Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: Banana_chan    27/07/2016    0 recensioni
Xolana è una ragazzina di 17 anni che frequenta la quarta superiore, dal carattere forte e chiuso,
perseguitata dal fantasma di un terribile passato che tornerà a tormentarla. Come ogni altra ragazza della sua età ha problemi d'amore e in famiglia, che aumenteranno col passare del tempo, ma grazie all'amore della madre, agli amici e in particolare le sue due migliori amiche, Shila e Reiya, riuscirà a superare le dure prove che il destino le farà incontrare e forse anche a trovare l'amore.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La pioggia continuava a cadere inesorabilmente, andando ad infrangersi sul terreno e abbattersi sulle teste di Xolana e Christian. Lui continuava a sorridere, come se stesse per ricevere la cosa che più bramava al mondo, lei ferma al suolo a tremare.
“Ancora con questa storia?” Basta Christian. Mi fai schifo, tu mi hai rovinato la vita” la sua voce era piena di rabbia e tristezza, cercava di trattenere le lacrime, non doveva permettergli di vincere ancora.
Lui invece aveva un viso rilassato, tranquillo e continuava, senza preoccuparsi, ad avanzare verso di lei allungano una mano verso il suo volto
“No… FERMO! Ti avverto… se ti azzardi a toccarmi….mi metterò ad urlare Christian e non sto scherzando. Stammi lontano. Non ti basta quello….quello che mi hai fatto?” a quelle parole non riuscì più a trattenersi e le lacrime iniziarono a scorrerle dagli occhi. Ne aveva passate tante, la sua vita era cambiata a causa sua, a causa di quello che le aveva fatto. Lei stava cercando di andare avanti e dimenticare, ma lui ancora una volta glie lo voleva rendere impossibile, voleva che lei non si dimenticasse di lui, di “loro” e di quello che era successo. Fortunatamente, anche se si trovavano per dei sentieri, la zona era abbastanza trafficata e movimentata, e a quelle parole Christian non fece altro che sorridere, si chinò a darle un bacio s’una guancia e ad accarezzargliela per poi sussurrargli a l'orecchio
“Ci rivedremo Xolana” e poi “Non puoi dimenticare quello che c’è stato. Io sono stato il primo” e con quelle parole, che la pietrificarono, se ne andò.
Xolana rimase ancora al suolo con le lacrime che imperterrite continuavano a scendere. Aveva ragione, non avrebbe mai dimenticato quello che era successo, anche provarci era inutile. Decise di tornare a casa. La sua mente era vuota, barcollava, tremava, e appena tornata a casa andò a gettarsi sul letto iniziando a piangere. La madre, sentendola, andò vicina a lei e le poggiò una mano sulla schiena che venne brutalmente tolta da Xolana che le urlò in faccia “NON TOCCARMI!”, la madre sconvolta guardò la figlia e non poté fare a meno di chiederle cosa le fosse successo.
“Scusa mamma, no… niente” si affrettò a dire asciugandosi gli occhi e tirando su col naso.
“E allora perché stai piangendo? Cos’è successo Xolana?” non poteva dirle che aveva visto Christian, perché sapeva benissimo che le avrebbe fatto il quarto grado su chi fosse e se stesse piangendo per lui. Infatti la madre di Xolana non sapeva niente ne di lui, ne di quello che le aveva fatto, e senza indugiare si limitò a dirle che era caduta e che si era sbucciata le ginocchia e slogata una caviglia. La madre, inizialmente dubbiosa sul del perché stesse piangendo, decise di lasciarla sola, e dopo averle dato un bacio sul capo uscì dalla stanza. Rimasta sola Xolana iniziò a piangere e a soffocare le sue urla senza sosta sul cuscino. Passò una settimana e Xolana non rivide ne risentì Christian, in compenso continuava a vedere Axel e ciò le permetteva di scordare ciò che era successo, tutto sembrava filare nel migliore dei modi, ma dovette ricredersi quando ricevette il pagellino
“Cinque… CINQUE MATERIE SOTTO????” improvvisamente vide la sua vita passarle d’avanti breve, ma intensa… non c’è che dire pensò accasciandosi sul banco, finché non le venne un lampo di genio
“SHADE!”. Shade era un suo carissimo amico, aveva vent’anni e aveva frequentato la sua stessa scuola. Era un ragazzo molto intelligente, alto, con i capelli castano scuro, tendente al nero, e occhi marroni, e oltre ad essere intelligentissimo era anche molto carino, e lo diventava di più quando sorrideva. Prima di Axel fu il primo a far perdere seriamente la testa a Xolana. Oltre al suo aspetto era un ragazzo davvero gentile e disponibile e Xolana ne approfittò per chiedergli un aiuto per Economia, la materia che più odiava, al contrario di lui.
“Shade… ho economia sotto, col 5, potresti darmi una mano?” domandò lei
“Mmm… si, ma ti avverto: non ero una cima, arrivavo al 7.5”
Cosa? Non eri una cima? Mi prendi per il culo? pensò lei furiosa 
“Allora sei una cima” rispose lei sarcastica e stizzita. Dopo essersi appurati che lui era una cima, o almeno per lei, si diedero appuntamento a casa di Xolana per un paio di ore, dato che poi lui doveva tornare a lavorare.
“Allora hai capito?” chiese con la sua solita gentilezza Shade,
“Si!” No… rispose la sua vocina nella testa, ma lui si accorse del contrario dalla sua faccia
“Sei sicura?” gli domandò,
“Si…”
“Allora ripetimi tutto”
Cazzo…. “Occhei…non ho capito” e con tutta la pazienza di cui era dotato si apprestò a rispiegarglielo di nuovo.
Dopo un’oretta e mezza di studio, Shade salutò Xolana per andare a lavoro
“Ripassa. Poi fammi sapere come va” disse dolcemente
“Certo! Non preoccuparti” sorrise lei accompagnandolo alla porta e salutandolo un’altra volta. Rimessi i libri apposto, sistemato un po’ la stanza, si buttò sul letto a pensare; Shade era andato a casa sua. Se me l’avessero detto due anni fa, non ci avrei mai creduto pensava allegra. Del resto aveva avuto un debole per lui per quasi tre anni, ma era comunque contenta di sapere che si era trovato una ragazza meravigliosa sotto ogni aspetto e di sapere che poteva sempre contare su di lui in qualsiasi momento.
In quel momento la sua attenzione fu attirata dal cellulare della madre che squillava
“Pronto? Ah, buona sera Dottoressa Verri, mi dica” rispose la madre con la voce un po' sorpresa
La Dottoressa Verri? A quest’ora? Pensò Xolana ascoltando cosa diceva la madre
“Cosa? Ma…ma com’è possibile? …Ma si sa di che origine? ...Ah… capisco. Sì, glie lo dirò” chiusa la chiamata, salì le scale per poi andare nella stanza di Xolana. Quando entrò, lei notò subito gli occhi rossi e lucidi che cacciavano ancora lacrime, chiaro segno che aveva pianto, andò a sedersi vicino a lei sul suo letto e le accarezzò dolcemente la testa
“Xolana… Ha…ha chiamato la Dottoressa Verri…” fece una pausa, una pausa che sembrava non finire più. Nel profondo del suo cuore Xolana sapeva benissimo cosa stesse per dirle e qualche lacrima ribelle iniziò a scorrerle dagli occhi, finché
“Un altro mamma?” chiese con voce tremante rompendo il silenzio,
“Si Xolana…” iniziò a piangere “Un altro tumore”




Angolo Autrice: 

Emh... salve, emh... che dire... Beh chiuso il capitolo di Christian, alleluja, ne apriamo un'altro dove vediamo la sottoscritta alle prese con la scuola, la sua tanto "amata" economia, il fantastico, stupendo, meraviglioso, bellissimo, Shade e un'altro piccolo problemuccio. Anche se può non sembrare la mia vita comprende anche momenti felici, che non mancheranno nelle storie, anche se sono di meno. Comunque vi ringrazio di aver letto la mia storia e spero che vi stia, almeno un poco, interessando e "appassionando"

Grazie a tutti, buona lettura :)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Banana_chan