Ti vedo qui distesa e quasi non riesco a riconoscerti: i tuoi capelli colore dell'ebano sono ormai quasi completamente bianchi, le tue mani perennemente sporche di impasto per dolci giacciono ora immobili lungo il tuo corpo, se non fosse per le flebo che ti nutrono sembreresti un cadavere, il tuo profumo di cannella e menta è ormai stato sostituito dal classico odore del disinfettante ospedaliero, i tuoi occhi, il mio rifugio, sono chiusi, e lo sono ormai da due mesi...

Mi chiedo perché io non possa essere esentato da tutto questo, come lo è mio fratello.

“Cerca di capirlo, lui è così fragile...”

Già...lui... E a me chi ci pensa? Chi pensa che questa visione popolerà e miei incubi e le mie veglie?

Davanti ai miei occhi sta crollando colei che credevo intoccabile, colei che è sempre stata il mio porto sicuro, il mio punto di riferimento, la donna che mi ha cresciuto.

Ma io posso vedere, perché io sono il fratello forte, quello su cui tutti contano...

E allora accorrete gente! Accorrete numerosi per assistere allo spettacolo del ragazzo forte e temerario completamente devastato.

Mi avvicino al letto, ti sfioro il viso:

“Mikey, sei tu?”

“Si nonna, sono io” e ci sono così tante altre cose che vorrei dirti: vorrei dirti che ti voglio bene, non te l'ho mai detto, spero solo che tu lo sappia. E anche che le tue torte al cioccolato sono sempre state le migliori! E che la tua pasta era ineguagliabile. E vorrei anche ringraziarti per tutto quello che hai sempre fatto per me.

“Mikey, quando mi portate a casa?”

Temo mai più...

“Presto nonna, devi solo aspettare di stare un pochino meglio...”

“Me lo prometti?”

Le bugie a fin di bene, una volta mi spiegasti che non erano vere bugie perché non avevi intenzione di fare del male all'altra persona, come quando io mangiavo l'ultimo plumcake e tu dicevi a Gerard che l'avevi dato alla vicina, o che l'aveva mangiato il gatto!

“Si, te lo prometto”

That's For You.

I Love You.