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Autore: Mapi    24/04/2009    2 recensioni
Dopo breaking dawn il tempo scorre tranquillo a Forks...ma un avvenimento sconvolgerà la nostra famiglia preferita portandoli a battersi per la loro felicità.... leggete e capirete.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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13 Ecco il gran finale annunciato

Se non fossi stata un vampiro non sarei riuscita a capire cosa fosse accaduto. Jane dopo le parole di Aro che accordavano il permesso ad Alec di allontanarsi dai volturi per un periodo di tempo, mi si avventò al collo costringendo tutti i miei famigliari a terra con il suo potere, ma Alec si gettò tra noi quindi l’unica cosa che morse Jane fu la spalla di Alec che sanguinò di un sangue non suo, al contatto con i denti di sua sorella. Io per istinto espansi il mio scudo alla mia famiglia, che si riprese subito. Edward mi fu subito accanto e mi fece scudo con il suo corpo. Gianna alla vista di Alec a terra fece una faccia ancora indecifrabile. Lei si ritrasse, sconvolta guardò suo fratello e lo strinse tra le braccia.
<< Bella è colpa tua. Tu me lo hai portato via. Tu lo hai allontanato da me. Prima che ti conoscesse non guardava altro che me, non si preoccupava di nessun altro, solo di me. Tu mi hai portato via il suo amore e le sue attenzioni. Ti odio, ti odio. >> Mi accusava.
<< Grazie a te adesso se ne andrà e tornerà con un'altra. Non bastavi tu. >>
Di questo passo mi avrebbe dato la colpa di tutti i mali del mondo. Mi colpii di come non era preoccupata dello stargli lontana ma del fatto che qualcun’altra la avrebbe rimpiazzata. Questa era pazza.
<< Jane, guarda tuo fratello, non lo vedi che non è felice! >> dissi. Ma lei non ne voleva sapere Ringhiò ancora.
<< Jane, smettila. Non è colpa sua. Io ti vorrò sempre bene, ma sei mia sorella, io voglio una compagna. Una donna da Amare e che mi ami. >> Alec la rimproverò << So che mi vuoi bene, a modo tuo, ma mi vuoi bene! Ma come ha detto lei, se mi vuoi bene devi lasciarmi andare.
Ti giurò che tornerò e sarai sempre mia sorella. >> sorrisero entrambi E si abbracciarono di nuovo.
Lei sembrava una bambina piccola. << Va bene Alec, vai ma ti prego non ti dimenticare di me! >>
<< Come potrei sorellina >> Alec ormai ripresosi dal morso si alzò aiutato da sua sorella mi fissò e io dissi.
<< Addio >> e lui dolce mi rispose
<< Addio >>.
Ripresi Edward per mano ed uscimmo. Lui mi strinse i fianchi ed insieme ci incammino per quei corridoi che ci avrebbero condotto fuori da quel palazzo. Ma come l’ultima volta dovemmo aspettare nella saletta dove non c’era più Gianna ma un’altra donna, visto che lei era ormai una vampira mi annotai mentalmente di chiedere ad Edward cosa pensasse. Quando restammo soli nella stanza Edward mi abbracciò. E io mi persi nel suo abbraccio.
<< O Alice, va bene. >>
Edward si spostò ma non si allontanò dal mio fianco. Io inizialmente non capii ma poi…
Alice ed Rosalie mi abbracciarono quasi soffocandomi, Emmett ci prese tutte e tre in braccio stringendoci nel suo abbraccio orso. A quel punto anche Jasper ed Edward si unirono a quell’abbraccio.
Dopo che mi lasciarono tutti si avvicinarono Carlisle e Esme che mi strinsero come una figlia ritrovata e io non potei far a meno di ricambiare il loro sguardo pieno d’amore << Mamma, papà ! >> li chiamai.
Ci abbracciammo e poi ritrovai le braccia di mio marito.
<< Amore mio, amore mio. Non ti allontanare, ti prego. >>
<< Non ne ho intenzione >> mi rispose.
<< Edward la nostra piccola ? >> Lui mi strinse ancora di più.
<< è a casa con tuo padre e Jacob, non potevo portarla troppo pericoloso. >>
<< Sì, si immaginavo. Come sta? Tu hai il suo odore addosso? Come mai? >>
Allora lui tirò fuori un piccolo pupazzetto dalla tasca e me lo porse.
<< Ecco questo me lo ha dato la nostra cucciola. Lo dovevo portare con me per avere qualcosa di lei e poi lo dovevo dare a te. >>
Se avessi potuto piangere lo avrei fatto. La mia Reneesme, dolce, carina e affettuosa.
<< Amore, è stata molto agitata, ma ora sta bene. Jasper l’ha dovuta cullare molto, non si calmava, ma ora che ti riabbraccerà starà ancora meglio. >> Mi girai verso la mia famiglia.
<< Grazie, a tutti per esservi presi cura di nostra figlia, di essere corsi qui per me. Grazie Alice per aver visto e per la tua precisione. Grazie di essere stati accanto a mio marito. E grazie a te amore per esserti fidato di me. >>
<< Bella, figlia mia, non lo devi dire. Non devi ringraziarci. >> Esme, dolce Esme.
<< Saremmo stati pronti anche allo scontro per salvaguardare la nostra famiglia. >>dichiarò Carlisle.
Ci accomodammo sulle sedie di quella sala d’attesa e abbracciata al mio Edward mi abbandonai alle sue coccole e alle sue carezze. In un momento di lucidità, cioè in un istante in cui Edward non mi stava baciando mi venne in mente Gianna.
<< Edward >> lo chiamai.
<< Dimmi amore. >>
<< di tutte le persone presenti in quella stanza non riesco ancora a capire cosa ci faceva lì Gianna! Ha qualche potere speciale? >>
<< Non te ne sei accorta Bella ? >> mi chiese. Di cosa mi sarei dovuta accorgere, le sue espressioni erano incomprensibili senza considerare che non ha proferito parola.
<< Di cosa Edward ? >>
<< Gianna è innamorata di Alec. Lei lo ama ma non riesce a palesare i suoi sentimenti. Sa che adesso Alec non la ricambierebbe quindi preferisce aspettare. Aspettare che lui si accorga di Lei. >> Restai sconvolta, non mi ero realmente accorta di niente.
<< è per questo che si è fatta trasformare ? >> Disse Rosalie.
Certo lei meno che mai poteva condividere quella scelta, rinunciare alla sua mortalità. Sono convinta che se non vi fosse stata Reneesme i rapporti tra me e lei non sarebbero così fraterni.
<< Si! Peccato però che lui adesso non la ricambi. Ma ha giurato a se stessa di aspettarlo. >> Dopo quelle parole cadde il silenzio. Finalmente Felix ci venne a chiamare ridonandoci la libertà. Il nostro aereo sarebbe stato tra due ore e quindi avevamo giusto il tempo di dirigerci all’aeroporto. Anche nelle comode poltrone della prima classe io ed Edward non potevamo far altro che aspettare.
Tra uno scalo e l’altro chiamai Charlie.
<< Papà, sono Bella >>
<< Bella tesoro mio, stai bene? >>
<< Si papà, stiamo tornando a casa, non vedo l’ora di riabbracciarvi… >>.
<< anche noi Bella, anche io…. Mi sono preoccupato >>
<< Papà non parliamone più, ti prego. Reneesme è lì ? >>
<< No Bella è fuori con Jacob. >>
<< Ok allora non dirle niente le faremo una sorpresa. >> Finalmente dopo vari voli, e ore di macchina arrivammo a Forks, e a casa di Charlie. Volevo solo abbracciare la mia piccola. Quando entrai in casa la vidi. Era bellissima, bellissima. Seduta sul tappeto intenta a giocare.
La chiamai << Reneesme >>
<< MAMMA, PAPA ’ >> ci corse incontro abbracciandoci. Scoppiavo di gioia. Quanto mi era mancata. Il mio vuoto era finalmente stato colmato. Adesso con Edward e il mio scricciolo al mio fianco tutto mi sembrava perfetto. Ovunque fossi stata se ci fossero stati loro quella era casa, piena d’amore e di felicità.
<< Mamma papà, siete tornati. Non mi avete lasciata. >>
<< Ma amore nostro come hai fatto a credere che non saremmo tornati… Noi ti amiamo >> disse Edward scompigliandole i capelli. Io ancora non riuscivo a toglierle gli occhi di dosso e coccolarla. << Lo so papà ma mi siete mancati >>
<< Anche tu piccolina, anche tu >> Le dissi stringendola ancora più forte.
<< Guarda chi c’è con noi… >> lei si sporse dalle mie braccia e tutto il resto della mia famiglia si fece vedere.
<< Zii, zie, Nonni mi siete mancati pure voi >> e si lanciò tra le braccia di Emmett. Tutti a turno la strinsero e la coccolarono. In tutto quel trambusto di urla e risate mi avvicinai a mio padre. << Papà, Jacob grazie di esservi presi cura di lei. >>
Jacob disse << Bella so che avvolte mi staccheresti la testa, ma per me lei è tutto. >>
Si gli avrei staccato la testa ma non ora. Magari quando proverà a baciarla. Mio padre invece di parlare, mi strinse a se, senza fare una piega per il contatto con la mia pelle ghiacciata. Lui come me non era bravo con le parole. Appena la mia piccola si addormentò tra le braccia di Jasper, avevano legato parecchio con mio cognato, decidemmo di andare a casa. La nostra casetta. Bella come sempre ed accogliente, il nostro rifugio. Posai Reneesme nel suo lettino e mi diressi nella camera da letto dove Edward mi aspettava. Entrambi eravamo ansiosi di bearci della nostra solitudine, di fare l’amore e di sentirlo di nuovo vicino a me.
<< Ti amo Bella e ho temuto il peggio, mi sembra un sogno … >>
<< Edward, basta è tutto passato adesso baciami e fammi tua >>
<< Mai stato più lieto di accontentarti. >>


Angolo scrittrice:



Non è proprio finito perchè manca l'ultimo capitolo... Spero che questo vi sia piaciuto...Fatemi sapere..... A me si....ma io non faccio testo lo so....Vi prego scrivetemi...Grazie grazie grazie...Bacini...
   
 
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