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Autore: elusiveme_    26/07/2016    2 recensioni
Dal testo:
Non era come le altre, lo capì semplicemente dal suo sguardo elegante e battagliero. Era bella. Non poteva negarlo, si riteneva inutile quando incrociava i suoi occhi; non poteva paragonarsi a lei: non era la solita ragazza che gli correva dietro per un autografo, no. Lei era semplice, pura e umile; sembrava così fredda, ma in fondo anche lei aveva un cuore gentile.
Dedicata ad una mia carissima amica che oggi compie gli anni. Auguri DarkLiar_Dragonmaster^^!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Thomas Arclight/ Four
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Conoscenza
Non era come le altre, lo capì semplicemente dal suo sguardo elegante e battagliero. Era bella. Non poteva negarlo, si riteneva inutile quando incrociava i suoi occhi; non poteva paragonarsi a lei: non era la solita ragazza che gli correva dietro per un autografo, no. Lei era semplice, pura e umile; sembrava così fredda, ma in fondo anche lei aveva un cuore gentile. Il suo nome, quasi si vergognava nel pronunciarlo. Non si riteneva all’altezza di starle accanto, eppure ne sentiva il bisogno; non ricordava precisamente il giorno in cui l’avesse conosciuta, sapeva soltanto che da all’ora aveva giurato di proteggerla da qualsiasi pericolo. Per lui era tutto. Lei era Elena, la prima ragazza che fosse riuscita a rapirgli il cuore, la prima che era riuscita ad essergli amica.
 
Duello
Era piena di lividi ovunque, aveva il respiro affannato e la vista annebbiata. Non riusciva a crederci: quello sbruffone le stava dando filo da torcere. Non aveva intenzione di perdere contro colui che aveva osato sottovalutarla, l’avrebbe battuto a tutti costi. Si fece coraggio e pescò un’altra carta, tentò di distruggere ancora una volta il mostro del ragazzo, ma invano. Le strategie di Thomas erano davvero fenomenali, la mettevano in seria difficoltà. Avrebbe tanto voluto ammettere che lui era un grande duellante, ma era troppo fiera per ammetterlo; dopotutto non si dava mai per vinta. Continuò ancora finché riuscì a vincere con successo il duello “Wow!” esclamò il compagno a terra “Sei fantastica!” sentì le guance andarle a fuoco non appena lui pronunciò quella frase. “Seriamente…” disse porgendogli la mano “Sei un idiota…!” sorrise mentre lo abbracciò con affetto.
 
Primo appuntamento
Stava correndo a tutta velocità pur di arrivare puntuale, ma sapeva che era in clamoroso ritardo. Ancora non riusciva a credere di essersi addormentato proprio mezzora prima, e sarebbe rimasto disteso sul letto se suo fratello minore Michael non l’avesse svegliato. Finalmente giunse al parco dove lei lo attendeva, appena le fu vicino riprese fiato e sorrise “Perdonami…ho fatto un po’ tardi…” “Un po’?!” sbraitò la ragazza sistemandosi gli occhiali “Ehm…io…” Thomas avampò, era mortificato. “Ah…non importa, andiamo?” chiese Elena alzandosi e prendendogli la mano, il ragazzo arrossì a quel contatto: la mano della sua migliore amica era inaspettatamente calda e soffice. “Allora?” borbottò lei guardandolo male, Thomas si limitò ad annuire e cominciare a camminare tenendole stretta la mano. Passarono per vari negozi e anche lungo il laghetto, finchè giunsero vicino ad una gelateria “Ehy” disse lui “Ti va un gelato?” “Mmh…Ma si, perché no!” sorrise lei “Bene allora, quali gusti preferisci?” le chiese gentilmente “Panna e fior di latte”. Poco dopo il ragazzo tornò con due coni in mano e gliene porse uno “Tieni, per te” dopodiché andarono di nuovo al parco e si sedettero su una panchina a gustare i propri gelati. “Dimmi, tu che gusti hai preso?” chiese Elena all’improvviso “Cioccolato e panna” “Buono!” trillò lei felice “Ora mi perdoni?” chiese lui con sguardo innocente “Ma si che lo faccio stupidone!” rispose lei spettinandogli affettuosamente i capelli. Una volta finito di mangiare il gelato tornarono sulla via per casa continuando a parlare di duelli, videogiochi e molto altro ancora; arrivarono ad un incrocio e la ragazza si voltò guardandolo “Io devo andare…”. Quelle parole bastarono a rendere triste Thomas “Oh…va bene. A domani” fu all’ora che Elena fece un gesto che il ragazzo non si sarebbe mai aspettato: si avvicinò piano e gli diede un bacio sulla guancia per poi andare via. Eh si, di sicuro Thomas non avrebbe mai dimenticato il suo primo appuntamento.
 
Bacio
Era almeno la ventesima volta quel mese che uscivano insieme e ancora non si era decisa a confessargli i propri sentimenti, si era presa proprio una bella cotta per il secondogenito degli Arclight. Ogni volta la lingua le si incollava al palatoe si faceva sopraffare dall’emozione; aveva sempre pensato che confessarsi era una cosa semplice e stupida. Purtroppo doveva ricredersi. Fissava ininterrottamente l’orologio da ore ormai, mancava poco all’arrivo del ragazzo, così si precipitò dinanzi allo specchio in camera sua per dare un’ultima occhiata al suo aspetto: indossava un vestito viola che le arrivava alle ginocchia, alla vita era legato un nastrino bianco e ai piedi portava delle ballerine bianche. In quel preciso istante sentì il campanello suonare e si diresse verso la porta, che aprì ritrovandosi davanti Thomas. “Wow!” esclamò lui vendendola “Sei molto carina stasera!” sorrise mentre il volto della ragazza divenne rosso pomodoro “M-Ma no…!” disse richiudendo poi la porta alle sue spalle “Andiamo?” chiese lui porgendole la mano “Certo!”. La serata trascorse tranquillamente, erano andati in un ristorante carino e poi avevano gironzolato un po’ per le strade di Heartland; per fortuna Elena aveva smesso di pensare al suo amore per Thomas. Erano diretti verso casa quando lui le prese delicatamente la mano “Mh?” lo guardò stupita “E-Elena…ecco…io vorrei, vorrei farti vedere una cosa…” confessò arrossendo. Elena si incuriosì molto, quindi rispose “Ok, allora me la fai vedere?” “C-Certo!” sussurrò lui iniziando a correre tenendole stretta la mano. Corsero entrambi fin sopra la collina, lì c’era una panchina ornata di fiori variopinti, dove Thomas fece accomodare la ragazza “O-Ora…chiudi gli occhi” le disse gentilmente. Dapprima lei sembrò molto insicura, così lui le accarezzò una guancia con affetto “Ti fidi di me?” le chiese. Come risposta, la ragazza annuì arrossendo, sentì le mani sudare e il battito cardiaco aumentare ogni secondo di più; Thomas adorava farle scherzi, forse quella era una di quelle solite burle. Ma non sapeva quanto si sbagliava, infatti non appena chiuse gli occhi sentì qualcosa di morbido premerle contro le labbra, spalancò immediatamente le palpebre e cercò di allontanare colui che la stava baciando, ma non ci riuscì: lei lo amava più di chiunque altro ed era da tanto che attendeva quel momento. Dopo poco si staccarono entrambi, rossi e ansimanti, guardandosi dolcemente negli occhi, restarono in silenzio per un po’ finché Thomas la strinse a se dichiarandole “I-Io…ti amo Elena! T-Ti ho sempre amata. Mi sei sempre piaciuta, fin dalla prima volta che ti ho vista!” lei ricambiò l’abbraccio sussurrandogli
“Anch’io ti amo…baka”. E quella notte,solo la luna riuscì a vedere i due amanti baciarsi e abbracciarsi su quella collina.

Fidanzati
“Non so…tu che dici Thomas?” gli chiese la sua ragazza con un paio di CD in mano “Ah…non saprei, scegli tu!” rispose lui girando la pagina del giornale. Infine Elena ne scelse uno a caso, spense le luci e si accomodò sul divano accanto al suo fidanzato appoggiando la testa sulla sua spalla; dopo pochi minuti Thomas alzò lo sguardo e fece cadere di colpo il giornale. “Che significa!?” urlò puntando il dito verso lo schermo del televisore “Eh? Che succede tesorino?” disse lei inclinando la testa “Fra tanti film dovevi scegliere proprio questo!?” le sbraitò contro prendendola per le spalle. Elena sorrise maliziosamente “Non vorrai mica dirmi che non hai mai guardato un film del genere?” il ragazzo arrossì violentemente “N-Non è per questo!” continuò “E per cosa allora, sentiamo?” chiese lei mettendo il broncio “E-Ecco…” abbassò il capo e ci fu un gran silenzio finché qualcosa non lo colpì in pieno volto “Ahi!” gemette infastidito. Alzò lo sguardo e vide la propria amante con un cuscino in mano “Se non parli ti prendo a cuscinate!” gli disse in tono di sfida, allora Thomas raccolse il cuscino che lei gli aveva tirato e rise “Che la sfida cominci!”. La stanza si era divisa in due parti: a destra c’era il piccolo fortino di Elena, mentre a sinistra c’era quello del suo fidanzato, l’unica cosa centrale era il divano che serviva come muro di difesa. Entrambi avevano una montagna di cuscini a disposizione, e aspettavano che uno dei due facesse la prima mossa; alla fine cominciarono a lanciarne un paio senza mai colpirsi. Si ritrovarono sul divano, uno sopra l’altro, i loro visi a pochi centimetri di distanza che venne definitivamente eliminata. Passati due minuti, si staccarono e un rivolo di bava li univa, il ragazzo le accarezzò con dolcezza una guancia “Ma che stiamo facendo?” “Ah, io non lo so” ridacchiò lei mentre tornò seduta “Io e te litighiamo troppo spesso” “Ammetto che hai ragione mio caro Tommy” Thomas aveva uno sguardo pari ad un ebete “Come, scusa? Tommy?” “Si, non ti piace?” “Per niente!” esclamò lui incrociando le braccia “Sei troppo suscettibile, tesorino!” disse lei appoggiando il mento sulla mano e continuando a guardare lo schermo della televisione. “A proposito, per quale motivo non ti piaceva questo film?” Elena si voltò a guardarlo, lui ghignò e le prese il mento “Elena cara, la tua furbizia mi stupisce sempre di più. Davvero pensavi che un film erotico potesse distrarmi? Mi spiace cara, ma ti sbagli di grosso” la prese in braccio e la portò in camera sua richiudendo la porta alle sue spalle senza fare rumore.
Matrimonio
Lo squadrò da capo a piedi e sorrise “Dai, stai tranquillo. Andrà tutto bene” e gli allacciò la cravatta “Se lo dici tu…ho paura di perdere il controllo durante la cerimonia” confessò l’altro sistemandosi un ciuffo dei capelli biondi “Non ti ho mai visto così nervoso!” ridacchiò suo fratello, poi gli pizzicò con affetto la guancia “La ami tanto, vero?” “Si, lei è tutto per me! La luce del mattino, la crema nel mio caffè, lei è…!” Christopher gli mise una mano sul petto “Guarda che ho capito. Su, ora vai lì e comportati da bravo ometto!” “Guarda che non ho più cinque anni…” si lamentò il minore, mentre il maggiore gli baciò la fronte “In bocca al lupo, Thomas” in quel momento entrò nella stanza Michael “T-Thomas!” il diretto interessato si voltò a guardarlo e sorrise “Che succede?” “Ecco io…Sono tanto felice per te! Ti prometto che non farò cadere gli anelli, per nessuna ragione!” disse infine il ragazzo dai capelli rosa abbracciandolo. Erano circa le dieci, lo sposo si trovava sull’altare attendendo l’arrivo della sua futura mogliettina, erano presenti alcuni dei suoi parenti, ma soprattutto i suoi amici: vide Yuma e Kotori seduti nella fila in fondo, Kite e Hart insieme al loro papà, Rio e persino gli altri imperatori bariani, compreso Ryoga che, con grande sorpresa, era proprio il suo testimone di nozze; non riuscì a guardare negli occhi i parenti della sua partner, era troppo eccitato. All’improvviso le porte della chiesa si spalancarono facendo entrare la sua bellissima sposa a braccetto con suo padre, indossava un abito lungo bianco fatto a fasce e ricamato lungo la gonna con una scollatura a forma di cuore mentre i capelli erano sciolti con piccoli riccioli alle punte, si diressero verso di lui finché Elena lasciò il braccio di suo padre; Thomas le alzò piano il velo e arrossì non appena la guardò negli occhi –quel giorno lei decise di non indossare gli occhiali- “S-Sei stupenda” le sussurrò. Passò un’ora e finalmente la coppia poté scambiarsi le rispettive promesse, così Michel portò loro gli anelli e il primo a prenderne uno fu proprio lo sposo “Con questo anello, prometto di amarti e rispettarti ogni giorno della mia vita” prese delicatamente la mano della sua compagna e le mise quel piccolo gioiello d’oro circolare. Subito dopo Elena prese la sua mano e arrossì cominciando a parlare con voce tremante “C-Con questo anello, prometto di a-amarti e rispettarti ogni giorno d-della mia vita” gli mise l’anello mentre calde lacrime le bagnarono il volto per l’emozione, dopodiché il prete disse “Vi dichiaro marito e moglie!” e quello che seguì fu un lungo e dolcissimo bacio. Uscirono dalla chiesa accompagnati da tutti gli ospiti; ora sarebbero stati per sempre una cosa sola, erano marito e moglie e nessuno li avrebbe più separati.  
 
   Falsa fine
Ti amo
Era l’alba ed entrambi stavano dormendo beatamente sotto le lenzuola, ma a loro insaputa piccoli piedi stavano marciando verso il letto senza far rumore “Sssh…” sussurrò uno “Non dobbiamo farci sentire, mamma e papà si sveglieranno” “D’accordo Nicolai!” esclamò un altro “Zitta! Ci farai scoprire, e non chiamarmi così!” “La smetterò se tu la smetterai di chiamarmi gattina!” “Cosa succede?” chiese improvvisamente una voce molto più adulta. I tre bimbi alzarono lo sguardo e videro il loro papà sorridere maliziosamente, accanto a lui c’era la loro mamma che ridacchiava “Cosa volevate fare piccole pesti?” continuò Thomas prendendo uno dei suoi figli in braccio “Volevamo solo farvi una sorpresa…ma Haku ha rovinato tutto!” “Non è vero!” gridò la bimba sistemandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio “Non litigate, per favore” disse innocentemente il terzo bimbo con i capelli rossi e marroni. Eh già, Thomas e Elena avevano avuto ben tre figli, due maschi ed una femminuccia, si chiamavano Riccardo, Haku e ShawnNicolai. I due maschietti avevano i capelli uguali al padre, ma il ciuffo era diverso: quello di Riccardo era rosso, quello di Shawn giallo. Haku, invece, aveva i capelli lunghi e castani come sua madre, ma anche il suo ciuffo era giallo; Il primo aveva cinque anni, la seconda tre e il terzo uno e mezzo. “Su, su. Ora basta, altrimenti niente gita!” li rimproverò Elena e i tre ammutolirono, Thomas ridacchiò divertito “Questa è la mia mogliettina!” disse abbracciandola “Ti amo, Tommy” sorrise lei facendogli l’occhiolino, all’improvviso Riccardo chiese “Mamma, che significa ti amo?” “Eh?” lo guardò perplessa per poi abbracciarlo “Ricky, ti amo significa che una persona ti vuole davvero tanto tanto bene!” “Davvero?” Riccardo si voltò verso i suoi fratelli e infine guardò suo padre “Allora io vi amo, mamma e papà!” “Anche noi vi amiamo” disse Thomas abbracciando anche Haku e Shawn. La loro era davvero una famiglia amorosa, se litigavano era solo per noia, nulla li avrebbe mai separati, perché una volta aver ritrovato il legame familiare perfetto non lo si lascia più.
 
Vera fine
 
 
Angolo del caos
Buonasera a tutti, sono ritornata con questa storiella dopo tanto. Lo ametto, sono una lumaca e mi scuso per l'orario, ma non potevo non pubblicarla. Sono ben accette bandierine di qualsiasi colore u.u! A proposito...augurissimi mia cara piccola/grande Elena XD!!! Spero ti possa piacere questo schif- ehm... fanfic ^^".
Detto questo mi congedo, goodbye e ancora auguri DarkLiar_Dragonmaster^^!
DarkKastle_AngelNathaniel
   
 
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