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Autore: SimbaCourage96    29/07/2016    0 recensioni
Kurt Hummel e Blaine Anderson sono novelli sposi e sono tornati a New York. Kurt frequenta la NYADA e Blaine andraà alla NYU.
Sono felici. Ma c'è una questione lasciata in sospeso e sarà Kitty Wilde a farla riemergere: Vorranno mai avere dei figli?
Uno li vuole al più presto e l'altro teme sia troppo presto
Pareri contrastanti li porteranno poi all'armonia di una decisione comune.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Burt Hummel, Kitty Wilde, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt, Jessie/Rachel
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Breve introduzione:
Salve a tutti! è la prima volta, dopo tanto tempo che pubblico su questo sito (ero Queen Susan, ma non ricordo la password xP) e non potevo non pubblicare su Klaine. Questa coppia meravigliosa l'ho vista già sposarsi nella mia mente dal loro primo incontro e quando è successo davvero dopo tutte le peripezie che ci hanno fatto sorridere, soffrire, gioire, disperare, bhè era ora che si sposassero e non potevo chiedere di meglio visto che si sono sposati nella stessa cerimonia di Brittana (La Gay Squad riunita u.u).
Comunque non vi stresso più e vi auguro buona lettura! ;D






Dopo essersi sposati, e aver detto addio al Glee Club, lasciandolo nelle mani di Sam, Kurt e Blaine decisero di ritornare a New York. Kurt doveva finire l’anno alla NYADA e Blaine si stava preparando per entrare alla NYU, avrebbe fatto l’insegnante, come Will Shuester e magari avrebbe insegnato ai bambini.

Rispetto alle precedenti convivenze, stavolta se la stavano cavando abbastanza bene.
Discutevano come una normalissima coppia, ma non stavano per tre ore di fila a litigare su ogni singola cosa come era successo in passato con il dentifricio e l’asciugamano. Si erano distribuiti le faccende domestiche per poter lavorare e studiare entrambi e la sera la dedicavano a loro perché altrimenti sarebbero impazziti.
Kurt era messo molto sotto pressione da Cassandra July e dagli esami somministrati dalla preside Carmen Tibideux che non era poi così terribile come la descrivevano, anzi rispetto a certi insegnanti, la preside era innocua come un agnellino agli occhi di Kurt, ma aveva sempre paura di deludere le sue aspettative. Aveva lasciato gli sfarzi e gli accessori che dominavano le sue performance ma la Tibideux cercava sempre l’anima nelle interpretazioni dei suoi studenti e ogni volta che sentiva un ‘sei stato respinto’ o ‘riprova il prossimo semestre’ lui si irrigidiva e cominciava a tremare, per poi dare il massimo di sé e finora era andato tutto bene.
Blaine, invece, cambiava spesso lavoro. Una volta era allo Spotlight  Diner e un'altra volta lavorava in qualche negozio nei centri commerciali. Non si era mai abbassato di livello lavorando come aiutante elfo di Babbo Natale come fecero suo marito e le sue amiche perché non si vedeva nei panni e lo trovava alquanto imbarazzante, finendo col discutere con Kurt che si era offeso dicendo che quando uno deve lavorare a volte deve fare anche cose che non gli piacciano e lì era scappata anche la questione del Babbo Natale sexy che poi si era rivelato un ladro ma Blaine non la prese così male, cioè si, suo marito si era limonato un uomo vestito da Babbo Natale sexy mentre lui faceva il presepe vivente al McKinley ma non stavano insieme, per colpa sua, e quindi non si lamentò più di tanto.  Quando aveva rimesso piede nell’appartamento di Kurt, aveva già fatto vari spostamenti dei mobili e Kurt non gli disse nulla, a parte per dargli qualche consiglio su dove spostarli. E Kurt aveva dovuto buttare Bruce, il cuscino ragazzo che aveva comprato quando si era lasciato con Blaine, riposto quando erano tornati insieme e ripreso quando aveva stupidamente lasciato di nuovo Blaine. Era giusto, visto che ora erano sposati e non avevano in mente di divorziare perché erano fatti per stare insieme.
“Kurt, dovremmo invitare Kitty a cena, che ne pensi?” chiese Blaine sporgendosi poco con la testa per guardarlo mentre gli parlava.
“Non è una cattiva idea, ma come mai proprio stasera?” rispose Kurt sfogliando le pagine di Vogue, e sistemandosi gli occhiali da lettura, ma alzò lo sguardo per un attimo.

Blaine si asciugò le mani dopo aver lavato i piatti e lo raggiunse al tavolo.
“Bè, lei è a New York per provare ad entrare in qualche scuola di teatro o canto, e ho pensato che rivedere un’amica dopo mesi potrebbe essere bello” disse prendendogli una mano e Kurt ricambiò appoggiando l’altra mano sulle due già strette tra loro “certo che sarà bello. All’inizio pensavo che Kitty fosse perfida, dopo quello che ha fatto a Marley.. cioè, l’aveva convinta di essere grassa quando invece è più magra di me,  ma poi ho capito che come chiunque del Glee, aveva affrontato situazioni difficili e aveva solo bisogno di una seconda famiglia che la cambiasse in meglio. Non ho fatto parte di quella famiglia, ma tu si” Blaine sorrise e si portò in avanti alzandosi leggermente dalla sedia per baciarlo a stampo. “Ora però fammi vedere questa rivista, Isabelle vuole sapere cosa ne penso e presentarle nuove idee” lui annuì e andò a fare il bucato, ma prima si rigirò verso suo marito “Sai, sei molto sexy con i tuoi occhiali, ti fanno sembrare più maturo” Kurt sorrise “è un modo per ricordarmi che invecchierò prima di te e che avrò prima i capelli grigi?” Blaine rise “mai, mio caro, e poi abbiamo solo due anni di differenza. E anche con i capelli grigi sarai sempre un uomo bellissimo”

Per la cena cucinò Kurt, e Kitty arrivò puntuale. Si congratulò su come avevano sistemato l’appartamento e su quanto fossero una bellissima coppia loro due. Mangiarono e parlarono del futuro, Kitty disse loro anche che Sam se la cavava bene come insegnante e al momento stavano anche uscendo insieme, temendo però che non avrebbe funzionato perché lei si sarebbe trasferita a New York e lui sarebbe rimasto per sempre a Lima.
“Allora, i novelli sposi come se la cavano?” chiese e Blaine sorrise “Molto bene, questi sei mesi sono passati come niente e non discutiamo tanto” Kurt annuì “Già.. è passata una settimana dalla nostra ultima discussione, che poi abbiamo sistemato..” disse guardando Blaine e si sorrisero a vicenda “ok, non voglio sapere ragazzi” disse Kitty ridendo “però sono contenta di sapere che dopo tutto questo tempo siate ancora attratti l’uno dall’altro”
Kurt tagliò un pezzo di carne e sorrise a Kitty “Vedi, questo dovrai farcelo notare tra vent’anni, quando io avrò quarant’anni e Blaine sembrerà il mio toy boy, è ovvio che ora lo siamo, siamo giovani e forti”
Blaine gli prese la mano “Kurt, a quarant’anni non sembrerai un uomo di sessanta e io non sarò il tuo toy boy, avrò quasi la tua stessa età, ora mica ne ho quindici, ne ho venti e sembra che tu sia più piccolo di me” Kurt accettò quel complimento, era tutto merito delle sue creme e cercava sempre di non essere stressato perché gli avrebbe fatto venire prima le rughe.
“E non avete nulla in progetto per voi due?” chiese di nuovo Kitty e entrambi risposero subito che avrebbero finito gli studi, Kurt probabilmente avrebbe provato a fare l’attore di Broadway o lo stilista e Blaine espresse il suo desiderio di insegnare, come Shuester, o di provare anche lui con Broadway, scrivendo nuovi musical magari. “no, sono sicura che le vostre carriere saranno brillanti, ma non avete ancora pensato a mettere su famiglia?” la domanda li lasciò impietriti.

Se ci avevano pensato? Certo che si!
Ne parlavano da quando si erano messi insieme. Avevano pensato ai nomi, a cosa avrebbero indossato, se preferivano avere prima una bambina o un bambino, se la possibile Tracy avrebbe avuto gli occhi di Kurt o i capelli riccioluti di Blaine. Con tutto quello che era successo tra loro non ci avevano più pensato, non sapevano neanche se sarebbero tornati insieme. E ora Kurt non riusciva a pensare ad avere dei bambini, entrambi facevano già fatica a mantenere la routine e ad avere del tempo per loro.
“Kitty, non lo so ancora” disse Kurt guardando Blaine “ora io e Blaine ci stiamo costruendo le nostre carriere.. e dovremmo avere una madre surrogata o adottare, comprare una culla, il seggiolone, i pannolini.. non credo che potremmo essere pronti ora..” aggiunse e Kitty annuì per poi guardare Blaine  che fissò il piatto e rigirandoci dentro la forchetta evitando il cibo.
Dopo cena, Kurt si allontanò un attimo per il bagno e Blaine chiese a Kitty di aiutarlo a sparecchiare e a lavare i piatti
“Blaine, perché non hai detto nulla? Credo che tu voglia dei figli .. e al più presto” 
“non voglio mettere a disagio Kurt. Per lui la NYADA è importante e io ho appena cominciato alla NYU..” la sua voce suonava triste alle orecchie della ragazza ma lui sorrise leggermente nel dirlo.
Kitty asciugò un piatto mettendolo a posto “ma ti ho visto con i bambini, ti ricordi quando abbiamo festeggiato il compleanno dei fratelli di Sam? Hai giocato con loro per tutto il tempo e ti avremo scambiato per uno di loro, visto l’altezza”
Blaine fece finta di ridere e toccò il naso di Kitty con il dito pieno di schiuma.
“ehi!” tolse la schiuma e sorrise
“dovete parlarne .. magari non di averne uno domani ma presto.. non vedo l’ora di vedere i piccoli Anderson-Hummel!” esclamò emozionata
“potresti farci da madre surrogata, eh Kitty?”
Blaine la buttò lì senza pensarci, era la prima cosa che gli era venuta in mente e quando rialzò lo sguardo capì che forse aveva sbagliato.
 
Lei rimase in silenzio e Blaine si scusò subito, non voleva imporle niente ma poi vide che stava per piangere visto che aveva gli occhi lucidi “oh Kitty, non volevo..” si asciugò le mani per abbracciarla ma lei si tirò indietro.
“ne sarei onorata, Blaine .. ma credo che Rachel mi ucciderebbe se non fosse lei la madre surrogata del vostro primo bambino, ha sempre detto che vorrebbe avere un bambino euroasiatico con te.. io potrei fare da madre al vostro secondo bambino.. se io e Kurt avessimo un bambino verrebbe assolutamente favoloso, pensa ai miei occhi e ai miei capelli bellissimi e alla sua carnagione marmorea, nascerebbe già pronta/o per fare le sfilate di moda o il protagonista in qualche musical, per non parlare del talento” Blaine sorrise e stavolta Kitty si lasciò abbracciare.
“Ehi! Vi abbracciate e non mi chiamate?” disse Kurt entrando in cucina e li abbracciò “cosa si festeggia?” chiese poi e Blaine rispose “nulla, solo l’amicizia”

Verso le 23:00, Kitty lasciò l’appartamento e Kurt si preparò per andare a dormire “Kurt, riguardo a prima ..” cominciò Blaine sedendosi sul letto e guardando Kurt mentre si cambiava e voleva saltargli addosso ma ora non poteva perché voleva parlargli chiaramente “Si, Blaine?” Lui fece un respiro profondo “Vieni qui”
Kurt gli si avvicinò e si mise seduto accanto a lui “è successo qualcosa?”
Blaine scosse la testa e lo guardò negli occhi “Sai che.. mi hai detto che per qualsiasi cosa, avrei dovuto parlartene?” Kurt annuì “bè.. io desidero avere dei figli con te.. ma non tra cinque o dieci anni..”
“Blaine.. non è il momento adatto per pensare di mettere su famiglia, ci siamo sposati sei mesi fa, siamo troppo giovani.. i bambini sono impegnativi, non sono dei cagnolini o dei gattini..”
“Lo so! Kurt.. io ti amo e voglio avere una famiglia.. non subito ma..” disse Blaine cercando di convincere suo marito, se non lo avrebbe convinto a parole, avrebbe potuto usare i suoi potenti occhi da cerbiatto a cui l’altro si scioglieva ogni volta, un po’ come il gatto con gli stivali di Shrek.
“Blaine, chi baderà ai bambini se siamo a scuola o a lavoro?” chiese Kurt portandosi le braccia incrociate contro il petto “li possiamo portare con noi” ricevendo così lo sguardo fulmineo di Kurt come se avesse appena detto una bestemmia o avesse insultato qualche capo d’abbigliamento da lui indossato
 “piangeranno e dovranno essere cambiati. E poi di notte? Non avremo più quel poco tempo per noi o per dormire!” Blaine abbassò la testa e Kurt capì che stava piangendo così gli si avvicinò e gli prese le mani
“Blaine tesoro, avremo tutti i figli che vorrai, ma solo quando tu avrai finito la NYU e io sarò a Broadway o a qualche sfilata, non sai quanto io desideri avere i tuoi bellissimi bambini” Blaine si asciugò le lacrime con la manica della camicia e si alzò in piedi di scatto
“e io?! Kurt! Pensa anche a me, per l’amor del cielo! Io ti immagino sempre con una piccola Tracy o un piccolo Alfredo e mi sono innamorato di quella visione, saresti un padre eccezionale” Kurt si alzò solo per mettersi sotto le coperte “Che fai?” gli chiese Blaine “dormo, ne riparliamo domani con più tranquillità e lucidità” disse stendendosi e chiudendo gli occhi *Bravo Blaine facendo una delle tue solite scenate ti sei anche offerto una notte in bianco* pensò tra sé e sé . Si cambiò e raggiunse Kurt sotto le coperte.

Il mattino dopo, quando aprì gli occhi vide che l’altra metà del letto era vuota e sul cuscino c’era un pezzo di carta. Lo prese e lo lesse: ‘amore, scusa per ieri sera, non dovevo parlarti così freddamente.. ci vediamo a pranzo. Xoxo Kurt’ Blaine sorrise e ricadde con la testa sul cuscino. Oggi aveva lezione al pomeriggio, quindi poteva riposarsi  e pulire casa. 
A pranzo, Kurt tornò a casa e diede un bacio veloce a Blaine prima che uscisse.
Per tutto il girono entrambi pensarono alla loro conversazione della sera prima. Anche Kurt voleva avere dei figli al più presto ma aveva paura di trascurarli e di non farcela con la routine quotidiana.
Blaine si sentiva in colpa, non voleva forzare Kurt solo perché lui era innamorato della scena familiare che lo ossessionava da quando aveva capito di amarlo. Prima di tornare a casa, passò da un fioraio e prese un mazzo di rose rosse e gialle.

“Ehi Kurt” entrò e chiuse la porta “Blaine! Come mai i fiori?” chiese curioso e Blaine lo baciò “così.. non posso comprare dei fiori per mio marito?” rispose lui con voce profonda
 “si, si, è che..  non lo fai spesso” Blaine sorrise “scusami caro.. rimedierò” e lo baciò di nuovo.
“Blaine, per quanto riguarda la discussione..” Cominciò a parlare Kurt con un po’ di preoccupazione nella voce.
Blaine lo interruppe “non importa! Kurt è tutto a posto, non voglio costringerti a prendere una decisione così importante solo per me” Kurt provò a rispondere ma Blaine lo frenò “Stasera ti porto a cena fuori! Solo io e te e poi chissà, magari ci sarà un dopo cena..” “Blaine Anderson, mi sorprendi sempre” Kurt si avvicinò e lo baciò a stampo. Ci era rimasto un po’ male perché lui stava per dirgli che andava bene avere presto dei figli, ma cercò di non darlo a vedere perché per entrambi l’uno e l’altro erano libri aperti.

Andarono a mangiare in un ristorante italiano perché Kurt adorava la cucina italiana e odiava i fast food. Dopo cena, neanche il tempo di togliersi le giacche e già erano uno appiccicato all’altro sul letto “Ti amo così tanto” disse Blaine tra un bacio e l’altro e lui conosceva molto bene i punti che lo facevano impazzire molti dei quali erano sul collo.
A Blaine piaceva poter baciare ogni singolo punto del corpo di suo marito perché ai suoi occhi era perfetto e nel tempo, anche Kurt aveva cominciato ad apprezzarlo e a prendersene cura, anche se ogni tanto Blaine lo convinceva a mangiare una fetta di torta o del gelato in compagnia di amici.
“Kurt, sei bellissimo” gli sussurrò quando si avvicinò con la bocca vicino al suo orecchio, all’altro vennero i brividi, che percorsero tutto il suo corpo. 
"Blaine.." sussurrò il controtenore facendo avvicinare l'altro a sè che lo guardò confuso.
"si?" chiese con un filo di voce
Kurt cercò di mettersi seduto e Blaine fece lo stesso. "Sei sicuro di quello che mi hai detto prima?"
"Ascolta Kurt.." gli prese una mano tra le sue e cominciò ad accarezzarla con i pollici "avevi ragione tu, siamo sposati da poco e non abbiamo bisogno di correre, per avere dei bambini dobbiamo prima essere sicuri di riuscire ad assicurargli un futuro"
Kurt lasciò le sue mani e portò le proprie intorno al suo collo, premendo poi le loro labbra insieme. Sentì Blaine sorridere durante il baciò e lo fece stendere sotto di lui.




Note dell'autrice:
Hola! :D
Sono Orangepearlvoice (nome momentaneo, l'ho cambiato in SimbaCourage ma dovrò aspettare dei giorni forse per cui cambi definitivamente) e questa è la prima fan fiction su Klaine che pubblico ma non la prima che scrivo, solo che credo che questa sia venuta meglio u.u
Scusate se ci sono errori di grafia o grammaticali o se dovessero mancare parole o essere incomplete ma sono disgrafica ^^'' uso word ma a volte qualcosa sfugge.
Questa storia sarebbe già completa ma mi sto impegnando ad arricchirla quindi spero vengano più di tre capitoli,xD
Spero che vi piaccia e accetto critiche costruttive per migliorare, non insulti u.u
Al prossimo capitolo! ^^

 

   
 
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