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Autore: bacinaru    31/07/2016    2 recensioni
"Era davvero difficile incastrare il Diavolo in una tale spiacevole situazione.
Chloe Decker era una donna non umana, questo è certo.
Infatti, aveva lo strano potere di imporsi su di lui e rovinargli ogni tipo di divertimento, come il fatto che adesso lei era sulla scena di un crimine piuttosto bizzarro – e quindi affascinante – mentre lui era bloccato a casa del mostro, assieme alla fastidiosa progenie che infestava quel luogo."
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: A white (funny) lie
Fandom: Lucifer
Personaggi: Lucifer, Trixie, Chloe
Words: 422
Genere: Fluff, Commedia
Rating: Verde
Note: Scritta per il drabble event dell'8 Luglio 2016, con il prompt: 'Lucifer, Lucifer&Trixie (accenni Lucifer/Chloe). Non era stata una buona idea invitare Lucifer a fare dolcetto o scherzetto con loro. (Alias, costumi da angelo e da demoni, decidi tu chi indossa quale. Ma voglio Trixie che complotta con Lucifer per costringere la madre a indossare il costume che ha deciso Lucifer.)'






A white (funny) lie




Trixie e Lucifer si erano chiusi nella stanza della più piccola da più di dieci minuti, ormai. In piedi uno di fianco all'altro, fissavano con occhio critico il tessuto scuro drappeggiato sul letto.
«Alla mamma non piacerà.»
Affermò Trixie come un dato di fatto.
Lucifer piegò le braccia contro il petto e la testa di lato in contemplazione.
«Dici? E' uno dei migliori vestiti di Halloween che siano mai stati creati, mio piccolo esserino umano.»
Lei puntò il costume con un dito.
«Alla mamma non piacciono le gonne. Soprattutto quando sono così corte.»
«Va bene, dimmi tu? Come glielo mettiamo addosso?»
«Hmm»
Calò il silenzio: nessuno dei due aveva una strategia vincente.
«Sai...»
Trixie aveva messo uno dei suoi sorrisi migliori, di quelli larghi che le mettevano in mostra i canini mancanti e avevano il gusto puro della furbizia puerile. Erano i sorrisi che Lucifer temeva di più.
«... se dico alla mamma che il vestito l'ho scelto io, lei lo metterà di sicuro, ma...»
Gli sembrava di aver ormai perso il controllo della situazione.
La piccola peste tendeva a fargli questo effetto.
«... mi devi promettere che indosserai il mio regalo, va bene?»
Se il Diavolo avesse potuto procreare, avrebbe avuto tante piccole Trixie. Poco ma sicuro.
«E va bene, piccolo demonio. Affare fatto!»



* * *



«Questo coso, non oso nemmeno chiamarlo vestito, è osceno»
Camminavano per le strade del quartiere.
Trixie correva solo un po' più avanti a loro, un cestino pieno di dolci e caramelle e le finte ali paffute che le sobbalzavano sulla schiena.
Un angeletto che, a parere di Lucifer, poco si adattava alla bambina.
Avrebbe dovuto prendergli qualcos'altro: un altro vestito da demone o forse quello di una strega.
«Oh, andiamo, Detective. Io ti trovo adorabile. Credo che tu sia proprio il demone più bello che abbia mai visto e credemi, detto da me, è qualcosa.»
Chloe lo trafisse con uno sguardo, al quale non potè che rispondere con il suo sorriso migliore.
«Certo, perchè ho come la sensazione che non sia stata mia figlia a sceglierlo?»
«Sciochezze! Beatrice ha un gusto eccellente!»
Chloe sbuffò una risata incredula.
«Hai ragione. Infatti, devo dire che quelle due corna ti stanno una meraviglia!»
Si sentì tradito nell'orgoglio.
«Non puoi essere seria, sono orribili! Quante volte te lo devo ripetere: il Diavolo non ha le corna! Non sono una capra, dannazione!»
Il commento fu abbastanza da farle ridere via il resto dei suoi brutti pensieri.
Alla fine, era valsa la pena accettare le bugie bianche di sua figlia.



  
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