ZERO
Scritta il 21 luglio 2016
Dunque, nella mia confusione, è solo il silenzio che mi culla ||
Ti cerco, mi cerco, parlo ||
Temo tutto questo vuoto, non creder ch’io sia così sprovveduta ||
Se mi senti dire troppo,
se avverti i miei pensieri a briglia sciolta,
se cerchi la quiete e in me non la trovi,
non credere che ciò sia reale ||
E’ la mia illusione, quel ch’io creo
- o crea la mia mente nemica -
per rendere quest’agonia più breve ||
Cammino, nei luoghi che di diritto m’appartengono
- poiché li adoro -
ma non esiste menzogna più grande di questa ||
Son io che appartengo a loro ||
E l’amore non mi fa padrona ||
I miei piedi stanchi vagano ||
Giungono là dove il monte più alto
S’accorge d’esser solo collina ||
Smontiamoci, dunque ||
cadiamo nel baratro più profondo
e risaliamo tentando di diventare eroi ||
Solo alla fine
- quando il dolore corrode le mie ultime speranze -
avverto le tue preghiere
vedo le tue bandiere di resa ||
la consapevolezza rende questo pianto eterno ||
è l’anima ad esplodere in petto ||
la sola strada è morire
e continuare a vivere ||