non più mia.

(Ricordo)
-Yuuki?- il direttore mi chiama, il mio papà.
Stasera l'ho aiutato a preparare la cena, nonostante le mie abilità in cucina siano parecchio scarse.
Distolgo gli occhi dal libro che sto leggendo e pronuncio un -umh?-
-Va a chiamare Zero ,perfavore ,è quasi pronto- inclino la testa a mò di si e subito corro su per le scale, una mano sulla balaustra .
Mi fermo davanti alla porta del mio fratellastro e busso, piano.
Nessuna risposta, come al solito .
Da quando è arrivato, due mesi fa, ho capito che ancora quella notte non lo abbandona, è indelebile nei suoi occhi, da quando si alza, la mattina, fino alla sera quando con un -buonanotte- sussurrato se ne va letto.
Mi riprendo scossando un attimo la testa, e più convinta che mai ad aiutarlo a superare tutto o almeno una parte di ciò che lo opprime, infilo la testa nella stanza .

Nella penombra posso vederlo ranicchiato sul letto, con i capelli argentei che gli coprono il viso.
-Zero?-
-mhh?-mi risponde, sempre chinato . -Zero ,il direttore ha detto di venirti a chiamare,sai,la cena è pronta-

E nonostante la mia età in quel momento capii benissimo quanto quelle patole paressero stupide davanti a tanto dolore, celato dentro di lui. Mi sentii per la prima volta tagliata fuori dalla mia vita rosea, era come se un vetro appannato si fosse rotto, mostrandomi cose che prima non ero riuscita a percepire, se non all'arrivo di Zero, due mesi prima .

Decido di avvicinarmi , salgo sul letto e mi siedo, schiena contro al muro, le spalle che si sfiorano
-sai Zero...io non ne parlo mai con nessuno, ma anche la mia famiglia molto probabilmente è stata sterminata da un vampiro cattivo, ma poi un altro uomo mi portò dal direttore e lui si è preso cura di me fino adesso e io sto bene Zero, mi sento bene qui e.. beh vorrei che anche per te fosse così,puoi ricominciare-
Parole messe a caso, voglio fargli sentire quanto gli sono vicina.
-Anche io ci ho messo molto a scordare quella notte ..quel vampiro era così spaventoso e la sua voce mi intimidiva- , il respiro piano piano sembra farsi più mozzato, stringo forte le mie mani in grembo e continuo -era così ..era sporco di sangue ,i denti.. luccicavano pronti a ..a.- chino la testa tremando leggermente -io..scusami volevo solo dirtelo- mi alzo dal letto e faccio per andarmene, quando un tocco leggero mi sfiora la mano ,circondandomi il polso.

-Yuuki-

è la prima volta che pronuncia il mio nome , e non posso non fare caso al modo semplice in cui l'ha pronunciato, come quando bevi un bicchiere d'acqua fresca dopo una lunga corsa.
-grazie,davvero-
Lo guardo, negli occhi, e per la prima volta non c'e dolore ne odio che impregna l'ametista, no, vedo una sfumatura di speranza accompagnata alla curva delle sue labbra .

Quella sera Zero, ricordo ancora i tuoi capelli, che parevano seta, brillare contro luce .

Subito sfodero un sorriso -Di nulla,non ne avevo mai parlato con nessuno e..beh sono contenta esserti servita a qualcosa- la mia voce si affievolsce mano a mano che finisco la frase -ma cosa dici? Perchè dovresti servirmi ?Hai già fatto molto per me- dice chinando di nuovo il capo,la voce bassa .

Come se ti vergognassi di quell'affetto che io tanto volevo mostrarti.

Rimango qualche secondo a fissarlo e proprio quando sto per pronunciare le mie parole ,la voce del direttore fa trasalire entrambi -Ragazziii!È pronto!- usciamo e subito sento un vuoto.


Zero ,mi crederesti se ti dicessi che sono sicurissima che le nostre mani non si lasciarono neanche un'istante in quella stanza ?


*********
Ciao a tutti,
Sono Cori e questa è un'altra fanfiction su Vampire Knight.. eeeh già ,comunque dovrebbe essere abbastanza lunghina questa ,sono già andata avanti di un bel po ma devo rivisionare alcune cose. Ci tenevo a precisare che a Yuuki non dispiace il modo in cui vive è semplicemente annoiata e si sente un po "spenta" in questa vita che fa nella magione perchè non ha più la liberta di un tempo.
Il ricordo Yuuki lo vive come se fosse ancora una bambina , al presente . Le scritte in corsivo invece sono quelle della Yuuki che commenta il ricordo che sta rivivendo .
Nulla,un bacio e fatemi sapere cosa ne pensate 

 

 

  
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