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Autore: hele    26/07/2016    2 recensioni
Ron e Hermione si ritrovano intrappolati all'interno di un libro d'amore incantato.
Per uscirne non potranno fare altro che percorrere ad uno ad uno i capitoli del libro sottostando al volere e alle regole imposte dal malizioso libro.
Riusciranno i nostri amici ad avvicinarsi quel tanto che basta per tornare a condurre la loro normale vita nella scuola di magia e stregoneria più famosa al mondo?
[...] - Ma in che cavolo di libro siamo finiti? In un libro di fiabe babbane?-
-Non dire scemenze Ron, un libro babbano non ci avrebbe mai risucchiato!-
-E allora spiegami che diamine di libro è!-
-Un libro ...d'amore-
-CHE COSA??-
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VI libro alternativo
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Scacchi e libri magici capitolo 1 nvu

ATTENZIONE LEGGI!! : Ok ragazzi, messaggio importante per chiunque passa di qui.

Ho pubblicato questa ff a più riprese lasciandola sempre incompleta . Purtroppo ho avuto una serie di difficoltà nel corso degli anni che hanno tenuto la mia testa ben lontana dal mondo fantastico di Harry Potter.

Ultimamente però mi è capitato di mettere nuovamente mano sui libri ed è riemerso tutto l'amore che provo per questa saga. Mi sono ritrovata a passare di qui ed ho deciso di rimettere mano e finire una volta per tutte questa fanfiction riscrivendola però dal principio.

Premessa finita :) buona lettura ragazzi.




Scacchi e libri magici



Nell'area di ritrovo della casa dei grifondoro era rimasta ben poca gente, il Natale era alle porte e gli  studenti che non avevano fatto rientro alle proprie abitazioni per le festività natalizie potevano contarsi sulla punta delle dita. 

Il  fuoco crepitava nel camino diffondendo un piacevole tepore e una soffusa luce aranciata tutt'attorno.

Poco più in là Ginny se ne stava accoccolata tra le braccia di Harry, sprofondata sul divano della sala comune.

 Il ragazzo le cingeva la vita con un braccio, mentre l'altro se ne stava sospeso a mezz'aria, la mano brandiva un alfiere scheggiato.

Su dei cuscini buttati a terra difronte a loro se ne stava seduto Ron. Un tavolino, con la sua preziosa scacchiera poggiata sopra, li divideva.

Il rosso continuava a sollevare lo sguardo dalla scacchiera all'alfiere galleggiante nell'aria di Harry, il quale sembrava piuttosto indeciso sul dove collocarlo.

Ormai erano almeno cinque minuti buoni che quella scena andava avanti, forse se Ginny avesse smesso sbaciucchiare sul collo l'amico sarebbero riusciti a finire la partita entro Capodanno.

-Oh, andiamo Harry!-

Il ragazzo interpellato si morse le labbra e si affrettò a piazzare sulla scacchiera il pezzo che Ron non mancò di mangiare in un battito di ciglia. 

- Ron, perche non vai a cercare Hermione?- suggerì con tono piuttosto autoritario la sorella.

-e te perché non la smetti di monopolizzare Harry?-

-io non monopolizzo affatto Harry! Vero amore?- 

Il mago occhialuto le rivolse un largo sorriso.

Come  biasimarlo, mai far arrabbiare una donna Weasley!

Ginny assunse un'espressione soddisfatta.

-e poi io sono la sua ragazza!-

-ed io sono il suo migliore amico- sbuffò contrariato il fratello. 

-Non sarai mica geloso?!-

-No, non sono geloso, ma avevamo deciso di comune accordo cinquanta e cinquanta-

-Infatti-

-infatti un corno! Ieri siete spariti tutto il giorno, l'altro ieri pure..- sbraitò Ron infervorandosi.

-Beh penso di avere diritto a più di un cinquanta percento!-

-ehm.. vi ricordo che io sono presente.. vi dispiacerebbe evitare di parlare come se non..-

-TU STAI ZITTO!- lo ammonirono allunisono.

-come non detto..-

-dai Ron, vai a cercare Hermione, scommetto che Harry preferisce passare il suo tempo con me! Di sicuro ne ricava sensazioni molto più piacevoli di quelle che può ottenere giocando a scacchi con te! Non é cosi Harry?- la ragazza volse al fidanzato uno sguardo particolarmente seducente.

Si poteva mai resisterle?

Il mago occhialuto mandò un'occhiata imbarazzata all'amico, Ron capì senza bisogno che aprisse bocca.

-Oh e va bene! Hai vinto tu- disse alzandosi in piedi -ma vi prego evitate di alludere a sensazioni piacevoli in mia presenza, preferisco rimanerne all'oscuro-

Era inutile chiedersi dove potesse essere Hermione a quell'ora.

In biblioteca ovviamente!

Il ragazzo, con le mani affondate nelle tasche dei pantaloni, si avviò verso il corridoio che l'avrebbe condotto dall'amica.

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Il solo pensiero di dover passare tutto il pomeriggio a guardare Hermione immersa nella lettura di qualche noiosissimo libro non lo emozionava affatto.

Cavolo, erano in vacanza, non si può studiare in vacanza!

Spinse il portone d'ingresso ed entrò in una luminosa e grande stanza.

I tavoli erano vuoti, nessuna traccia di studenti.

Giustamente pensò Ron, a chi sarebbe mai venuto in mente di mettersi a studiare il 23 dicembre?

Madama Pince se ne andava qua e là sistemando dei vecchi libri polverosi.

-Sto cercando una persona- disse il ragazzo, ma la donna non sembrò accorgersi della sua presenza.

Il tavolo dove solitamente Hermione si piazzava insieme alle sue dozzine di libri (il più vicino agli scaffali ricolmi) era vuoto.

Ron perlustrò velocemente la biblioteca, nessuno, non c'era nessuno.

Tornò al solito tavolo e notò un libricino aperto sopra di esso.'Forse l'avrà lasciato lei' pensò avvicinandosi.

Si sedette per sbirciarne il contenuto.

-Oh merda!-

Una pagina era totalmente occupata da un' immagine in bianco e nero: una persona che veniva risucchiata in un vortice, con una mano protesa come se cercasse aiuto, lo guardava con occhi imploranti.
Era Hermione, i capelli scompigliati dal vortice ed un'espressione di puro terrore dipinta sul volto.

-Hermione!- fece per toccare la piccola mano dell'amica disegnata sulla carta.

Quello che successe dopo non gli fu chiaro.

Si sentì afferrare un dito da quella piccola manina e subito dopo venne trascinato in avanti con una forza inaudita fin dentro al libro.

La testa gli girava tremendamente, si sentiva sballottare da una parte all'altra e non riusciva ad aprire gli occhi. Nelle orecchie solo un perenne fischio.

Doveva trovarsi anche lui all'interno di quel vortice.

Poi un lampo di luce, talmente accecante che percepì nonostante gli occhi serrati, ed un tremendo botto gli annunciarono di essere finalmente giunto a destinazione.

Per un periodo di tempo illimitato si rifiutò di alzarsi e di aprire gli occhi, concentrato unicamente sul dolore che provava in ogni singolo punto del suo corpo.

Che cos'era uno scherzo?

Sentiva un forte odore di erba, doveva trovarsi sdraiato su un prato.

Una voce debole e lontana risuonava nella sua testa.

-Ron, Ron, rispondimi ti prego!-

Si costrinse a socchiudere gli occhi.

Davanti a sé vide un volto sfocato che non riusciva a distinguere.

Si sentì scuotere.

-S-sono morto?-

-Non sei morto Ron!-

Era la sua voce, ora ne era certo.

Aprì gli occhi di scatto.

-Hermione!-

A fatica si tirò su a sedere aiutato dalla ragazza.

Poggiò la schiena contro il tronco di un albero vicino.

Un albero di ciliegio?

Si diede un'occhiata intorno.

-Oh miseriaccia!-

Era tutto così maledettamente fiabesco!

Il rosa era il colore predominante, ciliegi in fiore, petali sparsi ovunque, il prato costellato di piccole margherite.

Degli scoiattoli dagli occhi grandi e scintillanti scorrazzavano accanto a loro.

-Hermione, d-dove siamo?- chiese Ron sconcertato guardandosi attorno con occhi sbarrati.

-In un prato-

-Ma va!- ma poi si ricordò l'immagine del libro.

-Te come stai? Che ti è successo?-

La ragazza inginocchiata sull'erba di fronte a lui continuava a torturarsi le mani in grembo.

-Beh, stavo leggendo un libro e mi ci sono ritrovata tutto d'un tratto all'interno-.

-che cosa?? Ma come è successo? Vuoi dirmi che ora anche io sono all'interno di un libro? Ma che diavolo di libro è? Perché non fai attenzione a quello che leggi?! E soprattutto ora come facciamo ad uscire di qui??-

-Ehm...ora ti spiego tutto però prima credo sia il caso che tu venga con me-

**

Ron avanzava a fatica poggiato ad una spalla di Hermione.

Purtroppo lei era almeno quindici centimetri più bassa e la cosa non facilitava il loro procedere, ma non vedeva altre soluzioni. Non sarebbe stato capace di rimanere in una posizione eretta per più di 10 secondi, figurarsi camminare.

Il paesaggio che continuava a stagliarsi di fronte a loro non lo metteva certo a suo agio, forse per una volta avrebbe preferito trovarsi nella foresta proibita.

- Ma in che cavolo di libro siamo finiti? In un libro di fiabe babbane?-

-Non dire scemenze Ron, un libro babbano non ci avrebbe mai risucchiato!-

-E allora spiegami che diamine di libro è!-

-Un libro ...d'amore-

-CHE COSA??-


  
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