Finalmente il gran giorno è arrivato: parto per Londra!

E’ da mesi che progetto questo viaggio ed ora eccomi al grande giorno. Pronta per questo mini-viaggio di 5 giorni.

Con il solito panico che mi contraddistingue prendo l’aereo, pronta per questa nuova avventura e in meno di due ore arrivo a Stansted.

“Aria di casa” mormoro tra me e me afferrando il mio trolley e correndo in aeroporto per prendere il treno che ci condurrà in Hotel.

Arrivo in stazione giusto in tempo per prendere il treno. Salgo e mi accomodo tranquilla

La mia attenzione viene attirata poi da un gruppo di ragazze che stavano chiacchierando tra di loro. Parlavano inglese fitto, ma riuscii comunque a capire la parola “Cumberbatch”
Allora senza farmi notare mi metto in ascolto, cercando di tradurre il più possibile

“Hai saputo di Benedict? A quanto pare sarà qui a Londra per una settimana prima di ripartire per girare un nuovo film!” Dice una delle ragazze

A quel punto sobbalzo leggermente alla notizia, attirando qualche occhiata da parte di alcune persone vicino a me.
Imbarazzata abbasso lo sguardo, senza però smettere di sorridere. Benedict Cumberbatch qui a Londra! E’ la mia grande occasione!

Questa notizia rimane il mio pensiero fisso fino a quando arrivo a destinazione, quindi scendo dal treno e mi dirigo in Hotel.

Sistemo i bagagli tranquillamente e poi butto sul letto cartina di Londra e penna per progettare cosa vedere e quando.

Dopo aver scritto per bene cosa avrei visto  mi rimetto la giacca, afferro la borsa ed esco dall’Hotel.

Ogni volta rimango spiazzata dalla bellezza di Londra, così caotica, così multiculturale. Non ci sono parole per descrivere quando ami questa città.

Vado a Westminster, Piccadilly, China Town.... Senza neanche rendermi conto di quanto sto camminando e da quanto tempo sono in giro.
Me ne accorgo solo quando inizia a calare la sera. Avendo finito le mete da visitare quel giorno mi siedo un attimo su una panchina a pensare se tornare in hotel o meno.

Ad un certo punto mi viene in mente quel pub molto frequentato da Benedict Cumberbatch, e da li non me lo faccio ripetere due volte: Prendo la metropolitana e parto.

Arrivata all’ingresso del locale mi tremano leggermente la gambe.

Respiro profondamente e poi senza pensarci apro la porta.

Mi guardo in giro ansiosa, ma non vedo nessuno. Mi siedo quindi a un tavolino a bere una Coca Cola e aspetto per circa due ore.

Alla fine mi alzo, leggermente delusa, pago il conto e torno in Hotel.

Mi infilo il pigiama e, esausta, mi butto a letto.

Prima di dormire però controllo il cellulare. Scrivo ai miei di come è andata la giornata, rispondo ai miei amici e controllo i social.
Sono tranquilla fino a quando non vedo su Instagram una foto di Benedict con una fan... a Londra.
Scazzata lancio il telefono in fondo al letto e mi copro gli occhi con una mano. Perché tutti tranne io? Perché loro lo possono abbracciare e io no?

Mi giro su un fianco, mi copro fino al collo e poi, asciugandomi via una lacrima, mi addormento.

I giorni successivi non furono molto diversi da questo.

Viaggi in giro per la città, foto, passeggiate e poi di nuovo a quel pub.

Ma niente.
Sembra che la fortuna mi odi.

L’ultima sera, quella del quarto giorno, mi ritrovo di nuovo davanti a quel pub, indecisa se riprovarci di nuovo o meno.

Non mi è andata bene le sere prima. Cosa dovrebbe cambiare oggi?

Abbasso lo sguardo e senza dire nulla mi volto dall’altra parte e me ne vado, continuando a pensare che il mio momento non arriverà mai.

Sto camminando su una piccola via poco lontano dal pub, quando qualcuno mi viene addosso.
Sovrappensiero, non mi rendo conto di quello che stava succedendo e mi ritrovo a terra come un’idiota.

“Oddio mi scusi!” Mi dice una voce familiare
Una voce che riconoscerei ovunque

Forse sto sognando, forse candendo ho sbattuto la testa ed ora mi sto immaginando le cose.
Sono ancora seduta lì, a terra, incapace di alzare lo sguardo.

“Si sente bene?” Chiede di nuovo la voce

A quel punto decido di alzare lo sguardo... E menomale che ero già a terra, sennò rischiavo di cadere di nuovo.

“Ommioddio” spalancando gli occhi

Benedict Cumberbatch, proprio lui, in carne ed ossa, davanti a me a chiedermi come sto

A quel punto mi rialzo in piedi, pur sentendo le gambe che mi tremano “Non ci posso credere, sei davvero tu” Dico portandomi una mano alla bocca, ancora letteralmente sotto shock

“Hem... sì” Risponde lui sorridendo

A quel punto, a quel sorriso, scoppio in lacrime quasi senza saperne il motivo

“No dai, non piangere” Mi dice lui poggiandomi una mano sulla spalla

Quasi non riuscivo a credere a quello che stava succedendo, ce l’avevo fatta. Era arrivata la mia occasione. L’ultimo giorno di questo meraviglioso viaggio.

Continuo a singhiozzare quando senza pensarci lo abbraccio. Volevo che capisse cosa significasse lui per me. Volevo che sapesse che quello che faceva riusciva sempre a farmi sorridere.
Lui ricambia l’abbraccio e io lo stringo ancora più forte, quasi per paura che potesse sparire all’improvviso

“Grazie” Mormoro tra i singhiozzi, con il volto ancora affondato nella sua giacca

“Di cosa?” Chiede lui accarezzandomi la testa, cercando di tranquillizzarmi

“Di ogni cosa” Rispondo

Non ci sono parole per descrivere quel momento, non ce ne sono quasi mai per descrivere il rapporto tra fan e idolo.

Sapevo solo che in quel momento, tra quelle braccia, io mi sentivo a casa...


Angolo dell'autrice: Salve miei piccoli ricci spinosi! Eccomi qui con questa nuova ff. E' molto diversa da tutte quelle scritte in precedenza. Ma oggi ho avuto una giornata decisamente no e mi serviva un po' di fluff :3 Quindi mi sono immaginata come sarebbe stato incontrare Ben... Ed eccomi qui! Spero vi sia piaciuta :3
Ci tengo anche a ringraziare di nuovo tutte le persone che hanno letto e recensito le mie storie. Le vostre parole mi rendono davvero felice, grazie <3
Atena